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Autore: skyewardlover    30/10/2015    1 recensioni
Lily sorrise dolcemente al suo fidanzato per poi fargli una linguaccia, ridendo divertita.
Salutò con un occhiolino Sirius e gli altri due Malandrini, per poi raggiungere le sue amiche sulle poltrone vicino al caminetto spento.
Durante questo scambio di sguardi - di James con la sua faccia da pesce lesso, di Sirius che provava a infilargli il boccino nelle mutande e di Remus e Peter che, a loro volta, cercavano di fermare Sirius - accadde qualcosa di sconvolgente.
Quel qualcosa, accadde ad opera della persona meno sconvolgente del mondo: Frank Paciock.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La sera del 13 giugno 1978

 



Le goccioline di pioggia battevano insistentemente sulle finestre della Sala Comune.
Era una pioggerella innocua, quelle che preannunciano l'arrivo dell'estate e la fine della primavera.
Una metafora dannatamente azzeccata, per quella sera di metà giugno, pensò Sirius Black.
La vita sa essere davvero ironica, alle volte.
Era un venerdì sera molto diverso dagli altri, quello del 13 giugno 1978.
La Sala Comune dei Grifondoro era piena di gente, soprattutto studenti del settimo anno.
Era stata l'ultima giornata di M.A.G.O. e tutto, in quella sala, sembrava emanare aria di fine e inizio.

I Malandrini erano seduti sui divanetti vicino alle finestre.
James torturava le povere ali del suo boccino, Remus aveva tirato fuori della cioccolata e gli occhi di Peter si erano illuminati come un albero di Natale, alla vista di quella prelibatezza.
Erano le nove e mezza di sera e Sirius Black sentiva già i sintomi del dopo-sbornia che avrebbe avuto l'indomani mattina. Lui ed i suoi compari di malefatte avevano iniziato a bere Wisky Incendiario subito dopo essere usciti dall'aula d'esame, cosa avvenuta numerose ore prima.

< Sembra tutto così strano. > disse Remus d'un tratto, fingendo di non aver visto Peter rubargli la barretta di cioccolato. < Fa un certo effetto pensare che l'anno prossimo non torneremo qui... >

< Non iniziare con i discorsi strappalacrime, Moony. > lo ammonì Black, sorseggiando quello che rimaneva del suo Wisky.

< Già, lo sai che quelli sono una mia prerogativa! > esclamò James, lanciando il boccino diritto in faccia al suo migliore amico.

Sirius, che non possedeva i riflessi di un giocatore di Quidditch, non fece in tempo a scansarsi e finì col ritrovarsi la pallina dorata nell'occhio.

< Prongs! Giuro che, se lo fai un'altra volta, quel dannato boccino te lo infilo su per il... >

Ma James Potter, che riusciva a mantenere l'attenzione sulla stessa cosa quanto un bambino di due anni, non lo stava più ascoltando.
Sirius seguì il suo sguardo, che finì subito verso il ritratto della Signora Grassa.
Alice Prewett e Lily Evans avevano appena fatto ingresso nella Sala Comune.

Ritardo che per Sirius sarebbe stato inaccettabile, dato che le due si erano perse metà del meraviglioso party organizzato dai Malandrini, per la fine degli esami. Ma la giustificazione per la loro assenza era più che accettabile, dato che la Evans si era presa tutta la colpa per la mancanza di un'intera antologia di Pozioni dalla biblioteca di Hogwarts.
Dopotutto, suonava molto più credibile il fatto che Lily Evans avesse tenuto i libri di pozioni nella sua stanza, per preparare alla perfezione i M.A.G.O., che rivelare ciò che era successo realmente. Ovvero, che Lily Evans aveva tenuto un corso intensivo di pozioni ai Malandrini, per permettere loro di superare l'esame e, di conseguenza, non venire bocciati e non essere ammessi al corso per Auror.
Lily - che probabilmente aveva appena passato mezz'ora a sorbirsi la predica della bibliotecaria - ci mise meno di un secondo a individuare la posizione di James Potter nella Sala Comune.
Negli ultimi mesi, quei due avevano affinato alla perfezione l'arte di trovarsi, ovunque andassero.
Lily sorrise dolcemente al suo fidanzato per poi fargli una linguaccia, ridendo divertita.
Salutò con un occhiolino Sirius e gli altri due Malandrini, per poi raggiungere le sue amiche sulle poltrone vicino al caminetto spento.
Durante questo scambio di sguardi - di James con la sua faccia da pesce lesso, di Sirius che provava a infilargli il boccino nelle mutande e di Remus e Peter che, a loro volta, cercavano di fermare Sirius - accadde qualcosa di sconvolgente.
Quel qualcosa, accadde ad opera della persona meno sconvolgente del mondo: Frank Paciock.
Il ragazzo era rimasto per tutta la serata in assolto silenzio, seduto vicino ai Malandrini.
Decise, dunque, di approfittare della confusione generale, per realizzare ciò che progettava di fare da più di una settimana. Si alzò all'improvviso e raggiunse il tavolo al centro della sala.

