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Autore: IvanHpEw    29/10/2015    3 recensioni
Un mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare via. Quindi perché accontentarsi dei sette libri di Harry Potter? Perché non continuare? Perché non dare una speranza al nostro magnifico mondo di non avere fine? Di continuare, magari all'infinito. Sono tanti i personaggi che ci hanno accompagnato per tanto tempo, e ora noi accompagneremo loro, chissà dove.
Storia scritta su Wattpad con oltre 180.000 views.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Nuova generazione
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Harry continuò a sorridere e a salutare, anche se era come un piccolo lutto vedere suo figlio allontanarsi...

L'ultima traccia di vapore svanì nell'aria autunnale. Il treno svoltò. La mano di Harry era ancora alzata in segno di saluto.

"Non avrà problemi" mormorò Ginny.

Harry la guardò e distrattamente abbassò la mano a sfiorare la cicatrice a forma di saetta sulla fronte.

"Lo so"

Ginny lo guardò per qualche secondo, un sorriso che gli aleggiava sulle labbra.

"Anche se capiterà in Serpeverde, saremo sempre orgogliosi di nostro figlio".

Harry prese per mano Lily, e, insieme a Ron, Hermione, Ginny e Hugo, si allontanò dal binario 9 e 3/4, dove all'età di undici anni, insieme alla famiglia Weasley, vide per la prima volta la locomotiva scarlatta che lo portò ad Hogwarts, nonché la sua prima, vera casa.

"Cerchiamo uno scompartimento, Rose" Gli occhi di Albus Potter roteavano freneticamente in tutte le direzioni: c'erano ragazzi e ragazzi che lo guardavano curiosi, gli occhi fuori dalle orbite. "Perché mi fissano?"

"Oh, non so, forse perché sei il figlio di colui che ha sconfitto il mago più oscuro di tutti i tempi..." Gli rispose Rose con un sorrisino "... oh, eccolo, sediamoci" E si infilarono dentro uno scompartimento.

Il paesaggio che si mostrava dal finestrino era incantevole, e Rose si perse con gli occhi tra le vaste colline e i fiumi che scorrevano qua e là per le immense pianure. Albus si affacciò dalla portiera di vetro e in lontananza vide suo fratello James, un anno più grande di lui, con Lee Jordan Junior e Louis Weasley, il terzo figlio di Bill Weasley e Fleur Delacour. Albus chiuse la portiera e si mise a sedere, gli occhi chiusi, il pensiero della Cerimonia dello Smistamento che gli premeva minacciosamente sulla testa: Grifondoro o Serpeverde? La casa di suo padre e di Albus Dumbledore o la casa di Tom Riddle e dei Malfoy? La casa dove erano stati scelti i veri eroi o la casa dove si erano formati gli orribili Mangiamorte? Questo Albus non lo sapeva, doveva solo aspettare, aspettare quel cappello parlante dire "Un'altro Potter". E poi nei Grifondoro c'erano tutti i Weasley, che considerava come fratelli... Non avrebbe mai accettato di far parte della combriccola verde-argento.

"Albus Severus Potter" Tuonò la voce della professoressa McGonagall. Al si fece avanti, ansante. La Preside gli mise il cappello. Tutti gli sguardi della sala erano solamente per lui, come centinaia di pugnali affilatissimi. Dopo quello che avrebbe potuto essere un secondo, il cappello urlò "SERPEVERDE! "

"No, NO!"

"Al, Al, AL! " Urlò Rose scuotendogli il viso. Albus era sdraiato sul soffice sedile dello scompartimento: aveva sognato. La stanchezza gli aveva fatto uno bello scherzo.

"Che ti è successo? Cosa..."

"Un sogno... Solamente un sogno. Non preoccuparti, Rose"

Gli occhi di Rose indugiarono su quelli di Albus per qualche istante, sospettosi.

"Be', ok. Comunque guarda, ci sono le montagne! Ci stiamo avvicinando!" Squittì allegra mordendosi un labbro.

"Sì, ci stiamo avvicinando" Sibilò distrattamente Al, che stava pensando al sogno che aveva appena fatto; i brividi al pensiero del cappello che urlava "SERPEVERDE!".

Ad un tratto la portiera di vetro si spalancò, seguito da un rumore metallico, ed entrarono due ragazze: avrebbero potuto essere alte quanto Al, avevano dei capelli castani più lunghi di quanto si potesse immaginare e dei visi angelici, lisci, sembravano fatti di seta. Erano gemelle.

"Un'ora a cercare uno scompartimento! Folle, veramente folle, e un'altra ora a spiegare alla gente chi è Margarit e chi è Elly, basta!" diede un occhiata furtiva ad Albus e a Rose e riprese "Ah, piacere, io sono Elly, lei è la mia sorella gemella, Margarit, siamo del primo anno! Scusateci ma..."

