Ciao a tuttiiiii!! Sono tornata (finalmente) con la seconda parte della storia! Mi siete mancati moltissimo e dai vostri messaggi vi sono mancata anche io ;)
Un piccolo avviso: in questa seconda parte inserirò anche dei flash back di momenti vissuti da Draco e Hermione, non citati nella prima parte della storia ;)
Alcuni di voi mi hanno consigliato di scrivere anche nei panni degli altri personaggi e non sono quelli della nostra coppia, ma dopo una lunga riflessione ho deciso di mantenere solo i punti di vista di Draco e Hermione.
Questa seconda parte è ambientata nel film di “Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1”.
Dopo questa lunga introduzione, vi lascio al capitolo!
Buona lettura! <3
 

Dramione-Amore nella Guerra Parte 2
Reunited

 
“Ciao Harry,
sono io, Hermione.
Ti scrivo per avvisarti che tra due giorni io, Ron e gli altri membri dell’Ordine verremo a prenderti a Privet Drive.
Manda via la tua famiglia babbana, spiegagli a grande linee il perché sono in pericolo e assicurati che vadano in un posto sicuro.
Non rispondere a questa lettera, perché non tornerò più a casa.
Ci vediamo presto, la tua migliore amica
Hermione”
Consegno questa breve lettera al mio gufo e preparo le ultime cose.
Mentre penso a un discorso convincente da fare ai miei genitori per spiegargli che la loro permanenza qui non è possibile, il mio sguardo cade su un articolo de ‘La Gazzetta del Profeta’.
-“Famiglia Babbana uccisa da una squadra di Mangiamorte, sospettati da quest’ultimi di aver figli nati babbani. Maggiori informazioni a pagina 4..”- il fiato mi muore in gola.
Altro che discorsi e discorsi.
Non cambierebbe nulla se loro si nascondessero con la consapevolezza che la loro figlia è una Mezzosangue che va in giro con i suoi due migliori amici a cercare i pezzi dell’anima di un pazzo senza naso che vuole uccidere tutti quelli come lei.
Una figlia Mezzosangue che ha tentato il suicidio per motivi a loro ignoti e si è sposata a 17 anni in gran segreto.
Figlia Mezzosangue che, nonostante tutto, sono riusciti a perdonare e a cui non permetteranno le accada nulla di brutto.
Sento mia madre chiamarmi dal salotto e, prendendo la mia borsetta, scendo silenziosamente le scale.
I miei genitori sono seduti sul divano, intenti a chiacchierare serenamente.
Impugno la mia bacchetta e la punto verso di loro, tremante.
-Oblivion- sussurro.
I loro discorsi mutano e le foto dov’ero presente io cambiano, facendo scomparire la mia figura, come se non fossi mai esistita.
Asciugo due lacrime impertinenti che solcano le mie guance, ed esco dalla mia ex-casa con passo deciso.
Ed evito di crollare quando, prima di smaterializzarmi, vedo un bambino con i capelli biondissimi trotterellare nella direzione opposta alla mia.
 
Smettila di pensare a Lei, Draco!-clic-Devi scendere per la riunione del tuo Signore!-Smettila di pensare a Lei, Draco!-clic-Devi scendere per la riunione del tuo Signore!
Gridano quelle dannatissime voci mentre ammiro per l’ennesima volta il mio anello, mentre i ricordi di Hermione si fanno vivi dentro di me.
All’improvviso, ecco quel dolore lancinante alla testa, dovuto alla mia disobbedienza. Cerco di resistere, ma minuto dopo minuto diventa sempre più doloroso, quindi mi rassegno e scendo nella Sala Riunioni della mia imponente e fredda casa.
-Draco, benvenuto. Prego, raggiungi pure i tuoi genitori- mi accoglie Voldemort, facendo uno dei suoi sinistri sorrisi.
Mi inchino rispettosamente e mi affretto a sedermi accanto a mio padre che si limita a lanciarmi un’occhiata sollevata nel vedere che sono arrivato.
Lo osservo attentamente: solo cinque anni fa con la sua aria spavalda prendeva in giro la mia Mezzosangue e i suoi amici, due anni fa combatteva l’Ordine di Silente fiero di mostrarsi come Mangiamorte. Mentre ora.. il suo viso è pallido (più del normale), i lineamenti scavati dalla paura. Quando parla, la sua voce è insicura e debole, i suoi occhi sono spenti, accecati dal terrore.
Per colpa mia, sa di non essere più nelle grazie del Signore Oscuro, che dopo aver scoperto il mio fallimento nell’assassinio di Silente, non ci ha pensato due volte a Cruciarmi a intervalli regolari per un’intera giornata, obbligando i miei genitori, mia zia e Piton a guardare.
Mia madre piangeva, mio padre aveva un’espressione addolorata e quell’unica volta che ha chiesto a Voldemort di smetterla si è beccato la Maledizione pure lui. Piton è restato impassibile, piegando gli angoli della bocca all’ingiù. Pensavo non gli fregasse niente, ma solo dopo ho capito che è il suo modo per esprimere la sua infelicità.
E con mia grande sorpresa, persino mia zia Bellatrix ha sofferto nel vedermi in quello stato, perché, nel mentre della mia tortura, sulla sua faccia appariva un’espressione triste.
L’arrivo di Piton mi distoglie dalle mie riflessioni e Voldemort fa levitare quella che una volta era un’insegnante di Hogwarts.
Mentre il mio padrino, il Signore Oscuro, un Mangiamorte e Pius discutono sull’attuale posizione dello Sfregiato, io non posso fare altro di augurarmi che la mia Hermione non sia con lui, ovunque egli sia.
Poi Voldemort si alza, sibilando spiegazioni del perché la sua bacchetta non può uccidere Potter, invitandoci a offrirgli la nostra.
Poggia la mano sulla mia sedia mentre mi passa accanto e io trattengo il fiato finché non cammina oltre.
Poi, senza neanche fare il giro del tavolo, torna da mio padre.
Lui gli offre la bacchetta, la mano e la voce che tremano visibilmente, mentre il Signore Oscuro spezza il suo porta-bacchetta per verificare se il nucleo è veramente quello di Corda di Cuore di Drago.
Soddisfatto, impugna la bacchetta e fa levitare l’insegnante al centro del tavolo:
-Questa è Charity Burbage, docente di Babbanologia nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Crede che i Babbani siano al pari con noi, che non ci sia nulla di sbagliato nell’accoppiarci con loro- tutti i Mangiamorte scoppiano a ridere, mentre io resto impassibile –Lei sostiene che il miscuglio di sangue tra Maghi e Babbani non sia abominio, ma qualcosa da incoraggiare- finisce di presentarla.
-Se.. Severus.. ti prego.. noi siamo amici..- sussurra la Burbage guardando Piton.
Lui la fissa negli occhi senza dire nulla.
-AVADA KEDAVRA!- urla Voldemort.
La mia faccia si tramuta in un’espressione di orrore e tristezza.
Mio padre se ne accorge subito e mi tira un calcio negli stinchi per farmi tornare di ghiaccio.
E quando Nagini, il serpente del Lord Oscuro, inizia a mangiarla, mi stritolo un braccio per non urlare e liberare il mio dolore.
E la mia mente torna sempre allo stesso punto: devo fare in modo che tutto ciò non accada a Hermione.
 
