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Autore: AurumLiddell    27/10/2015    0 recensioni
"Forse in fondo, se qualcuno o qualcosa ci ha fatte incontrare.. Potrebbe non essere un caso, forse lo ha fatto perché entrambe abbiamo bisogno l'una dell'altra." disse cercando di sorridere, io provai a fare altrettanto e le presi la mano "Io posso solo sperare che questo non sia un sogno, perché io ho davvero bisogno di te." quando lo dissi Alice sembrò sorridere un po' di più e per qualche strano motivo io mi sentii realizzata.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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Me & Alice - capitolo 6 - Quanto tempo ancora? Non chiedetemi perché, o come ci ero finita, ma per un qualche motivo mi ritrovai a bere alla Sirena Straziata. Un posto che in genere io trovavo assolutamente inutile, che ovviamente era utile soltanto quando si trattava di farmi dimenticare tutti i miei problemi... In quel momento.
"Hey ragazzina..." disse una voce maschile vicino a me, non mi voltai, ero troppo occupata a sorseggiare, "Quanti anni hai?" chiese, "Molti più di quanto tu possa credere." risposi sempre senza guardarlo, lui sghignazzò "Ah sì? Spara il numero." ho avvertito una specie di tonfo in quel momento, si era seduto accanto a me, io continuavo a restare in un immacolato silenzio 'Spero tanto che così si spazientisca e si decida a lasciarmi in pace.' pensai, "Mh.. Dunque vediamo, dato che sei così taciturna sparo io un numero.. Venti?" chiese lui insistendo, "Mh.." fu l'unico suono che mi uscì dalla gola, "Sì?" chiese lui, "Sì." risposi e mi voltai verso di lui, mi fece ribrezzo, assomigliava ad Edward, con l'unica differenza che costui aveva i baffetti, lo vidi sorridere, "Venti saranno i pugni che ti tirerò se non mi lascerai in pace." risposi sorridendo, "Pensi davvero di poter competere con me, ragazzina?" i suoi occhi brillavano, "Dipende, picchieresti mai una ragazza?" - "No, per me le donne sono cosa buona e giusta." sghignazzò "Soprattutto quelle che obbediscono e che sanno come farsi perdonare." continuava a sorridere, aveva un che di fastidioso, ripresi il bicchiere in mano "Vuoi forse insinuare che devo farmi perdonare?" chiesi, restò qualche secondo in silenzio "Beh, potrei pagarti bene.." mentre lo diceva mi poggiò una mano sulla schiena, 'Okay bello, adesso hai davvero toccato il fondo.' pensai, non avevo ancora finito di vuotare il bicchiere che mi alzai dalla sedia, non dissi niente e mi indirizzai verso la porta, "Hey bella! Un semplice rifiuto sarebbe bastato!" lo sentii urlare, 'Non credo proprio.' pensai. Dopo essere uscita cercai di affrettarmi a cammianre, avrei potuto combatterlo se mi avesse toccata, è vero, ma in quel momento non mi andava molto, dopo qualche chilometro mi sono resa conto che stavo camminando alla cieca, ho alzato gli occhi "Manicomio di Rutledge." , sono rimasta qualche secondo a fissare l'insegna, "Tsk! Ovvio..." dissi parlando tra me e me, "Ovvio..." rispose qualcuno dietro di me, mi voltai, dato che non eravamo nel paese delle meraviglie non la vidi con i soliti abiti, ma con quelli consumati ed ingrigiti, ed i capelli sempre bellissimi anche se tagliati un po' più corti, anche se non era la prima volta che la vedevo con i vestiti del mondo reale, in un primo momento stentai a riconoscerla "Mi stavi seguendo?" chiesi calma, "Può essere." rispose incrociando le braccia al petto "In questi giorni non sei rimasta troppo a lungo al rifugio, ero solo preoccupata." rispose, sì in effetti anche in quelle condizioni non mi dispiaceva, non pensavo ad altro in quel momento, molto probabilmente a causa del fatto che mi ero presa qualche bicchiere di troppo, per fortuna non ero umana altrimenti non credo che avrei retto, "Apprezzo il tuo interessamento." risposi, ci fu qualche secondo di silenzio, si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Ma ti infastidisce?" chiese, " Vuoi una risposta sincera?" chiesi, "Sì.." rispose con un po' di timidezza, forse con una puntina di paura, "No." sorrisi, "Sicura?" chiese, "Sì." dissi tornando a guardare l'edificio accanto a me, "Ti ho vista entrare alla Sirena Straziata." disse, tornai a guardarla, "Dicevi che per te quel posto è inutile..." - "E lo è, si rivela utile solo quando si parla di procurarmi una distrazione.. Per il resto io e te sappiamo che quel posto non può che causare problemi." risposi, Alice restò in silenzio per qualche secondo, nessuna delle due sapeva cosa dire.  La vidi tremare leggermente,"Senti freddo?" chiesi, "Un po'.." rispose lei, feci subito per togliermi la giacca e mettergliela sulle spalle, "Che clichè..." disse lei, "Lo so.." risposi abbozzando un sorriso, "Senti.. A proposito di quella cosa.." iniziò, "Quale cosa?" chiesi facendo finta di non sapere a cosa si riferisse, "Buona sera signore." disse una voce dietro di noi, riconobbi subito la voce. Il suo sorriso sornione non poteva non essere la prima cosa da notare, 'Dannato gatto..' pensai, "Che cosa vuoi?" chiese Alice leggermente irritata, "Ho ricevuto la notizia della guerra." rispose "Allora, come procedono le preparazioni e gli armamenti?" chiese continuando a sorridere, "E a te cosa importa?" chiesi io senza rispondergli, "Volevo semplicemente regolarmi." rispose, "Regolarti?" - "Devo capire da quale delle due parti conviene stare." rispose "Almeno sei onesto." disse Alice, "L'onesta è una virtù, ed io non perdo mai l'occasione per farne uso." il suo sorriso era inquietante ma non abbastanza da mettermi paura e cose simili, "Per fare questa domanda significa che stai tenendo sott'occhio anche loro." dissi "Beh, sì anche se ovviamente con loro non ho ancora avuto un contatto diretto." - "Che aiuto potresti dare, sia a noi che a loro?" chiesi "Angela.." iniziò Alice, mi voltai verso di lei "Sì?" - "Non ci serve saperlo.." continuò mentre il gatto sorrideva sornione "Tanto non ci dirà niente, probabilmente è solo quì per confonderci." disse. Alla fine sospirai, mentre lui continuava a guardarci senza dire una parola, "Hai ragione.. Andiamo" la presi per mano e ce ne andammo, lo Stregatto non fece nulla per fermarci e non disse niente.
Già di per sé, quello era un comportamento anomalo da parte sua.

