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Autore: RaElle    31/10/2015    1 recensioni
"Madre, mi raccontate una storia?"
"Che genere di storia?"
"Quella sulla bambina divorata dal lupo cattivo!" rispose vivacemente la piccola.
"D'accordo. La mia storia però avrà qualche piccola differenza da quella che già conosci. Pronta a sentirla? C'era una volta una piccola lupacchiotta..."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Madre, mi raccontate una storia?"
Sansa si chiuse dietro il portone della stanza, e raggiunse il caminetto per ravvivarlo con qualche ceppo di legno. Qualche istante dopo gli scoppiettii del legno invasero la stanza, e la luce e il calore del fuoco resero l'atmosfera più intima.
"Che genere di storia?"
"Quella sulla bambina divorata dal lupo cattivo!" rispose vivacemente la piccola.
Sansa la guardò con amore, la mente già lontana in tempi ormai andati, e cominciò a raccontare.
"D'accordo, la mia storia però avrà qualche piccola differenza da quella che già conosci. Pronta a sentirla? C'era una volta una piccola lupacchiotta... la chiameremo Lady. Lady era elegante, una bella principessa, con un buon padre e un'amorevole madre. Con lei c'erano i suoi fratelli lupacchiotti. Quattro fratelli e una sorella. Abitavano nel Nord, lontani dagli altri animali che affollavano il reame... c'erano poche attrattive, in quel luogo freddo e desolato. Poi un giorno venne il Re Cervo, grande e grosso, e al seguito si era portato la sua corte. Leoni, leoni ovunque! Ed erano alti e affascinanti, dal portamento grazioso. Il giovane leone era bellissimo, gentile e dal cuore d'oro, tanto che ben presto fu promesso sposo alla giovane lupacchiotta.
Come ne fu contenta, lei!
Sognava di esplorare le terre che appartenevano ai Leoni... ne avevano parlato così bene. C'era il sole, l'estate non finiva mai e tanti deliziosi frutti che al Nord non esistevano.
Ma soprattutto c'erano i cavalieri!
La lupacchiotta era cresciuta con la consapevolezza che i cavalieri fossero tutte brave persone, belli d'aspetto e gentili nell'animo.
Così Lady salutò il Nord, e partì verso il suo roseo futuro, accanto al suo amato Leone.
A corte riceverà amore, dal giovane leone e dalla fiera Leonessa, la ricopriranno di gioielli e di sete, e la vestiranno con abiti di ottima fattura.
Poi il lord Lupo, suo padre, fece una cosa... stava per riportare la lupacchiotta a casa, lui l'aveva avvertita di stare lontana dal leone, le aveva detto che non erano persone di cui fidarsi.
Ma Lady amava il leone, così si oppose alla sua decisione di partire. Voleva stare accanto al suo amore.
E... il fiero, alto e biondo Re Leone, il suo amore e promesso sposo, condannò il vecchio lupo alla morte.
Dopo la morte del padre, la lupacchiotta fu presa come ostaggio. I dolci occhi azzurri che poco prima le infondevano sicurezza, si erano rivelati per la loro reale crudeltà, le grandi mani fino ad allora usate per accarezzare la lupacchiotta si sporcarono del sangue di suo padre.
Era il Leone, quello cattivo.
Non il lupo. Il lupo è freddo è orgoglioso, è leale e onorevole. Ma non crudele.
Così a corte la lupacchiotta conobbe cavalieri che dietro ordine del Re la percossero, la picchiarono e la umiliarono. Lei non valeva più nulla, in quella fortezza.
Lui glielo diceva sempre: i cavalieri non valgono niente. Lui odiava i cavalieri..."
"Ma madre!" la bloccò la piccola, occhi sgranati e espressione sconvolta sul giovane volto così simile al suo. "Non è vero, vi state sbagliando! I cavalieri difendono i deboli! Le ballate e le canzoni e persino i libri lo dicono, sono sicura che vi stiate sbagliando!"
"Credi davvero che mi stia sbagliando, figlia mia?" le chiese, mentre risentiva sulla pelle i colpi ricevuti nella sala del Trono, ripensando non senza provare brividi alla voce calma di Joffrey mentre dava ordini o mentre la derideva.
"Sì! Septa Mired ripete sempre che i cavalieri sono forti, e che sono costretti ad aiutare i più deboli!" spiegò orgogliosa.
"Vuol dire che cambieremo Septa." le rispose Sansa con un sorriso.
