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Autore: kayano84    07/03/2005    8 recensioni
I pensieri di Remus Lupin e Harry Potter dopo la morte di Sirius Black
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima e ULTIMA fanfiction! La scrissi poco dopo che uscì il quinto libro. All'inizio doveva avere più capitoli ma non l'ho più continuata perché 1) scrivo da cani; 2) non sapevo più che scriverci; 3) non ho costanza. Quindi è diventata una one-shot ed è rimasta nella cartella "documenti" per ben 2 anni finché oggi non ho deciso di affliggervi con questa cosa! Se vi va leggetela ^^

 

Rabbia… Disperazione… Vuoto… Per quanto tempo continuerete a consumarmi? Lasciatemi in pace… sono stanco…

 

PERSISTENCE OF LIFE

 

“”“Una volta qualcuno mi ha detto che la peggiore cosa che possa capitare ad un uomo è quella di essere dimenticati. Tutti vogliono lasciare un’impronta una volta che ce ne andiamo. Essere privati di questo, essere privati di un ricordo, di una sensazione, dell’amore è terribile per chiunque: come se non fossimo mai esistiti. Vogliamo qualcuno che provi rabbia perché abbiamo osato lasciarlo, che versi lacrime che non riesce a trattenere sulla nostra tomba e che mostra effimeri sorrisi ricordandosi il tempo che abbiamo passato insieme … a ridere… a litigare… o a consolarci a vicenda… vogliamo che parli di noi con gli altri, che soffra per la nostra mancanza…

 

Ci aggrappiamo a questa disperata speranza di restare nel suo cuore per sempre: la nostra traccia non può essere limitata a delle foto o a qualsiasi altro oggetto… le cose materiali possono essere deteriorate nel tempo ma i sentimenti non hanno nulla a che vedere con le lancette dell’orologio e anche se poi si affievoliscono piano piano, le cicatrici restano… grazie a loro, noi siamo ancora vivi…

 

E’ una strana rassicurazione quella che cerchiamo… ma del resto, noi viviamo per essere ricordati, no? Rende la morte meno spaventosa, vero?

 

Non trovate sia una cosa egoista?

 

Perché dovremmo desiderare che le persone che ci amano soffrano?

 

Quando morirò, spero che nessuno piangerà per me. Spero che nessuno mi ricordi. Spero che il mio nome sbiadisca, che la mia tomba sia solo una lapide grigia senza nessuna scritta, senza nessuna foto, dispersa tra altre mille lapidi anonime.

 

Vorrei essere dimenticato dopo la mia morte…

… affinché voi possiate vivere in pace… affinché voi possiate andare avanti… perché la vita non è fatta di attimi immobili…”””

 

[Sirius Black]

 

 

Harry Potter

 

Oscurità… la fragile luce della luna filtra dalla finestra. Sembra che delle piccole ombre danzino nella stanza…

Vedo tutto sfuocato. Dove ho messo gli occhiali? Me li ero tolti? Strano… non l’avevo notato.

Mi sento impietrito e ho la testa pesante… da quando tempo sto fissando il vuoto cercando di non pensare per trovare un briciolo di calma?

Non voglio dormire altrimenti gli incubi mi perseguiteranno di nuovo. Mi sveglieranno e mi lasceranno così, nell’oscurità opprimente, con la mia frangia bagnata da sudore freddo e lacrime, che non ricordo di aver versato, che solcano le mie guance. Non voglio piangere, non voglio mostrarmi debole ma non riesco a fermarle. In fondo, forse, non voglio che si fermino… perché non posso portare una maschera per sempre, perché ho bisogno di sfogarmi ma da solo: gli altri non devono vedermi così… non devono vedere la mia colpa: quella di continuare ad esistere in questo mondo mentre gli altri se ne vanno… a causa mia…

 

SOGNO

 

Dove sono??? Perché qui è così freddo???

Nebbia e foschia… figure che si avvicinano… chi sono??? Stanno parlando ma non capisco… non vi sento bene… parlate più forte!!! Chi siete???

ASSASSINO!

Cosa?