Rose guardò le due figure davanti a lei divertita. "Ciao, Elly e Margarit! Io sono Rose, Rose Weasley, anch'io del primo anno"

"E tu saresti?" Chiese bruscamente una delle due ad Al con una vocina del tipo non-ti-scordar-mai-di-me.

"A-Albus Potter" Borbottò lui mentre si chiedeva da dove fossero spuntate quelle due ragazze.

"Potter? Potter! Oh caspita, sei il figlio di Harry Potter, straordinario" Urlò Elly sorridendo.

"Sì, e voi chi sareste?" Domandò Albus, curioso e allo stesso tempo divertito.

"Come ho già detto, io sono Elly e lei è Margarit, gemelle, Nate Babbane, quando è venuto quello del Ministero a casa nostra... "

"Qualcosa dal carrello? " La portiera si aprì di nuovo, e apparve una donna molto avanti con l'età, che portava un carrello contenente centinaia di dolci stranissimi. Albus stava aspettando quel momento da anni.

"Sì! " Risposero Rose ed Al all'unisono.

"Venti gelatine Tuttigusti +1 e dodici Bacchette alla liquirizia per me e... sì, anche due Cioccorane, spero di trovare Artemisia Lufkin..." Disse Al alla signora estraendo dalla tasca delle monete d'argento "Un regalino di papà mentre eravamo in macchina" Sussurrò alla Weasley.

"E per me cinque Bolle Bollenti e dieci Cioccorane gentilmente" Ordinò Rose estraendo a sua volta delle monete da un piccolo sacchetto marrone.

Al e Rose mangiarono le loro caramelle, scartando alcune figurine e riempiendosi la bocca di sostanze gommose e colorate. Dopo alcuni sguardi supplichevoli, Elly e Margarit si unirono a loro.

"Severus Snape, sulle Cioccorane, Al, guarda!" Albus prese la figurina e vide il volto di Severus Snape, il viso giallastro e i capelli unticci: Severus Snape, ex professore di Pozioni, ex Mangiamorte, ex membro dell'Ordine della Fenice ed ex Preside di Hogwarts, è noto per aver ucciso Albus Dumbledore incredibilmente sotto il suo permesso, ed è noto anche per il suo grande aiuto nei confronti di Dumbledore spiando i piani di Lord Voldermort, ex Mago Oscuro. Snape è considerato uno dei maghi più coraggiosi della storia della magia. Morì nel 1998 per mano di Voldermort.

"E tu porti il suo nome!" Esclamò Rose entusiasta.

"Sì, vorrei che fosse ancora vivo" Disse fiero Albus. Voleva davvero conoscere Snape, stringergli la mano e perché no, invitarlo a Casa Potter per una cena.

Dopo qualche minuto le due gemelle iniziarono a parlare con Rose dello smistamento facendosi delle strane idee, ed Al era nello scompartimento del fratello James, mentre cercavano di trasformare il topo di Louis in una scarpa.

Il tramonto era passato già da un pezzo, e il lungo viaggio per la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era agli sgoccioli. La tensione divorò tutti gli studenti del primo anno, che borbottavano eccitati tra loro.

"E ora, assisteremo allo smistamento di Albus Severus Potter, che capiterà in Serpeverde! " Canticchiò James allargando le braccia.

"Se solo provi a dire un'altra sola parola riguardo il mio smistame... " Tutto si fece buio, tutte le risate si spensero e i vetri del treno si congelarono all'improvviso, come se il treno si fosse catapultato in un lago di acqua gelida. Una strana, triste sensazione invase Al, come se tutta la sua felicità fosse stata risucchiata dall'oggetto che i babbani chiamano "aspirapolvere". Non riusciva a sorridere... voleva accasciarsi a terra e chiudere gli occhi, come un neonato. Il freddo aumentava: faceva venire i brividi. Poi il treno si fermò, e tutti gli studenti videro fuori il finestrino, dove avanzavano fluttuando nell'aria gelida delle figure incappucciate, le mani putrefatte e il volto formato da una bocca che occupava gran parte del viso. Dopo quella che avrebbe potuto essere un'eternità il treno riprese a partire e tutti cominciarono a sussurrare con il loro compagno o da soli. Albus sentì il petto sciogliersi, come se fosse stato immerso in una vasca colma di acqua calda, ma sentiva ancora i brividi sulle braccia. Non osò parlare. Lee Jordan rimase lì, pietrificato.

"Di-dissenatori" Mormorò James tremando.

Al non li aveva mai visti, e si pentì di averlo fatto. Erano così... mostruosi. Harry gli aveva raccontato cos'erano, ma non com'erano fatti.

Ritornò lentamente nel suo scompartimento. Elly e Margarit si tenevano per mano, e Rose stava aguzzando gli occhi nell'oscurità aldilà del finestrino. Nessuno parlò finché il treno si fermò di nuovo e la voce magicamente amplificata di un alunno del quinto anno urlò "Arrivati!"

   
 
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