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Autore: carmilla1324    20/02/2009    25 recensioni
James nota che in suo padre c'è qualcosa di strano...
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, James Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti/e.
E' da molto tempo che non pubblico su Efp e non perchè non abbia scritto altre fic o non sia andata avanti con quelle già iniziate, semplicemente mi ero stancata di non non sapere mai cosa ne pensava la gente delle mie storie. E' vero che ognuno scrive per sé, ma sapere se quello che è stato scritto è piaciuto o meno fa piacere ad ogni autore. In più rimanevo davvero sorpresa quando scoprivo che una particolare storia ere stata messa tra i preferiti da 20 persone e poi mi ritrovavo 3 commenti...Ovviamente voleva dire che la storia era piaciuta, ma non è la stessa cosa.

Negli utlimi mesi qualcuno ha commentato le mie storie e altri hanno scritto delle mails davvero gentitli (altre un po' meno) nelle quali mi è stato chiesto di tornare a pubblicare ed aggiornare.  Ho impiegato un po' di tempo a decidermi, ma alla fine ho deciso di fare un altro tentativo.
Non so se andrà a buon fine...quello precedente è miseramente fallito, ma sono un tipo ottimista e non perdo la speranza.

A questo punto non posso far altro che augurarvi buona lettura e chiedervi di lasciare un commentino...se vi va.

A presto,
Carmilla




LA QUARTA IPOTESI




C'era qualcosa di strano.
Da qualche tempo a questa parte c'era qualcosa di strano.
Niente che un estraneo avrebbe considerato anomalo, ma lui era suo figlio e...in suo padre c'era qualcosa di strano.

James Potter Jr da qualche mese, cercava di capire cosa stesse accadendo nella vita di suo padre, ma era arrivato a ben poche conclusioni.

* * *

All'inizio pensò che fosse tutta colpa della separazione da sua madre.
Insomma, lui e Ginny erano stati insieme una vita, avevano avuto tre figli, erano stati l'uno il primo amore dell'altra...certe cose non si possono mettere da parte con facilità e leggerezza...e il buonumore o il perenne sorriso con cui affrontava tutte le giornate, che prima aveva pensato fosse solo un modo per non far preoccupare lui e i suoi fratelli, continuava a rimanere lì e non se ne voleva andare.

Quando passava le giornate da lui, ormai sempre più di frequente, gli sembrava di avere a che fare con un padre totalmente diverso da quello cui era abituato.

La mattina per esempio, suo padre sprizzava energia da tutti i pori.
Si alzava alle sei, andava a correre e si faceva un voletto in scopa. Dopodiché preparava un'abbondante colazione per entrambi.
James la maggior parte delle volte non riusciva nemmeno a rispondere alle domande che il padre gli faceva perché quello non smetteva un secondo di parlare.
Finita la colazione poi, si faceva una doccia e si preparava per andare al lavoro neanche fosse una cena di gala.
Più di una volta James si era fermato a osservare con quanta attenzione, prima di entrare nel camino, suo padre controllava, davanti allo specchio dell'ingresso, che tutto nel suo aspetto fosse in ordine... capelli soprattutto.  

Scartata l'ipotesi "trauma da separazione", optò per: "di nuovo libero, si va a caccia".
Effettivamente Harry Potter era un bell'uomo e il fascino che il suo nome e le sue gesta portavano erano un incentivo a cui nessuna donna avrebbe saputo resistere.
Che suo padre avesse deciso di recuperare il tempo perso facendo il playboy?

Anche questa ipotesi però ebbe vita breve.
Per prima cosa perché, a parte per il lavoro, suo padre usciva raramente e men che meno la sera.
Secondo, al lavoro di donne non ce n'erano molte. Il mondo degli Auror è pressoché un mondo al maschile, anche se zia Hermione diceva sempre che: "Se ci fossero più donne, le cose andrebbero meglio... in tutti i campi!" Merlino, quante volte l'aveva sentita ripetere questa frase. Povero zio Ron!

Insomma, fare il playboy sul posto di lavoro dove le tre o quattro donne con cui riesci ad avere contatti sono la tua ex-moglie, la tua migliore amica, non che moglie del tuo migliore amico, alcune amiche dei tempi della scuola e qualche vecchia segretaria impiegata lì dal tempo della rivolta dei folletti, beh, viene al quanto difficile.

Suo padre era a capo di una squadra di quattro persone, equamente divise: due Grifondoro e due Serpeverde. Harry Potter con Ronald Weasley e Blaise Zabini con Draco Malfoy. La collaborazione tra le due... "correnti di pensiero"  fu difficile da raggiungere, ma alla fine il risultato fu eccelso, tanto che erano considerati la squadra migliore in circolazione.

