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Autore: Suilejade    28/10/2015    2 recensioni
Si tratta dell'analisi più o meno completa di me, in questo momento.
Se qualcuno è o vuole allenare le sue doti da psicologo si faccia avanti.
Se qualcuno vuole studiare in generale la mente umana prego si accomodi.
Se qualcuno vuole leggere qualcosa di contorto, insolito, breve e forse inquietante, beh, non aspetto altro.
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono una persona complicata.
Introversa ed estroversa contemporaneamente. Non ho problemi a rapportarmi con le persone, ma quando si tratta di me non mi va che la gente mi conosca.
Sono una persona invidiosa, iraconda, presuntuosa, bugiarda, egocentrica, esibizionista, pessimista, sfacciata, gelosa, possessiva, masochista, insensibile, ipocrita, contraddittoria, impaziente,  diffidente, egoista, avara, avida e materialista, ho un carattere che mi porta a sovrastare le altre persone, a dominare, a comportarmi da capo branco, ho un’indole ribelle, non mi piace quando gli altri mi dicono cosa fare, sono insicura e riservata, tendente all’autodistruzione e all’implosione, facilmente irritabile e irritante, esasperata e esasperante, problematica, intollerante, e terribilmente misantropa, ho istinti violenti che spesso devo reprimere con la forza, soffro di sensi di colpa e rimpianti, non mi importa nulla delle persone che mi circondano, che stiano bene, male, per morire o in via di guarigione, sono del tutto indifferente alle loro situazioni, mi annoio facilmente, che si tratti di oggetti, cose o persone non fa differenza, non credo nell’amore così come in nessun’altro sentimento positivo, almeno non come gli altri li percepiscono, per me sono solo cose passeggere e non totalizzanti, se ci sono bene sennò non cambia nulla, mi piace stare da sola, preferisco la mia compagnia a quella altrui, ma non ho problemi a fingere il contrario, non mi fido delle persone, di nessuno, provo un sacco di odio, ma tendo ad ignorarlo in presenza di quella persona, mi spazientisco facilmente, ma non sono vendicativa, anche se non dimentico mai i torti subiti. Odio essere toccata dalle persone senza che io sia mentalmente predisposta al contatto, in generale odio chiunque invada il mio spazio, che si tratti di un estraneo o di mia madre o della mia migliore amica. Odio quando le persone mi considerano stupida o non in grado di capire a causa della mia giovane età, spesso infatti capisco anche più di quanto dovrei e vorrei. Odio quando le persone non mi considerano, o non mi ritengono degna di nota. Odio quando nessuno mi chiede come sto solo perché io per principio non parlo di me. Odio quando le persone si fanno i fatti miei.
Sono una persona allegra, solare, creativa, empatica, forte, divertente, socievole, fiduciosa, disponibile, curiosa, intelligente, perspicace, sincera, rincuorante, coraggiosa e incoraggiante, intraprendente,  rassicurante, sognatrice, romantica, di mentalità aperta, pensatrice e pacifista, mi piace scrivere e disegnare, anche cantare, fare sport e provare cose nuove. Amo studiare e imparare ma non mi piace la scuola. Amo ascoltare le persone e saperle aiutare. Amo gli animali e amo uscire con gli amici a fare cose divertenti.
Trovare i miei lati positivi ha richiesto almeno il quadruplo del tempo rispetto a quelli negativi.
Sono una ragazza che potrebbe essere considerata esteticamente carina, alta magra bionda occhi verdi, stereotipata, e per questo forse dovrei avere fiducia in me, tuttavia non ne ho, e probabilmente mai l’avrò per quanto riguarda l’aspetto esteriore, mentalmente invece forse sono  un po’ troppo sicura.
Tutto ciò che riguarda i rapporti affettivi mi manda in paranoia, soprattutto nell’ambito del sesso, non nego che mi piaccia teoricamente, però in pratica non mi fa nessun effetto, mi ritrovo a fare queste cose con i ragazzi per estinguere una sorta di mio debito immaginario “Loro mi hanno sopportato quindi io li ricompenso concedendo il mio corpo”, e tutto diventa meccanico e privo di sentimenti, almeno da parte mia, e questo mi impedisce di trarne il piacere che tanto decantano libri, film e video porno. La paranoia in questo ambito compare solo quando sono agli inizi di una relazione, cioè quando provo ancora un qualche interesse fisico-mentale per l’altra persona e di conseguenza ho paura di commettere errori e di non dare il piacere che invece dovrei procurare.
Mi annoio terribilmente facilmente, a causa di questo mio difetto cambio spesso colore di capelli e taglio, faccio cose non convenzionali, come farmi i piercing da sola, e le mie relazioni non durano più di qualche mese, finendo sempre con lui innamorato e io del tutto stufa e irritata. Sono stata sempre io a lasciare i miei ragazzi precedenti, e tutto terminava con la mia totale indifferenza, e,  mentre io indossavo una maschera di finto dispiacere, loro mi riversavano addosso i loro dubbi, rimpianti, dolori, o rabbia, frustrazione, a volte anche tentando di far leva sui miei sentimenti dichiarandomi ancora una volta quanto affetto provassero nei miei confronti.
Inutile e patetico.
Non mi lego alle persone, nemmeno alla mia migliore amica, se non ci fosse non mi cambierebbe niente, quando litigo con lei è più una scocciatura il fatto di dover mantenere l’arrabbiatura e di non parlarle che non il fatto di non poter uscire insieme e confidarci, tuttavia se la nostra amicizia dovesse finire così, da un giorno all’altro, probabilmente ci rimarrei male, ma dopo mi passerebbe e sarei come nuova.
Tutto passa, oppure semplicemente lo assorbo, lo interiorizzo, fino a quando non scompare, almeno in superficie, come la separazione dei miei genitori, l’ho affrontata da sola, senza nessuno con cui confidarmi, gli amici non capivano, pensavano non fosse niente di grave o nulla di realmente importante, visto che non mi facevo vedere in lacrime o depressa, mentre mia sorella studiando in un’altra città era relativamente fuori dalla tempesta. Quando ne parlo rido, scherzo, non do molta importanza, ma non ho dimenticato, il dolore non è passato, anzi, sembra quasi peggiorare, sembra minare la mia sanità mentale sempre di più. Ogni giorno che passa è un po’ più di fiducia che perdo nel genere umano,  o empatia, o comprensione, o stima, o amore, o amicizia, e ogni giorno che passa mi immergo sempre di più nella mia indifferenza e solitudine. Non solitudine nel senso che non ho più amici, anzi, ho una vita sociale invidiabile, vado bene ha scuola, ho una migliore amica e vari amici, faccio sport e ho il ragazzo,  ma solitudine nel senso di voglia di stare solo e soltanto con me stessa, fuori dal mondo, dalla confusione e lontano dalle persone.
La cosa che mi fa più ridere e pena allo stesso tempo è che le persone credono di conoscermi, pensano che io sia stronza per hobby, che in realtà mi importi di loro, invece non è così. Mi preoccupo solo di mio papà e di mia sorella, amo il mio cane come nessun'altro, e di mia mamma mi fregherebbe solo se le succedesse qualcosa di grave.
Per tutti gli altri non c’è molto spazio nel mio cuore, mi dispiace. O forse no.
E per chi se lo chiedesse ho pubblicato tutto questo solo perché sono stressata, irritata e leggermente depressa, quindi mi serviva un po’ di scrittura terapeutica per rimettere ordine nella mia testa.








-Hieme.
   
 
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