ASSASSINO! CI HAI UCCISI!!! E TU VORRESTI ESSERE AMATO??? UN ASSASSINO NON LO MERITA!!

No, aspettate… io non volevo… io non sapevo…

TI ABBIAMO FATTO NASCERE!!! TI AMAVAMO!!! COSI’ CI RIPAGHI????

No, non è così…

“PRENDIAMO LA COPPA INSIEME”… BELLA IDEA, HARRY!!! I MIEI COMPLIMENTI AL GRANDE EROE DI HOGWARTS!!!

No, non è così…

CREDEVO MI VOLESSI BENE E POI MI MANDI A MORIRE??? POSSIBILE CHE NON TU SAPPIA   FARE ALTRO????

No, non è così… smettetela… SMETTELA!!!!

 

FINE SOGNO

 

In cuor mio, forse so che non è stata veramente colpa mia… che sono stato trascinato dagli eventi… che non avevo idea di quello che sarebbe potuto accadere… che i miei genitori, Cedric e Sirius non mi avrebbero parlato mai così. Ma non posso fare a meno di pensarlo qualche volta, quando il resto diventa troppo insopportabile… ed è allora che la solitudine mi schiaccia… 

 

Quante volte mi sono detto che va tutto bene?

Tutti i giorni, quando sono sveglio, indosso la mia maschera: continuo a sorridere, continuo a scherzare, a litigare, a studiare e a giocare a Quidditch… come se nulla fosse successo perché gli altri non devono capire… tutto è normale: io sto bene.

Affinché gli altri non si preoccupino, affinché gli altri non vedano l’abisso della mia notte…

Ma anche la finzione ha dei difetti: ogni tanto mi trovo a fissare il vuoto… il vuoto di ricordi passati. Persone che amavo che non vedrò mai più sorridere di nuovo. Persone che non proveranno più felicità. Persone che non potranno più vivere.

 

Hermione e Ron sono accanto a me. Hermione sta muovendo le labbra… mi sta fissando… ma non sento le sue parole.  Barriere… tutto sta diventando una barriera impenetrabile… Ron sembra più interessato ai suoi piedi. Ha le orecchie rosse: segno che è imbarazzato. Sembrano essere preoccupati del fatto che io stia troppo bene. Di che cosa ha paura? Non voglio uccidermi: non è parte del mio essere scegliere la via più semplice. Quello è un modo di fare da Serpeverde e io non voglio essere un codardo.

“Sto bene, Hermione… veramente... non ti devi preoccupare: non c’è nulla che non va” le dico mostrando un sorriso sincero. Per adesso ci credono, per adesso non vedono ancora… ma se ne accorgeranno prima o poi… cosa farò allora? Io non sono debole… non lo sono! Non posso essere spazzato via: io devo cadere sempre in piedi.

Hermione ha ancora uno sguardo preoccupato e vorrebbe continuare a parlare di lui ma Ron cambia subito argomento e comincia a parlare del Quidditch o dell’ennesima ingiustizia di Snape. Forse è il suo modo per farmi tornare com’ero prima. Posso sorridere ma i miei occhi sono spenti.

 

Eri tutto. Quando seppi chi eri diventasti tutto per me. La mia casa… finalmente avrei avuto una casa. Il vuoto che ho sempre avuto e che ho sempre cercato di nascondere, la mancanza di affetto nella mia vita sarebbe finalmente riempita… sono stato sempre ignorato, non desiderato e poi acclamato per qualcosa che non mi appartiene. Ma poi tu sei venuto… Mi avevi promesso che avremmo vissuto insieme e tutto ciò che mi è stato sempre negato sarebbe stato mio: avrei finalmente saputo cosa significava essere parte di qualcosa, essere voluti… amati… che fine ha fatto quella promessa??? Dove sei??? Io non voglio rimanere solo di nuovo. Come posso vivere senza di te? Ho bisogno di te. Ma tu sei… … …

E’ stata colpa mia. Perché sono andato all’ufficio dei misteri? Perché non ho aperto il tuo regalo? Perché devo essere sempre così stupido? Perché proprio a me???

 

Voglio che mi lascino in pace. Voglio che ritorni indietro.

