1 settembre 1971:

Scaccio con un gesto infastidito la mano di mia madre che mi sta, di nuovo, sistemando la divisa.

Come se ad undici anni suonati non sapessi vestirmi da solo..

Indosso già la divisa, ovviamente.. 

O quella o un orribile vestito da PPP, piccolo-purosangue-perfetto.. Già, è decisamente meglio la divisa..

Mio padre mi squadra da capo a piedi facendo una smorfia infastidita quando i suoi occhi passano sui miei capelli, a suo dire troppo lunghi. 

Ormai non ci prova nemmeno più a tentare di convincermi a tagliarli.. Tanto sa che posso farli ricrescere in un attimo.. E ogni minimo guizzo di magia è visto bene in casa Black quindi non può nemmeno stressarmi più di tanto..

- Ricordi cosa ti ho detto ieri sera, Sirius? - mi chiede, con tono severo.

- Sì. Di non accettare caramelle dagli sconosciuti.. - rispondo, strafottente.

- Che devi ricordarti chi sei. Tu sei Sirius Black, mio primogenito ed erede della famiglia Black. 

Sbuffo, infastidito.

- Non preoccuparti, i tuoi futuri compagni serpeverde sapranno guidarti sulla giusta via. - risponde, con un tono lievemente minaccioso.

- E se non dovessi finire a serpeverde? - chiedo, incapace di trattenermi oltre.

- Sei un Black. - mi risponde lui, mentre mia madre mi lancia un’occhiataccia di avvertimento. - Per quanto tu possa illuderti di essere diverso da tutti noi il sangue non mente. Un giorno crescerai e ti renderai conto che noi abbiamo avuto sempre ragione o, se non sarà così, arriverai a capire che, in fondo, la condizione di babbani e sanguesporco non ti interessa.. 

Faccio per ribattere ma, vedendo un carrello venire verso di me a tutta velocità mi scanso di colpo, i miei genitori, invece, vengono travolti in pieno e cadono a terra.

Il ragazzino che lo guida, un ragazzino dagli arruffatissimi capelli neri, urla delle scuse prima di continuare la sua folle corsa.

Due maghi, nel frattempo, gli corrono dietro.

- James! - sta urlando la strega, probabilmente sua madre. - Cerca di stare più attento!

Osservo i miei genitori, ancora a terra.

Credo che questo James sia il mio nuovo eroe.

Prima che si rialzino afferro il mio baule e comincio a trascinarlo verso il treno. 

Trascino a fatica il baule sul treno e cammino fino al primo scompartimento che trovo.

Dentro c’è James, quello del carrello, e una ragazzina dai capelli rosso fuoco e il volto premuto contro il vetro.

James alza lo sguardo su di me e mi fa’ un rapido sorriso.

- Ciao! Io sono James Potter.

- Quello che ha travolto i miei genitori con il carrello!

- Ehm.. Già.. - James si passa una mano tra i capelli, imbarazzato.

- Io sono Sirius Black. 

In quel momento la porta dello scompartimento si apre e un ragazzino - bleah ! - untuosi capelli neri va a sedersi davanti alla ragazzina.

Con la coda dell’occhio noto che James ha la mia stessa espressione schifata.

La ragazzina alza lo sguardo verso il nuovo arrivato e solo in questo momento noto che ha gli occhi rossi. Ha pianto.

- Non voglio parlare con te. - mormora al suo untuoso amico.

- Perché?

I due parlarono a bassa voce per un po’. 

- Spero che sarai una serpeverde. - dice ad tratto l’Unto.

- Serpeverde?! - interviene James, con espressione disgustata. - Chi vuole essere serpeverde?! Io penso che lascerei la scuola e tu? - mi chiese.

- Tutta la mia famiglia è stata a serpeverde.. - rispondo, depresso.

- E che mi sembravi una persona a posto.. - sbuffa James.

Non so esattamente il perché ma mi dispiace di aver deluso James.. Eppure l’ho conosciuto meno di mezz’ora fa’. Così ghigno.

- Magari andrò contro la tradizione. - rispondo. - Tu dove vorresti finire se potessi scegliere? 

- Grifondoro. Culla dei coraggiosi di cuore, audacia, fegato, cavalleria. Come mio padre. -  risponde, alzando un’invisibile spada con la mano.

Devo ammettere che suona dannatamente bene.

