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Autore: EragonForever    31/10/2015    1 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
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In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 45: Animo in tempesta

Si era appena conclusa un'altra giornata di lavoro e, con il sollievo di tutti, Konoha stava pian piano riconquistando il suo antico splendore.

Anche se Jamila era stremata, quella notte il sonno non la toccò nemmeno. Così decise di andare alla Valle per schiarirsi le idee. Si guardò attorno. I segni dello scontro erano ancora ben evidenti. Ogni attimo di quella battaglia era impresso come un segno indelebile nella sua mente.

Era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse della presenza di Sasuke al suo fianco.

“So come ti senti, anch'io ci sono passato e credimi, so benissimo che non è affatto una cosa facile.”, esordì l'Uciha.

“Infatti non lo è ... e il solo pensiero mi disgusta, solo a pensarci mi vengono i brividi” mormorò lei.

“Naruto mi ha raccontato quello che ti è successo quattro anni fa. Allora eri solo una bambina e non riuscivi a capire quello che si prova quando si uccide. Ora invece ne sei consapevole. Che cosa hai provato quando hai ucciso Ideki?”

A quella domanda Jamila abbassò lo sguardo, ma poi trovò la forza per rispondere.

“Provavo rabbia, odio e rancore, ma non il piacere o la voglia di vendetta. Quando è morto però non ho provato niente, mi sono sentita ... non so come definirlo ... libera ecco ... libera da un peso....”

“Sarà anche così, ma provi lo stesso disgusto. Non sono l'unico ad essermene accorto, ma è da quando hai ucciso Ideki che sei in guerra con te stessa, non ti dai pace per aver compiuto un simile gesto, hai l'animo tormentato come una tempesta. Anch'io ho provato quello stai provando adesso. Ma devi guardare avanti. L'importante è che Konoha sia salva, hai fatto quello che dovevi fare, quindi smettila di tormentarti, perché non serve a niente.”,la rimproverò l'Uciha, severo.

Jamila non seppe più che fare, quelle parole la travolsero come un uragano di verità. Nel suo cuore sentiva che aveva ragione. Non riuscì a replicare e si chiuse nel suo silenzio.

Riuscì solo a dire “E' vero, hai ragione”

Quella notte però la passò in bianco, con lo sguardo fisso sulla bianca luna piena che brillava nel cielo notturno. Lei se restò seduta sul letto, Kyuu in grembo. Fu verso l'alba che il sonno la prese all'improvviso.

Riuscì a dormire solo qualche ora, dato che fu svegliata da un bussare alla sua porta. Andò ad aprire, l'aria assonnata. Ma la sua espressione cambiò di colpo quando vide Kiba e Akamaru alla sua porta.

“Possiamo entrare?”

“Si certo, entrate pure”

Non appena entrarono lui chiuse la porta e strinse Jamila tra le sue braccia e la baciò con dolcezza sulle labbra.

Poi si sedettero sul divano. Lei aveva il viso appoggiato al suo caldo petto. Solo quel dolce calore riusciva a dare un po' di pace al suo animo tormentato. Con Kiba si sentiva in un certo senso completa, si sentiva bene e più serena.

“So come ti senti, ma sappi che ai miei occhi e a quelli degli altri non sei un mostro hai capito?”

“Almeno tu me lo dici.”, mormorò lei.

Kiba sorrise. Era contento di renderla felice.

Ma nonostante il loro amore la rendesse serena, il suo animo era lo stesso tormentato.

Rimasero insieme tutta la mattina e poi andarono a fare un giro. Quella notte però il sonno la prese come una dolce sensazione. Ma la tempesta in lei era ancora forte e viva.


 

Angolo dell'Autrice

Rieccomi di nuovo. Che vi posso dire, spero che il capitolo vi piaccia. È tipo un capitolo ponte in cui spiego come si sente Jamila dopo la battaglia. Sapeva che era da fare, ma si sente comunque lo stesso in colpa. Diciamo che è una spintarella per il prossimo capitolo.

Vi avviso già che questo è il penultimo capitolo, e che in questi giorni farò una revisione degli ultimi capitoli x sistemare quello che non va.

Ringrazio come sempre MartinForever e AkaneChan95 per le loro recensioni.

Concludo dicendo ... alla prossima.

Baci EragonForever! (Capitolo leggermente sistemato)

 

   
 
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