Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: andrew_joker    27/10/2015    0 recensioni
una storia che raccontata in prima persona da un ragazzo molto timido che non sa cosa fare della propria vita "dialoga" con se stesso e si sente perso. tutto parte da qualcosa di molto importante che gli stravolge la vita...
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia inizia circa quando ero in seconda superiore, ah giusto non mi sono presentato io sono Andrea e ora ho diciotto anni

Tutto comincio in quel maledetto inverno di quattro anni fa, una mattina mi svegliai di sopprassalto erano le sette del mattino ed era domenica.

"telefonate a quest'ora, un po strano" pensai io e mi misi ad ascoltare.

Mia madre rispose al telefono e io cercavo di ascoltare per quel poco che sentivo, mi resi conto che la persona dall'altra parte della cornetta era mia zia perché all'improvviso mia madre si mise a piangere.

In quel periodo, beh non proprio da qualche anno ormai mio nonno, padre di mia madre, si era ammalato di tumore era quasi sempre in ospedale sotto monitorazione.

Nell'ultimo periodo però le cose erano abbastanza peggiorate e i medici dissero che non ce l'avrebbe fatta comunque e decisero data anche l'età di farlo tornare a casa per trascorrere almeno i suoi ultimi giorni con la famiglia.

Quella telefonata era la conferma di quello che io più temevo e non volevo succedesse, mio nonno era morto, una delle persone più importanti ed esempio per la mia vita, la persona con cui avevo passato i più bei momenti di tutta la mia vita mi aveva lasciato quando io avevo appena tredici anni.

Alla notizia mi misi a piangere, non ci potevo credere o meglio non ci volevo credere.

Da qui iniziò tutto perché questa fu la goccia che fece traboccare il vaso... tra bullismo e problemi familiari...

Iniziai a fregarmene di tutto, ad andare male a scuola e a non voler più stare in un posto del genere.

Non riuscivo più a provare emozioni provavo solo tristezza perché ogni cosa che facevo anche la più piccola mi ricordava prima quando tutto fosse normale prima quando tutto era bello e quando se mi succedeva qualcosa di male sapevo da chi andare per farmi tirare su di morale.

E con tutto questo divento anche autolesionista, è questo l'unico modo con cui riesco ad aleviare un po' di dolore...

Passano gli anni e divento sempre più grande e mi chiudo sempre di più in me stesso, non parlo più con nessuno ne dei miei sentimenti ne di tutto il resto, e finisco per diventare apatico a non provare più niente per niente e per nessuno.

L'unico barlume di speranza me lo aveva dato il mio migliore amico Matteo, compagno di mille avventure, autolesionista come me, purtroppo, però era l'unica persona che riusciva a capirmi e con cui stavo bene.

Veniva a scuola con me dalla prima superiore però abbiamo iniziato a conoscderci meglio dalla seconda fino a diventare migliori amici in terza, uscivamo sempre insieme e ci divertivamo un casino, fino a che con il tempo non sono subentrate delle ragazze.

Era l'inizio del nostro quarto anno di liceo e tutto inizio quando ad entrambi dato che eravamo uguali e avevamo li stessi gusti iniziarono a piacere le stesse ragazze.

Con i progetti a scuola avevamo iniziato ad addocchiare alcune ragazze di prima , prima lui e poi io, lui mi cedette il posto dato che ormai era andato perso per una ragazza sempre della stessa classe e stava sempre con lei.

Io come mio solito da povero sfigato qual'ero mi sono beccato un bel rifiuto dalla ragazza che mi piaceva e ci ho perfino litigato.

I mesi passarono e il mio migliore amico si fidanzo con quella ragazza e io mi presi una cotta per un'altra ragazza bellissima e iniziai a parlarci, questo fu abbastanza facile perché conoscevo alcune sue amiche e quindi stavamo tutti insieme a parlare.

Quando decisi di dichiararmi lei come del resto fanno tutte le ragazze con me rifiuto, però mi disse che mi avrebbe aiutato a trovare la ragazza giusta per me.

Questo però fu un brutto colpo per me perché io scoprì che anche lei era autolesionista e gli dissi che anch'io lo ero, e la nostra amicizia si andò sempre di piu a consolidare ma per poco, perché lei non voleva che io lo facessi di nuovo, lei stava smettendo e voleva che lo facessi anchio però io non resistetti e lei se ne andò.

Io stavo malissimo senza di lei perché ormai eravamo diventati ottimi amici, solo dopo qualche sttimana dal nostro litigio lei mi disse che lei non se ne era andata ma me lo aveva solo fatto credere soleo perché io smettessi di farmi del male.

E c'era riuscita dal giorno del nostro litigio io non avevo più preso quella lametta, nel frattempo pero prima di scoprire perché lei fosse 'andata via' ho cercato di far parlare il mio migliore amico, che nel frattempo si era mollato con la sua ragazza, con lei non curante del fatto che povesse piacere anche a lui.

Quando finalmente ero riuscito a riappacificarmi con lei scopri che anche il mio migliore amico ci stava provando, e come sempre lui riusciva meglio di me.

Lei però questo lo aveva capito e per non farmi stare male perché per lei comunque ero più importante io con lui non successe niente anzi iniziò a farmi capire quanto stronzo poteva essere.

Mi diceva che mi parlava alle spalle tutte le volte che io non c'ero e che lo facevano anche i suoi genitori pero io non ci credevo perché pensavo a tutte quelle volte ch mi aveva difeso e non potevo pensare che potesse fare delle cose del genere.

Io capì tutto quando pero era ormai troppo tardi, avevo fatto una cazzata alla quale non potevo piu rimediare, avevo definitivsamente perso l'amicizia con lei però ero riuscito a capire su quale brutta strada mi stesse portando quell'orrenda persona che era il mio migliore amico.

L'unica cosa che sono riuscito ad ottenere è stato il suo perdono perché comunque lei aveva capito che io ero, senza capirlo, come una marionetta per lui e che non lo avevo capito.

Almeno quello me lo sono dovuto far bastare perché meglio di cosi non sarebbe potuto andare...

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: andrew_joker