Frank spostò resti di bottiglie di Burrobirra vuote, bicchieri ancora ricolmi di Wisky Incendiario e salì sul tavolo.

< Un attimo di silenzio, per favore! > urlò a gran voce il ragazzo, mentre, in fondo alla sala, un James Potter, parecchio alterato, stava per urlare: “Che cazzo stai facendo con le mie mutande, Pad?”. < Ho un annuncio da fare! >

Nella Sala Comune calò il silenzio - o quasi, visto che gli unici rumori che si sentivano erano James che soffocava Sirius con un cuscino, mentre Remus e Peter cercavano di separarli.

< Capitano! > lo richiamò Frank, più impaziente che mai. < Potresti rimandare l'omicidio del tuo migliore amico di cinque minuti, per favore? >

James sbuffò annoiato.

< Sarà meglio che sia qualcosa di assolutamente scandaloso, Paciock! > acconsentì, non prima di avere tirato una gomitata nello stomaco a Sirius.

Frank prese un respiro profondo, passò in rassega tutte le persone presenti nella stanza, finché non trovò quella che stava cercando.

< Alice. > iniziò, la voce che gli tremava per l'emozione.
Nell'assoluto silenzio della sala, si poté udire solo il gemito di Alice, al sentirsi chiamare per nome.

< Stiamo insieme dal terzo anno. La prima volta che ti ho chiesto di andare ad Hogsmeade insieme, ero convinto che non avresti mai accettato, invece lo hai fatto e dopo una settimana, sei diventata la mia ragazza. Sono passati quattro anni da quel giorno e se è possibile ho imparato ad amarti ogni giorno di più. Ho imparato a conoscere ogni cosa di te e tu di me, siamo cresciuti insieme e, nonostante oggi siamo persone totalmente diverse da quei due ragazzini del terzo anno, io non potrei ma immaginare di passare un solo minuto senza di te. >

Lily Evans sentì il cuore esploderle nel petto o forse, quello che sentiva, era solo il cuore di Alice che batteva all'impazzata di fianco a lei.
Erano tutti così concentrati su Frank e sulle sue parole, che il battito delle ali del boccino di James sembrava un rumore quasi assordante.

Lily distolse gli occhi da Frank e guardò Alice.
La sua migliore amica aveva un colorito quasi cadaverico, fatta eccezione per le guance che erano rosse come fragole. La ragazza aveva smesso di respirare da quando Frank l'aveva chiamata per nome, sulle sue labbra era ancora sospesa l'esclamazione “Cosa sta facendo quell'idiota, per Godric?!”, pronunciata nel vedere il suo ragazzo salire sul tavolo.

< E se ora sono in piedi davanti a tutti, è perché ti amo e ho intenzione di passare il resto della mia vita insieme a te. >

Stavolta il gemito venne da Lily.
Mary le aveva appena stritolato la mano e la rossa dovette mordersi la lingua, per evitare di gridare dietro alla sua amica. Cercò dunque di darsi un contegno, perché non era proprio il momento migliore per far sapere, a tutti i Grifondoro del settimo anno, che Mary MacDonald le aveva appena slogato una mano.

< Quindi, Alice Prewett, mi vuoi sposare? >

Passarono alcuni secondi, prima di sentire la risposta di Alice e l'intera Sala Comune - ritratti inclusi - trattenne il respiro.

Alice recuperò la capacità di articolare le parole, si asciugò gli occhi ricolmi di lacrime di felicità e, infine, disse l'unica parola che tutti i Grifondoro aspettavano.

