Only White
di slanif

 
 
 
 
Bianco.
Era tutto bianco.
Il cielo, la terra, il suo vestito, la sua pelle.
Bianco.
Non c’era nessun colore intorno a lui. Solo i capelli dorati, sbiaditi dalla sofferenza, davano l’impressione che il Mondo non fosse diventato improvvisamente in bianco e nero.
Se avesse potuto guardare suo fratello Fay negli occhi avrebbe visto anche un bellissimo azzurro, lo stesso che dava colore anche ai suoi occhi; ma Yuui non aveva specchi per guardarsi, né nessuno che gli dicesse quanto belli fossero le sue iridi.
C’era solo lui, in quella landa desolata, e un mucchio di cadaveri su cui era disteso; a fissare il cielo bianco che faceva cadere fiocchi bianchi che si andavano a ricongiungere a un terreno altrettanto bianco, che cadevano sulla sua pelle smagrita dalla fame e dalla solitudine.
Neve, neve e solo neve.
E sangue.
Tanto sangue.
Che lentamente sbiadiva e diventava anch’esso bianco.
Nessun colore, nessun’altra intonazione, nessuna emozione.
Solo il bianco, perenne e immobile, come se l’Aldilà fosse già arrivato.
Come se fosse già morto.
Ma in fondo, Yuui era morto tanto tempo fa. E Fay, lassù, in cima alla torre, era morto con lui.
Non importava che ancora i polmoni incamerassero aria, che la mattina ancora si svegliassero o che il loro stomaco ancora brontolasse: dentro erano morti il giorno in cui era stato detto loro che erano maledetti per il semplice fatto di essere gemelli, che portavano sfortuna.
Come se avessero potuto scegliere diversamente, dal nascere gemelli, come se fosse un peccato.
Ma loro non erano un peccato.
Erano semplicemente Yuui e Fay, due gemelli, due futuri maghi.
Due bambini.
 
 
 
 

FINE