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Autore: xValar Morghulis    24/10/2015    3 recensioni
Questa storia racconta le avventure di Naruto e dei suoi amici in chiave "Manga Shoujo/Josei" trattando in ogni capitolo tutti i clichè che si trovano innumerevoli volte in quasi tutti i manga in questione, dal primo giorno di scuola superiore in poi. Ci saranno amori corrisposti, non corrisposti, impossibili, segreti, liti, pianti, svenimenti, risate, ecc ecc.
Naruto Uzumaki, 15 anni si trasferisce in una nuova città per iniziare la sua avventura alla scuola superiore. Vivrà in un dormitorio il cui Capo responsabile è Sasuke Uchiha, l'odioso Rappresentante degli studenti del primo anno. Riuscirà a stargli alla larga come si è promesso?
Sakura Haruno, 15 anni, brillante studentessa dal carattere leggermente violento. Il suo obiettivo è studiare al massimo per poter entrare in una buona Università, ma sarà in grado di mantenerlo ora che dei sentimenti indesiderati si sono messi in mezzo?
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Piccola premessa.
Questa storia è scritta con lo stile manga. Le frasi scritte in corsivo indicano i pensieri dei protagonisti. Il colore arancione è per Naruto, mentre quello rosa per Sakura. I cambi di scena saranno veloci e improvvisi, proprio come avviene nei manga. Buona lettura

 
Il mio nome è Naruto Uzumaki , ho 15 anni e oggi è il mio primo giorno alla scuola superiore.
“Salve, sono Uzumaki Naruto” disse alla donna che si trovava dietro il vetro nell’ingresso dei dormitori. La signora lo squadrò attentamente e gli porse dei documenti.
“Firma qui” poi gli diede altri fogli e le chiavi della sua stanza “Qui ci sono le regole dei dormitori e gli orari dei pasti, qualsiasi effrazione verrà punita. Se hai bisogno di qualcosa, rivolgiti al Rappresentante in carica dei dormitori, Sasuke Uchiha”
“La ringrazio” Naruto si diresse verso la sua nuova “casa”
L’idea di cominciare la mia vita da liceale in una nuova città e in una nuova scuola mi spaventa, ma allo stesso tempo mi emoziona. Voglio impegnarmi per raggiungere il mio obiettivo e rendere fiere le persone che credono in me!
Il preside della scuola stava finendo di parlare “E adesso è il momento del discorso del Rappresentante dei nuovi studenti”
“Il Rappresentante dei nuovi studenti?” sussurrò lui
“Lo studente che ha il punteggio più alto al test di ammissione, diventa automaticamente Rappresentante e deve tenere il discorso iniziale” spiegò un ragazzo con i capelli castani raccolti in un codino “E’ una seccatura”
“E’ per questo che lui ha sbagliato di proposito, infatti è finito solo secondo” aggiunse un tipo grasso intento a mangiare delle patatine “Comunque io sono Choji Akimichi e lui è Shikamaru Nara” si presentò
“Io sono Naruto Uzumaki”
“Fate silenzio” fece annoiato Nara “Sta per iniziare il discorso. Non vorrete essere presi di mira da lui spero”
Naruto si girò. Il Rappresentante era un ragazzo alto, dalla carnagione pallida e dai capelli neri come la pece. “Sono Sasuke Uchiha, il vostro rappresentante. Se siete entrati in questa scuola è per studiare, quindi impegnatevi e rispettate le regole. Questo è tutto”
E questo sarebbe un discorso??? Naruto era allibito.
“Ho sentito molte voci su di lui. Meglio stargli alla larga” disse Shikamaru con tono serio. Si stavano dirigendo verso gli elenchi delle classi, e durante il tragitto, captò svariate volte commenti molto lusinghieri verso il rappresentante da parte di parecchie ragazze.
“Hai visto com’è bello?” “E’ così figo” “Spero che sia nella mia classe” “E’ bellissimo”
Wow, è popolare!
“Naruto-kun” una ragazza dai capelli lunghi rosa si precipitò verso di lui sorridendo
“Sakura-chan!” salutò lui
“Finalmente ti ho trovato. Allora com’è andata la sistemazione nei dormitori?” chiese quella
“Bene bene. La stanza è grande, anche se ci sono un sacco di regole” le spiegò grattandosi  la testa scocciato. Sakura mutò espressione. I suoi occhi si infuocarono “Vedi di non combinare casini, questa volta non ci sarò io a risolverteli” Naruto sbiancò. Shikamaru tossicchiò.