< Si, si certo che ti voglio sposare! > esclamò e Frank era di nuovo con i piedi sul pavimento, nel giro di pochi secondi. I due si corsero in contro, Alice avvolse le braccia attorno al collo di Frank baciandolo con tutto l'amore che aveva in corpo. Lui rispose con passione, sollevandola da terra e facendo qualche giro su se stesso.

La Sala Comune esplose in un boato di gioia e ogni parola venne sommersa dal suono di applausi e fischi di approvazione.
Lily, Mary e Emmeline si abbracciarono felici e urlarono le loro congratulazioni.
Sirius Black era talmente scombussolato e allo stesso tempo entusiasta, che si lanciò in un ululato di gioia. Perse addirittura il controllo del suo corpo e finì per dare una pacca sulla schiena, talmente forte, da far volare Peter lungo disteso sul pavimento.

< Figlio di un troll che non sei altro, Paciock! Sei riuscito ad accaparrarti la Prewett. > continuò ad esclamare Pad, reggendosi alle spalle di Remus mentre saltellava come un pazzo.

< Che in Padfootese starebbe a dire “sono molto felice per voi?” > rise Remus, scrollandosi l'amico di dosso, ma Sirius aveva già ripreso a saltare su se stesso.

< Prongs, brutto scansafatiche, vai a prendere altro Wisky!>
Solo quando Sirius disse queste parole, si accorse dello strano silenzio dell'amico.

James Potter era immobile a fianco a lui, sul viso quello che Remus chiamava “il sorriso alla Lily Evans”.
A Sirius non servì nemmeno seguire lo sguardo di James, per capire cosa stava succedendo.

James e Lily si stavano ritaglino uno spazio solo loro, in mezzo a tutta quella gente.
James e Lily si guardavano silenziosamente, dai lati opposti della stanza e nessuno dei due provò ad avvicinarsi all'altro.
Erano arrivati a quella fase del rapporto in cui le parole non erano più così importanti.
Fino a qualche mese fa, a Sirius avrebbe dato fastidio questa parte esclusiva di James, alla quale aveva accesso solo Lily Evans. Si era convinto che, una volta che le cose si fossero fatte serie, non ci sarebbe stato più posto per Pad, nel cuore di James.
Ma Sirius si era dovuto ricredere.
James era dotato di un cuore talmente grande da non lasciare mai indietro nessuno.
Lily Evans era entrata nelle loro vite, senza sottrarre posto a nessuno.
Anzi, si era inserita in modo così naturale tra loro, che sembrava quasi giusto.
Sembrava fosse l'unico modo in cui le cose potessero andare.
James aveva insegnato a Sirius cosa voleva dire essere amati, essere parte di una famiglia.
In quel momento, però, Sirius Black stava scoprendo un nuovo tipo di amore.
Sirius Black non avrebbe mai saputo cosa volesse dire amare una donna, trovare qualcuna con cui passare il resto della sua vita, per poi costruire una famiglia insieme.
L'unica famiglia che Sirius Black avrebbe mai conosciuto erano i Malandrini e Lily Evans e, quello, sarebbe stato l'unico tipo di amore che la vita gli avrebbe concesso di sperimentare.
Ma quella sera, la sera in cui Franck Paciock chiese ad Alice Prewett di sposarlo, Sirius Black lo vide.
Vide un tipo di amore diverso, che non avrebbe mai avuto il piacere di provare, ma che avrebbe avuto l'onore di raccontare.
Sirius guardò gli occhi di James, il sorriso sul suo volto, sentì il suo cuore che batteva nel petto di fianco al proprio.
James Potter guardava Lily Evans e sapeva, in quel preciso momento, che lei sarebbe stata la donna con cui avrebbe passato il resto della sua vita.
Gli occhi di Lily Evans rispecchiavano la luce di James.
Forse non lo avevano ancora realizzato, ma entrambi sapevano che, un giorno, ci sarebbero stati loro al posto di Frank e Alice.

In quel momento, Sirius Black capì che, tutto quello che era successo dal loro primo incontro, sull'espresso per Hogwarts, li aveva portati proprio a quel momento.
Le continue insistenze di James, gli immancabili rifiuti di Lily.
Potter che con un colpo di bacchetta faceva sollevare la gonna di lei, la Evans che lo schiantava sotto gli occhi di tutta la Sala Grande.

