27/10/2015
0 recensioni運命の赤い糸
Leggenda narra che ognuno di noi nasca con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore o la nostra anima gemella che dir si voglia. Le due persone sono destinate a incontrarsi, non importa quanto tempo dovrà passare, quali circostanze dovranno affrontare o quanta distanza le separi. Perché il filo rosso non si spezzerà mai. Il destino lo terrà saldo e unito finché esse non s’incontreranno.
Non sono solito credere a queste cose, le favole non fanno per me che fin da quando ero bambino ho dovuto vivere con i piedi ben piantati per terra. Non credo che la vita sia un film a lieto fine, me l’ha insegnato lei stessa.
Ma per qualche assurdo motivo questa storia mi affascina in modo particolare. Kristin e Mikey ne parlavano l’altro giorno mentre eravamo seduti a prendere un caffè intorno a un tavolo di quel locale che ci piace tanto. E mentre ne parlavano, inevitabilmente sono corso col pensiero a te, a noi due, a tutti quei momenti passati insieme, abbracciati su quella panchina davanti al lago di Central Park. Al modo in cui mi tenevi stretto a te per ripararmi dal freddo, quel tuo accarezzarmi dolcemente e delicatamente il dorso della mano disegnando piccoli cerchi immaginari con il pollice. Dicevi che amavi accarezzarmi i capelli e io te lo lasciavo fare perché sapevi quanto mi rilassasse.
Poi tutto ha iniziato ad andare a rotoli, abbiamo cominciato a perderci e non so nemmeno io il perché. Ne abbiamo passate tante insieme e ora l’unica cosa che mi viene in mente è che vorrei solo farti ridere, vorrei poterti dire che ce l’abbiamo fatta, siamo andati avanti io e te e siamo arrivati qui insieme. Ma durante il percorso qualcosa ci ha urtato e ti ha fatto lasciare la mia mano, ci ha fatti perdere di vista. Tu sempre più avanti e io sempre più indietro. Dove sei? Dove sono? Ci siamo rotti, questo è vero, ma quando è successo? Come faccio a ricucire quello strappo, a rincollare assieme i pezzi?
Ci siamo persi, stavolta forse una volta di troppo. Dicono che gli opposti si attraggono, ma a quanto pare noi siamo l’eccezione che conferma la regola. Mikey e Kristin hanno sempre detto che eravamo due completi idioti perché non ci accorgevamo di quel che realmente c’era tra di noi, di quanto fosse speciale il legame che avevamo, ma la verità è che mi bastava immaginarci insieme come coppia perché una morsa allo stomaco mi illudesse di non riuscire a respirare. Solo adesso però ho capito che quello che sentivo altro non erano che le famose farfalle nello stomaco.
E ora mi ritrovo su quella stessa panchina, vittima di un qualche scherzo del destino che mi mostra un te con i capelli più lunghi di quando stavamo insieme ma ancora tinti di nero pece. Guardi la ragazza al tuo fianco e le sorridi, di un sorriso sincero e pieno d’amore. Tuo fratello mi ha detto che sei felice con lei, che ogni volta che gliene parli ti brillano gli occhi. Gli ripeti quanto sia perfetta, di come credi sia quella giusta e che forse un giorno vi sposerete. E io sono terrorizzato perché ho paura che quel filo rosso sia davvero legato alla sua mano e non alla mia.
Angolo autrice
Salve a tutti, come ve la passate? Spero meglio di me che tra lo stress della scuola e la pressione a casa, non so più dove sbattere la testa.
Passando alla OS, vorrei dire che c’è molto di personale! Mi è venuta ripensando alla discussione con due mie compagne sulla leggenda e nel caso non si capisse, il titolo è proprio “filo rosso del destino” in giapponese! Ringrazio tantissimo la mia betatrice, non so come farei senza i suoi caziatoni sul scrivere periodi più lunghi (prima o poi ce la farò a scrivere qualcosa senza le sue correzioni). Spero vi piaccia!
Passate una buon fine pomeriggio/sera (non so voi ma da quando ieri abbiamo cambiato l’ora mi sembra che non passi più il tempo), Drocell (?)