Benvenuta
tra i Weasley, Ginny!
Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Ginny Weasley
Prompt: 029. Nascita
Rating: Verde
Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia
appartengono a J.K. Rowling.
Novembre 1980.
La cucina della Tana
era sempre particolarmente tranquilla a quell’ora del mattino. Tutti i suoi
abitanti erano ancora immersi nel mondo dei sogni. Tutti tranne lei. Molly
Weasley era già sveglia da qualche minuto e dopo essersi rigirata nel letto
senza riuscire a riprendere sonno si alzò e scese in cucina. Si infilò il
grembiule a fiori che aveva lasciato appoggiato a una delle sedie intorno al
tavolo la sera prima e cominciò a preparare la colazione per la sua famiglia.
Normalmente avrebbe utilizzato la magia, ma non quella mattina. Aveva bisogno
di sfogarsi e di concentrarsi su qualcosa di diverso dai suoi soliti pensieri.
Cominciò a friggere le
uova per Arthur che era sempre il primo ad alzarsi per andare al lavoro. Una
lunga giornata lo attendeva al Ministero e Molly sapeva che solo una buona
colazione lo avrebbe messo di buon umore.
Ma non c’era solo suo
marito da sfamare. I Weasley avevano anche sei figli. Tutti rigorosamente
maschi, come da molte generazioni oramai. Bill, Charlie, Percy,
i gemelli Fred e George e infine Ron, il più piccolo di tutti, nato soli 8 mesi
prima. Ogni nascita era stata un motivo di gioia per Molly e Arthur, che
desideravano solo che i loro figli fossero sani e felici. E negli anni erano
riusciti a farli crescere sereni e allegri contrariamente a quanto tutti i loro
parenti pensavano. Certo non si poteva dire che navigassero nell’oro. I galeoni
per arrivare a fine mese mancavano puntualmente, ma loro sapevano bene che la
felicità era cosa ben diversa dalla sicurezza economica. E i Weasley erano
decisamente felici nella loro modesta casa e con la loro modesta vita.
Ma allora perché Molly
era sempre così inquieta? Perché non riusciva sempre a sorridere come avrebbe
voluto e dovuto? Forse perché qualcosa dopotutto forse le mancava. Le mancava
una figlia. Una figlia femmina. Sapeva che era una cosa stupida, ma sentiva il
bisogno di una bambina dai lunghi capelli rossi caratteristici dei Weasley che
gattonasse per casa. Aveva sempre desiderato avere una femmina, perché sapeva
che crescendo avrebbe potuto diventare sua amica oltre che sua madre. Una sua
confidente. Arthur e i figli erano sicuramente sempre molto teneri con lei, ma
Molly sapeva bene che solo tra madre e figlia si costituisce un rapporto
particolarmente forte. E sognava un giorno di vedere la sua bambina sposarsi e
avere dei figli…ma fino ad allora tutto questo era
stato solo un sogno. Nulla di più. La figlia che Molly tanto desiderava non era
mai arrivata e oramai aveva smesso di sperarci. Questo non significava che amasse
di meno gli altri suoi bambini! Questo mai! Ma sentiva che qualcosa le mancava.
-Molly cara! Già sveglia?
Arthur si era
svegliato ed era sceso in cucina richiamato dal profumo che proveniva dal piano
di sotto. Salutò la giovane moglie con un bacio sulle labbra.
-Arthur! Potevi restare a letto ancora un
po’! E’presto…
-Lo so Molly, ma devo
andare al lavoro! Ho ancora delle ispezioni straordinarie da fare prima di
cominciare il lavoro d’ufficio.
-Non dovresti lavorare
così tanto, Arthur! Hai bisogno di riposare! Ieri sei tornato a notte fonda e
oggi te ne vai all’alba! Bill ieri sera continuava a chiedere di te…voleva che tu giocassi un po’ con lui a Quidditch!
Ricordati che sono gli ultimi mesi che passiamo con lui! a settembre del
prossimo anno andrà a Hogwarts! E Charlie ti voleva mostrare il disegno che ha fatto…invece mi preoccupano un po’ George e Fred! Quei due
sono così irrequieti! Se non si calmano, non oso immaginare quali danni
potranno combinare in futuro!
-Suvvia Molly, sono
solo dei bambini! È normale!