Con Draco Malfoy suo padre aveva anche stretto una particolare amicizia poiché si erano ritrovati entrambi in fase di divorzio nello stesso periodo ed era nata una sorta di solidarietà tra "neo-scapoli".
James era felice che Harry avesse qualcuno con cui confidarsi e che potesse realmente capire quello che provava.
Lui ci aveva provato più di una volta, ma era difficile. Sebbene vedesse con i propri occhi che i suoi genitori stavano meglio lontani, da figlio faticava ad ascoltare e accettare le motivazioni che avevano portato alla separazione, così spingeva sempre suo padre a incontrare Malfoy ogni qual volta se ne presentava l'occasione. Suo padre tornava più sereno dopo quegli incontri e pensava fosse dovuto ai macigni che si era tolto dalla coscienza durante le loro confidenze.

* * *

La terza ipotesi a cui pensò fu che suo padre avesse una relazione al di fuori del posto di lavoro e che riuscisse a incontrare questa donna durante le pause pranzo, nei momenti liberi o addirittura in missione.
Ma niente, non riusciva a trovare la minima prova che Harry Potter si vedesse con qualcuno. Arrivò anche al punto di esaminare e annusare i vestiti di suo padre, ma non c'erano macchie di rossetto o profumi dolci e femminili sui suoi abiti.

* * *

Una sera spinto dalla curiosità cercò di affrontare l'argomento con il padre:
"Tutto bene al lavoro papà?" chiese James.
"Sì, grazie James," rispose gentile Harry.
"E' arrivato qualcuno di nuovo?" chiese ancora James cercando di mantenere un tono del tutto indifferente.
"No, siamo sempre i soliti. Io, lo zio Ron, Blaise e Malfoy ce la caviamo alla grande.”.
"Non avevo dubbi."
"Hai chiamato tua madre oggi?"
"No, lo farò dopo."
"Mi raccomando James, fallo. E' preoccupata perché non vai da lei. Sia chiaro, io sono felice che tu ti sia trasferito qui, ma tua madre è importante.”.
"Sì, sì, lo so papà. Dopo la chiamo."
"Bravo!"
Insomma, era andata più che male. Non era riuscito ad avere nessuna informazione e in più si era preso pure una velata ramanzina...

* * *

James però era pur sempre un Potter e nonostante i continui fallimenti non si dette per vinto e tentò l'ultima carta... a suo rischio e pericolo.

* * *

Era da almeno tre anni che non andava alla centrale degli Auror e non gli sembrava che fosse cambiata un granché.
C'erano uffici, laboratori, sale riunioni insomma tutto quello che può servire per indagare al meglio.
Ricordava bene dov'erano l’ufficio suo padre e così s'incamminò con passo spedito verso il corridoio che gli interessava, ma prima di raggiungere il traguardo fu bloccato dalla voce di sua madre che lo chiamava.
"Tesoro, cosa ci fai qui?" gli chiese Ginny prima di abbracciarlo stretto.
"Ciao mamma! Papà ha lasciato dei documenti a casa e ho pensato di portarglieli così avrei visto anche te."
"Oh! Come sono contenta. Dai, tuo padre può aspettare, dopotutto ti vede tutti i giorni. Andiamo a bere qualcosa al pub qui di fronte".
"Ma... mamma, magari i documenti sono importanti... " cercò di liberarsi James.
"Oh, avanti, se li ha lasciati a casa non riguarderanno certamente la sicurezza nazionale. Andiamo! Glieli porterai dopo."
E senza lasciargli la possibilità di risposta lo prese sottobraccio incamminandosi con lui verso l'uscita proprio nel momento in cui James vide Harry uscire da una stanza con Draco Malfoy.

* * *

La chiacchierata con sua madre durò quasi due ore e alla fine non fu così dispiaciuto di aver passato del tempo con lei.
Ritornarono alla centrale e con un sonoro bacio sulla guancia e mille raccomandazioni Ginny salutò il figlio per tornare al lavoro.

James finalmente libero s'incamminò verso l'ufficio del padre.
Si fermò di fronte ad una porta di legno marrone chiaro e bussò.
Non ottenendo risposta riprovò, ma ancora nessun segno... solo qualche indecifrabile rumore.
Evidentemente suo padre non era in ufficio pensò, così decise di entrare per aspettare il suo ritorno.
Aperta la porta, però fu testimone di uno avvenimento del tutto inatteso.

Suo padre, Harry Potter appunto, stava baciando con un certo fervore, tra l'altro del tutto ricambiato, il signor Draco Malfoy sul divano del suo ufficio.

Ciò, dopo un primo stato di comprensibile shock, lo portò a formulare la quarta e ultima ipotesi, anche se d’ipotetico ormai c'era ben poco.

Quarta ipotesi: mio padre se la fa con Draco Malfoy.

Come aveva fatto a non pensarci prima?



Fine

  
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