22/10/2015
3 recensioniIn cui Harry parla poco perché preferisce esprimersi attraverso le sue foto e Louis è un bellissimo sconosciuto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando lo vede per la prima volta, sta guardando fuori dal finestrino dell'autobus; Harry invece è fermo di fronte alle strisce pedonali in attesa che il semaforo diventi verde. I suoi occhi azzurri sono socchiusi e persi in mondi lontani, molto più in là di quella cittadina soffocante e forse è proprio questo a far scattare qualcosa nell'altro ragazzo, che d'istinto apre la fotocamera del suo cellulare e schiaccia il pulsante. È certo che la foto non gli renderà mai giustizia ma è comunque meglio di niente.
La seconda volta che lo incontra, il ragazzo è seduto per terra in una sala del museo cittadino, la schiena poggiata al muro e lo sguardo fisso sulla tela dalle mille sfumature di bianco che si staglia solitaria sulla parete in fondo. Questa volta però Harry è più fortunato perché ha al collo una delle sue migliori macchine fotografiche: si accerta prima che la sua musa /l'ha già ribattezzato così nella sua mente/ non si sia accorto di nulla e poi gli ruba un altro scatto. Peccato che all'ultimo questo si volti e ora Harry è sicuro che quando svilupperà la foto quegli occhi saranno lì a leggergli l'anima. Fugge via senza guardarsi indietro.
Il terzo incontro è il più doloroso, proprio nel senso letterale del termine. Harry è al parco per scattare foto perché i colori autunnali per lui sono i più belli ed è talmente preso da quel tappeto variopinto di foglie da non accorgersi del sibilo che fende l'aria, preannunciando il pallone che va a sbattere violentemente contro la sua nuca e lo manda a faccia in giù nel fogliame. Quando si riprende lui è lì che gli tende la mano per aiutarlo a rialzarsi e stavolta sul suo volto c'è un sorriso timido e imbarazzato. "Scusami, di solito ho un buon controllo sulla traiettoria dei miei tiri" esordisce con tono mortificato "Comunque io sono Louis, piacere".
Harry afferra la sua mano e gli rivolge un sorriso luminoso "Harry. E pallonata a parte, il piacere è tutto mio".
-
Arrivati a questo punto hanno perso il conto delle loro "volte". La collezione di macchine fotografiche di Harry si è ampliata e lo stesso destino è toccato alla sua Parete della Vita: ci sono foto di paesaggi e scatti in bianco e nero e ritratti e nella maggior parte di questi c'è Louis, che ora guarda sempre l'obbiettivo. Quando non è troppo impegnato a baciare Harry, chiaramente.
Questa flash in realtà è la risposta ad una domanda che mi è stata fatta su Ask, ma era da troppo tempo che non scrivevo qualcosa che mi soddisfasse quindi ho deciso di pubblicarla qui per condividerla con chiunque avrà voglia di leggerla. Vi ringrazio in anticipo e se non avete voglia di recensire qui sappiate che potete trovarmi anche su Twitter e su Ask appunto, sono @ingestita su entrambi.
Vi abbraccio margheritine!
S.
p.s. Vorrei ringraziare @xhisoneandonly per lo splendido banner, è stato amore a prima vista." />
Quando lo vede per la prima volta, sta guardando fuori dal finestrino dell'autobus; Harry invece è fermo di fronte alle strisce pedonali in attesa che il semaforo diventi verde. I suoi occhi azzurri sono socchiusi e persi in mondi lontani, molto più in là di quella cittadina soffocante e forse è proprio questo a far scattare qualcosa nell'altro ragazzo, che d'istinto apre la fotocamera del suo cellulare e schiaccia il pulsante. È certo che la foto non gli renderà mai giustizia ma è comunque meglio di niente.
La seconda volta che lo incontra, il ragazzo è seduto per terra in una sala del museo cittadino, la schiena poggiata al muro e lo sguardo fisso sulla tela dalle mille sfumature di bianco che si staglia solitaria sulla parete in fondo. Questa volta però Harry è più fortunato perché ha al collo una delle sue migliori macchine fotografiche: si accerta prima che la sua musa /l'ha già ribattezzato così nella sua mente/ non si sia accorto di nulla e poi gli ruba un altro scatto. Peccato che all'ultimo questo si volti e ora Harry è sicuro che quando svilupperà la foto quegli occhi saranno lì a leggergli l'anima. Fugge via senza guardarsi indietro.
Il terzo incontro è il più doloroso, proprio nel senso letterale del termine. Harry è al parco per scattare foto perché i colori autunnali per lui sono i più belli ed è talmente preso da quel tappeto variopinto di foglie da non accorgersi del sibilo che fende l'aria, preannunciando il pallone che va a sbattere violentemente contro la sua nuca e lo manda a faccia in giù nel fogliame. Quando si riprende lui è lì che gli tende la mano per aiutarlo a rialzarsi e stavolta sul suo volto c'è un sorriso timido e imbarazzato. "Scusami, di solito ho un buon controllo sulla traiettoria dei miei tiri" esordisce con tono mortificato "Comunque io sono Louis, piacere".
Harry afferra la sua mano e gli rivolge un sorriso luminoso "Harry. E pallonata a parte, il piacere è tutto mio".
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Arrivati a questo punto hanno perso il conto delle loro "volte". La collezione di macchine fotografiche di Harry si è ampliata e lo stesso destino è toccato alla sua Parete della Vita: ci sono foto di paesaggi e scatti in bianco e nero e ritratti e nella maggior parte di questi c'è Louis, che ora guarda sempre l'obbiettivo. Quando non è troppo impegnato a baciare Harry, chiaramente.
Questa flash in realtà è la risposta ad una domanda che mi è stata fatta su Ask, ma era da troppo tempo che non scrivevo qualcosa che mi soddisfasse quindi ho deciso di pubblicarla qui per condividerla con chiunque avrà voglia di leggerla. Vi ringrazio in anticipo e se non avete voglia di recensire qui sappiate che potete trovarmi anche su Twitter e su Ask appunto, sono @ingestita su entrambi.
Vi abbraccio margheritine!
S.
p.s. Vorrei ringraziare @xhisoneandonly per lo splendido banner, è stato amore a prima vista.
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