Salimmo le scale fino alla sua stanza, "Mi dispiace se hai perso ore di sonno a causa mia.." dissi abbassando la testa, "Ti ho seguita di mia spontanea volontà, non me lo hai chiesto tu." rispose, "Mi sento comunque responsabile." dissi abbozzando un sorriso. Restammo a guardarci per qualche secondo, "Okay, allora.. Buona notte." disse girando i tacchi. 'Beh, hai due scelte davanti a te, o vai da lei o entri nella tua stanza smettendo di pensarci. Ma sono altamente sicura del fatto che farai la prima...'  - "Umh.. Alice!" quando urlai il suo nome si voltò quasi subito, mi avvicinai di qualche passo "Solo.. Adesso che questa sorta di.. Guerra è alle porte, siamo tutti un bersaglio, perciò.. Per qualunque cosa non esitare a chiamare. Sai che ci sono.." dissi imbarazzatissima. Mi sorrise "Sì, lo so."

Inutile dire che passai la notte con gli incubi alle calcagna, credo di essermi svegliata almeno tre volte. La mattina mi svegliai di soprassalto a causa dei colpi decisi provenienti dalla mia porta, "Angela! Apri, dannazione! Sveglia!" era Rob, mi affrettai per scendere dal letto ed aprire rischiando di inciampare più volte, afferrai la maniglia e girai. Era visibilmente scosso "Rob, che succede?" - "Scendi sotto." mi disse aprendomi completamente la porta.
Arrivati al piano di sotto mi accorsi che la porta del rifugio era completamente spalancata, e al centro della stanza, a terra c'era uno zombie, e sul pavimento attorno a lui c'era qualche schizzetto di sangue qua e là. "Che diavolo ci fa questo.. Coso, quì?" chiesi "Lo riconosci?" mi chiese Rob, feci per guardare meglio "Mi sembra un Haunted." risposi, "Ti sembra o sei sicura?" - "Adesso che lo guardo meglio sono sicura."  - "Guardagli la fronte, non noti nulla?" mi chiese, non intendevo avvicinarmi troppo e quindi dovetti sforzare un po' la vista. Non potevo credere a quello che vedevo: aveva Halo of The Sun disegnato col sangue sulla fronte. "Capisco.." dissi "E questo cosa significherebbe?" chiesi, "Non lo so, ma ho chiamato quelli della scientifica per farlo esaminare, magari oltre ad Halo of The Sun ha anche altro e noi non ce ne siamo accorti."  rispose "Aspetta.." dissi "Che c'è?" - "Siamo sicuri che non lo abbiano mandato quì appositamente perché vogliono che lo esaminiamo?" a queste parole Rob ci pensò su "In effetti potrebbe essere così..." rispose "Potrebbe anche essere una trappola." dissi, e nonostante la puzza che emanava quell'essere decisi di inginocchiarmi per guardarlo meglio, 'Io ti consiglio di non farlo..' aveva gli occhi rivolti al soffitto ed erano completamente bianchi. Qualche secondo dopo la sua mano si mosse, ma io fui troppo lenta, e le sue unghie mi trapassarono la gola. Ho sentito Roberto urlare in quel momento, e sempre in quel momento volevo morire, sentivo come se qualcosa mi opprimesse, è davvero questa la sensazione che si prova quando si viene sgozzati o comunque quando la gola riceve lesioni? Il cervello mi era completamente andato in tilt in quel momento. Sentivo i passi degli altri mentre si precipitavano nel salone, c'era chi tentava di tenere fermo lo zombie e chi venvia in mio soccorso. Ricordo che mi dimenavo, gemevo, e tentavo di produrre suoni dalle corde vocali, ma dopo non ricordo più niente probabilmente mi hanno sedata a forza e non me ne sono accorta o semplicemente (come ho detto prima) non ricordo. Mi risvegliai in infermeria, ancora non potevo credere di essere sopravvissuta, anche se la gola continuava a fare male e sentivo che se mi sforzavo anche solo ad emettere un suono il dolore mi avrebbe lacerata in pieno.
Quella è rientrata nella lista di esperienze nella quale non sarei mai più voluta incappare.
   
 
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