 

Non voglio che sia notte. Non ho nessuna difesa di notte. Non voglio il dolore.

 

La vita è anche dolore.

Non ho mai avuto una vita… e se l’ho avuta c’è stato solo dolore. Ho paura delle lacrime ma nello stesso tempo ne ho bisogno ma ormai io sono stanco di soffrire… Qualcuno mi aiuti.

Se non lo chiedi, non arriverà mai. Vuoi essere aiutato veramente?

Voglio solo che qualcuno mi aspetti quando torno a casa. Non voglio più trovare una casa vuota.

Ti manca?

Era la mia speranza di una famiglia.

Ma non riesci a vederlo? E’ perché ti senti solo?

No… io SONO solo… non ho più nessuno…

Ne sei sicuro?

……………..

 

La mera ombra di qualcuno che un tempo esisteva e che ha lo sguardo di un morto. Si può volere bene a qualcuno del genere? Si può semplicemente affezionarsi a lui? Perché è venuto qua? Cosa doveva fare? Farti vedere quello che hai… perché allora non riesci ancora a vederlo? Ti sei perso in un tempo lontano, bramando qualcosa che fu…

Solo un legame con il passato… era per questo, Harry??? Solo per questo… sai, la nostra vera famiglia non è quella che ci danno ma quella che ci costruiamo… non guardare al passato, non farti trascinare dal futuro… vivi nel presente.

 

Alzati e cammina, Harry… alzati e cammina.

 

 

Remus Lupin

 

Di nuovo qua… sono 15 anni che non torno più qui. Forse perché ho paura del gelo della morte? E’ perché non voglio ricordare? O perché non voglio vedere le vostro foto ingiallite? Sono rimasto solo… Lily… James…

 

Sirius…

 

E’ così silenzioso questo posto. Non c’è nessuno oltre me davanti a voi. Continuo a fissare le vostre tombe. Cosa spero di ottenere? Che voi mi diciate che va tutto bene? Che anche se non siete materialmente con me, mi siete stati sempre accanto per tutto questo tempo? Sciocchezze… il vento sta sospirando rabbia e tutto sta svanendo. La mancanza di una lapide che deve essere consumata. Foglie secche su una tomba che deve ancora venire. Le foglie di autunno si sbriciolano facilmente: sono fragili… per quante volte la mia anima è stata sbriciolata? Ma i miei frammenti ancora sopravvivono… sopravissuto: è la categoria peggiore perché sono un morto che cammina. Aggrappato a dei ricordi che non voglio più ma che non riesco a farne a meno perché ormai solo questo mi è rimasto in questo ingranaggio distruttivo che è diventato la mia vita. Ricordi di una felicità passata. Ricordi di una felicità distrutta. Ricordi di una sofferenza infinita. Cosa mi trattiene ancora qui? La speranza, forse? La voglia di combattere per loro, per dargli quello che ho perduto perché nessuno deve sopportare questo di nuovo. Per Harry… custodire gli attimi di rugiada che brilla… attimi che, per me, si sono persi sotto la superficie: il tempo mi ha tradito…

 

Gocce che si infrangono sul mio viso stanco. Sta piovendo…

 

FLASHBACK

 

Dormitorio Grifondoro. Come al solito, io e Sirius abbiamo litigato… chissà per cosa? Ce ne scordiamo sempre alla fine…

 

“5 punti in meno a Sirius perché è il più grande idiota dell’universo!”

“10 punti in meno a Remus perché sta approfittando dei suoi poteri di prefetto!”

“20 punti in meno perché voi due non mi lasciate dormire in pace!”

“30 punti in meno a Peter perché è un piccolo piagnucolone patetico”

“40 punti in meno a James perché sta insultando gli amici”

 “50 punti in meno a Sirius per aver provocato una battaglia di cuscini”

“Quale cuscino – “

 

SBAM!

