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Autore: Orsa Minore    07/03/2005    10 recensioni
L’arrivo della migliore amica di Draco Malfoy, sconvolgerà la vita di Harry e dei suoi amici…
Avvolta nel mistero. Segnata dalla tragedia. Addestrata ad uccidere. Torturata da una figura del passato e ossessionata da un dono oscuro che le ricorda costantemente ” che cosa” è.
Ma per Elektra l’arrivo ad Hogwarts è solo l’inizio. Nella disperata lotta per salvare la sua anima dalla dannazione eterna troverà qualcosa che non sapeva nemmeno di stare cercando: l’AMORE. La ragione di vita che le darà la forza di affrontare i fantasmi del suo passato.
Nell’ultima battaglia tra il bene e il male c’è un guerriero che fa la scelta che sposta l’ago della bilancia…
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Capitolo, Bright Mademoiselle

Harry non riusciva ad osservare il panorama che si proponeva ai suoi occhi, come facevano tutti gli altri viaggiatori. La pioggia colpiva i finestrini del treno, quel ticchettio sempre uguale e monotono gli dava i nervi. Provava un senso di eccitazione e timore insieme. Tornare ad Hogwarts dopo aver trascorso un’estate intera con i suoi zii e il suo adorabile cuginetto era meraviglioso. Tutti i ricordi più belli che aveva degli ultimi cinque anni della sua vita erano legati a quel posto.
Seduti accanto a lui, uno di fronte all’altro, Ron Wesley e Hermione Granger, i suoi due migliori amici.. Come al solito stavano litigando senza che ci fosse un vero motivo per farlo. Da quanto aveva capito Grattischi aveva cercato di graffiare Ron.
In un attimo, senza accorgersene, si alzò di scatto e si diresse verso il corridoio.
- Dove vai?- gli domandò meravigliato Ron, in un attimo di tregua con la ragazza.
- Non so… ho voglia di fare due passi- disse Harry affrettando il passo.
-Stai bene?- gli chiese Hermione premurosa.
- Sì… state tranquilli!- esclamò lui.
- Stai andando a cercare qualcuno in particolare?- gli chiese Ron con un sorriso malizioso.
Hermione gli arrivò un calcio. – Cretino!
Harry sorrise mestamente ricordando gli avvenimenti dell’anno precedente. La sua storia con Cho Chang era finita ancora prima di cominciare. – Sapete benissimo che Cho non mi interessa più.
Malgrado tutto dovette ammettere che aveva mentito. Ogni volta che pensava alla ragazza sentiva un nodo in gola e il suo stomaco serrato in una morsa. Aveva bisogno di fare due passi.
“Ne approfitterò” si disse “per curiosare negli scompartimenti”
Quasi tutte le tende degli scompartimenti erano scostate. Con molta non chalance guardava chi occupava i diversi divisori.
Molta gente gli era nota… d’altro canto erano cinque anni che frequentava Hogwarts.
Nessuna traccia però di Cho…
Era quasi giunto alla fine del treno, così decise di far ritorno. Stava per ritornare su i suoi passi quando notò uno scompartimento dalle tende abbassate. Non resistette alla tentazione di dare un’occhiata dentro… chi è che diceva che la curiosità è femmina? Facendo molta attenzione si affacciò alla porta. I posti occupati erano solo due. Con suo grande dispiacere constatò che una delle due figure che vide era Draco Malfoy. Come poteva dimenticare quel ragazzo cinico e freddo come il ghiaccio? Come poteva dimenticarsi di tutte le offese e gli insulti che aveva ricevuto da Malfoy? Il loro, comunque, era un odio reciproco; si erano disprezzati la prima volta che si erano visti. Il padre del biondo era un alleato di Voldemort e questo lo rendeva anche suo nemico.
Un tuono interruppe il filo dei suoi ragionamenti. Con immenso stupore si accorse che accanto a Malfoy dormiva una ragazza. Harry provò una stretta al cuore. Dovette ammettere che era veramente carina. La carnagione pallida contrastava con il rosso tiziano dei capelli non molto lunghi. I lineamenti perfetti, gli zigomi fini e il mento risoluto le davano un’aria decisa. Sembrava brillare di luce propria, quasi fosse un angelo in terra.