“Oh giusto. Sakura-chan, questi sono Shikamaru Nara e Choji Akimichi, li ho conosciuti alla cerimonia” La sua amica mutò espressione e dalla terrificante di prima, sorrise diventando dolce e gentile
“E’ un piacere. Io sono Sakura Haruno”
Arrivarono davanti agli elenchi. “Che peccato non siamo in classe insieme” fece triste la rosa
“Dai su ci possiamo comunque vedere”
“Guarda Naruto, sei in classe con il Rappresentante” Si voltò subito verso il punto indicato da Sakura e vide che era vero. Però notò anche qualcos’altro “Nara stiamo nella stessa classe” Si girò verso il ragazzo e vide che stava consolando un alquanto triste Choji. Lui e Sakura si scambiarono un’occhiata perplessa, ma vennero distratti da una voce squillante
“Fronte!”
Sakura guardò la fonte di quella voce “Ino-pig!” Le due ragazze si abbracciarono commosse e iniziarono a saltellare, poi come se si fossero ricordate di non essere sole, si staccarono. “Ino lui è Naruto Uzumaki, Naruto lei è Ino Yamanaka”
Ino era bionda, alta e davvero molto bella. “Piacere! Oh Choji, Shikamaru ci siete anche voi” disse notando i due “Ma perché Choji sembra così depresso?” domandò lei
“Non stiamo nella stessa classe” spiegò il Nara
“Tranquillo Choji” fece Ino dandogli una pacca sulla spalla “Starai in classe con me! Se qualcuno farà il bullo con te ci penseremo io e Sakura a sistemarlo” Choji finalmente sorrise “Adesso andiamo, altrimenti faremo tardi” Ino prese il ragazzo per mano e insieme a Sakura si prepararono per allontanarsi
“Ci vediamo durante la pausa pranzo Naruto”
Così rimasero solo lui e Shikamaru
“Muoviamoci anche noi, non vorrei arrivare tardi proprio il primo giorno di scuola. Sai che seccatura”
La classe A era piuttosto soleggiata. Sulla lavagna vi era la disposizione dei banchi. Si ritrovò all’ultima fila, dove alla sua destra aveva Shikamaru, mentre alla sinistra, già seduto e intento ad osservare il cielo c’era Sasuke Uchiha. Se durante l’assemblea gli era sembrato tenebroso, in quel momento era così rilassato che a stento lo riconosceva.
Sembra così vulnerabile.
Mentre lo osservava e avanzava verso il suo banco, inciampò e si ritrovò a dover tenersi al banco e alla sedia del ragazzo per evitare di piombargli addosso. Quello girò il volto verso di lui. La sua espressione era annoiata e infastidita, ma la cosa a turbarlo fu la vicinanza dei loro visi
“La prossima volta guarda avanti, dobe”
Naruto scattò indietro, punto sul vivo da quell’offesa “Tu..” avrebbe voluto continuare, però l’ingresso del primo insegnante lo frenò.
Dobe! Lo aveva chiamato dobe! Guardò Shikamaru, poi pensò a Sakura, Choji, Ino.. Dopotutto nemmeno è iniziato il primo giorno e ho già degli amici!
Senza che se ne accorgesse, la prima parte della mattinata era volata ed era giunto il momento della pausa.
“Andiamo da Choji e le altre?” domandò Shikamaru
“Si” rispose lui contento di quel nuovo gruppo. Quando erano già fuori in cortile, si accorse di non avere nulla da mangiare “Che stupido!” esclamò “Mi ero dimenticato che essendomi trasferito oggi non ho potuto prepararmi un bento*. Nara raggiungi gli altri, io torno in classe a prendere dei soldi”
Arrivato alla sua classe, si bloccò a causa di alcune voci. Sbirciò e vide una ragazza che stava parlando con Sasuke Uchiha. Sembrava in imbarazzo a causa del rossore sul viso, si tormentava le mani, mentre guardava a terra; qualsiasi cosa gli stesse dicendo, doveva essere molto importante e delicata per lei. Anche se non era elegante, si avvicinò ancora di più per ascoltare.
“Si insomma, quello che voglio dire è che mi piaci Sasuke-kun” Il ragazzo era ancora seduto al banco con lo stesso sguardo infastidito e annoiato. Non aveva battuto nemmeno ciglio alla dichiarazione “Mi piaci molto e mi piacerebbe uscire con te” continuò la ragazza. A quel punto il Rappresentante si voltò e la guardò “Sei noiosa e non mi interessi” A quelle parole la giovane scappò via in lacrime, senza nemmeno notare la sua presenza, nonostante l’avesse anche sfiorato.
Che insensibile!
