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Autore: HP_dream    23/10/2015    2 recensioni
E’ la notte della Battaglia della Torre di Astronomia, a Hogwarts.
Bill viene attaccato dal lupo mannaro Fenrir Greyback, e i suoi famigliari, con alcuni membri dell’Ordine, accorrono in infermeria.
E Fleur? Come reagirà alla vista del suo viso sfigurato?
Una storia per ripercorrere un momento di coraggio di una delle donne più forti della saga.
*
“Fleur si impose di non piangere di nuovo. Sapeva che era appena passato un terribile giorno, che avrebbe dato molti punti di svolta. Sapeva che la disperazione poteva prendere il sopravvento da un momento all’altro. Ma sapeva anche di avere Bill, e questo bastava.”
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Famiglia Weasley, Fleur Delacour, Minerva McGranitt, Remus Lupin | Coppie: Arthur/Molly, Bill/Fleur, Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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NOTE: le battute sono tratte direttamente da Harry Potter e il Principe Mezzosangue, capitolo 29 “Il lamento della Fenice”. Ovviamente scritto da quella donna geniale, conosciuta anche col nome di JK Rowling.

Il segno del coraggio

Sembrano tutti più contenti di noi 
Ma per un giorno lo sai 
Possiamo essere eroi

Entrare nell’infermeria le fece uno strano effetto. Aveva sempre odiato quell’atmosfera opprimente.
Ma questa volta doveva farlo. Il suo fidanzato era lì, e sapeva che aveva bisogno di lei. Osservò di soppiatto i genitori di lui, che la accompagnavano, frettolosi come lei di vederlo. Entrambi pallidi, il volto segnato dalle occhiaie che lasciava immaginare solo il minimo di quanto avessero passato, da quando gli avevano dato la terribile notizia. Fleur non aveva idea di come poteva essere il suo volto, al momento.

Non importa.

A Bill non era mai importata la sua bellezza mozzafiato, prima di conoscerla bene. E questo bastava.
Prese un respiro profondo, prima di entrare. Si diresse in fretta verso quelle facce sconvolte e tristi delle persone riunite intorno ad un letto in fondo alla corsia. Ma fu subito il letto, su cui giaceva Bill, il suo Bill, ormai reso irriconoscibile, ad attirare la sua attenzione.
Si fermò, paralizzata dal terrore. Aveva paura. Paura che Bill fosse perduto, paura che non la riconoscesse più, al risveglio. Ciò che avvenne in quella stanza le apparve sfocato, irreale, come se avesse avuto i contorni di un sogno.
Di un incubo.

Osservare il suo viso sfigurato e ricoperto di sangue la fece sentire inutile. Era sempre stata inutile la sua bellezza da Veela, quando Fleur sapeva che tutti la giudicavano da quella, senza andare oltre. E ora Bill era tornato dalla battaglia, ma lei non c’era stata per proteggerlo. Non era riuscita a proteggere l’unico uomo che la accettasse per come era veramente.
E se l’avesse dimenticata, al risveglio?
Non importa.

Fleur ci sarebbe sempre stata per lui, così come Bill avrebbe fatto per lei.
Ascoltò in silenzio le parole degli altri, che le arrivarono lontane, come un rimbombo. Impose la sua attenzione sulla signora Weasley, per impedire alle lacrime di uscire. Non poté fare a meno di seguirne i movimenti, mentre gli accarezzava e baciava la sua fronte insanguinata, su cui ricadevano alcune lunghe ciocche di capelli rossi.
Avrebbe voluto farlo lei, ma il terrore la frenò. Fluer riuscì solo ad osservarli impotente, l’espressione congelata sul viso.
Riuscì solo ad immaginare il dolore che provava la signora Weasley, la madre di Bill.
La stessa donna che non aveva mai accettato la loro unione, pensò con amarezza. Per questo aveva sempre invidiato Tonks, la giovane Auror innamorata di Remus Lupin. Un lupo mannaro. Fleur aveva sempre avuto un certo occhio per situazioni tormentate come questa, e aveva capito il coraggio di Tonks.
Le parole di Lupin la riscossero, e Fleur si rese conto di aver trattenuto il respiro fino a quel momento.
Bill non sarà più lo stesso.

Avrebbe potuto abbandonarsi alla disperazione, ma non lo fece. Perché Bill sarebbe stato bene, Fleur sapeva che lo avrebbe fatto. Doveva farlo, per lei.
Si concesse un momento, prima di assimilare le parole dure di Arthur Weasley, che le sbatterono ancora crudelmente in faccia la realtà.
Silente è morto.

