Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: daeronIII    30/10/2015    0 recensioni
Dopo la caduta di Approdo del Re Ned Stark viene a sapere dell'improvvisa morte di Robert e per garantire la pace nei 7 regni si vede costretto a reclamare il trono per se e la propria discendenza. Bastera questo per assicurare un futuro sereno alla sua famiglia e al popolo? Questa storia non è mia, l'ho solo tradotta dall'inglese. Il vero autore si chiama ary riddle. Se desiderate leggerela in inglese dovrete digitare il titolo su google e la troverete al primo risultato. Spero comunque che ve la godiate anche nella nostra lingua.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Eddard Stark, Jaime Lannister, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Tutti i membri del Concilio Ristretto erano in piedi a discutere animatamente quando Ned entrò nella stanza. Da quello che riuscì a capire, stavano discutendo su che cosa presentargli nel momento in cui fosse entrato e su come reagire. Stannis intendeva lanciare un attacco su larga scala mentre Kevan proponeva di concentrarsi prima sul rafforzamento della costa occidentale. Ma non appena entrò nella stanza, tutti restarono in silenzio. "Miei signori, sedetevi.” disse Ned mentre prendeva posto a sua volta. "Che notizie da Castel Granito?"

Varys fu il primo a parlare. "L'attacco a Lannisport è stato devastante. La flotta ribelle ha mandato alcuni uomini con scialuppe di salvataggio durante la notte per disperdere Altofuoco tra le navi Lannister. Dopo, sono bastate alcune torce per trasformare il porto di Lannisport in un inferno. Bisogna ammettere che era piuttosto ingegnoso."

Stannis lo derise. "Sono sicuro che gli uomini che sono morti lì apprezzano che tu ti complimenti con i loro assassini."

Varys sembrò ignorare il commento. "Navi Greyjoy sono state avvistate dalle Isole Scudo fino a nord di Deepwood Motte."

"Dobbiamo proteggere le nostre coste e preparare la flotta per invadere le Isole di Ferro. Balon Greyjoy fermerà questa follia finché non gli daremo altra scelta." disse Kevan.

"Non possiamo attaccare fino a quando la flotta di ferro può muoversi liberamente." osservò maestro Gorman.

"Dite a lord Paxter Redwyne di mobilitare la sua flotta. Victarion Greyjoy non avrà altra scelta che concentrare tutta le sue forze su di loro, il che ci darà la libertà di attaccare le Isole di Ferro." rispose Hoster.

"Paxter Redwyne è un comandante incompetente. La sua flotta è grande ma piena di uomini che non hanno combattuto una sola battaglia. Durante l'ultima guerra, erano ancorati al largo di Capo Tempesta e non hanno fatto nulla. La Flotta di Ferro invece saccheggia le navi e le città straniere da anni. Le loro navi sono dotate di equipaggi temprati e veterani, inoltre Victarion Greyjoy è uno dei migliori comandanti in vita." replicò Stannis.

"Abbiamo bisogno di affrontare la Flotta di Ferro prima di poter invadere le isole." rispose Jon. Il resto del consiglio annuì.

Ned si decise a parlare. "Allora la nostra linea di condotta è chiara. Lord Stannis prenderà il comando della flotta e salperà per Arbor. Lì si unirà a quella di lord Redwyne e darà la caccia alla Flotta di Ferro. Non possiamo fare nulla fino a quando loro non sono eliminati."

Stannis non sembrava soddisfatto del piano. Molto probabilmente perché significava lavorare con la gente che aveva combattuto durante la ribellione, ma non protestò. “Vostra grazia, se volete scusarmi, devo iniziare a organizzare la spedizione." Ned annuì e Baratheon si alzò dal tavolo e uscì dalla stanza.

"Vostra grazia, i lord Tywin Lannister, Mace Tyrell e Benjen Stark stanno organizzando le difese lungo la costa orientale, ma il Nord non ha una flotta e l’Occidente l’ha persa a Lannisport. Forse è più prudente scegliere un punto di incontro dove le loro forze si uniscano per poi attaccare le isole." suggerì Gorman.