“Ma lo sai che sei davvero maleducato?” non era proprio riuscito a mantenersi, così era entrato in aula rivolgendosi a lui. Per tutta risposta quello si alzò e si mise a fissare il cielo, dandogli le spalle “Quella ragazza ti ha confessato i suoi sentimenti, nonostante fosse in imbarazzo e tu l’hai insultata!”
“Sentimenti eh?” disse sarcastico
“Si sentimenti, cosa di cui evidentemente sei privo, altrimenti non…”
Sasuke si voltò così velocemente che le parole gli morirono in bocca. Il suo sguardo era nero. Naruto indietreggiò, trovandosi di spalle al muro, mentre il Rappresentante si era fatto improvvisamente vicino. Aveva poggiato una mano accanto alla sua testa e si sentiva in trappola.
“Non mi interessano i sentimenti di una sciocca ragazza che nemmeno mi conosce e pensa di amarmi! A quelle oche non importa nulla di me, guardano solo il mio nome!” I suoi occhi erano penetranti mentre lo fissava con rabbia. Naruto non riuscì a ribattere a quello sfogo così duro. Sasuke si allontanò da lui e uscì dall’aula senza aggiungere altro e finalmente lui espirò. Non si era nemmeno reso conto di trattenere il respiro.
Che cosa avrà voluto dire? E perché i suoi occhi erano così scuri in quel momento? Nara aveva ragione, devo stare alla larga da Sasuke Uchiha
La giornata era volata e finalmente era tornato al dormitorio. Era riuscito ad arrivare in orario, non aveva nessuna intenzione di beccarsi una punizione da quell’Uchiha. Dopo cena, andò nella sua stanza per raccogliere il necessario per farsi una doccia. I bagni si trovavano alla fine del corridoio. Vi entrò e notò che non c’era quasi nessuno, solo una doccia era aperta. Si sistemò in uno dei tanti spazi vuoti e cominciò a lavarsi. Finito si asciugò e si coprì con l’asciugamano per raggiungere la sua stanza. Davanti a sé trovò un gocciolante, coperto solo in vita, Sasuke Uchiha.
Ma che sfortuna!
L’ultima cosa che voleva era trovarselo davanti eppure così era stato. Lo superò e si incamminò, quando notò che gli andava dietro.
“Ehi perché mi segui?” chiese innervosito
“Tze” rispose quello sprezzante aprendo la porta della camera di fronte a lui e chiudendola alle spalle. La bocca di Naruto era praticamente a terra. La stanza dell’Uchiha era praticamente di fronte alla sua!  Entrò nella sua stanza e si accasciò a terra stringendosi i capelli. Tutti i suoi propositi di stargli alla larga erano andati a fumo.
Basta, ho deciso, non mi lascerò abbattere da queste sciocchezze! Io sono Naruto Uzumaki e non mi arrendo di fronte a niente!
 
 
“Che peccato Sakura, non siamo sedute vicino” fece Ino dispiaciuta. Sakura osservò la lavagna della classe C, lei si trovava in seconda fila al secondo posto, mentre Ino era in prima fila all’ultimo posto. Si andò a sistemare e accanto a lei si sedette un ragazzo magro e dalla media altezza. Aveva una carnagione chiarissima e dei capelli corti e neri. La guardò e le sorrise “Ciao, io sono Sai” si presentò
Brrrrr. Non so perché ma quel sorriso mi fa rabbrividire. Nascondendo il suo pensiero, rispose cordialmente “Io sono Sakura piacere”
“In piedi” ordinò una voce squillante alla sua destra. Una ragazza dai capelli rossi, con gli occhiali, si era alzata e tutti obbedirono al suo comando. Subito capì il perché. In piedi sulla soglia intento ad osservarli c’era un uomo dai capelli grigio chiaro. Era molto giovane, anche se a causa di una mascherina che gli copriva gran parte del viso era impossibile carpire i suoi tratti. Tuttavia ogni parte di lui emanava fascino e potere e quando i suoi occhi scuri si posarono su di lei, arrossì.
E’ davvero…figo
L’uomo avanzò a passo lento e si sistemò dietro la cattedra. “Sedetevi” ordinò infine “Sono Kakashi Hatake, il vostro insegnante responsabile” Che fortuna! E’ il nostro responsabile! “Insegno matematica e informatica e se non vi impegnate, non otterrete mai un buon punteggio per superare le mie materie” Porse dei fogli al ragazzo che si trovava di fronte a lui “Passatevi questi. E’ un test per verificare le vostre conoscenze, così saprò qual è il vostro livello di partenza”
Ehhh??? Un test il primo giorno di scuola?? Quest’uomo è un tiranno!!!!
