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Autore: felinala    25/10/2015    7 recensioni
Re Enma, stufo dei continui guai provocati dai dannati, decide di dar loro una lezione un po' particolare; ma non tutto andrà come da lui previsto e...
Fanfcition partecipante al contest “Piangere è difficile, ma ridere lo è ancora di più: il contest della risata” indetto da eleCorti sul forum di efp,
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Babidy, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LO ZECCHINO DEGLI INFERI



C’era una volta un gruppo di cattivoni,
finiti non a caso nei gironi
più profondi degli inferi una volta finiti a ruzzoloni.
Questi esseri  in vita avevano commesso atti atroci quali genocidi e torture;
distruzione e caos, ovunque al lor passaggio si vedevan brutture!
 
Appartenevano alle razze più disparate,
ma un elemento comune che tutti loro caratterizzava,
era lo smisurato orgoglio che ogni fibra del loro animo impregnava.
 
Neanche da morti si davano per vinti,
come erano di essere i migliori convinti
e di riuscire un giorno a riconquistare il mondo e ricreare il loro regno del terrore;
e così ad intervalli più o meno regolari,
in gruppo o singolari,
finivano sempre a creare un mucchio di danni conditi da entrambe le parti con gran furore.
 
Accadde così che un bel giorno, colui che tutto in quel mondo comandava,
il grande re Enma, decise di giocare un brutto scherzo a quegli “adorabili” antieroi, il cui scopo capir non si tardava:
crear loro gran imbarazzo voleva,
per convincerli che scappar non valeva la pena,  dato che tutto il mondo ormai sapeva
e di loro grasse risate si faceva!
 
Il piano non fu di facile realizzazione, ma il grosso demone rosso
si impegnò a fondo, deciso come non mai a far pagare a quei dannati delle loro scellerate azion il prezzo.
 
Cominciò col disporre ovunque fosse possibile copie del suo magico televisore
Da sempre sintonizzato sulla frequenza “inferi” dato che era il posto peggiore;
 
Una copia ai pacifici Namecciani,
un’altra agli Yardrattiani,
qualcuno in un pianeta ad est,
un altro nel remoto west,
finché le galassie non brulicarono di tv che per sicurezza furono sottoposte ad un test.
 
Non sia mai che qualcuno perdesse il gran spettacolo!
 
Ai terrestri che tanti dei cattivi abbatterono, uno schermo gigante arrivò;
fu catapultato nel giardino di una certa casa a cupola con un biglietto
“Per meglio goder di ciò che gli farò”
 Diceva, corredato da un ghignante teschietto.
 
A tutti fu poi mandata una data
perché si assistesse tutti a tal mal parata,
che fu dai governanti e dalle autorità ampiamente pubblicizzata.
 
Il gran colosso fu poi costretto
A strisciar come un vermetto
Perché ai superiori non l’aveva ancora detto,
ma nel sommo Kaioshin che voleva divertimento, trovò l’alleato perfetto!
 
Il piano allora cominciò,
e re Enma un incantesimo ai dannati lanciò
ma qualcosa storto ahimè andò!
 
I dannati come previsto piccoli si fecero
Ma la forzata ingenuità che il loro aspetto ora imponeva poi non presero
Così felici e contenti a cantar cominciarono quello che fu nei secoli ricordato come lo zecchino nero!
 
Accompagnati dai guardiani,
ovvero quegli orchi tanto strani
che  in musicisti si eran trasformati;
il coro composto da un gruppo di diavoletti
travestiti da angioletti
che da un giubilante Ginew erano guidati,
e da una serpentessa e da un mago (pagati?) presentati ,
gli ormai bimbetti cominciaron a cantar come forsennati!
 
Ad uscir per primo fu Nappa
Senza baffetti ma con la pelata:
 
Fammi crescere i capelli davanti te ne prego bambino Gesù!
Son perduti davanti e dai lati,
son caduti e non crescono più!!!
 
I piccoli schiamazzi e fischi fecero
Finché i presentatori diligentemente non li ripresero;
Fu poi il turno del piccolo Turles presentato così dalla serpentessa:
“Ed ora ai saiyan dalla Terra una sorpresa!”
 
Voglio chiamarmi Goku-oku!
Un vincitore un po’ come me!
Proprio proprio  uguale a me!
Voglio chiamarmi Goku-oku
Goku ma che porku-orku

 
Con il coro di diavoletti
A far eco tutti furbetti;
 
“Ad entrare ora un gruppo!”
Disse il mago con tono poco saldo
E ad entrar furon  Jeet  Butter  Rekoom e Guldo
 
(coro)  Di notte non si dorme, non c’è tranquillità 
Per colpa di una banda che spaventa la città, 
Son quattro manigoldi, combinano dei guai 
Un capo li comanda ma non è capito mai. 
Il capobanda voleva un gran bottino, 
Ma la banda gli ha portato una botte con il vino: 
Ecco il bottino! 

(Rekoom Jeet Butter Guldo) In gamba la banda che sempre domanda 
Al suo capobanda che cosa comanda, 
E' stramba la banda che niente domanda 
Al suo capobanda e poi sbanda così! 
Il capobanda sbuffa: “eh no! Così non va! 
Voi siete quattro matti, chi vi ha mandati qua? 
Volevo grossi bulli!” 
La banda corre giù 
E dalla ferramenta dei bulloni porta su!
 