Fleur dovette di nuovo ricacciare indietro le lacrime. Era come se qualcosa le venisse portato via dal cuore. Silente, lo stesso mago che avuto così premura di lei, al Torneo Tremaghi, la loro guida in quella guerra che ormai era scoppiata, era morto. Non poteva crederci. Non voleva crederci.
Osservò con espressione agghiacciata la signora Weasley mentre scoppiava in un pianto straziante. Sentì come una morsa che le attanagliava il petto. Quale dolore poteva essere per una madre, al confronto del suo?
“Naturalmente non importa il suo aspetto... non f-fa niente... ma era un b-bambino così carino... sempre stato un bel ragazzo... e s-stava per sposarsi!” singhiozzò Molly.
Fleur continuò a fissarla, incredula. Non poteva sopportare ancora per molto di essere considerata superficiale a quel modo. Qualcosa in lei si era mosso. Si sentì determinata, forte e coraggiosa, finalmente.
“Cosa vuol dire? Perché disce che stava per sposarsi?” gridò Fleur, lasciando la madre di Bill stupita.
“Be'... solo che...”
“Ponsa che Bill non mi vuole più? Ponsa che per colpa di quei morsi scesserà di amarmi?” continuò determinata. Perché ormai Fleur lo sapeva, niente avrebbe mai potuto impedire loro di amarsi.
Lotterò sempre per Bill.

“No, non volevo dire...” cercò di dire la signora Weasley, prima che lei la interrompesse.
 “E invesce mi amerà! Sci vuol altro che un uomo lupo per impedir a Bill di amarmi!» esclamò Fleur, gettando indietro la lunga chioma argentea e sfidando con lo sguardo chiunque fosse disposto a contraddirla.
 “Be', sì, ne sono certa, ma pensavo che forse... visto come... come lui...”
 “Ponsa che io non lo volio più? O forse lo spera?” la accusò, infervorata. La signora Weasley non aveva mai accettato Fleur come futura moglie di Bill, e la rabbia che provava nei confronti di Molly venne fuori, tutta di un colpo.
“Cosa importa il suo aspetto? Io sono abbastonsa bella per tutti e due! Tutte quelle scicatrisci sono il segno del courage di mio marito! Fascio io!” esclamò Fleur, strappandole con forza l’unguento dalle mani, spalmandolo con dolcezza sul viso del tuo fidanzato.
Sapeva di avere addosso gli occhi di tutti, li aveva stupiti. Avevano sempre creduto che Bill fosse rimasto stregato dai suoi poteri da Veela, come tu d’altronde Fleur aveva temuto. Ma sapeva ormai da tempo che lui l’amava per quello che era.
Non l’avrebbero voluta in famiglia?
Non importa.

Sarebbe scappata via con lui per sempre, pur di poter stare insieme a Bill.
Il lungo silenzio, colmo d’attesa, venne infranto da Molly. “La nostra prozia Muriel ha un diadema molto bello, fatto dai folletti, e sono sicura che te lo presterà per le nozze. È molto affezionata a Bill, sai, e il diadema starà benissimo coi tuoi capelli”.
“Grazie” disse Fleur asciutta, cercando di mascherare la sua incredulità “Sono scerta che sarà delisioso”.
Prima che qualcuno le potesse fermare, d’istinto, si abbracciarono, scoppiando in un pianto liberatorio. Era servita una battaglia, una tragedia, per fare finalmente accettare l’unione di Fleur con Bill.
Non importa.

Era felice, nonostante tutto. Aveva una volta per tutte dimostrato il suo amore per Bill davanti agli altri. Niente l’avrebbe mai potuta fermare, ormai Fleur lo sapeva.
Era ancora stretta nell’abbraccio della signora Weasley, quando sentì Tonks che discuteva con Remus, con Arthur e Molly a favore di lei. Sorrise, sapendo che questo era un fatidico giorno anche per la giovane Auror. Dopotutto si erano sempre invidiate a vicenda. Sapeva che lei aveva sempre invidiato Fleur per essere stata accettata da Bill. Avrebbe voluto gridarle un incoraggiamento, nel fronteggiare le paure di Remus, ma tutto quello che poté fare fu lasciarsi stringere da Molly, finalmente. Ma sapeva che l’esempio che aveva appena dato sarebbe servito.
Fleur si separò da Molly, tornando ad accarezzare il viso Bill, sotto gli sguardi ancora vagamente perplessi, fatta eccezione per quella Luna, di Ginny, Harry, Hermione e Ron, riuniti attorno al letto del suo fidanzato. Osservò le sue ferite profonde, mentre le curava con l’unguento. Non le interessava se lui non sarebbe mai più stato lo stesso bel ragazzo attraente, o peggio, se avrebbe avuto qualche forma di contagio da licantropia. Sotto quel viso deturpato c’era ancora il suo Bill, quello gentile e comprensivo che l’amava per come era, non per come appariva.
Cercò di non pensare alla rabbia che provava nei confronti di Voldemort, dei Mangiamorte, di Greyback, di quella stupida guerra, concentrandosi sul suo futuro con Bill.