“Cominciate”
Sakura iniziò a scrivere e dopo solo mezz’ora finì. Fiuuuu mi ero preoccupata per nulla, dopotutto sono arrivata terza nell’esame di ammissione, in pratica sono un genio!
Quando la campanella suonò, capì subito che non tutti avevano trovato quel test semplice.
“Ma come si fa a far fare un test il primo giorno di scuola?” si stava lamentando una ragazza “Ho sentito che Kakashi-sensei è uno dei professori più duri dell’Istituto” aveva risposto un altro
“Ino com’è andata?” chiese lei avvicinandosi all’amica
“Mmm non so, ma almeno sono riuscita a farlo tutto. Choji invece l’ha lasciato a metà” Sakura guardò il ragazzo che mangiava gioioso delle patatine
Ha lasciato un compito a metà il primo giorno di scuola e mangia così allegramente! Io al suo posto sarei distrutta!
“Scommetto che invece tu l’hai pure finito in anticipo” le disse la bionda e lei sorrise imbarazzata “Fronte, sei una secchiona!”
“Né Ino-pig, sono solo una a cui piace studiare” rispose “Chissà come se la sta cavando Naruto” Si avviarono verso il cortile
“Tieni molto a quel ragazzo?” fece l’amica
“Siamo amici d’infanzia. E’ come un fratello per me”
Ad un tratto Sakura mise un piede su qualcosa di scivoloso e stava per cadere. Delle braccia forti la sostennero. Quando alzò la testa si ritrovò avvolta dalle braccia del suo professore.
“Tutto bene?” Il suo cuore batteva forte, mentre osservava così da vicino i lineamenti nascosti da quella maschera.
“S-si” balbettò emozionata.
 L’uomo la lasciò andare e si rivolse a tutti gli studenti attorno “Mangiare o bere nei corridoi è vietato, ricordatelo bene”
“Si sensei!” risposero con rispetto i ragazzi e quello si allontanò. Sakura si portò una mano al petto. Che cosa mi succede?
Ino la tirò in disparte “Fronte, non dirmi che ti piace il professore!” Mi piace Kakashi-sensei? Guardò l’amica incapace di darle una risposta “Lui è molto popolare in questa scuola. Piace a molte ragazze, alcune hanno fondato addirittura un fan club! Stai attenta Sakura, le ragazze possono essere molto cattive quando si tratta dei loro idoli” Seguì Ino fuori e si sistemarono per mangiare.
“Shikamaru siamo qui” chiamò Ino
“Dov’è Naruto?” chiese lei notando l’assenza del suo amico
“E’ tornato indietro per prendere i soldi perché non ha il pranzo”
“Baka!” esclamò “Gli avrei dato metà del mio” si guardò intorno “Ma quello non è Sasuke Uchiha?” domandò osservando il ragazzo che si era seduto da solo lontano da tutti
“Ecco, quello è un altro idolo** di questa scuola. Pensa che persino quando frequentava le medie c’erano alcune senpai*** che gli andavano dietro” spiegò Ino tra un boccone e l’altro
“Però mi dispiace che stia così da solo”
“E’ sempre stato così. Tu sei nuova in questo istituto per cui non puoi saperlo, ma lui non vuole nessuno tra i piedi. Io ci sono pure andata in classe insieme per un anno alle medie e ti posso assicurare che non ha fatto amicizia con nessuno. Frequenta solo due ragazzi Sugetsu Hozuki e Jugo Tenbin”
La campanella suonò. “La pausa è finita. Dai Sakura torniamo in classe”
“Uff” sbuffò, gonfiando le guance seccata
“Cosa?”
“Quel Baka alla fine non ci ha raggiunto. Non vorrei che si fosse perso”
“Non è che ti piace?”
“Ma cosa dici!” gridò dopo averla colpita con un pugno in testa
Ino si massaggio la parte lesa “Tu sei pazza!”
Ritornata in classe, trovò il loro professore responsabile seduto in classe. Quando tutti rientrarono quello prese parola “Ho corretto i vostri test” Già? Ma è velocissimo! “Sono molto deluso dai risultati. Pochi di voi si sono distinti. Questa scuola è molto severa e se volete entrare in una buona università dovete impegnarvi di più di così” li rimproverò severamente “Ho deciso di scegliere come rappresentante lo studente che ha svolto il compito migliore. Questo studente dovrà stilare una tabella di turni per le pulizie, si occuperà di mantenere l’ordine in classe e dovrà partecipare alle assemblee pomeridiane tra gli altri rappresentanti” Ti prego fa che non sia io, non ho tempo per queste sciocchezze, devo studiare! “E infine dovrà collaborare con me almeno una volta alla settimana per il programma scolastico della classe” Ok mi rimangio tutto, fa che sia io, fa che sia io!!!! “Congratulazioni a Sakura Haruno per essere il Rappresentante della classe C”
“Siii!” si alzò mostrando il pugno in alto come vittoria, poi rendendosi conto di ciò che aveva fatto, si sedette tutta rossa Che vergogna!