La piccola Cat mise il broncio, incrociò le braccia e fece l'offesa. Durò pochi attimi, la curiosità che la divorava. "Madre, chi è che odiava i cavalieri?"
"Lui... era un cane al servizio del Re. Era sempre arrabbiato e spaventava la lupacchiotta. Doveva essere anche lui cavaliere ma si era rifiutato di diventarlo. Ripeteva sempre di odiarli, i cavalieri."
"Ho capito. Perché odiava i cavalieri?"
Sansa rise. "No, questa è un'altra storia, te la racconterò, ma non ora. Continuiamo con la lupacchiotta. Dove eravamo arrivati? Lei era sola nella fortezza, circondata da leoni e sudditi altrettanto cattivi.
Così le notti lei ululava la sua tristezza, sola, sperduta in un mondo di feroci leoni... nessuno rispondeva ai suoi ululati. Non avvertiva più i suoi fratelli, non sapeva che fine avessero fatto.
Era sola.
Non aveva più amici in quel mondo. A volte il cane rognoso correva in suo aiuto. Forse è stato l'unico amico che le era rimasto in quel posto.
Così passò il tempo, nell'impero il Re Leone combatteva la guerra per il trono, e in quelle battaglie la madre della lupacchiotta e il fratello persero la vita, sopraffatti anche loro dai leoni.
Quei leoni... le stavano portando via tutto.
Le avevano tolto la libertà, ucciso la famiglia, e probabilmente la stessa sorte sarebbe toccata a lei.
Ma la lupacchiotta non si arrendeva!
Sapeva cosa doveva fare, sfruttò tutta la sua buona educazione e cortesia per tenersi in vita.
Prima o poi sarebbe andata via da quel posto, sarebbe tornata nel gelido Nord, ma almeno sarebbe stata a casa.
Quando il Re Leone si stava sposando, la lupacchiotta riuscì ad abbandonare quella gabbia dorata dove aveva vissuto i suoi peggiori incubi.
Fu un subdolo usignolo ad aiutarla, e finalmente Lady riassaporò la libertà.
Scappò e trovo la pace in un altro castello, vide pesci volare spinti giù dall'usignolo, ma era comunque sana e salva.
Qualche anno dopo la lupacchiotta riuscì a sposarsi."
"Con l'usignolo?" le chiese Cat piena di aspettative, ansiosa di sentire il resto della storia.
"No, tesoro, non si sposò con l'usignolo. Lei non voleva. Però lei si sposò, e pochi anni dopo il matrimonio se ne tornò a casa.
Il Nord era il suo posto, e non dimenticherà mai la gioia provata nel rientrarvi. Era arrivata con il suo fiero consorte in quella che fu la residenza di suo padre, e del padre di suo padre e così via.
Grande Inverno era tornato ad appartenere ai lupi.
La lupacchiotta aveva i suoi cuccioli, tre. Due maschietti e una femmina.
Lady era orgogliosa e felice dei suoi figli, ma non smise mai di pensare ai fratelli.
Ogni notte, ancora adesso, la lupacchiotta si solleva sulla Torre più alta della sua tenuta e ulula parole di speranza al vento, alla luna, agli alberi, nella speranza che i fratelli possano risponderle."
Sansa si accorse di non poter continuare, il groppo alla gola non le dava pace. Si costrinse a sorridere alla figlia, rimboccandole le coperte.
"Tesoro, è tardi, adesso dormi. Continuiamo un altra volta."
"Ma la lupacchiotta troverà i fratelli, prima o poi, vero madre?" le chiese, incapace di pensare a qualcosa che non fosse quella storia. "Madre... preferisco la vostra storia. Septa Mired sostiene sempre che i lupi siano cattivi. Ma non è vero. Lady non era cattiva. Lei..."
"... lei voleva solo essere amata. È stata sciocca, ma poi è cambiata. E ora niente storie, dormi."
Le posò un bacio sulla fronte, e arrivata alla porta le disse: "Non credere a tutto ciò che viene raccontato nelle ballate, tesoro. Non fare gli stessi errori della lupacchiotta."
Cat non dormì subito, la mente piena di lupi e leoni, mentre cercava di ricordare ogni dettaglio della storia che le era appena stata raccontata.
Era ormai nello stato di mezzo tra il sonno e la veglia, quando sentì un ululato attraversare le finestre e penetrarle il cuore.
Lady stava richiamando a sé i fratelli.
Continuò per un po', e poi anche l'ululato cessò.
Anche quella notte, nessuno rispose al richiamo.
   
 
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