L’Unto fa un verso di scherno.

- C’è qualche problema? - gli chiede James, girandosi verso di lui.

- No, se preferisci i muscoli al cervello.

- E tu dove speri di finire visto che non hai entrambi? - dico, incapace di trattenermi.

James scoppia a ridere fragorosamente.

La ragazza, Lily, ci fulmina con lo sguardo prima di alzarsi e dire con voce acuta che lei e “Severus”- ci può essere un nome più brutto?! - avrebbero cercato un altro scompartimento.

James allunga una gamba per fare uno sgambetto a “Severus”. 

- Ci si vede Mocciosus! - urla, prima che la porta dello scompartimento si chiuda alle loro spalle.

- Mocciosus.. Mi piace.. - mi complimento con James.

Lui mi risponde con un grande sorriso, scompigliandosi i capelli.

- Sai una cosa, Sirius? Credo che noi andremo molto d’accordo..

- Lo credo anch’io, James.. Poi se a serpeverde c’è gente così sarò davvero davvero molto felice di deludere la mia cara famiglia finendo in un’altra casa.. Poi quella cosa che hai detto su grifondoro suona dannatamente bene..

- Felice di averti aiutato a ritrovare la giusta via. - risponde, con un grande sorriso.

Sorrido anch’io. Parliamo del più e del meno fino a quando non veniamo interrotti dalla signora del carrello dei dolci.

- Qualcosa dal carrello, cari? 

- Uhm.. Allora vorrei una decina di cioccorane.. Sette pacchetti di gomme bolle-bollenti, una ventina di bacchette di liquirizia.. - comincia ad elencare James.

- Facciamo che prendiamo un po’ di tutto e la finiamo qui. - lo fermo, ridendo.

Mentre la signora ci consegna i dolci notiamo che nello scompartimento accanto al nostro c’è un ragazzino seduto da solo.

James mi fa segno di seguirlo e va a bussare alla porta del suo scompartimento.

- Ciao! Io sono James e lui è Sirius. - dice, indicandoci. - Abbiamo appena comprato una montagna di dolci che non riusciremo mai a mangiare da soli. Vieni a sederti con noi?

Il ragazzino ci guarda ad occhi spalancati. Sembra sorpreso anche solo del fatto che gli abbiamo rivolto la parola.

- Siete.. Siete sicuri? - ci chiede, con voce incerta. 

- Perché non dovremmo? - gli chiedo, con un sorriso. - Coraggio! Non mordiamo!

Gli sfugge un sorrisetto divertito. 

- Comunque io sono Remus, Remus Lupin.

- Benvenuto tra noi, Remus! - esclama James, entusiasta.

- è sempre così? - mi chiede Remus, seriamente divertito.

- A dirti la verità non lo so.. Lo conosco da mezzora e già mi tratta come il suo migliore amico. 

- Che personaggio. 

- Già.

- Guardate che sono qui davanti a voi e sento tutto! - esclama James, falsamente offeso. - A questo punto credo che andrò a cercare qualcuno che sia dalla mia parte! 

Sempre mantenendo un’aria offesa James esce dallo scompartimento e comincia a camminare per il treno.

Io e Remus ci scambiamo un’occhiata perplessa. Poi, di comune accordo, ci sediamo a mangiare i dolci.

James torna dopo pochi minuti, con un ragazzino paffuto accanto a lui.

- Lui è Peter Minus. - annuncia. - Peter, loro sono Sirius e Remus. 

Peter ci saluta timidamente con la mano e Remus gli fa posto accanto a se.

James si lascia cadere mollemente accanto a me.

Forse mio padre in fondo si sbagliava..

ANGOLO AUTRICE:

Benvenuti nella mia primissima raccolta di drabble!

Questa raccolta comprenderà undici drabble, una per ogni anno dal 1 settembre 1971 al 3 novembre 1981 (lo so sono malvagia) e ogni drabble racconterà di un episodio dell’amicizia tra James e Sirius, tutto raccontato dal POV del mio Felpato. <3 

La prossima parlerà della scoperta del segreto di Remus, ovviamente.

Questa raccolta riprende alcuni episodi dai racconti di Sirius nella mia long “Un nuovo Inizio” che potete trovare sulla mia pagina autore.

Spero che lascerete una recensione! 

Baci baci,

gossip_girl