-No che non lo è! Percy è sempre stato così tranquillo!
-Secondo me è Percy che è strano, non i gemelli! Comunque…come
sta Ron invece? Quando sono a casa è sempre praticamente addormentato.
-Sta bene…ha avuto qualche linea di febbre, ma ora è guarito!
Speriamo che non passi questa influenza ai suoi fratelli!
Arthur addentò
l’ultima fetta di pane tostato e bevve di corsa l’ultimo sorso di the.
-Devo scappare! Ci
vediamo stasera, tesoro!- disse l’uomo baciando nuovamente la moglie.
-Certo, caro. A
stasera.
Arthur uscì di corsa
prendendo il mantello.
No. Decisamente non si
potevano permettere altri figli. Arthur lavorava già troppo per guadagnare
abbastanza da mantenere tutta la famiglia e a mala pena riusciva a incontrare i
suoi figli. Non poteva chiedergli altri sacrifici solo per soddisfare il suo
desiderio di avere una figlia femmina. Non voleva chiedergli questo. Doveva
abbandonare quell’idea che la tormentava tutte le notti.
Marzo 1981.
Molly stava preparando
la festa di compleanno per il suo piccolo Ron. Era il suo primo compleanno e la
donna voleva che fosse speciale. Ma la sua testa era completamente immersa in
un altro genere di pensieri. Non sapeva come era potuto accadere, era stata
così attenta! Ma era oramai evidente e non poteva nasconderlo ancora per molto
ad Arthur. Molly aspettava di nuovo un figlio. L’aveva scoperto durante le
vacanze di Natale ma non aveva ancora trovato il coraggio per dirlo ad
Arthur:sapeva che ne sarebbe stato felice, ma anche che lo avrebbe oppresso con
altre preoccupazioni di tipo economico. Il marito infatti aveva cominciato a
mettere da parte qualche soldo per comprare il materiale scolastico che sarebbe
servito a Bill da lì a qualche mese. E dopo i primi calcoli i Weasley si erano
resi conto che avrebbe dovuto faticare non poco per mantenere tutti i figli.
-Dovremo rispolverare
i nostri vecchi calderoni e libri, Molly cara! Credo che in soffitta ci sia
ancora qualcosa. purtroppo dovremo comprare la bacchetta e la veste nuova. Ma
penso che ce la faremo. Io potrei fare qualche straordinario in più…anche se forse dovremo rinunciare a comprare la nuova
scopa per Charlie…oh, beh…per
ora potrà tranquillamente utilizzare quella che abbiamo nel ripostiglio! A che
gli serve una scopa ora? Ha solo nove anni!
Arthur non si era
accorto che mentre parlava, Molly aveva cominciato a piangere silenziosamente.
-Oh Arthur, mi…mi dispiace così tanto!- disse infine la donna alzandosi
dalla sedia accanto al marito.
-Per cosa ti dispiace LollyMolly?- chiese lui dolce come sempre. -So che dovremo
fare qualche sacrificio, ma…
-Non è questo…cioè anche….non so come
dirtelo Arthur!
-Qualunque cosa sia,
Molly, la affronteremo insieme. Non devi aver paura.
La signora Weasley si
asciugò le lacrime che ancora le rigavano il volto e si avvicinò al marito.
-Arthur…avrei dovuto dirtelo molto tempo fa, ma
non ci sono riuscita. Tu fai già tanto per me e per la nostra famiglia…
-Avanti Molly! Sai che
lo faccio con gioia! Se questo vuol dire far star bene te e i ragazzi…
-Lo so, ma…sono incinta…di nuovo!- disse
alla fine la donna confessando il suo segreto.
-Tutto qui Molly?-
Arthur era visibilmente sollevato. Sorrideva e i suoi occhi azzurri brillavano
in direzione di Molly e del suo ventre che si era leggermente arrotondato.
-E’ per questo che ti
scansavi sempre quando cercano di avvicinarmi a te? Per non farmi capire che
eri incinta?
-Sì…
-Non capisco perché te
ne preoccupi tanto! Abbiamo già sei figli non sarà un problema mantenerne uno
in più! quello che Ron smetterà lo daremo al nuovo arrivato…e
se fosse una femmina…beh ci adatteremo! È questo che
i Weasley sanno fare meglio! Adattarsi ad ogni avversità! E lo faremo ogni
volta che sarà necessario!
