CIOCCOLATA CALDA
CON PANNA

 

 

Piove...l'acqua scende giù lenta a pulire le strade di Parigi dopo l'ultimo assalto  ad una carrozza nobile.

Sentivo dentro di me qualcosa di strano, una brutta sensazione, come se dovesse accadere qualcosa di brutto, ed in effetti fu così.

Ieri sera a notte fonda, sento sbattere violentemente la porta d'ingresso del grande palazzo Jarjayes, scendo  dal mio  modesto letto, prendo la vestaglietta di lana, sistemo la cuffietta e m' incammino prendendo le candele, ancora parzialmente accese.

Esco dalla mia stanza e trovo davanti a me, il Generale Jarjayes con accanto la figlia Oscar e mio nipote Andrè; sistemo bene i miei occhialini e per un poco non mi metto a gridare.

Mio nipote, il mio bellissimo e sfortunato nipote, pieno di graffi  ferite e sangue ovunque; metto la mano davanti agli occhi in preda al panico ed al dolore nel vederlo così.

Corro verso di lui, la vestaglietta scivola giù lasciandomi in camicia da notte, ma non mi interessa, devo andare dal mio bambino.
 

- Andrè...oddio Andrè... cosa ti hanno fatto, e voi Madamigella siete ferita?.... se solo li avessi tra le mani... come si sono permessi di toccarvi... questi...questi...

- Nonna ti prego stiamo bene, il dottor Lassonne sarà qui a momenti, prepara il letto di Andrè, lui ha più bisogno di me in questo momento.

- Va bene...- mentre si avvicina al nipote- Andrè, dimmi ... stai bene vero?... ti prego dimmi qualcosa.

- Sto bene nonna, sto bene...
 

Arrivati davanti al letto di Andrè, mi avvicino a lui guardandolo in viso, siamo soli in questo momento.
 

- Andrè dimmi la verità, tu non stai bene, puoi ingannare tutti tranne me.

- Nonna...ho avuto paura di perderla, tutta quella gente, quelle urla...è stato un attimo, mi hanno trascinato via e lei pure...non so poi cosa sia successo...non lo so ...avevo il cuore che mi scoppiava.

- Oh tesoro... - l'abbraccio baciandogli la testa come quando era piccolo- ora sei vivo ed anche lei, vediamo cosa dice il dottore e poi ti riprenderai.

- Va bene nonna...
 

Lo bacio un' ultima volta, entra il dottore insieme ad un preoccupato Generale.
 

- Vado a preparare una cioccolata calda il tempo della visita.

- Va bene Marie, gli farà bene. (Lassonne)
 

Mi avvio verso la cucina, per fortuna ho recuperato la vestaglietta, fa piuttosto freddo la notte.

Inizio a preparare tutto il necessario, quando ad un tratto sento dei rumori dietro di me, mi giro e mi sorprendo a vedere Oscar dietro lo stipite della porta, si vede solo metà della sua figura, con la mano sinistra appoggiata al legno mentre mi guarda con gli occhi rossi, deve aver pianto.
 

- Bambina mia vieni qui, non stare ferma li, fa freddo, dai entra.

- Cosa stai facendo nonna?...

- Sto preparando una cioccolata calda per Andrè, ne vuoi un pò anche tu?

- SI grazie nonna... ne ho bisogno.
 

 Sposta la sedia dal tavolo e si siede, noto il suo silenzio per me assordante, mi rendo conto che quando fa così ha un tumulto al suo interno.

Verso la cioccolata in una tazza e un'idea mi balena in mente, prendo la panna e gliela metto su, come quando era piccola, è da molto tempo che non gliene preparo una così, le farà piacere.
 

- Eccola qua come piace a te.

- Oh nonna... nonna... io...io..

- Non dire nulla Oscar...- mentre mi avvicino a lei facendola appoggiare sul mio petto- piangi le tue lacrime,  non trattenerti.

- Nonna ...stava per morire...l'avrei perso...

- Shhh... non dire nulla Oscar... non dire nulla, ho capito.
 

Finalmente tutto mi è chiaro, si amano, non sono riuscita a tenerli lontani, ciò che avevo pensato si è avverato, ma la vedo così donna in questo momento, non posso dirle che è tutto sbagliato... e poi cos'è sbagliato?... l'amore non è mai un errore.

Accarezzo i suoi capelli fino a quando non noto che il suo pianto si è calmato.
 

- Grazie nonna ora bevo questa cioccolata, mi farò visitare dal dottore e poi andrò a vedere Andrè come sta.

- Va bene bambina mia...
 

Passano i minuti, il dottore ha finito di visitare Andrè, ora tocca ad Oscar, mentre la visitano, vado a controllare mio nipote.
 

- Andrè ti ho portato la cioccolata calda..

- Grazie nonna ne ho proprio bisogno...- la sorseggia piano a causa delle ferite alle labbra- mmm... è buonissima grazie.
 

Mi alzo dal letto trovando davanti alla porta Oscar.
 

- Io vado... buonanotte Andrè..- dandogli un bacio sulla fronte libera dalle bende.

- Notte nonna e grazie per la cioccolata.
 

Mi avvicino ad Oscar e vedo ancora gli occhi resi lucidi dal pianto.
 

- Bambina mia... - mentre le accarezza il viso- non perdere tempo, prima che sia troppo tardi....

- Cosa nonna?..

- Buonanotte Oscar... - le appoggio la mano sul cuore - non farlo soffrire ancora.
 

Mi guarda con fare spaesato, poi alza lo sguardo verso Andrè, sdraiato sul suo letto.
 

- Hai ragione nonna, lo stavo perdendo... lo stavo perdendo.

- Brava bambina...
 

Si avvia verso il letto mentre mi giro per chiudere la porta e guardando di sottecchi, noto due mani che si cercano e due sguardi che valgono più di mille parole.





Angolo Marie
Dedico questa One shot ad Emerald, a Pamina Veronica Ilana e Cecile per essermi sempre vicine, la cioccolata unisce no?... spero sia di vostro gradimento, vi voglio bene Orny :*