Ogni bisticcio, ogni occhiattaccia, ogni briciolo di odio provato verso l'altro, era servito per portare quei due esattamente dove si trovavano, quella sera del 13 giugno 1978.
Sirius Black avrebbe avuto occasione di raccontare dell'amore tra James Potter e Lily Evans.
La loro storia e i loro nomi sarebbero stati ricordati per generazioni.

Quello che molte persone non avrebbero mai saputo, però, era che James Potter e Lily Evans non erano mai stati destinati ad amarsi, fin dall'inizio.
Per un lungo periodo di tempo, si erano sinceramente odiati. Forse, odiati era un temine un po' esagerato...ma entrambi consideravano faticavano a sopportare la presenza dell'altro.

Perché James era un bambino estremamente vivace e pieno di sé e Lily Evans era una bambina estremamente precisa e rispettosa.
Perché Lily Evans era l'unica ragazza della scuola che non sarebbe mai caduta ai piedi del Magnifico James Potter Capitano Della Squadra di Quidditch e James Potter era un ragazzo che amava vincere le scommesse.

Solo dopo aver consumato ogni briciola di odio verso l'altro e dopo che James Potter aveva ridotto – nettamente – le sue scenate da OltreUomo, le cose erano cambiate.
James Potter e Lily Evans avevano iniziato a parlare come persone civili e a conoscersi meglio, per poi scoprire che, nella completa diversità dei loro caratteri, si completavano straordinariamente a vicenda.

Sirius Black non provò mai nulla del genere nella sua vita, ma quella sera del 13 giugno 1978, lo vide tramite gli occhi di James Potter e Lily Evans.
Vide per la prima volta l'amore.
Non come un estraneo qualunque, che capita nel momento giusto al posto giusto.

Vide quell'amore come qualcosa di cui faceva parte, perché James Potter era parte di Sirius Black e, di conseguenza, anche Lily Evans stava entrando a fare parte di lui.
Non era nulla di forzato, quel legame fra loro tre era automatico, necessario.
James non lo avrebbe mai lasciato da parte: erano compagni di esistenza.

Lily Evans non li avrebbe mai separati, li avrebbe completati. James Potter, Lily Evans e Sirius Black.
Cuore, mente e polmoni.
Tre parti di un unico insieme.

E Sirius Black non avrebbe mai amato un donna, come James amava Lily, ma di sicuro sapeva cosa voleva dire amare ed essere amato.
Il mondo avrebbe conosciuto l'amore di James Potter e Lily Evans, ma ciò che legava loro due e Sirius Black sarebbe rimasto un segreto.

Un segreto che il cuore di Sirius avrebbe mantenuto per sempre.

Il contatto visivo fra James e Lily – più Sirius - si interruppe solo qualche secondo dopo, quando Alice fece capolino nel loro campo visivo e abbracciò forte Lily.

< Sarai la mia damigella d'onore, vero? > chiese Alice, urlando così tanto che, perfino James e Sirius, riuscirono a sentirla.

< Certo, Alice! > rispose Lily, ridendo di gioia.
Dall'altra parte della stanza, Sirius diede una vigorosa pacca sulla spalla a James.
< Cosa? > chiese quest'ultimo, come se avesse appena fatto ritorno da un altro pianeta.

< Niente Prongs, niente. >
Perché nemmeno tra loro servivano le parole.


 

Quando, un'oretta più tardi le cose sembravano essersi calmate ed Alice Prewett aveva fatto il giro di tutta la sala comune, per mostrare il suo novo e luccicante anello di fidanzamento, Sirius Black si lasciò ricadere sul divano.

< Prongs? > chiese Moony, seduto vicino a lui.

Sirius indicò con un cenno del capo il ritratto della Signora Grassa, dal quale James e Lily erano appena usciti, senza farsi notare.

< Capito. > tagliò corto Remus, che si trovava sempre a disagio quando si toccavano certi argomenti. < Beh, siamo rimasti noi due Pad. > concluse, visto che Peter era crollato addormentato di fronte a loro e sbavava sul pavimento.

< Che dici? Gli disegniamo dei baffi sulla faccia o facciamo un altro giro di Wiskey Incendiario?>

< Uhmm > Remus ci pensò un attimo. < Propongo di disegnargli dei baffi sulla faccia mentre beviamo Wisky. >

< Moony, non è una cosa che dovrebbe dire un Prefetto Perfetto! > esclamò sconvolto Sirius, portandosi una mano al cuore, fingendo un mancamento.