 
Alle 21:00 in punto siamo davanti alla casa della famiglia Babbana di Harry, che appena sente bussare alla porta ci apre subito.
-Harry!- esclamo abbracciando il mio migliore amico.
-Hermione, finalmente!- dice stringendomi forte a sé.
Non fa in tempo a salutare gli altri che Malocchio ci interrompe con fare sbrigativo.
Mentre presenta la pozione Polisucco, il mio cuore perde un battito, mentre la mia mente ripercorre quel bellissimo giorno in cui io, Ginny, Blaise e Draco siamo andati ad Hogsmeade a comprare i vestiti da cerimonia per il mio matrimonio.
Ed ecco che il mio sguardo ricade sull’anello di diamanti, rubini e smeraldi, il simbolo d’amore di me e il mio biondino.
E improvvisamente, una sensazione di vuoto si impossessa di me, ricordando che è da più di due mesi che non vedo mio marito, il mio unico vero amore.
Stringo i pugni, sforzandomi di scacciare i pensieri inerenti a Draco e mi affretto a raggiungere Malocchio, porgendogli il capello di Harry, contrariato dal fatto che ci trasformeremo prendendo le sue sembianze.
Una volta trasformati, chiedo a Kingsley di poter andare da sola, ma lui mi guarda male e pronuncia un profondo e deciso “NO”.
Rassegnata, mi sistemo dietro di lui sulla scopa e al “tre!” di Malocchio ci alziamo in aria.
Odio volare, quindi mi costringo a guardare davanti a me, fidandomi di Kingsley.
Entrati in una specie di varco formato dalle nuvole, un’intera pattuglia di Mangiamorte ci attacca.
Mi abbasso, schivando quello che sembra un Anatema che Uccide e sfodero la bacchetta.
Inizio a lanciare Stupeficium e Diffindo a qualunque Mangiamorte ci si avvicini, fino a che qualcuno mi afferra dal dietro, trascinandomi via con lui.
Urlo e mi divincolo dalla presa del mio nemico, accorgendomi che stiamo salendo sempre più in alto.
Intanto mi accorgo che l’effetto della pozione è finito, perché i miei ricci ribelli mi finiscono in faccia.
La presa del mio nemico si allenta e la scopa rimane sospesa nell’aria, immobile.
Con un solo movimento, il Mangiamorte mi gira, mentre io ricomincio a lottare per liberarmi:
-Hermione, fermati!- dice la Sua voce.
Mi fermo incredula, sollevando gli occhi: -Draco…-
 
Angolo della scrittrice:
Ecco finito il primo capitolo della seconda parte!
Allora, come vedete sono stata abbastanza fedele al libro/film per questo primo capitolo, non mancando di aggiungere le mie riflessioni (ovviamente sotto aspetto di quelle dei nostri protagonisti) e OVVIAMENTE della mia migliore amica Suspence (che tra l’altro ho messo anche nella descrizione delle tematiche della storia) <3
E soprattutto, il romanticismo non poteva mancare, quindi ecco qui Hermione&Draco Reunited <3<3!
Un bacione e al prossimo capitolo!!! <3<3<3<3<3