 
E quando tutti dalle risate si ripresero
Negli inferi e nel mondo intero
Si poté avanti andar con lo zecchino nero.
E fu Paragas ad entrar
Ed il silenzio comandar
Poiché era lui ora a dover cantar:
 
Ma i-il Broly come fa
Da super saiyan non si sa
Si dice mangi troppo
E ringhi a più non posso
Però ‘sto brocccolino come fa
Ma proprio proprio non si sa!
 
Ed il caos si scatenò
A causa del piccolo broccolo
Che seppur in fasce
Mandò il palco a catafasce
Per far smetter il genitor a parole tanto mordace.
 
Quando l’ordine fu ristabilito
E lo spazio ripulito
Venne l’ultimo concorrente sul palco spedito;
egli era a tutti gli effetti una sorpresa
perché terrestre e seppur non puro, di certo non un avanzo di galera
perché gagliardo se ne entrò, con una spessa cicatrice sulla guancia e la zazzera lunga e nera,
 un piccolo Yamcha col microfono stretto nella sua forte presa.
 
Sebbene di natura molto espressivo
egli sul palco non voleva farsi vivo 
poiché del piccolo  peccato
si era sempre un po’ vergognato
ma era stato punito
per quel continuo “prurito”
che in vita aveva spesso e con piacer nutrito
e fu così che egli cantò
da gran gigolò:
 
nella latrina di un palazzone
tante gattine senza padrone
organizzarono una riunione
per precisare la situazione
quarantaquattro tope in fila per sei col resto di due
se poi ti sembran poche
io porto le mie tu aggiungi le tue
se poi qualcuna ha i baffi
oppure ha tre gambe invece di due
cediamola a Tao Pai
non è di grande compagnia ma è il più simpatico che ci sia!
 
 
“E questa è l’ultima idiozia”
Sentenziò il maghetto con la voce querula, da anziana zia.
“Ed ora una canzone vincitrice ci sarà!”
Gli fece eco la donna-serpe con malizia.
 
Dopo un rullo di tamburi,
mentre tutti, ma soprattutto i piccoli cantautori
trattenevano il fiato per meglio udir chi erano i vincitori,
la presentatrice si girò verso i televisori
per meglio coinvolger nel pathos gli spettatori.
Poi con un ghigno e l’aria furbetta annunciò “Non ci saranno vincitori!
Almeno NON tra voi piccoli lor signori!”
 
Quando tutti i piccolini
Protestaron certosini
Venne loro indicato un angolo del palco ed il mago comunicò
Sgolandosi un bel po’:
“E' quel tipo con la canzone fuori corso il vincitore miei cari signorini!”
Fu allora che Cell entrò
Ed un inedito motivetto andante cantò:
 
(Cell) Nel bosco ci stanno le pere
Le pere, le pere, le pere
Eran molto buone
Golose sfiziose ma…
(coro) Qualcuno le mangiò
E stecchito vi restò
(Cell) Perché avvelenate erano le pere
Le pere, le pere, le pere,
perciò chi le mangiò…
(coro) si stecchito vi restò
(insieme) sissssisssi!
 
“Bene! E con questo pezzo assai appropriato
Se da un tipo con un grosso pungiglione cantato
Salutando tutti quanti io me ne sarei di già andato!”
E così dicendo, lanciando un incantesimo, il mago se ne andò,evidentemente indaffarato.
 
“Per la miseria Babidy è partito!”
Disse la conduttrice con tono risentito
Poi vedendo che le cose avevan preso una brutta piega,
E che una rissa aveva coinvolto l’intera piccola congrega,
salutò con la mano
l’intero gruppo di spettatori più o meno umano,
ed afferrando una scopa a mo’ di strega
se ne andò anche lei tutta allegra
 
Nei televisori per un po’
La rissa si osservò
Poi anch’essi si spensero
E lo spettacolo del secolo finalmente e per sempre cessò.
 
THE END
 
A.D.A.F.D.T (OVVERO Angolo Dell’Autrice Fuori di testa)
Salve!...  ^__^
È la mia prima (ma forse ultima dato cosa mi è uscito)fan fiction, pregasi di essere clementi! (ho visto che è spesso la frase di presentazione standard quindi perché non usarla? ^^)
Dunque che dire a parte:
GRAZIE!
A chiunque ha letto fin qui, sia che decida di lasciare un commento, sia che decida per la lettura silenziosa;
SCUSATE
  • Ai lettori per il non uso di HTML (che non  so quasi neanche che cosa sia cercasi aiutino ^^)ed in generale per aver partorito e pubblicato ‘sta scemenza
 
  • Alle povere canzoni dello zecchino d’oro che hanno ispirato questo “obrobrio letterario”, sia a quelle che ho modificato  un “pochino ”, sia quella che ho lasciato uguale a sé stessa (la banda sbanda dei “magnifici quattro”); nonché ai poveri Elio e le storie tese per aver usato una loro parodia lasciandola quasi intatta.
Un GRAZIE PARTICOLARE a SSJD perché è stato il  primo autore con cui ho “chiacchierato” un po’  ed il primo a dirmi di provare almeno una volta a pubblicare qualcosa di mio vincendo la mia timidezza ai limiti del paranoico; non te la dedico (non oso ) ma spero la leggerai e commenterai (ma ora credo tu capisca  perché non pubblico storie)
Bene, onde evitare che l’angolo diventi uno stanzone e sia più grande della storia…
un arrivederci a tutti e buona baldoria!
Ciao
Nala
  
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