Molly sorrise questa
volta più tranquilla.
-Davvero? Non è un
problema per te?
-Assolutamente, cara!
Anzi! Credo che dovremmo festeggiare non credi?
-Sì…lo penso anche io! E credo anche che
dovremo dirlo ai ragazzi! Soprattutto a Ron! per lui sarà un trauma sapere che
fra poco on sarà più il più coccolato di casa!
-Oh..si adatterà!
Arthur prese un
bicchiere di Burrobirra per sé e uno di Idromele per
la moglie.
-Al nuovo arrivato,
allora!- disse Molly sorseggiando la sua bevanda.
-O arrivata!- precisò
Arthur. La moglie sorrise, ma in cuor suo non osava sperare che il marito
potesse aver ragione.
11 agosto 1981.
-Andiamo ragazzi!
Sveglia! Non potete restarvene a letto!
Arthur aveva tirato
letteralmente giù dal letto i suoi figli, uno per uno. Molly aveva cominciato
il travaglio da qualche ora ma prima di accompagnarla al San Mungo aveva
chiesto a Zia Muriel di badare ai ragazzi. Non voleva
che restassero soli a casa, non erano ancora abbastanza grandi per farlo!
-Ma pà! Che succede?- chiese George con gli occhi ancora gonfi
di sonno.
-Zuccone! Mamma sta
per avere il bambino!- gli rispose Bill dando uno scappellotto al fratello
minore.
-Ahi! Non c’era
bisogno di picchiarmi!
-Ragazzi! Per favore!
Non cominciate a fare coma al solito! Io accompagno mamma al San Mungo e voi…
-Non possiamo venire
con te?- chiese Charlie speranzoso.
-No, Charlie! Voi
resterete qui con Zia Muriel!
-NO! Zia Muriel no!- urlò il piccolo Ron con gli occhi sgranati per
lo spavento.
George e Fred
cominciarono a ridere del fratello minore, canzonandolo.
-Ma dai, Ronnie! Non
sei contento che arrivi la zia? Magari questa volta riesce davvero a soffocarti
mentre ti abbraccia e bacia come un bambolotto!
Ron se ne andò in
camera della madre mentre Arthur rimproverava i figli.
-Sentite! Non potete
venire con noi! Siete troppi…e troppo rumorosi!
Quando mamma avrà avuto il bambino vi verremo a prendere, d’accordo?
-D’accordo- risposero
i figli mogi.
-Grazie! E mentre
aspettate che arrivi Zia Muriel vedete di non
sfasciare casa! E dico soprattutto a voi due!- concluse Arthur indicando Fred e
George.
-Sì, papà!- riposero
in coro.
-Bene…allora noi andiamo!
La stanza era riempita
dal vagito di un bambino appena nato. Molly esausta respirava affannosamente
mentre Arthur le teneva la mano in religioso silenzio. Era in attesa della
fatidica parola del medico. Maschio o femmina. Questo attendeva di sapere. Non
che a lui importasse molto:voleva solo che fosse sano e forte. Ma certo se
fosse stata una bambina avrebbe potuto viziare la sua principessa come tutti i
padri sognano di fare. E soprattutto Molly ne sarebbe stata felice.
-Allora dottore?
Maschio o Femmina?- chiese alla fine titubante.
-Beh, signor Weasley!
Congratulazioni! È davvero una splendida bambina!
-Cos…davvero? Ne è sicuro?- chiese di nuovo
l’uomo che sentiva le lacrime premergli agli angoli degli occhi.
-Beh…direi proprio di sì!- rispose il medico
sorridente. -E ovviamente ha i classici capelli rossi alla Weasley!
Arthur non ricordava
di essere mai stato tanto felice come in quel momento. Si voltò verso la moglie
e solo allora si accorse che stava sorridendo e piangendo.
-Molly! Hai sentito? È una femminuccia!
Proprio come desideravamo!
-Sì…posso….posso vederla?
-Ma certo signora!
Eccola!
E il medico mise tra le braccia di Molly un
fagottino rosa che tremava ancora per lo shock del parto. Era avvolta in una
morbida coperta bianca e sulla testa già spuntavano sottili capelli rossi.
