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Autore: lapoetastra    25/10/2015    1 recensioni
Tutti lo fissano con disgusto, come fosse un orribile mostro a tre teste.
Todd si guarda intorno nella piccola classe che sarà la sua per i prossimi cinque anni, e scruta imbarazzato i volti dei ragazzi con i quali dovrà convivere giorno e notte, alla ricerca di un seppur misero cenno di simpatia.
In cambio, però, riceve solo sguardi cupi e derisori.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa, Todd Anderson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tutti lo fissano con disgusto, come fosse un orribile mostro a tre teste.
Todd si guarda intorno nella piccola classe che sarà la sua per i prossimi cinque anni, e scruta imbarazzato i volti dei ragazzi con i quali dovrà convivere giorno e notte, alla ricerca di un seppur misero cenno di simpatia.
In cambio, però, riceve solo sguardi cupi e derisori.
Tenendo gli occhi bassi, Todd si dirige con passo malfermo al suo posto, nella prima fila, con la disperazione che gli dilaga nel cuore.
Qualcosa gli urta il capo, facendolo sobbalzare.
È una pallina di carta, che ora giace ai suoi piedi.
Todd la prende con mani tremanti, e la srotola.
C’è una scritta, su di esso.
Perdente
Solo questo.
E risate, tante, di tutti, soffocate a malapena.
Le lacrime iniziano involontariamente a rigare le guance tonde di Anderson.
È il primo giorno di scuola peggiore della sua vita.
 
 


< Todd! Todd, svegliati o farai tardi! >
Todd aprì di colpo gli occhi, ritornando in un attimo alla realtà.
Si portò le dita al viso, che percepiva bagnato, ed infatti sentì la consistenza calda ed appena un po’ gelatinosa delle lacrime, sotto i polpastrelli.
L’orribile sogno di quella notte ancora gli appariva di fronte, nitido e lineare, quasi come fosse una visione più che un semplice processo onirico.
Forse era davvero così, forse quel giorno sarebbe veramente andata in quel modo, ed i suoi compagni lo avrebbero trattato come un pagliaccio facendolo sentire ancora più ridicolo di quanto già accadeva normalmente.
< Todd! Muoviti! >, gli urlò ancora la madre.
Con un sospiro rassegnato, il giovane Anderson scalciò via le coperte che costituivano il suo porto sicuro e si vestì con la divisa dell’Istituto.
Dopo aver fatto una breve colazione insapore, uscì, diretto a quello che sicuramente sarebbe stato il suo personalissimo Inferno.

*******

Todd era fermo nel grande giardino della Welton, il college a cui si era iscritto, guardandosi affranto e sperduto intorno.
Gli altri ragazzi erano radunati a piccoli gruppi, e si raccontavano ridendo le mirabolanti avventure dell’estate appena trascorsa.
Lui era l’unico ad essere solo.
Nessuno lo degnava di uno sguardo, nessuno gli si avvicinava, manco avesse la peste.
Sospirando con tristezza, Todd percepì distintamente i proprio occhi riempirsi di lacrime, senza che potesse fare nulla per fermarle.
< Ehi, sei nuovo? >
Si riscosse, nell’udire quella voce squillante ed allegra che proveniva da un punto vicinissimo al suo orecchio destro. Sicuramente, però, lo sconosciuto non stava parlando con lui.
< Sei sordo? Ce l’ho con te, ragazzone >, disse ancora il misterioso ragazzo, poggiandogli una mano sulla spalla ed apparendo nel suo campo visivo.
Non era uno degli aggressori del suo incubo, di questo Todd era sicuro, mentre lo scrutava timido.
Non poteva esserlo, del resto.
I suoi occhi erano troppo dolci ed il suo sorriso troppo sincero per essere un bullo stupido e cattivo.
 < Sì.. sono nuovo >, mormorò alla fine, piano, temendo, per chissà quale ragione, che l’altro scoppiasse a ridere per quella rivelazione.
Non lo fece.
Il giovane si limitò semplicemente ad allargare ancora di più il proprio sorriso, scaldando maggiormente il cuore di Todd.
< Bene! >, esclamò dunque, con quella gaiezza contagiosa che lo contraddistingueva. < Resta al mio fianco, allora, così ti faccio fare un giro della scuola. >
Anderson, che quasi non credeva alle proprie orecchie, non poté fare altro che annuire, felice come non mai.
L’altro lo guardò con tenerezza e gli porse la mano.
< Sono Neil Perry >, si presentò.
< Todd Anderson > rispose.
E, per la prima volta in quella mattinata, si scordò completamente del sogno della notte prima.
   
 
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