30/10/2015
2 recensioni
Teke Teke
*Facciamo uno scherzo di gruppo a X per farlo morire di paura*
Siamo al 31 ottobre, ed è Halloween per tutti, anche per i pirati di Cappello di Paglia.Idea del capitano che subito - più o meno - tutti - più o meno - hanno acconsentito a mettere in atto.
Alla fine ne è uscita fuori anche una festa simpatica, in cui ognuno aveva indossato il costume più spaventoso che fosse riuscito a trovare, e la Sunny era stata decorata come un vecchio galeone fantasma.
Sanji aveva cucinato dei veri manicaretti, nonostante alcuni avessero dei nomi quasi macabri, come le ossa dei morti, cosa che se non fossero stati tanto buoni avrebbero fatto venire i sensi di colpa a Brook con la convinzione di essere cannibale.
E tra dolcetti, scherzetti, canti e balli la serata era andata avanti in allegria, finché...
- Ehi, Robin! Conosci qualche storia paurosa? Non è una festa di Halloween senza un po' di terrore! Shishishishishì - disse Rufy guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Usopp, che non aveva per niente voglia di stare ad ascoltare uno dei racconti dell'archeologa.
- Certamente - rispose la ragazza sorridendo mentre il cecchino la malediceva silenziosamente.
- Oh, ma come si è fatto tardi! Bene ragazzi, io me ne vado a letto! - mentì il nasone, fingendo uno sbadiglio, mentre Robin si sedeva comoda per iniziare la sua storia.
- Torna subito qui! La dolce Robin sta per iniziare a raccontare! Dormirai più tardi... procedi pure, Robin-chan -
- Teke Teke. La storia narra di un ragazzo che, andando via da scuola, sentì uno strano rumore alle sue spalle, qualcosa di simile a un teke-teke-teke, ma non ci badò molta attenzione. Aveva solo voglia di tornare a casa dopo un'intera giornata passata sui libri... -
- Sicuramente aveva anche fame! -
- Sta' zitto e lasciala continuare! -
- ...non badò molta attenzione a quello strano suono finché non lo avvertì nuovamente, insieme alla sensazione di avere qualcuno alle sue spalle a osservarlo. Voltandosi vide una bella ragazza... -
- Una bella ragazza? E com'era, bionda? O forse era rossa come la meravigliosa Nami-san, oppure mora come la dolcissima Robin-chan, o magari... -
- Adesso sei tu ad aver interrotto Robin, Torciglio -
- ...voltandosi vide una bella ragazza affacciata a una finestra. La giovane aveva le braccia posate sul davanzale, e lo fissava. Aveva uno sguardo perso, assorto, quasi malinconico. Accortasi di essere osservata sorrise e strinse le braccia attorno al corpo. All'improvviso cadde dalla finestra e atterrò sul suolo... -
- Poverina! Chiamate un medico! Un medico! -
- Chopper..! -
- ...il ragazzo si rese conto, con orrore, che la ragazza era priva della parte inferiore del corpo... -
- Quindi non avrei potuto chiederle di che colore portasse le mut... - non ebbe il tempo di finire la frase che un pugno di Nami lo colpì.
- ...non poteva essere vero, non poteva essere viva. Era terrorizzato. Cosa avrebbe dovuto fare? Chiamare aiuto? Nessuno gli avrebbe creduto. Mentre lui si faceva prendere dal panico a causa della situazione non si rese conto che la ragazza stava iniziando ad avvicinarsi a lui, correndo sui gomiti e producendo un rumore simile ad un teke-teke-teke, lo stesso rumore che aveva sentito minuti prima... -
- Scappa, fratello! Fuggi! -
- ...il ragazzo provò a scappare, ma era paralizzato dalla paura, non riusciva a muoversi. In pochi secondi lei fu sopra di lui, estrasse una falce e lo tagliò a metà, rendendolo come lei. - sorrise - Si dice che i malcapitati che vengono uccisi in questo modo diventino, a loro volta, dei Teke Teke. - fece una piccola pausa - Ora puoi andare a dormire, Usopp: è finita -
- B-bene... b-buonan-n-notte ragazzi!.. voi non v-v-venite?? -
- Tu inizia a salire le scale, noi ti raggiungiamo - Usopp non si accorse del ghigno che si era disegnato sul volto dello spadaccino, e proseguì.
Arrivato in cima alle scale avvertì uno strano rumore, ma, nonostante tutto, familiare.
Cos'era?
Sembrava quasi un... teke-teke-teke.
Impossibile, si disse! Era solo una storiella! O almeno così pensava prima di voltarsi e vedere qualcosa di strano: il corpo di una ragazza senza gambe che lo fissava. Aveva uno sguardo strano, inquietante, e quegli occhi blui gli ricordavano... - Robin?!? -
La ragazza cominciò a muovere le braccia producendo quell'agghiacciante suono, e il povero cecchino cacciò un urlo terrorizzato, che scemò soltanto quando si accorse che la ragazza non si stava affatto muovendo dal posto, ma che, anzi, era scomparsa in un turbinio di fiori. Solo quando sentì il resto del gruppo salire le scale ridendo si rese conto di essere stato vittima di uno scherzo.
- Non puoi lamentarti: non hai voluto darmi le tue caramelle. Com'era? Dolcetto o scherzetto?, giusto? Tu avevi un debito con me! - e alla spiegazione di Nami non potè che mettersi a ridere insieme agli altri.
Appunto mentale: a partire dal prossimo 31 ottobre regalare SEMPRE i propri dolci alla navigatrice se non si vuole rischiare un infarto.
Angolo Autrice
Ciao a tutti! Sono tornata!
Amo Halloween, quindi quando sul gruppo Facebook EFP - Fandom One Piece - a cui siete tutti invitati a prendere parte :) - si era deciso questo prompt event non ho potuto che gioirne.
La storia racconata da Robin è una leggenda metropolitana giapponese, e una delle mie preferite insieme ad Aka Manto e la Kuchisake-onna. Se siete appassionati dell'horror e non le conoscete ancora ve le consiglio, perché meritano parecchio *^*
A presto♥