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Autore: dolce memole    21/10/2015    1 recensioni
[Stone Sour]
Petra e il suo primo incontro con Corey Taylor. Assolutameente travolgente.
Non conosco la biografia degli Stone Sour e di Corey in particolare, quindi perdonate i miei errori. So anche che Jim non suona più con loro, ma ho voluto comunque includerlo.
I Black Hearts sono assolutamente una mia invenzione. Volevo che l'attenzione fosse tutta su Corey e gli Stone Sour, quindi non ho incluso un altro gruppo famoso nel mio racconto.
Sperò sarà una lettura piacevole.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 Fare la turnista le piaceva.
Poteva evitare di legarsi definitivamente a una band e questo le dava la possibilità di lavorare con artisti che aveva sempre ascoltato e ammirato. Era stata in tour con band emergenti, ma anche con i più grandi artisti metal. A volte solo per alcune date, a volte per mesi interi. Aveva suonato nei maggiori festival metal europei e mondiali, davanti a migliaia di persone, e ogni volta, nonostante gli anni di esperienza,  l'adrenalina che provava quando saliva sul palco le faceva tremare le gambe. La faceva sentire viva. Felice.
 E libera.
 
Aveva avuto qualche storia, in quegli anni. Le capitava spesso di incontrare musicisti interessanti, affascinanti. Era facile cadere in tentazione in quel mondo. Ma le storie serie che aveva avuto le si poteva contare sulle dita di una mano.
Quella sua  fissazione per la libertà, quella sua necessità assoluta di non avere legami...
 
Mentre era immersa nei suoi pensieri, sentì il suo telefono squillare. Era il suo manager.
"Lavoro in vista", pensò mentre rispondeva alla chiamata.
"Preparati, perché tra un mese si parte per l'America. Suonerai con i Black Hearts. Il loro bassista ha ancora problemi di tendinite e loro iniziano il tour con gli Stone Sour", le comunicò soddisfatto.
Le era già capitato di suonare con loro ed era stata un'esperienza molto piacevole. I Black Hearts  erano ormai una grande famiglia, visti tutti gli anni passati insieme on the road, ma l'avevano accolta a braccia aperte e si era sentita parte del gruppo. Li ammirava molto e sapeva che loro la apprezzavano come musicista. Era contenta di rivederli e suonare di nuovo con loro.
Per quanto riguardava gli Stone Sour, non aveva una precisa opinione a proposito. Non li aveva mai incontrati personalmente, a parte Jim Root, che aveva avuto modo di conoscere anni prima e che avrebbe rivisto volentieri.
Aveva sentito opinioni contrastanti sul loro frontman, Corey Taylor: c'era chi lo amava profondamente e chi non lo sopportava. Era curiosa di incontrarlo e di vederli dal vivo.
 
Le settimane seguenti le passò con il gruppo per prepararsi al tour. Conosceva quasi tutte le canzoni, quindi non fu particolarmente faticoso. Inoltre suonare e passare del tempo con loro era decisamente piacevole.
Mentre si avvicinava la partenza però, iniziò a sentirsi più agitata del solito. Le era capitato qualche altra volta e sapeva che era una sorta di avvertimento: qualcuno di importante stava per entrare nella sua vita.
Il problema era che non sapeva chi. O quando. Ma si convinse che sarebbe successo in tour, perché con l'avvicinarsi della partenza, la sua ansia aumentava. E sapeva che non era ansia da palcoscenico. Quella la sapeva gestire molto meglio.
 
 
Quella mattina, chiusa nella sua stanza d'albergo, le sembrava che quella strana sensazione di ansia che sentiva fosse arrivata alle stelle. Era la vigilia della prima data del tour  e sapeva che di lì a poco avrebbe capito il motivo di tutta quella tensione. Gli avrebbe dato un volto. Non poteva aumentare più di così, altrimenti sarebbe andata letteralmente fuori di testa.
Angela, la cantante dei Black Hearts, stava iniziando a preoccuparsi, perché la sua tensione era ormai evidente.
"Sei proprio sicura che non sia solo la paura del palcoscenico? A me capita ogni volta che siamo in tour, soprattutto nelle prime date."
"No Angela, non è quello, ormai mi conosco. E' una sensazione completamente diversa. Come se sapessi che mi sta per succedere qualcosa di sconvolgente. Qualcosa di assolutamente positivo intendo. Ma non so cosa e quando. Però credo che ormai il momento sia vicino, perché non ho mai raggiunto questi livelli."
"Magari conoscerai l'uomo che ti metterà finalmente un anello al dito!" disse Angela maliziosa.
"Sì e anche un cappio al collo magari." rispose Petra.
"Sei sempre la solita cinica. Arriverà l'uomo che ti travolgerà e farà traballare tutte le tue certezze sulla tua preziosissima libertà, vedrai."
" Certo, certo. Arriverà. Nel frattempo è meglio scendere e raggiungere gli altri, prima che ci lascino qui." tagliò corto Petra, in modo da cambiare discorso.
Si avviarono insieme al piano terra, dove le aspettavano gli altri del gruppo e l'auto che le avrebbe portate al palazzetto per le ultime prove.
Nel tragitto non disse una parola e sperò che una volta imbracciato il suo basso sarebbe riuscita a calmarsi e concentrarsi sul lavoro.
 