La osservò meglio. Il sonno della ragazza non era affatto tranquillo e con la mano sinistra, inconsciamente, teneva stretto il braccio di Malfoy. Il ragazzo biondo, per niente turbato da quel gesto, osservava il paesaggio con freddezza.
Il controllore, che passava di lì, scosse Harry.
- Siamo quasi arrivati- disse scrutandolo con sospetto – Le conviene andarsi a sedere- aggiunse. Avrebbe voluto domandargli perché stava sbirciando dentro lo scompartimento ma Harry fu più veloce di lui.
- Grazie- mormorò imbarazzato, prima di filarsela.
§§§
- Elektra… ehi, Elektra!- disse Draco scuotendola delicatamente per svegliarla.
- Che c’è… cosa vuoi?- domandò ansimando la ragazza, svegliatasi di colpo.
- Siamo quasi arrivati- le disse freddo. – La prossima ti lascerò dormire- aggiunse sarcastico.
Elektra puntò i suoi profondi occhi verdi in quelli grigi del ragazzo con l’espressione fredda, che le stava accanto. – Simpatico!- esclamò infastidita. Si sarebbe voluta arrabbiare ma non ci riusciva mai. Quando la prendeva in giro lui le sorrideva in modo incantevole, sembrava quasi un angelo. La pelle diafana, i capelli biondo paglia e gli occhi grigi. Chi avrebbe mai detto che dietro a quel bell’aspetto si nascondeva un ragazzo freddo e spesso insensibile?
- Pensi che non l’avrei fatto?- le domandò sprezzante mentre la aiutava ad alzarsi.
- Al contrario- gli disse afferrando la sua mano – Credo che se i miei non mi avessero affidato a te, mi avresti lasciato dormire solo per divertirti insieme ai tuoi amici idioti!
- Forse…anzi, non è per niente una cattiva idea…magari la prossima volta- fece porgendole la borsa.
- Grazie- disse Elektra con la mente altrove. Quando il treno si fermò sentì che il cuore cominciava a batterle forte. Provò una strana sensazione, un misto di paura e felicità. Si dovette appoggiare a Draco per non perdere l’equilibrio. Il ragazzo le rivolse un sorrisetto divertito, ma non si divincolò.
- Perché sono qui?- si domandò mentalmente. La risposta si delineò chiaramente nella sua mente e lei si rabbuiò.
Quando i due ragazzi scesero dal treno si trovarono in mezzo a una miriade di gente. Elektra, che non era più abituata alla folla, prese sottobraccio Draco per non perdersi. Il ragazzo non si turbò affatto, era abituato a quei comportamenti dell’amica. Quando erano più piccoli la gente li scambiava per fratello e sorella.
Entrati nella scuola, Draco, con passo sicuro e spedito, trascinò la ragazza nella sala dello smistamento. Elektra non ebbe nemmeno il tempo di osservare il soffitto della stanza che già il biondo la stava conducendo verso un tavolo.
- Sarebbe così cortese, signor Malfoy, da spiegarmi il motivo di tutta questa fretta?- gli domandò spazientita prima di fermarlo con uno strattone.
- Se arriviamo prima che entrino gli altri, ti mostrerò con chi è bene che tu non faccia amicizia- disse ricominciando a camminare.
La ragazza lo afferrò per un braccio e lo bloccò di nuovo. Fissandolo negli occhi gli domandò: - Credi che io non sappia badare a me stessa?
Draco stava per replicare quando una voce femminile lo chiamò ed Elektra vide un gruppetto di tre persone avvicinarsi velocemente a loro.
- Tesoro, stai per conoscere l’elite di questa scuola- le mormorò sorridendo in modo disarmante.
Elektra, lo guardò con fare disincantato ed inarcò le sopracciglia.
La sua nuova vita cominciava benissimo…
  
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