Erano passate settimane da quella notte a Crocus. I draghi erano stati sconfitti, la pace era tornata a regnare e la nostra Fairy tail era tornata la chiassosa gilda di sempre. Quella mattina Lucy si svegliò e trovò, come di consueto, Natsu addormentato al suo fianco. In un'altra occasione la ragazza avrebbe dato in escandescenza cacciandolo fuori dal suo letto, tuttavia dopo quella notte nella capitale, Lucy aveva iniziato a comprendere i reali sentimenti che provava per il ragazzo che in quel momento dormiva placidamente. Si concesse un attimo per osservarlo: i capelli rosa gli ricadevano sul volto in maniera scomposta, la sua espressione rilassata, meravigliosa,  fece pensare alla ragazza che stesse facendo un bel sogno di cui, si augurò di fare parte. Le ritornò alla mente il momento in cui la sè del futuro morì tra le sue braccia chiedendo disperatamente di proteggere il futuro. Non aveva mai visto Natsu tanto scosso da quando lo conosceva. In quel momento il mago del fuoco, sentendosi osservato si ridestò dal suo sogno. Aprì gli occhi e ritrovandosi davanti il volto della maga stellare non poté fare a meno di sorridere.
"Buongiorno Lu" le disse dolcemente.
La ragazza lo fissava interdetta. Era stata colta sul fatto. "Che fare?" Pensò mentre arrossiva assumendo la tonalità di un peperone.
"Buo-buongiorno." Disse timidamente.
"A cosa pensi?" Chiese guardando la maga stellare dritta negli occhi. Lucy non sapeva bene cosa fare. Doveva mentire? Doveva dire la verità?  
"Perché me lo chiedi?" Chiese lei distogliendo lo sguardo.
"Hai uno sguardo lontano. Assente."
"No, stavo pensando a quello che è successo a Crocus. Sai, è ancora difficile per me metabolizzare quello che è successo. I draghi, il portale, la me del futuro morta. Per me non è facile come per te, sai io sono un essere umano."
"Perché io cosa sarei, scusa?" Chiese il rosato alzando un sopracciglio.
"Beh tu. Tu sei tu. Sei più forte di una persona normale. Sei un super umano. Un eroe."
"Vorrei che avessi ragione."
"Eh?" Chiese Lucy confusa.
"Ho detto: "vorrei che avessi ragione." Vorrei davvero essere un eroe. Volevo che tu mi considerassi tale. Ma quando ti ho visto a terra.. Io non.. Non trovo neanche le parole. In un attimo mi sono sentito solo, vuoto, vulnerabile. In balia dell'oscurità più nera. Di colpo non c'era più nessuno che splendesse nel buio. Ero solo. Completamente solo. Quando poi ho realizzato che avrebbe potuto uccidere anche la Lucy del mio mondo non ho capito più niente. Nella mia testa c'era spazio solo per rabbia e paura. Niente di più. Mi dispiace di non essere riuscito a salvare anche l'altra te, Lucy. " 
Per un attimo Lucy si sentì stupidamente gelosa dell'altra se. Poi guardò Natsu e pensò di dirgli quel che era accaduto all'altra Lucy.
"Natsu, tu hai salvato l'altra me. Lei si è ricongiunta ai suoi compagni. Ho sentito chiaramente la sua voce nella mia testa mentre ci ringraziava. Ho avuto su di me le sue lacrime. Ho sentito i suoi sentimenti. Ti era grata. In più credo che dall'altra parte abbia incontrato proprio l'altro te. Quello del futuro. Adesso è felice chissà dove, ne sono certa."
"E tu?" Chiese il ragazzo serio.
"Io cosa?" Chiese la ragazza oramai più tranquilla.
"Tu sei falice?"
"Come sempre da 8 anni a questa parte."
Quando Cana le aveva predetto un incontro fatale voluto del destino aveva pensato che sarebbe stato proprio quel giorno. In realtà fu uno sbaglio. Ricordava ancora le parole di Natsu su quel treno,  mentre partivano per l'ennesima missione. "Non è il tuo compleanno? Ma oggi è esattamente un anno che ti sei unita a Fairy Tail." Fu in quel momento che comprese che tutto quello che aveva fatto prima di unirsi a Fairy Tail erano solo passi che avevano portato in un modo o nell'altro al risultato finale.
"Il mio incontro voluto dal destino eri tu."
Natsu la guardò interrogativo e lei continuò il suo discorso spiegando si meglio.
"Ricordi quel giorno, no? Il mio anniversario come membro di Fairy Tail. Cana aveva detto che avrei avuto un incontro speciale, qualcuno sarebbe entrato nella mia vita e l'avrebbe sconvolta. Ma non era qualcuno. Eri tu. I tuoi sorrisi, la tua ingenuità e impulsività. Mi hai sconvolto la vita. Hai raso al suolo quella che avevo prima e su quelle macerie hai costruito quella che ho adesso. Mi chiedi se sono felice adesso? Si. Lo so sono. Lo sono tanto da star male. Lo sono tanto da aver paura di dover pagare ogni sorriso con le lacrime. E tu sei l'artefice di questa felicità."
"Lucy..." 
Lei lo guardò e gli sorrise mentre piccole lacrime di gioia scendevano dai suoi occhi. 
"Arigatou." Gli disse mentre lui si avvicinò ad abbracciarla. 
"Proteggere il futuro implica renderti felice. Mi impegno a renderti felice da oggi e per sempre." 
La bionda rise mentre gli diceva: "Sembra quasi che tu mi stia facendo una proposta di matrimonio."
"Se così fosse la accetteresti?"
La bionda capì che era sei così gli rispose semplicemente:"Non stiamo neanche insieme Natsu."
"Allora proviamo a fare come dici tu. Proviamo a stare insieme."
"Non sai quello che dici Natsu. Hai almeno una vaga idea di cosa significhi stare insieme ad un'altra persona?"
"Ma certo che lo so! Mira me lo ha spiegato. Mi ha detto che è quando due persone si amano." 
"Stiamo parlando di te Natsu. Per quanto ne so potresti provare questi sentimenti con chiunque della gilda. Per te amare non è come lo intendo io."
"Si invece. Perché non esiste nessun altro nella gilda e nel mondo intero per cui provi quello che provo per te. Il tuo odore, il tuo sorriso. Tutte cose che amo di te. Tutte cose per cui darei la vita, pur di averle con me un secondo in più. Quello che successe dopo il bacio appassionato che si scambiarono non sta a me raccontarlo. Ma so che il potere della vostra immaginazione potrà facilmente ricostruirlo. Vi basti sapere che si amavano, e che non hanno mai smesso. Il loro amore divenne leggenda. E chi conosce questa storia sa che se anche fosse esistita una vita dopo la morte si sarebbe ritrovati per caso e si sarebbero amati anche in quella.