"Castel Granito è la più forte fortezza vicino alle Isole di Ferro ed è in grado di sopportare migliaia di soldati esterni sue mura." aggiunse Kevan. Ned non gradiva l'idea di mettere piede all'interno di Castel Granito. Non lo aveva punito per le sue azioni durante la guerra solo per preservare la pace. Personalmente avrebbe volentieri tagliato la testa a Tywin e Jamie per tutte quelle cose terribili. Ned era riuscito a salvare la famiglia reale, ma non riusciva a smettere di pensare alle migliaia di civili che erano stati macellati quando l'esercito di Tywin aveva preso Approdo del Re. Ma Castel Granito era il posto migliore per organizzare l’esercito in attesa che Stannis affrontasse la Flotta di Ferro.

"Maestro Gorman inviate un corvo a Castel Granito per ordinare a lord Tywin di aspettare il nostro arrivo. Ser Kevan si recatevi lì e fate in modo che un riparo sia preparato per le nostre truppe una volta arrivate. Inviate un corvo anche a lord Mace Tyrell, deve dividere le sue forze. Una metà proteggerà le sue coste, mentre l'altra si unirà alla nostra invasione armata. Lord Hoster riunirà i suoi uomini per proteggere il proprio tratto di costa e unirsi alle forze di Castel Granito. Richiedete anche al principe Doran di partecipare, e ai lord della Tempesta. Avremo bisogno di loro per proteggere le loro coste nel caso in cui la Flotta di Ferro si sposti sul Mare del Tramonto, anche da eventuali pirati che potrebbero tentare di approfittare della situazione. Jon, rimarrai qui a governare al mio posto." comandò Ned.

Nient’altro aveva bisogno di essere detto. Gorman, Kevan e Hoster si inchinarono e congedarono mentre Jon rimase. "Questo è il momento della verità, Ned. Se non riesci a sconfiggere Balon e riportare i Greyjoy sotto il tuo comando, le altre grandi case seguiranno il loro esempio e tutta Westeros annegherà nel caos. E’ necessario fare un esempio di Balon e assicurarsi che nessuno potrà mai ribellarsi di nuovo." disse Jon. L'ultima volta che il vecchio lo aveva guardato così era stato il giorno in cui lo aveva informato della morte di suo padre e Brandon. Jon aveva letto la lettera di Aerys Targaryen, esigente le teste di Ned e Robert. Poi aveva gettato la lettera in un camino e giurato giustizia per gli Stark e i Baratheon.

Catelyn non fu contenta quando Ned le diede la notizia un'ora più tardi. "Non voglio mandare qualcun altro a combattere le mie battaglie per me." le spiegò nella loro stanza.

"Tu sei un re! Puoi mandare chiunque altro!" esclamò Catelyn.

"E’ questo il tipo di re che vuoi io sia?! Qualcuno che manda gli altri a fare le sue funzioni per lui?! Qualcuno che si nasconde nel suo castello mentre altri combattono e muoiono per lui?! E' questo l’esempio per nostro figlio?!" scattò Ned. Il loro matrimonio era stato combinato, ma nel corso degli anni Ned e Catelyn avevano cominciato a conoscersi, capirsi e amarsi. E la prima cosa che Ned aveva imparato su di lei in tutto questo tempo, era che non voleva vedere il marito marciare in guerra di nuovo.

I due rimasero in silenzio per un attimo, permettendo ai loro animi di calmarsi. "Quando parti?" domandò Catelyn. Doveva saperlo che non c'era modo di convincere Ned, inoltre gli si sarebbe spezzato il cuore a vederla in questo modo. Vide sul suo volto lo stesso sguardo di sette anni fa, quando Ned era partito per combattere con Robert contro il Re Folle.

“Domani.” rispose Ned. Non era sicuro se doveva dire altro e, se sì, che cosa. Niente che avesse potuto dire li avrebbe fatti sentire meglio.

"Non m’importa di quante truppe disponi, Ned. Tutto ciò che serve è un errore o una freccia fortunata e i nostri figli cresceranno senza un padre. Non m’interessa quanti servitori e educatori avranno. Robb, Sansa e Arya hanno bisogno del loro padre. Fai quello che devi per tornare a casa vivo." lo supplicò Catelyn.

"Lo farò." promise Ned.

Il mattino dopo, Ned parlava a malapena a sua moglie. Pensò che era meglio così. Robb e Jon sembravano avvertire la tensione durante la colazione e tacevano. Sansa era ignara di tutto e parlava con la sua bambola preferita. Ned non poteva fare a meno di sorridere alla sua innocenza. A volte voleva che lei non dovesse mai crescere e scoprire quanto crudele e pericoloso il mondo era in realtà. Ma aveva promesso ai Martell che se avesse avuto una figlia, lei avrebbe sposato Aegon. Una volta maggiorenne, Sansa sarebbe partita con il fidanzato per la Roccia del Drago.

