Arrivo a casa, sono distrutta. Penultimo giorno di scuola. Ultimo giorno di interrogazioni, i professori sono davvero degli stronzi a volte, si coalizzano.
“No ragazzi venerdì finiamo di interrogare e confermiamo i voti”
Roba da ripetersi tutto il programma di tutte le materie che segui in un pomeriggio, almeno è andato tutto bene, ma è stata dura. E fra parentesi ho fatto anche due figuracce visto che a lezione di francese ho incominciato a parlare spagnolo, e mentre parlavo di storia dell’America mi è venuta in mente quella stupida formula chimica e non so perché mi sia uscita dalla bocca. Ma in fondo tutto bene dai.
“Dom?” chiudo la porta di casa, il cane come al solito mi salta addosso.
“Marley ti prego giù!”
Cane di mio fratello, Marley. Enorme labrador pieno di bava e peli lasciati ovunque, ma gli voglio bene.
“Ehi sorellina com’è andata?”
Mio fratello, Dominic Monaghan. Merry nel Signore degli Anelli, Charlie in Lost.
“Bene, a parte le solite figure... domani non credo andrò”
“Vai” mi toglie il cane di dosso
“Voglio dormire”
“Non mi interessa”
“E’ l’ultimo giorno di scuola! Non si fa niente! E poi non sei mio padre!”
“No ma sono tuo fratello maggiore e papà ha detto che quando non c’è devo badare a te!”
“Cioè sempre…”
Nostro padre, grande uomo di affari. Non c’è mai a casa, e nostra madre lo segue. Ci hanno già avvisato che non torneranno neanche quest’estate, sono non so dove, e io e Dom rimaniamo a casa. Forse verranno a trovarci una settimana ad agosto, ma non è certo. Ma ormai c’ho fatto l’abitudine.
“A proposito… dovrei parlarti di una cosa”
“Dimmi” mi siedo sulla poltrona in soggiorno, chissà che vuole.
Si siede anche lui “Devo partire”
“Eh?” Lo uccido.
“Devo andare a girare delle puntate di Lost…”
“Non dirmi che devo venire con te!”
“No no! Ma non puoi restare sola a casa”
“Ho 18 anni, a breve 19!”
“Fra un mese 19! E comunque non puoi star da sola, verrà un mio amico”
Oh sì, lo uccido. “E chi sarebbe?”
“Non lo conosci”
“Pure! Fantastico!”
“Non arrabbiarti dai…” tenta di abbracciarmi, mi scanso
“Avvisarmi prima no eh?”
“L’ho saputo ieri, e ieri studiavi non volevo interromperti”
“Mh… quando parti?”
“Fra due giorni…”
“Ti odio”
“Starete bene insieme”
“Ti odio”
“Ma perché scusa?”
“Perché mi lasci sola, come tutti, solo il tuo cane non mi lascia sola”
“Mi dispiace…” e va bene, basta, sembra davvero dispiaciuto
“Vabbè, non importa…”
“Sul serio?”
“Sì sul serio”
Sorride e mi abbraccia, contraccambio. Mi piacciono gli abbracci.
“Solo una cosa in cambio”
“Tutto quello che vuoi”
“Niente scuola domani”
“… e va bene!” sorrido anche io ora.

“Pronto?”
“Amber?”
“Chi è?”
“Cretina sono Nicole!”
“Da dove chiami scusa?”
“Casa di mio padre, oggi sono da lui”
“Ah non avevo segnato il numero”
Amber, mia migliore amica da sempre, mia compagna di scuola e di avventure, qui a Los Angeles tutti ci vedono sempre insieme e a volte ci scambiano per sorelle.
“Allora cos’è sta novità?”
Le racconto tutto, di mio fratello e dell’amico che dovrà farmi da balia.
“Che palle”
“Già lasciamo perdere, speriamo almeno che non sia un rompipalle”
“Magari è un attore famoso che ha recitato con lui” credo che Amber sogni troppo
“Ma che!” io invece sono troppo realista, e molto pessimista
“Bè chi lo sa..”
“Non credo”
“Bè vedremo”
“Ti aggiorno se so qualcosa”
“Va bene, ci sentiamo… è arrivata la matrigna!”
Rido e chiudo il telefono.
Nicole ha i genitore separati, entrambi risposati, passa da una casa all’altra, ma non ne fa un dramma, è molto forte. Non so come faccia.

“Pizza, cinese o messicano stasera?”
“Pizza” amo la pizza
“Ma io volevo il cinese!” e lui ama il cinese
“E allora cosa me l’hai chiesto a fare?”
“Stasera cinese, domani sera pizza?”
“Dopodomani vomito?”
“E dai scema”
“Lo sai che mi va bene” sorride Siamo entrambi sul divano del soggiorno, il cane sotto i nostri piedi, guardiamo una telenovela spagnola, ci divertiamo a prendere in giro gli attori. Prende il cordless e ordina del cinese per due, mi guarda divertito appena chiude.
“Che c’è?”
“No niente, pensavo”
“A cosa?”
“A te e al mio amico”
“E c’è da ridere?”
“Non ridevo, sorridevo”
“Tu sei strano”
“Tanto”
“L’importante è esserne consapevoli fratellone”
“Ha chiamato mamma”
“Ah, che ha detto?”
“Sono a Londra, ci saluta e ci manda tanti baci. Dice che papà è impegnato in so che cosa e che non pensa torneranno quest’estate qui… mi sa che devono andare anche in Italia”
“Ho capito…” figurati se passavano a trovarci
“Ha chiesto di te, le ho detto che stai bene e va bene anche a scuola. E poi che ti lascerò per un po’ di tempo con questo mio amico a casa.”
“E’ d’accordo?”
“Lei sì, papà non molto. Dice che potresti andare da zia a Manchester…”
“No grazie.” Passare l’estate con la zia e i miei cuginetti a Manchester? Neanche morta.
“Sapevo avresti risposto così, infatti le ho detto che rimarrai qui con lui… Non te l’ho passata perché eri nella doccia”
“Non importa”
Dopo il cinese e un film vado in camera mia, prendo il diario.
Mi sento sola, scrivo. Poi cancello.
No, in fondo ho mio fratello, Amber e i miei amici.
E ormai non sento più molto la mancanza dei miei.
Eppure manca qualcosa.
Ma cosa?