Molly la accarezzò con un dito sulla guancia e la piccola in risposta afferrò
il dito con tutta la sua minuscola mano. Non aveva mai pensato che il suo
desiderio potesse realizzarsi un giorno. Non dopo sei maschi! E invece eccola lì…con la guancette rosa e gli
occhi ancora chiusi. La sua bambina. La sua piccolina. Il suo cuore batteva
alla velocità della luce ma non aveva la minima intenzione di fermarlo.
-E’ davvero stupenda!-
disse in un soffio.
-Come desiderate
chiamarla?- chiese l’infermiera.
-Oh…a dire la verità non ci abbiamo
pensato. Vista la nostra abitudine ad avere figli maschi avevamo pensato solo a
nomi maschili- ripose Molly.
-A dire la verità io
ad un nome avevo pensato…solo che non te l’ho mai
voluto dire per scaramanzia- disse Arthur arrossendo un pochino sulle guance.
Molly sorrise
compiaciuta.
-Che ne dici di
Ginevra Molly Weasley? Mi sembra che suoni bene…
La moglie lo guardò
con le lacrime agli occhi e annuì perché all’improvviso la voce le sembrò
morire in gola.
-Sì…sì mi piace…allora
benvenuta tra i Weasley, Ginny!
Questo è il primo capitolo. Ovviamente qui il punto di vista non può
essere quello di Ginny. Ma mi piaceva raccontare quanto Molly avesse desiderato
una figlia femmina.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
001. |
Inizio. |
002. |
Intermezzo. |
003. |
Fine. |
004. |
Interiorità. |
005. |
Esteriorità. |
006. |
Ore. |
007. |
Giorni. |
008. |
Settimane. |
009. |
Mesi. |
010. |
Anni. |
011. |
012. |
Arancione. |
013. |
Giallo. |
014. |
Verde. |
015. |
Blu. |
|
016. |
Porpora. |
017. |
Marrone. |
018. |
Nero. |
019. |
Bianco. |
020. |
Senza
colori. |
021. |
Amici. |
022. |
Nemici. |
023. |
Amanti. |
024. |
Famiglia. |
025. |
Estranei. |
026. |
Compagni
di squadra. |
027. |
028. |
Figli. |
029. |
|
030. |
Morte. |
|
031. |
Alba. |
032. |
Tramonto. |
033. |
034. |
Troppo
poco. |
035. |
Sesto
Senso. |
|
036. |
Olfatto. |
037. |
Udito. |
038. |
Tatto. |
039. |
Gusto. |
040. |
|
041. |
Forme. |
042. |
Triangolo. |
043. |
Diamante. |
044. |
Cerchio. |
045. |
Luna. |
046. |
Stelle. |
047. |
Cuori. |
048. |
Quadri. |
049. |
050. |
Picche. |
|
051. |
052. |
Fuoco. |
053. |
Terra. |
054. |
Aria. |
055. |
Spirito. |
|
056. |
Colazione. |
057. |
Pranzo. |
058. |
Cena. |
059. |
Cibo. |
060. |
Bibite. |
061. |
Inverno. |
062. |
Primavera. |
063. |
Estate. |
064. |
Autunno. |
065. |
Mezze
stagioni. |
066. |
Pioggia. |
067. |
Neve. |
068. |
Lampo. |
069. |
Tuono. |
070. |
Tempesta. |
071. |
Rotto. |
072. |
Riparato. |
073. |
Luce. |
074. |
Oscurità. |
075. |
Ombra. |
076. |
Chi? |
077. |
Cosa? |
078. |
Dove? |
079. |
Quando? |
080. |
Perché? |
081. |
Come? |
082. |
Se. |
083. |
E. |
084. |
Lui. |
085. |
Lei. |
086. |
Scelte. |
087. |
Vita. |
088. |
Scuola. |
089. |
Lavoro. |
090. |
Casa. |
091. |
Compleanno. |
092. |
Natale. |
093. |
Ringraziamento. |
094. |
Indipendenza. |
095. |
Capodanno. |
096. |
Scelta
libera. |
097. |
Scelta
libera. |
098. |
Scelta
libera. |
099. |
Scelta
libera. |
100. |
Scelta
libera. |
VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO…E RECENSITE!!!