< L'anno è finito, Pad. > sospirò Remus, con un po' di nostalgia. < Non sarò più un Prefetto. > < In tal caso, propongo di lasciarlo qui in mutande. >
< La tua fissa per le mutande è davvero preoccupante! >


 

James Potter fece ritorno nel dormitorio solo un paio d'ore più tardi.
Inciampò come minimo dieci volte, prima di arrivare sano e salvo al letto.
Sirius lo aveva visto raggiungere Lily, nella Sala Comune, prenderla dolcemente per mano e poi guidarla fuori, perdendosi insieme lungo i corridoi del castello.
Ora, James era seduto sul suo letto e canticchiava allegro l'inno di Hogwarts, mentre si infilava un ridicolo pigiama rosso, decorato con pluffe, bolidi e boccini.
Sirius Black non gli chiese mai perché, tra tutte le canzoni che avrebbe potuto canticchiare, avesse scelto proprio quella.
Ma c'erano tante cose che Sirius non si spiegava di James e andava bene così.

James Potter, da quella sera, prese l'abitudine di canticchiare tra sé e sé quell'inno stupido, ogni volta che qualcosa di importante capitava nella sua vita.

Dunque, Sirius non fu sorpreso quando, tre mesi più tardi, James gli rivelò il suo piccolo segreto. Era una notte di settembre e, come al solito, i Malandrini attendevano il sorgere della luna, per accompagnare Remus.
Nel tragitto verso casa di Moony, James Potter non aveva fatto altro che cantare quella stupida melodia, che per poco non aveva portato Sirius ad azzannarlo.

Il mattino seguente, ripresero le loro sembianze umane e mentre Peter camminava qualche passo avanti a loro, James tirò Sirius da parte.

< Le ho chiesto di sposarmi. >

Sirius non gli chiese nemmeno cosa avesse riposto Lily.
Avrebbe potuto capirlo il primo settembre 1971, sull'espresso per Hogwarts.
Avrebbe potuto capirlo il 21 dicembre 1977, quando James Potter chiese a Lily Evans di andare ad Hogsmeade insieme, al ritorno dalle vacanze e, per la prima volta, non ricevette un rifiuto.

Avrebbe potuto capirlo il 5 marzo 1978, quando Lily baciò James di fronte a tutta la scuola, dopo la partita di Quidditch.

Sirius Black lo sapeva.

Lo sapeva il 18 ottobre 1978, al fianco di James Potter, mentre Lily Evans avanzava in un vestito bianco, lungo il giardino di villa Potter, più raggiante che mai.

Di certo, Sirius Black lo sapeva da quella sera del 13 giugno 1978.
La sera in cui Frank Paciock chiese ad Alice Prewett di sposarlo. 




Angolo autrice: mi sento in dovere di fare una piccola precisazione.
In questa mia storia mi sono conentrata soprattutto sul rapporto Sirius-James-Lily, non ho parlato in generale dal rapporto Malandrini-Lily, non perchè non sia importante o sia irrilevante. Assolutamente, non penso questo.
I Malandrini sono (per non dire erano) una cosa sola, una parte importantissima delle vite di James, Sirius, Remus e (per un po') Minus.
Ma, un conto è parlare dei Malandrini e un conto è parlare di James e Sirius.
Non sono due cose separate, però ho sempre pensato che parlare dei Malandrini volesse dire parlare di loro quattro.
Non mi sono mai immaginata un rapporto che si potesse definire con amicizia tra James e Sirius, quando immagino loro due, immagino una cosa sola. James faceva parte dell'essere di Sirius e Sirius faceva parte dell'essere di James. Li ho sempre visti come due corpi e un unico cuore.
Questo non vuole dire che loro due volessero meno bene a Remus e Minus, no questo mai.
Però, credo che l'arrivo di Lily nella vita di James abbia creato molto più scompiglio in Sirius, che nel resto degli altri Malandrini.
Vorrei sapere spiegare meglio quello che penso, ma non credo che il vocabolario umano contenga le parole giuste per descrivere il rapporto tra James e Sirius, nel quale poi si è inserita anche Lily.
Spero comunque che siate riusciti a capire quello che voglio dire e che abbiate apprezzato questa storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate!

Fatto il misfatto.
skyewardlover

   
 
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