Saremo felici, nonostante tutto, ci sposeremo.

“Silente sarebbe stato più felice di chiunque altro nel sapere che c'è un po' più d'amore nel mondo” disse poi risoluta Minerva McGranitt, concludendo la discussione con Lupin.
Fleur non poté che provare ammirazione per quella donna tanto forte, mentre la tristezza si impossessava di nuovo di lei, pensando ad Albus Silente. Sentì in lontananza il canto della Fenice, più fievole di come l’aveva sentito una volta arrivata ad Hogwarts, ma comunque in grado di donarle speranza.
Guardò Bill, accarezzandogli la fronte insanguinata. Non voleva ascoltare le parole del guardiacaccia Hagrid, entrato in quel momento in infermeria, perché sapeva che riguardavano la morte di Silente. Gli occhi le si inumidirono di lacrime quando assimilò di nuovo la realtà dura e cruda, nonostante avesse fatto di tutto per non ascoltare.

Silente è morto.       

Continuò ad accarezzare il viso di Bill, consapevole di ciò che li attendeva. Ma sapeva che il loro amore era più forte della guerra incombente.
Fleur guardò Harry mentre seguiva la professoressa McGranitt fuori dall’infermeria, chiudendosi la porta alle spalle. Sapeva che il dolore che lei stava passando era solo il minimo di quello che doveva sopportare lui.
Così giovane, eppure così coraggioso.

Ma esistono diversi tipi di coraggio, rifletté, mentre nell’infermeria tutti tornarono ad osservare Bill, trepidanti d’attesa.
Il coraggio di combattere, come quello di Bill.
Il coraggio di una madre come Molly.
Il coraggio di amare, come il suo e quello di Tonks. Fleur sorrise, pensando che per quanto diverse e opposte fossero, in amore avevano tutto in comune. Tutte e due avevano lottato perché il loro amore venisse accettato.
Baciò la fronte insanguinata di Bill, e poté giurare di averlo visto sorridere per un momento. Non le interessava se sarebbe rimasto sfigurato a vita: come lei stessa aveva detto, quelle ferite erano il segno del suo coraggio, rimaneva sempre il suo Bill.
Mio marito.

Fleur si impose di non piangere di nuovo. Sapeva che era appena passato un terribile giorno, che avrebbe dato molti punti di svolta. Sapeva che la disperazione poteva prendere il sopravvento da un momento all’altro. Ma sapeva anche di avere Bill, e questo bastava.
Era tutto ciò di cui Fleur aveva bisogno per affrontare la Guerra, ormai dilagata. Lei e Bill. Insieme.

 
***

Spazio Autrice:

E sono tornata, anche se non lo ritenevo possibile dopo così poco tempo. Anche perché mi stupisco, davvero. 
Io sono portata per un genere leggero, divertente, e non posso credere di ritrovarmi a scrivere cose di questo tipo. Non che sia così eccessivamente triste, ma rispetto al mio solito...
Fatto sta che quando ho riascoltato per caso “Sabato” di Jovanotti, ho trovato semplicemente perfetti per loro quei tre versi che ho messo all’inizio. A parte questo, so di non essere stata per niente originale, ma ormai è fatta .-.
Spero di non aver combinato un disastro, ho tentato uno stile che sicuramente non si avvicina alle altre mie storie. Quindi, ditemi voi cosa ne è saltato fuori, mi fa piacere sapere il parere degli altri. E su, quanto costerà mai una recensione? Dai, pochi minuti per scrivere un pensiero, e vi sarete tolti dalle scatole la mia storia ;)
Bill e Fleur non sono troppo considerati, però li ho sempre trovati carini. Ah, qui siamo dopo la Battaglia della Torre di Astronomia, quando Bill viene aggredito da quello sporco “...” di Greyback. Mi ha sempre molto colpita questa parte, anche per quanto riguarda Remus e Tonks.
Non sono sicura di aver caratterizzato bene Fleur, ditemi voi^^ Spero comunque vi sia piaciuta! In caso contrario, potete comunque dirmelo, non vi mangio ;)
Vi metto la bellissima immagine che ho trovato, appartenente a nami64!
HP_dream^^


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