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Autore: Mizuazu    29/10/2015    0 recensioni
Le giornate per Shaun, sono diventate una monotona sequenza di tasti del pc.
Ma a fargli compagnia un dolore che un giorno decide di non voler più, un confronto con la realtà che lo spingerà in una decisione folle.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Desmond Miles, Shaun Hastings
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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All’interno della stanza, il buio regnava sovrano, a parte la tenue luce che proveniva dallo schermo del pc.
Il ritmico rumore di tasti premuti, riempiva il silenzio tombale di quel luogo.
“Shaun, forza alzati. Non vorrai far diventare il tuo sedere piatto! Dai, ti preparo un caffè…”
- Va bene, è tempo di una pausa…-
Shaun abbassò lo schermo del portatile, facendo calare il buio.
 
Bevve in cucina il suo caffè; freddo come sempre.
Gettò un’occhiata alla finestra presente, notando che era mattina inoltrata.
“Rebecca deve essere andata a sorvegliare quel ragazzo all’Abstergo vero? Oggi era il suo turno.”
L’uomo sospirò pesantemente, fissando l’orizzonte solcato dagli alti grattacieli. Odiava le giornate così serene.
- Spero torni presto.-
“ Ehy Shaun! Hai per caso trovato qualche antenato interessante da mostrarmi?!”
Solo il silenzio fu la sua risposta, mentre con meticolosa precisione puliva la sua tazza di caffè nel lavabo.
Si avvicinò al balcone, venendo investito in pieno dall’odore acre dello smog che proveniva dai bassi fondi della città.
Si accese una sigaretta, aspirandone il fumo. Per un attimo si sentì libero da ogni obbligo e dovere, libero di essere se stesso, libero di sperare.
Fu quando osservò alla sua destra, che si rese conto di dove si trovasse.
Di come la sua vita non fosse solo aria inquinata e fumo denso.
“Quando pensi che tornerà Lucy?”
- Lucy è morta.- disse finalmente il rosso rivolgendo la parola all’altro – Esattamente come lo sei tu…Desmond.-
Il ragazzo lo fissò con i suoi occhi limpidi, come se non comprendesse le sue parole.
- Sei morto. Tu sei solo il frutto della mia pazzia.-
Il giovane fece un sorriso canzonatorio, di quelli ribelli che faceva battere il cuore delle giovani donne, perché metteva in risalto la cicatrice sul labbro.
Un po’ lo fece battere anche a lui.
“Che scherzo del cazzo! Se io fossi morto, potrei fare questo?”
Desmond si sporse fino ad accostare il suo viso a quello dell’altro.
Un contatto, che non poteva avvenire.
I due si fissarono costernati.
L’americano non comprendendo la situazione mentre l’inglese tratteneva il fiato per aver sperato per un attimo che l’immagine prodotta dal suo cervello fosse reale.
Desmond però sorrise, un sorriso incerto e poco convinto.
“ E’ uno scherzo vero? Avanti cazzo, mi avete infilato nell’animous e messo un programma strano, vero?!”
Il rosso non gli rispose, tornando a guardare il cielo terso.
“ Shaun. Shaun guardami!”
L’uomo allora dopo un profondo respiro si girò a guardarlo con l’aria scocciata.
“ Io ti amo! E se non fossi reale non potrei provare un sentimento del genere in maniera così forte…”
Una lacrima, solcò il volto che si stava screziando di rosso per lo sforzo di non ridergli in faccia.
Era davvero impazzito.
- Lo so che mi ami. E’ l’ultima stramaledetta cosa che mi hai detto prima d’invischiarti in quel atto suicida.- si fermò improvvisamente, asciugandosi la lacrima simbolo del suo dolore, che ormai si era asciugata, lasciando un fastidioso pizzicore sulla guancia.
- Ho rivissuto così tante volte quel ricordo, grazie all’Animous, che il minimo era ridurmi in questo modo.-
Desmond sembrò finalmente prendere coscienza della situazione e di cosa intendesse dire l’altro.
“ Ok, forse sarò pure fuori gioco, ma sono io. La mia anima è qui, con te. Per te, grazie a te…”
Shaun si tappò le orecchie, come un bambino capriccioso.
- No! Tu sei frutto della mia mente malata! Forse, anche i ricordi della nostra storia sono solo menzogne…- continuò in un farfuglio disperato mentre nuove lacrime scivolavano giù nel suo viso sfigurato nel dolore che provava.
Desmond provò ad avvicinarsi, ma l’altro lo respinse con un urlo indietreggiando e facendo desistere il moro dal suo intento.
Shaun poggiò le proprie mani sulla cornice del balcone, e si affacciò vedendone la distanza dal suolo.
Iniziò a ridere istericamente, issandosi sopra il muretto del balcone, incurante della frasi accorate di Desmond.
- Forse, finalmente potrò essere libero…-
E saltò.
Il tempo sembrò rallentare in una moviola infinita, il vento soffiava forte sotto di lui e il fischio gli rombava nelle orecchie come un urlo continuo.
Sembrava il suono del suo nome.
Sorrise, sereno, finalmente dopo giorni, mesi o forse anni di sofferenza.
Com’era bello…
Il silenzio.
 
 
* Palla di fumo*
 
Ehm, salve! Sono approdata nel fandom di AC yohoho(?)
Ok, questa fanfiction in realtà è stata scritta mesi e mesi fa, ma solo ora mi sono convinta a trasportarla al pc e a pubblicarla!
Come al solito io scrivo roba allegra e con i finali felici(?)
Domandina a cui mi piacerebbe rispondeste:
“Secondo voi Desmond era davvero lui o frutto della mente di Shaun?”
Grazie a chi leggerà e commenterà questo ammasso di tristezza, un giorno scriverò qualcosa di veramente carino, prometto!
PS: Credi di aver messo tutti gli avvertimenti nel modo corretto, in caso, non abbiate problemi a farmelo notare e correggerò subito >__<
<3
   
 
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