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Autore: AnimeAly    30/10/2015    2 recensioni
"Ogni giorno mi spruzzi addosso il profumo della mamma, non so perché, lo fai e basta. È davvero buono..."
"È scoccata la mezzanotte, sento ancora quell'aria gelida che avevo sentito la scorsa volta..."
Ciao a tutti!!!! Vengo ad infettare questo fandom con le mie "creazioni"!! Sinceramente amo Mad Father e spero di scrivere delle cose decenti, o anche qualcosa di più, e che dire... Buona lettura!!! ^-^
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aya Drevis, Dio, Monika Drevis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Revenge, this is a good doll
 
Padre, quanto ti ho voluto bene... Sin da quando ero nata te ne ho voluto. Quando feci i miei primi passi tu mi guardavi e mi applaudivi, incitandomi a continuare, e forse, nei tuoi occhi, c'era già quel scintillio che avevi quando mi hai distrutta, già pensavi a ciò che sarei diventata, sotto le tue malefiche mani, in una notte di luna piena, dove zombie assettati di vendetta e creature in decomposizione, si aggiravano nelle stanze della nostra grande villa fuori città , fredda ed elegante, lontana da tutto e tutti. Forse ora ne conosco il motivo: non volevi che le urla delle tue cavie venissero ascoltate da persone al di fuori di me e Maria. Direi anche la mamma ma... Anche lei è caduta nelle tua rete di follia. Se ora non fossi come mi hai conciato, sicuramente starei piangendo, conosco me stessa. E si, mi hai conciato, rovinato e... E... Distrutta, si , questo è il termine adatto per descrivere ciò che mi hai fatto. Forse sarò ripetitiva con questa parola, e forse ti avrò già fatto innervosire, tu non sei mai stato molto tollerante agli errori, ti piaceva scrivere e non facevi il minimo errore, i tuoi testi erano impeccabili. Questo mi fa ricordare la storia che scrissi per me, quando avevo cinque anni e avevo finito tutti i libri di favole che avevi comprato per me, insieme alla mamma, quando Maria non esisteva ancora nella tua vita. Avevi deciso di scrivere una storia per me, ci avevi messo giorni ed ogni ora ti venivo a trovare, per sapere come stesse andando il lavro, e quanto mancasse alla fine. La fine non era la classica "E vissero tutti  felici e contenti", era un finale tragico, molto simile al finale del libro che leggevo in quel periodo, quello che parla di una ragazza che aveva un'innaturale potere del fuoco, e che alla fine moriva per colpa del suo stesso potere. La storia che avevi inventato finiva con la morte della protagonista, in una pozza di sangue.
Se pensi che sia pazza, sappi che potrebbe essere la verità...questo mio nuovo corpo, questi miei lungi capelli raccolti che non si rovinano mai, questo mio volto addolcito, con gli occhi socchiusi e le labbra serrate. La mia pelle chiara ormai non emana più calore, i miei occhi non brillano più. Tutto ciò mi fa impazzire.
Ogni giorno mi spruzzi addosso il profumo della mamma, non so perché, lo fai e basta. È davvero buono. Lo avevi scelto bene, quel giorno, forse l'unica scelta giusta nella tua vita, insieme a quella di sposarti con la mamma, prima di spezzarle il cuore con un freddo coltello, una pugnalata al cuore direi. Gliene hai fatte tante a lei, di pugnalate, e Maria ne era complice, complice di un reato d'amore. Ma tu l'ami veramente quella donna, o è solo per tenerla buona e usarla anche lei come cavia in futuro....? 
Padre, da quando sono diventata una bambola l'unica cosa di bello che mi hai dato è questo trono, con questo sono la bambola perfetta. Tutte le altre mi odiano in un certo senso, erano le mie migliori amiche una volta, ora non più, sono invidiose della mia postazione e del mio vestito. Il mio vestito... Rosso come il sangue, dai ricami oro e il pizzo bianco, il fiocco rosa stona leggermente ma la collanina che mi stringe il collo è peggio di un guinzaglio. Il fiocco bianco dietro di me è un sostituto del mio rosso, l'unico ricordo della notte prima di diventare immobile, e di tacere. 
Quella notte, non ci eravamo solo noi tre nella casa, insieme ai morti tornati a vivere per colpa della maledizione, c'era anche un uomo pelato, dagli occhi rossi, era vestito molto elegante e portava un capello. Tu lo conosci? Neppure io... Mi aveva detto il suo nome, ma non riesco a ricordarlo, la mia testa è vuota. Ricordo che mi aveva aiutato a trovarti, appariva nello stesso modo in cui scompariva, nel nulla. Chissà dove si trova ora... ?
Se non ricordo male, questa notte sarà un'anno che sono diventata il giocattolo preferito di molte bambine. Forse la mamma cercherà ancora di portarti negli inferi insieme a lei... In fondo ti ama. Solo che, questa volta, io non ci sarò, e se mai ci sarò non ti salverò, lascerò che  le anime delle persone che hai ucciso ti trascinino nell'Inferno, così la mamma potrà riposare in pace, affianco al suo uomo. 
Mezzanotte... Semmai succederà, ti guarderò sprofondare...
 
