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Autore: AliceHiedler    25/10/2015    1 recensioni
Questo è un diario. Il diario di Alice, una ragazza malinconica che scrive i suoi pensieri, ricordi ed emozioni seduta sulle panchine.
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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24 ottobre 2015 

Song of the day:
Runaway (You and I)

Galantis

 

È troppo presto per andare nei negozi, e mi ritrovo qua, erano 5 anni che non venivo in questo parco. Passata davanti tante volte, ma mai più entrata, per malinconia, forse, come quella gelateria a Berna, avevo problemi ad entrare. Non ho dimenticato niente. Le cose più importanti sono chiuse nella mia testa, non riesco a dimenticare queste cose, che anche se fanno male, non vanno via.  

 

Non ricordavo così tante panchine, e nemmeno così tanti alberi. Beh, dopo 5 anni, qualcosa sarà pure cambiato, no?  

Ricordo le cose vagamente, ci siamo incontrati, siamo scesi dalla stazione, e siamo venuti in questo parco, così, perché eravamo vicini a Natale e avevo un regalo da darti. Io sono fatta così, voglio regalare una parte di me alle persone, qualunque avvenimento sia, anche se ti conosco da relativamente poco, vorrei che ti ricordassi di me sempre, nella buona e nella cattiva sorte. Ma torniamo a noi. 

Qualche giorno fa mi è tornato in mente il confezionamento del pacchetto. Era una scatola, a forma di caramella, dove dentro ci avevo messo tante piccole cosette e una lettera, con la descrizione dettagliata di come aprire i vari pacchetti. Non ricordo sinceramente cosa ci fosse, forse dei braccialetti,  qualche cagata così. Poi un uccellino a molletta con le piumette come coda e quello. La collana. Mezzo cuore a me e mezzo cuore a te.  

Il mio mezzo cuore aveva una luna, la tua parte aveva un quadrifoglio.  

Da qui non c'è più niente di continuativo, ricordo un bar, quell'amica che era con gli amici, una cannuccia azzurra e un Estathè al limone. Le scritte sul diario e sul muretto, il fingere che andasse tutto bene.  

C'era un tempo un po' come ora, con il sole che si affievoliva, forse faceva un pochino più freddo, a dicembre. Ma tutto era scaldato da te.  

Non so ora come mi sento, forse più libera. Tanto è tutto finito e niente sarà e tornerà come prima.  

 

                          . . . 

 

Così quel russo che litiga al telefono laggiù, starà pensando a cosa sto scrivendo così di fretta, nascosta dalle foglie, o magari ce l'ha con me perché gli ho rubato la panchina.  

Non so perché ultimamente ci sto pensando così spesso. L'ultima volta che è successo, qualche giorno dopo ti ho visto.  

Ma comunque pace, cioè. Non rimpiango niente. Avrei dovuto non farlo? E vabbè, ormai il danno è fatto. Non mi interessa più, ormai. È una nostalgia che si sta affievolendo come il sole.  

 

Hanno tutti un cellulare tranne i pazzi che si urlano da una parte all'altra della strada.  

 

Dopo 30 minuti che sono qui, i negozi avranno aperto?  

Buona giornata a te, a me, agli spazzini laggiù e a te, diario.  

 

Alla prossima, Alice. 













Salve a tutti voi che avete letto il mio primo capitolo del diario c: 
Ho sempre pensato "quasi quasi, in solitudine, scrivo qualcosa di ciò che ho intorno", ma non l'ho mai preso troppo sul serio.

Poi mi è venuto un flash, e mi sono iscritta per rendere pubblico tutto, tutti i pensieri e le cose legate a cosa potresti scrivere sul tuo diario personale "dei segreti".
E' come se stessi scrivendo a penna, ma digito!
Comunque, spero vi sia piaciuto, e spero di postare creazioni al più presto c:

 

Un bacio, Alice.

 
   
 
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