“Non dirmi che avevi dubbi? Io sapevo che saresti stata la migliore” Si girò verso Ino e le sorrise di ringraziamento. Così i suoi compagni avrebbero collegato quell’esultanza al risultato del test e non al fatto di poter incontrare il professore ogni settimana
“Kakashi-sensei posso vedere il mio compito?” la ragazza dai capelli rossi seduta alla sua destra sembrava arrabbiata
“Tu sei?”
“Karin Uzumaki”
“Sei andata piuttosto bene, giusto qualche errore di distrazione” Tuttavia Sakura notò che quella consolazione non colpì la ragazza che invece sembrava ancora più nervosa. Wow c’è seria competizione qui, mi conviene non lasciarmi andare altrimenti potrei perdere il mio ruolo.
Quando la lezione finì, Sakura era pronta per tornare a casa.
“Haruno vieni con me” le disse il professore e lei lo seguì. Si ritrovò così nel suo ufficio, nervosa e imbarazzata
“Vorrei che preparassi già oggi i turni per le pulizie, saranno provvisori perché quando i tuoi compagni si iscriveranno ai club dovrai tenere conto dei loro impegni” le porse l’elenco della sua classe
“Certo sensei” rispose lei ubbidiente, prendendo il foglio
L’uomo prese una bottiglietta d’acqua e l’aprì. Sakura deglutì pensando che l’avrebbe potuto vedere senza quella maschera. Chissà poi perché la porta? Sarà una nuova moda? Però quello si voltò e bevve nascosto dal suo sguardo.
“Ho notato che sei arrivata terza al test d’ammissione, sono molto colpito”
“G-grazie” Era nuovamente arrossita. La stava osservando attentamente e il suo sguardo la mise in soggezione. Perché mi sento così esposta ai suoi occhi? Devo allontanarmi, altrimenti il mio cuore esploderà.
“Posso andare?” chiese
“Certo. Solo una cosa, ricordati che domani c’è la prima assemblea dei rappresentanti.  A domani Haruno”
“A domani sensei” Scappò via come se si trovasse a fuggire da dei delinquenti. Vicino al cancello della scuola, Ino era ferma ad aspettarla. Si piegò poggiando le mani sulle ginocchia e riprendendo fiato
“Allora Fronte?”
“Sono nei guai Ino-pig, credo proprio che mi piaccia Kakashi-sensei”
 
 
*bento= è un vassoio usato per contenere un pasto. E’ un oggetto comune nella             cucina giapponese
** da non confondere con idol
*** senpai= onorifico usato per indicare un compagno più grande


Ciao a tutti!!!!
Se vi siete imbarcati in questa avventura, siete sicuramente dei fan di Manga Shoujo/Josei! Ho letto una miriade di manga di questo tipo e mentre leggevo, ho iniziato a immaginare i personaggi di Naruto vivere le stesse avventure dei protagonisti di questi tipi di Manga. Più che altro reputo che ci siano molti clichè in questi racconti, caratterizzati da stereotipi e quindi spero che vi vogliate divertire con me in questo esperimento di romanzare un manga. Ovviamente se non piacerà non lo continuerò anche perchè sto scrivendo già una storia importante e quindi nel caso questo tentativo dovesse risultare fallimentare, lascerei perdere e mi dedicherei solo alla mia saga "A little Piece of Heaven".
Voglio fare un gioco con voi ( no non sono l'enigmista XD)
In questo primo capitolo ho inserito molti clichè io ve ne dico uno per protagonista. Voglio vedere se voi indovinate gli altri.
Per Naruto: origliare una dichiarazione di un'altra persona e fare a quello che rifiuta con disprezzo una ramanzna!
Per Sakura: scivolare e rischiare di cadere, ma essere salvata dalle braccia della persona che ti fa battere il cuore!
Il resto tocca a voi.
Ps. Come avrete notato, la storia è divisa in due parti, questo perchè in tale modo posso affrontare tutti i clichè senza doverne sacrificare nemmeno uno prendendo in considerazione qualsiasi tipo di relazione! 
Attendo vostre risposte! Ah l'immagne non appartiene a me, ma al suo autore.

 
   
 
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