 
 
È scoccata la mezzanotte, sento ancora quell'aria gelida che avevo sentito la scorsa volta. Sento una voce che mi chiama... Mamma... ? Un calore umano mi abbraccia da dietro, i corti capelli color oro contrastano i miei color pece
"Bambolina... Oggi profumi più del solito..." Una voce dal dietro mi fa aprire leggermente di più gli occhi color del cielo. Questa voce...
"D-Dio... ?" Con mio grande stupore, riesco a pronunciare queste parole dopo tanto tempo. Un formicolio mi pervade tutto il corpo. Risento il mio corpo muoversi, sento che sto' rinascendo
"Aya..." La sua profonda voce mi conforta, chiudo gli occhi, finalmente il mio corpo può muoversi... Posso tornare a camminare, posso tornare a parlare, posso abbracciare Dio... "È da tanto che non ti vedo... C'è una persona che vorrei che rincontrasti..." Mi dice staccandosi e lasciandomi girare lentamente la schiena. Sussulto e sgrano gli occhi
"Aya... Tesoro..." Mi dice allungando le braccia
"M-mamma...!" Esclamo iniziando a piangere, che bella sensazione piangere. Cerco di alzarmi dalla sedia, ma finisco col cadere a terra, dei risolini sussurrati si udiscono per la stanza, quelle bambole... Dio mi afferra delicatamente per il braccio e mi fa alzare, reggendomi alla sedia. Mi avvicino lentamente, sostenuta dal biondo. Mia madre... Quanto è bella... Si avvicina anche lei, e l'abbraccio. Riesco a sentire una massa simile a quella di un corpo, la stringo delicatamente, mi devo riabituare. Il calore torna nelle mie vene, il corpo di mamma è sempre stato un punto a suo favore... Forse non lo potrei mai avere.
Le sue braccia mi stringono forti a lei, sprofondo il viso nel suo petto formoso, è tiepido.  Con una mano mi accarezza la testa e inizio a smettere di piangere salate lacrime di disperazione
"L'ultima volta che ti vidi..." Inizio tirando su col naso "volevi portare via papà... Sono felice che tu sia qui" 
"Bambina mia... Non abbiamo molto tempo..." Annuncia malinconica. Alzo il viso verso il suo, sono molto più bassa di lei, interrogativa
"Come... ? Ci siamo appena ritrovate..."
Lei mi accarezza la testa e mi sorride dolcemente "Aya... Voglio portarti con me e Dio..." Sgrano gli occhi confusa "È strano.." Ammette "Ma posso portarti con noi degli inferi... Vivrai meglio lì, al posto di stare seduta tutto il giorno. Potrai camminare, parlare, fare tutto quello che vuoi... ! Ma prima..." Si volta verso Dio e lui accenna un si con la testa
"Vieni Aya, ti spiegherò tutto..." Mi dice allungandomi una mano, do uno sguardo alla mamma, lei continua a sorridermi. Con lo sguardo mi dice "seguilo, non ti pentirai"
"Ma-ma, tu?" Le chiedo "Tu vieni con noi, vero?"
"Piccola mia... Io ho un conto in sospeso..." Mi dice, ma credo manchi qualcosa alla frase
"Vai da papà, non è così... ?" Le chiedo abbassando lo sguardo e staccandomi. Lei tira un sorriso "... VOGLIO VENIRE ANCHE IO!!" Annuncio. Lei mi guarda neutra, e si gira verso Dio
"Aya, ne sei sicura? Secondo me è meglio..."
"No!" Lo interrompo "Voglio andare anche io da papà!" Il biondo si arrende e si gratta la testa
"Mi spiace Monika, ci ho provato..."
"Nessun problema Dio, sei stato davvero gentile ad accompagnarmi, puoi tornare" annuncia mia madre, prendendomi la mano. Lui  scuote la testa orizzontalmente
"Neanche morto!!" Dice, per poi ridere subito dopo "Anche se lo sono già... Ma io non lascerò Aya e lei, verrò con voi" detto questo aprí la porta della stanza delle bambole e fece una specie di inchino "Prego signorine..."
Io guardavo quanto fosse dannatamente gentile quel ragazzo, non aveva paura, era deciso. Mia madre mi scisse la mano
"Allora, sei pronta?" Mi chiese. Io annuì 
"Andiamo guardarlo sprofondare nei suoi stessi peccati..." Annuì e ci incamminammo in cerca di Alfred.
Questa è la mia vendetta...
 

Hello hello!!!:
Hiiii!!! Sono AnimeAly, amante sfegatata di anime e manga, quanto di Mad Father, e inizio a postare questa storia su questo fandom!!! ^-^
Questa mia ff nasce dalla voglia di scrivere su questo meraviglioso RPG e spero che abbia scritto tutta la mia passione dentro queste righe ^w^ 
L'inizio parla dei pensieri di Aya bambola verso il padre, poi si va alla rinascita di Aya, fino alla vendetta delle due donne. Avrete sicuramente notato le coppia Dio/Aya, o Aya/Dio ;) una recensione sarebbe una carica in più per scrivere ancora... Spero lo facciate!!! ''w'' 
Avviso che chiunque piaccia l'anime/manga "Soul Eater", scrivo anche lì e potete fare un salto nel mio profilo per trovarle subito
-Ma è legale la pubblicità?-
Non ricordo Aly, non ricordo...
kiss, kiss
   
 
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