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Autore: MartinsBieber    30/10/2015    5 recensioni
Zayn era un ragazzo misterioso, sfacciato e fastidiosamente attraente.
Jess era una ragazza timida, chiusa e fin troppo sensibile.
Due ragazzi apparentemente diversi, ma sotto le loro maschere si celava un carattere molto simile.
«Perchè le brave ragazze come me finiscono sempre con cattivi ragazzi come te?» sbuffai.
Zayn scoppiò a ridere, «forse perchè, in fondo, non sono poi così brave..»
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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68°

 
Quella fu, senza ombra di dubbio, una delle giornate migliori della mia vita.
Zayn si offrì a mia completa disposizione e promise di non opporre resistenza a qualsiasi cosa avrei voluto fare. Infatti mi viziò completamente; dopo avermi dato i regali, mi portò al cimitero – cosa che io gli avevo chiesto – e poi al centro commerciale, al parco, e in tanti altri luoghi che amavo.
«Sono sfinita» sospirai a fine serata, mentre lui infilava le chiavi nella serratura di casa sua.
Zayn aprì la porta e mi fece entrare dentro, dopodiché mi guardò con occhi sbarrati.
«Tu sfinita?» brontolò, «ed io cosa dovrei dire? Mi hai fatto visitare circa un centinaio di negozi di abbigliamento»
Risi e mi avvicinai a lui, buttando le braccia attorno al suo collo.
«Sei stato tu a dire che oggi avresti fatto qualsiasi cosa per me, non ti ricordi più?»
«Sì, me lo ricordo bene»
 annuì sorridente, «e sono stato benissimo, a dire la verità»
«Anch’io, non scorderò mai quello che hai fatto per me, grazie» risposi tornando seria, e abbassando lo sguardo sul ciondolo con la ‘Z’ che ancora indossavo attorno al collo.
Lui si bagnò le labbra e poi si sporse in avanti per baciarmi la fronte.
«Non devi ringraziarmi di niente» sussurrò, senza staccare gli occhi dai miei.
Non trovai altre parole da aggiungere per rendere quel momento più perfetto di quanto già non fosse, così portai una mano sul suo viso e lo baciai con dolcezza.
«Che ne dici, facciamo cena?» chiese più tardi, dopo che io mi fossi ben accomodata sul suo divano.
«Cena? Non dopo la pizzetta che mi hai costretto a mangiare al centro commerciale» sbuffai.
«E tu quella la chiami una cena?» brontolò aprendo il frigorifero, «c’è bisogno di ben altro per riuscire a sfamarmi.»
Scoppiai a ridere e scossi la testa, sistemandomi più comodamente sul divanetto mentre lui iniziava a mangiare qualsiasi schifezza commestibile riusciva a trovare.
Ne approfittai quindi per tirare fuori il telefono dalla tasca e rispondere a tutti i messaggi di auguri che avevo ricevuto.
«Ehi, la giornata non è ancora finita» protestò Zayn quando provai ad alzarmi. Mi raggiunse e, dopo avermi ben avvolta tra le sue braccia, ci accoccolammo entrambi su un cuscino.
«Guardiamo un film, ti va?» propose, stampandomi un bacio veloce sulla tempia. Annuii, socchiudendo gli occhi, e afferrando una coperta nonostante fosse quasi estate.
Zayn accese la tv e poi tornò a sedersi accanto a me, portando un braccio attorno alla mia spalla.
Mi fece poggiare la testa sul suo petto e, mentre con una mano mi accarezzava i capelli, con l’altra continuava a cambiare canale alla ricerca di qualcosa di interessante.

Più tardi, mi sentii sollevare da qualcuno. Un braccio tatuato – che non faticai a riconoscere – si andò a posizionare sulla mia schiena, mentre l’altro era appena sotto il mio sedere. Delle labbra mi sfiorarono la fronte, poi mi sentii sollevare dal divano e portare in un’altra stanza. Quando il mio corpo toccò il materasso mi decisi ad aprire gli occhi: Zayn era chino su di me e mi sistemava sotto le coperte del suo letto.
«Scusami, non volevo svegliarti» sussurrò, spostandomi una ciocca di capelli dal viso. Mi sforzai di sorridere e lo seguii con lo sguardo mentre si sdraiava accanto a me, attirandomi a lui con un braccio. 
«Mi dispiace, mi sono addormentata durante il film?» balbettai, cercando di tenere gli occhi aperti.
Lui accennò una risatina, «sì, dopo circa dieci minuti dall’inizio»
«Scusa, dovevo essere davvero stanca» sospirai poi spalancai la bocca di colpo, «un momento, che ore sono? Devo tornare a casa»
«Calma, piccola» ridacchiò, sistemandosi meglio accanto a me, «è mezzanotte, ci ho già pensato io ad avvisare tua madre che saresti rimasta a dormire qui»
«Dio, sei perfetto» sorrisi, «lei non ha fatto storie, vero?»
«Certo che no» trattenne uno sbadiglio, «che dici, dormiamo un po’? sono distrutto»
«Buonanotte, e grazie per la meravigliosa giornata che mi hai regalato» mormorai dopo aver chiuso gli occhi.
«Buonanotte, piccola mia» 

