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Autore: Trina1710    29/10/2015    2 recensioni
Il piccolo Roland si era svegliato nel cuore della notte infreddolito. Si stava dirigendo dai genitori, quando gettando uno sguardo assonnato fuori dalla finestra, realizzò cosa stesse succedendo: della neve fresca stava cominciando a ricoprire l'intera città.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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6.45 del mattino. La pittoresca cittadina di Storybrooke giaceva tranquilla sotto una soffice coltre di neve appena caduta. Tutti gli abitanti dormivano ancora nei loro grandi letti a baldacchino. Solo una casa interrompeva quel dolce idillio. La grande abitazione del sindaco in Mafflin Street, infatti, era nel più completo fermento. 
Il piccolo Roland si era svegliato nel cuore della notte infreddolito. Si stava dirigendo dai genitori, quando gettando uno sguardo assonnato fuori dalla finestra, realizzò cosa stesse succedendo: della neve fresca stava cominciando a ricoprire l'intera città. Quella vista fece svegliare completamente il bambino, che troppo eccitato dalla situazione si piombò in camera di mamma e papà, che ignari di tutto dormivano beati. Roland entrò nella stanza come una furia, sbattendo la porta. Regina si svegliò di soprassalto credendo in qualche attacco magico abbastanza frequente nella sua adorata Storybrooke. Quando capì cosa stesse accadendo, diede una lieve gomitata al marito accanto a lei, che al contrario, nemmeno un attacco nucleare avrebbe potuto risvegliare. Robin aprì gli occhi piano piano, uno dopo l'altro. Controllò l'ora e preoccupato chiese quale fosse la causa di tutto quel trambusto. Roland allora si mise comodo sul letto e spiegò ai genitori cosa avesse appena visto. Di fronte all'eccitazione del bambino Regina si lasciò andare in una risata, seguita immediatamente da quella del marito. Il bambino era veramente troppo agitato per anche solo pensare di tornare a dormire e fu così che, quindi, i tre si trovarono in piedi davanti alla porta, vestiti con abiti pesanti, alle 6.50 del mattino, pronti ad uscire di casa a giocare con la neve.
Appena fuori, Roland cominciò a correre come una freccia impazzita sotto lo sguardo divertito di Robin e Regina. Quando finalmente si fu calmato, il padre gli si avvicinò con nonchalance e poi ad un tratto, come una raffica di vento improvvisa, sollevò il piccolo da terra senza fatica e lo fece roteare in aria. Roland cominciò ad urlare. Robin si stava divertendo proprio come un bambino e lo lasciò scendere solo quando la schiena cominciò a fargli male. Regina guardava la scena in disparte, ma non passò molto tempo prima che il marito la raggiungesse e ripetesse ciò che aveva appena fatto al figlio. La sollevò senza sforzo e la lasciò cadere sopra un cumulo di neve fresca. Regina avrebbe voluto incenerirlo, ma si era ripromessa di non usare più la magia quando era in compagnia della sua famiglia, e quindi si limitò a rivolgergli un finto sguardo imbronciato, che tuttavia, però, non resistette a lungo perché un piccolo sorriso agli angoli della bocca la tradì. Robin cercò comunque di farsi perdonare e le stampò un bacio dolce e passionale allo stesso tempo e lei si lasciò andare nel suo caldo abbraccio. Si staccarono solo quando si accorsero che il piccolo Roland li stava osservando a metà tra il divertito e il disgustato. 
Regina si affrettò ad allontanarsi dal marito e chiese a Roland se volesse rimanere ancora fuori a giocare mentre lei sarebbe entrata aa preparare una cioccolata calda con panna e cannella per tutti. Roland annuì entusiasta. Robin accompagnò Regina in cucina e la aiutò a montare la panna. La donna era ai fornelli intenta a riscaldare la cioccolata quando Robin le mise le mani intorno alla vita e le diede un bacio leggero sul collo. Regina lo spinse via fingendosi infastidita e fu a quel punto che l'uomo passò all'attacco. Immerse le mani nella panna e le spalmò sul volto della moglie. Regina, incredula, rimase ferma a guardarlo per qualche secondo, giusto il tempo per pensare ad una vendetta. Velocemente scansò il marito, immerse entrambe le mani nella panna e senza lasciargli nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse succedendo gli ricoprì tutta la faccia e la camicia. Robin tentò di passare alla mossa successiva, ma Regina, rompendo la promessa di non usare la magia in famiglia, schioccò le dite e in un secondo Robin si trovò con le mani legate. Regina ne approfittò per spalmare il resto della panna, ormai inutilizzabile, sui capelli del marito. Ma fu proprio in quel momento che Roland, guidato dalla voglia di cioccolato, fece irruzione nella casa. Regina si bloccò. I tre si guardarono e dopo pochi secondi iniziarono a ridere di gusto. La donna liberò il marito e si affrettò a preparare dell'altra panna. Dieci minuti dopo tutto era pronto. Raggiunse i suoi uomini in salotto, si accoccolò tra le braccia di Robin ancora appiccicoso per via della panna e tutti e tre insieme si goderono il resto della giornata in famiglia davanti a un bel cartone animato. 
 
 
   
 
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