Alcune ore dopo, a mezzogiorno, gli alfieri delle Terre della Corona erano arrivati fuori dalla città ed erano in attesa del loro re. Eddard Stark aveva indossato la sua armatura nera con un meta-lupo d'oro sul petto. Prese con sé Ghiaccio. Aveva bisogno di essere presentabile per incontrare i suoi alfieri. Nel cortile centinaia si erano riuniti per vedere il re, tra cui Jon Arryn, Lysa, Elia, Aegon, Rhaenys, Daenerys, Catelyn, Arya, Sansa, Robb e Jon. Tutti loro si piegarono ginocchio quando uscì. Molti del Concilio Ristretto non erano presenti, dovendo fare i preparativi per la guerra. Stannis era al porto a preparare la sua flotta, Hoster e Kevan avevano già lasciato la città. Solo maestro Gorman, Varys e Jon erano in attesa di vedere il re. "Alzatevi." ordinò Ned e tutti tornarono in piedi. Aveva così tante cose da dire, eppure così poco tempo per farlo. I suoi alfieri stavano aspettando e avevano bisogno che tutto si svolgesse in modo rapido.

Si avvicinò a Jon Arryn. "Durante la marcia verso questa città avevamo giurato che quella era l'ultima volta che noi avremmo marciato in guerra." disse Ned.

"Almeno tu l’hai fatto per principio. Io volevo la pace solo perché sto diventando troppo dannatamente vecchio per tutto questo." ridacchiò Arryn.

I due si misero a ridere e poi si strinsero la mano. "Prenditi cura di tutto mentre sono via.” disse Ned.

"Non ti preoccupare. Mi assicurerò che i bambini non distruggano la Fortezza Rossa mentre siete via. E tu vedi di far rimpiangere a quei dannati il giorno in cui hanno scelto di ribellarsi.” replicò Arryn.

"Addio, vostra grazia. Vi auguro buona fortuna e una vittoria rapida." lo salutò Varys.

"Possano i Sette vegliare su di lei." gli augurò maestro Gorman.

Ned si avvicinò a Elia. "Vi prego di aiutare Catelyn in qualsiasi modo possibile." le chiese.

"Lo farò, vostra grazia." rispose lei.

Ned disse addio a Rhaenys e Aegon prima di focalizzare la sua attenzione su Daenerys. Senza i suoi genitori, Ned era davvero l'unica figura genitoriale nella sua vita. Certo Elia era stata una buona zia per lei, ma Ned era quello che l'aveva cresciuta, aiutata con i suoi primi passi, insegnato la lingua di Westeros. Questa era la prima volta nella sua vita in cui stava per essere separata da Ned. Daenerys balzò in piedi e gli diede un abbraccio. "Non voglio perdere anche voi." aggiunse. Ned la mise giù e la baciò sulla fronte. "Non causare troppi problemi mentre sono via." la consolò.

Ned raccolse Sansa tra le braccia e la baciò sulla testa. "Papà tornerà presto. Te lo prometto." le disse prima di metterla giù. Come Daenerys, Sansa stava piangendo. Ned avrebbe voluto dire qualcosa per farla sentire meglio, ma nessuna parola gli veniva in mente.

Fece cenno a Robb di farsi avanti. “Vorrei che ieri avessimo avuto più tempo per parlare ma sembra proprio che dovremo aspettare." disse Ned.

"Perché mamma è così arrabbiata con te? Non stai solo facendo il tuo dovere?" chiese Robb.

Ned sospirò. "E’ solo preoccupata, tutto qui."

“Ma tu hai lo zio e il nonno a combattere con te, e anche lord Stannis e i Tyrell." disse Robb. Chiaramente il ragazzo aveva origliato ancora, Ned non lo aveva mai ritenuto un difetto. Finché non si fosse trattato di qualcosa di privato.

"Questo non lo rende più facile e non so per quanto tempo starò via. Prenditi cura di tua madre e delle tue sorelle per me e io prometto che potremo parlare al mio ritorno.” promise Ned. I due si abbracciarono e poi Ned prese Jon da parte. "Ho bisogno che tu ti prenda cura di Robb mentre sono via. Puoi farlo?" gli chiese.

Lui annuì. "Resta al sicuro."