Appena arrivati al palazzetto furono avvisati che gli Stone Sour avevano dovuto anticipare le prove perché in seguito avrebbero dovuto sostenere una serie di interviste.
Petra non fu molto felice della notizia, perché sperava di suonare il più presto possibile, ma visto che non avrebbe potuto cambiare la situazione, decise di sfruttare l'occasione e di andare a vedere gli Stone Sour all'opera. Inoltre era felice di poter rivedere e salutare Jim.
Si diresse verso il palco e più si avvicinava, più sentiva il suo cuore accelerare. Li sentiva suonare e sentiva la voce di Corey  che si diffondeva nella stanza. Calda e potente...
Erano brividi quelli che sentiva? Cercò di non farci troppo caso.
Raggiunse il lato del palco e il primo che vide fu Jim che si accorse di lei quasi subito, le sorrise e accennò un saluto con la testa. Lei le rispose salutandolo con la mano.
E poi vide lui, Corey. Decisamente più basso di Jim, ma l'energia che emanava sul palco era evidente, quasi palpabile. E la sua voce. A pochi metri da lui quella voce l'aveva colpita allo stomaco e totalmente avvolta.
Fu sorpresa da quell'insieme di emozioni e sentì che le girava la testa.
"Ok Petra, mantieni la calma. Un bel respiro e vedrai che starai meglio. Almeno ora conosci la causa della tua ansia." pensò, cercando di darsi un contegno.
Nel frattempo Angela l'aveva raggiunta e vide che c'era qualcosa che non andava.:"Hey Petra tutto ok? Sei pallidissima, stai bene? Sembri sul punto di svenire. Vieni a sederti qui!"
Venne come risvegliata dai suoi pensieri e andò a sedersi vicino ad Angela, cercando di dissimulare le sue sensazioni: "Credo di essere un po' stanca. Il jet lag si fa sentire, purtroppo."
La realtà era che avrebbe voluto correre via e uscire all'aria aperta perché le sembrava che le mancasse il respiro. E la voce di Corey non la faceva di certo sentire meglio. Ma non voleva insospettire Angela o farla preoccupare, quindi cercò di distrarsi e soprattutto, di non ascoltare Corey. E non guardarlo.
Iniziò a parlare con Angela del più e del meno e non rivolse più lo sguardo verso il palco.
Non fu facile non essere completamente travolte dalla voce di Corey, come non fu facile evitare di cercarlo con lo sguardo.
"Avanti, non sei di certo un'adolescente, che ti prendi una cotta per un cantante, cazzo. Sei una musicista, comportati da professionista, non da ragazzina in preda agli ormoni. E poi hai sempre preferito i mori!" si disse per farsi coraggio quando Corey iniziò a cantare una versione acustica di Through Glass. Non riuscì ad impedirsi di rivolgere lo sguardo al palco. Notò che Corey era rimasto da solo. Per fortuna arrivò Jim a distrarla. Si salutarono abbracciandosi e iniziarono a parlare. Fu sollevata dalla sua presenza e fu davvero contenta di rivederlo. E lo ringraziò mentalmente per averla salvata da Corey, anche se senza saperlo.
Dopo poco però anche Corey finì di suonare e si avvicinò a loro, curioso.
"Signore buongiorno" disse sorridendo rivolgendosi a lei e Angela. "Angela, è sempre un piacere rivederti", disse abbracciandola.
Poi si rivolse a Jim dicendo: "Jim, non mi presenti la tua amica?", indicando lei.
Si guardarono negli occhi. Si sentì turbata. Dalla sua presenza, dalla sua voce, dal suo sguardo, che non accennava a staccarsi da lei.
Jim fece le presentazioni, ma lei quasi non lo sentì.  E nemmeno Corey sembrò  farci caso. Erano troppo occupati a fissarsi negli occhi. Pochi attimi che sembrarono non finire mai.
Si diedero la mano per salutarsi e le sembrò che lui la trattenne più a lungo del dovuto.
"Respira Petra, respira. Ti ricordi come si fa?"
"Corey sbrigati, vi aspettano per l'intervista". Li interruppe il loro manager. Petra gli fu decisamente molto, molto grata.
"Sarà un lungo tour, avremo tempo per conoscerci meglio, spero." le disse Corey prima di seguire gli altri.
Angela la guardò con un sorriso malizioso stampato in faccia.
"Coraggio, è il nostro turno, andiamo a lavorare." Tagliò corto lei.
Si sentiva decisamente turbata da quell'incontro, ma finalmente aveva tra le mani il suo basso e si concentrò sulla musica, per allontanare il pensiero di Corey e del loro prossimo incontro.
  
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