Quel giorno Marco,uscì con lo sguardo molto triste. Era più triste del solito perché non c’era la musica che alleviava il suo malessere.
Come di suo solito con una camminata molto pesante e con lo sguardo sempre fisso in basso e con quel cappuccio sempre che ricopriva il suo capo andò verso la fermata del bus.
Arrivato a pochi metri dalla fermata una voce femminile lo chiamò, fece finta di non sentire perché non voleva parlare con nessuno.
Allora la ragazza che lo continuava a chiamare fece uno scatto per superarlo e gli si piazzò davanti: Marco la vide e si fermò.
Era Manuela, la sua compagna di classe, che fu tra le prime della classe ad uscire per poi aspettarlo nei pressi della fermata: come mai lo aveva aspettato così allungo?
<< Marco, come mai non ti sei voltato mentre ti chiamavo?>> gli disse la ragazza appoggiandogli una mano su una guancia.
Marco arrossì per quel gesto,però non le rispose.
<< Qualcosa non va Marco? >> chiese la ragazza con voce molto gentile.
<< Tutta la mia vita è uno schifo! >> disse Marco con lo sguardo rivolto verso la ragazza,che nel frattempo aveva gli occhi lucidi.
La ragazza lo abbracciò,Marco rimase un po’ sorpreso e dopo qualche secondo contraccambiò.
<< Se vuoi ci sono qui io. >> disse Manuela con un po’ di rossore sulle sue guance.
Marco rimase un po’ sorpreso perché mai nessuno fino a quel momento gli aveva detto una cosa simile.