 

Risate e piume riempirono la stanza…

 

FINE FLASHBACK

 

Il nostro piccolo angolo di paradiso. Ci sentivamo invincibili. Appartenevamo a qualcosa che sembrava potesse essere inattaccabile e indistruttibile. Era solo un’illusione…

Ma una perfetta illusione ed io ci credevo disperatamente. A me, un lupo mannaro, non era permesso di amare, di desiderare, di vivere… ma finché ero con voi tutto il resto non importava. Per chi ha qualcosa di “insolito” è più difficile trovare un posto in cui rimanere. E quando lo trova quel posto diventa prezioso: è allora che qualcuno si accorge che esiste…

 

Ma è svanito. Per anni sono stato oppresso da stanze vuote, senza coraggio di andare avanti o di tornare indietro. Per anni ho sentito solo la straziante melodia della nostalgia e della malinconia. Nemmeno la forza di odiare mi rimaneva: a cosa mi sarebbe servita? L’unica cosa che ho provato era rabbia verso me stesso. Per aver lasciato che la distruzione piombasse su di noi. Per non aver capito. Per aver sperato. Per averci creduto.

 

Non c’è paradiso per me. Non c’è amore per me. Non c’è una famiglia per me. Polvere, amarezza, foschia, solitudine e taglienti fili argentati: questo è per me. La mia condanna per aver provato a fare qualcosa che non mi era permesso: sentire…

 

Poi sei tornato. La mia condanna era finita. Avevo qualcuno che mi capisse, che potesse sentire quella melodia che io ho sentito per troppo tempo. Una stanza con un po’ più di calore. La solitudine che cala.

 

Eri cambiato… oh, lo eri molto. Io ero imprigionato nella monotonia del tempo… mattina, giorno, pomeriggio, sera, notte… Tu eri incatenato in un incubo senza fine. Quante volte hai sfiorato l’orlo della pazzia, Sirius?

 

Tornato per poi andartene di nuovo. E questa volta per sempre. Un tramonto dai toni più scuri. Una nuova alba senza colori. Che sciocco… ci avevo sperato di nuovo… lo stavamo costruendo, Sirius… e tu lo hai abbandonato di nuovo. Non per tua volontà ma l’hai pur sempre fatto di nuovo. Non la smetterò mai di illudermi, vero?

 

Inganni… dolci e letali inganni. Un altro luogo che mi ricorda di te. E altre ombre oscurano la mia vista.

 

Non ce la faccio ad affrontare lo stesso dolore ancora una volta. Sperare per poi fermarsi. Non voglio più rivivere questo dejà-vu. Le mie gambe non riescono più a reggermi. Mi accascio su una terra bagnata. Chiudo gli occhi e cerco di non pensare: vorrei stare per sempre così… sfiorato dalla pioggia e accarezzato dal vento… è così tranquillo qui…

Ma non posso: stanotte c’è la luna piena. Quanti mesi sono che non prendo la pozione? Cinque, quattro? Ho perso il conto e sinceramente non mi interessa: vorrei solo dimenticare…

 

Spesso gli uomini cercano il dolore fisico per dimenticare la sofferenza dell’anima. E’ questo che vuoi? Continuare a soffrire? Come speri di saper combattere per qualcosa in cui non credi più in questo modo?

Non è per me stesso che sto combattendo.

Non ti interessa più nulla ormai. Combatterai per il nulla??? Perderai… perderai e ti inabisserai sempre di più. E di nuovo non farai nulla per cambiare.

Non c’è nulla da cambiare. A che serve se poi ritorni sempre nello stesso punto?

Non ci hai nemmeno provato… Ti senti solo?

No… io SONO solo… non ho più nessuno…

Ne sei sicuro?

……………..

 

Guardi la luna e ne vedi solo una faccia. Delle memorie ricordi solo il dolore e le risate ti sembrano solo una bellissima finzione. La verità è che non hai nulla da ricominciare: devi solo cominciare perché tu, per tutta la vita, hai vissuto così e hai continuato a fare finta di niente. Estraniato da tutti da confini che possono essere ancora frantumati se tu lo vorrai.

I sogni possono essere pericolosi, Remus. Troppo idealizzati per trasportarli nel mondo: non puoi credere in loro. Guarda quello che hai, osserva la realtà e riconoscerai quello che cerchi…

 

Alzati e cammina, Remus… alzati e cammina.

  
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