Mi svegliai riposata, sentendo un respiro tranquillo e regolare battermi sul viso.
Aprii lentamente gli occhi, trovandomi uno Zayn addormentato a pochi centimetri dal viso. Sospirai leggermente e mi alzai dal letto senza fare rumore ma senza successo, visto che lui si svegliò pochi minuti dopo. 
«Buongiorno» biascicò, osservandomi nel buffo tentativo di non svegliarlo ormai andato a monte.
«Buongiorno, bimbo» gli sorrisi affettuosamente, prima di tornare sul letto e stampargli un bacio sulle labbra.
«Mh, qualcuno è di buon umore, eh?» rise.
«E’ impossibile svegliarsi accanto a te e non essere di buon umore» replicai, tornando in piedi.
Ero ancora vestita come la sera precedente e iniziavo ad essere davvero scomoda, così mi svestii e infilai una delle magliette di Zayn come vestito. 
«Decisamente meglio» risposi soddisfatta, osservandomi allo specchio.
«Concordo» aggiunse lui, indicando con lo sguardo le mie gambe scoperte.
Alzai gli occhi al cielo, «alzati stupido, ti preparo la colazione.»
Arrivai in cucina e iniziai a sfoggiare le mie doti da cuoca. Misi l’uovo e il bacon nel piatto, posai le fette tostate in un altro e poi presi l’aranciata dal frigo.
Portai tutto sul tavolo dove uno Zayn assonnato e con i capelli in disordine mi stava aspettando impaziente.
«Wow» fu la sua unica risposta, guardando quello che gli avevo messo di fronte.
Prese la forchetta e cominciò a mangiare, borbottando qualche complimento a bocca piena.
Io risi, bevendo un sorso di aranciata. Zayn però non era sazio e così iniziò ad abbuffarsi di cioccolata, mentre io lo guardavo divertita. 
«Sbrigati, ti ricordo che tra un’ora abbiamo scuola» brontolai, iniziando a lavare i piatti.
Lo sentii lamentarsi mentre masticava, impedendomi quindi di capire una sola parola di quello che aveva detto. Mi voltai verso di lui e lo trovai ad occhi chiusi, le braccia dietro la nuca e le labbra sporche di cioccolata.
Sorrisi e mi avvicinai di nuovo, «Zayn, sei sporco»
Lui aggrottò la fronte, «dove?» chiese, probabilmente fingendo di non essersene accorto.
«Lì» indicai le labbra.
«Dove?» ripeté, trattenendo una risata.
«Sulla bocca» sbuffai.
«Così va bene?» domandò, pulendosi il mento.
«Zayn, ho detto la bocca!» feci una smorfia, tirandogli un tovagliolo.
«Che maldestro, perché non vieni a darmi una mano?» sfoderò un sorrisetto innocente.
Ricambiai la risata e mi avvicinai a lui, prendendo il suo viso tra le mani e baciandolo cautamente. Lui mise in gioco la lingua e riuscì ad approfondire quel bacio che aveva un piacevole sapore di cioccolato.
Sorrisi e leccai in fretta il suo labbro superiore per pulirlo definitivamente.
«Ecco fatto» risposi soddisfatta, allontanandomi dal suo viso.
«Mh, dovrei sporcarmi più spesso» scherzò, bagnandosi le labbra un’ultima volta. Scoppiai a ridere per l’ennesima volta e poi ripresi a baciarlo, sempre con più disinvoltura.
«Oh santo cielo, ve l’ha mai detto nessuno che siete disgustosi?» protestò una vocina stridula alle nostre spalle che mi fece sobbalzare. Mi staccai in fretta da Zayn e sbarrai gli occhi nel vedere Waliyha uscire dal bagno con un’asciugamano addosso.
«Scherzo, in fondo siete proprio carini» continuò lei, avanzando verso di noi.
«E tu da dove salti fuori?» gli chiese suo fratello, grattandosi la nuca per la confusione.
«Ho dormito qui scemo, te lo avevo detto che sarei ripartita per Bradford oggi» rispose lei con tranquillità, facendomi un occhiolino.
«Non ti abbiamo sentita rientrare, ieri sera» confessai, sorridendole.
«Non mi sorprende, Niall mi ha riaccompagnata qui all’una di notte e voi due eravate già nel mondo nei sogni»ridacchiò lei, «così ho dormito sul divano e poco fa sono andata a farmi una doccia, ma voi due continuate pure a limonare senza problemi, non mi scandalizzo.»
Detto questo,Zayn fece un broncio innocente e si alzò da tavola, mentre Waliyha corse a salutarmi con un breve abbraccio prima di tornare in bagno a vestirsi. 
«Allora, riprendiamo da dove ci hanno interrotti?» propose lui, avvicinandosi silenziosamente.
«Zayn, dobbiamo prepararci per andare a scuo..» balbettai, ma fui interrotta dal sapore dolce delle sue labbra sulle mie.




 

 
***



Ebbene, eccomi qua, ce l'ho fatta!
Devo darvi un triste annuncio a cui ancora non riesco a credere; il prossimo capitolo sarà ufficialmente l'ultimo della ff (già piango ahah) e mi piacerebbe sapere come vorreste che la storia finisse, sono curiosa di sapere le vostre idee e se magari qualcuno riesce ad indovinare! **
 
un bacio e a presto 

-marty.
 

  
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