I due si abbracciarono e poi Ned fu faccia a faccia con la sua regina. Lo sguardo solenne di ieri sera era ancora sul volto di Catelyn. Niente di ciò che aveva detto avrebbe cambiato i suoi sentimenti. Voleva la sua famiglia insieme e al sicuro, non separati e a combattere in battaglia. Senza dire una parola, porse la piccola Arya al padre. Nonostante la sua età, la bambina era incredibilmente energica e volitiva. Catelyn aveva sempre scherzato sul fatto che Arya sarebbe stata più grande di Robb e Sansa insieme una volta cresciuta. "Puoi dire pappa?" chiese Ned. Arya sorrise, ma non disse nulla. Poteva dire mamma o pappa a volte, ma non sempre. Ned sperava di sentirlo un'ultima volta prima di partire, ma non aveva il tempo di aspettare. Baciò Arya sulla guancia e la restituì a Catelyn. Sua moglie si chinò in avanti e rapidamente baciò Ned.

“Torna dai nostri figli vivo. Torna da me vivo.” gli ordinò. In quel momento poteva vedere attraverso la sua maschera di compostezza per vedere quanta paura aveva di perderlo.

"Lo farò." promise Ned. Si voltò e si avvicinò a ser Barristan che teneva le redini di uno stallone bianco, di razza, appositamente per il re. Montò l'animale e diede alla sua famiglia e agli amici un ultimo sguardo. Barristan consegnò a Ned l'elmo e poi montò su un cavallo accanto a lui. Ser Mandon Moore e Brynden Tully cavalcarono dietro di loro insieme a decine di altri cavalieri come scorta. "In marcia!" comandò il re.

Non importava per quanto tempo Ser Davos Seaworth avesse navigato sulla Furia, si sentiva sempre fuori posto. Fiore all'occhiello della flotta di Stannis era una nave da guerra di trecento remi con un ponte coperto. Catapulte erano state montate a prua e a poppa. Nonostante le sue dimensioni, era ancora notevolmente veloce e agile. Un grande cervo nero era dipinto sulle sue vele, affinchè tutti coloro che la vedessero capissero chi la comandava. Davos aveva sempre navigato su piccole ma manovrabili navi durante i suoi giorni come contrabbandiere ma ora non era solo su una delle più grandi navi di Westeros, ma serviva su di essa. Stannis Baratheon aveva ordinato alla flotta reale di prepararsi a partire immediatamente e gli uomini dell'equipaggio erano corsi subito ai propri posti.

Davos si avvicinò a Stannis che era in piedi sul ponte di prua a ispezionare il resto della flotta. “Mio signore, metà dei capitani sono pronti a salpare e gli altri lo saranno entro un'ora." riferì.

Stannis mantenne lo sguardo sulle altre navi. "Una volta che siamo in viaggio, voglio iniziare l’addestramento degli uomini. Sottoponili a qualsiasi esercizio sia necessario, ma voglio che siano pronti per la battaglia prima di raggiungere Arbor."

"Certo, mio signore.” rispose Davos. Si era aspettato un tale ordine dal lord di Capo Tempesta. Stannis non voleva solo essere preparato, ma vincere. Il suo compito era quello di distruggere la Flotta di Ferro e Davos sapeva che sarebbe morto piuttosto che fallire.

"E una volta che ci uniamo a lord Redwyne potrai prendere il comando dell'avanguardia." aggiunse Stannis. Ciò lo colse alla sprovvista. Nobili provenienti da famiglie risalenti a centinaia o anche migliaia di anni erano i normali candidati per un tale onore, eppure Stannis lo stava dando al figlio di un pescatore comune.

“Mio signore. Sono onorato ma sicuramente un tale onore è riservato a qualcuno di maggiore importanza." protestò Davos.

"L’importante per la flotta reale è che la guidi qualcuno che sa il modo di pensare del nemico. Più di una volta hai navigato attraverso il Mar del Tramonto e sei riuscito a sottrarti alle loro navi." rispose Stannis. Nel Mar del Tramonto, ogni contrabbandiere aveva bisogno di sapere come evitare gli Uomini di Ferro. Le leggi contro la pirateria non significavano niente per loro in mare aperto. Davos aveva imparato i loro trucchi, come braccavano la loro preda, e come scivolare davanti a loro indisturbati.

Sapendo che non poteva convincere Stannis a cambiare idea, Davos annuì. "Vi servirò bene, mio signore, ma lord Redwyne non sarà contento."

"Imparerà.” grugnì Stannis.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: daeronIII