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Autore: AnonimoX    31/10/2015    1 recensioni
Ambientata un anno prima della FF Percy Jackson e la rinascita del cielo. Misteriose scomparse, mostri spietati e eserciti di decessi invadono la notte del terrore. Come finirà?
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy/Annabeth
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, ho deciso di scrivere questa FF di un solo capitolo basandomi sul tema di Halloween. Ho deciso di ambientarla un anno prima dell'altra mia FF(Percy Jackson e la rinascita del cielo). Spero vi piaccia, recensite e fatemelo sapere! Buona lettura ;)

Percy


Percy finì di allacciarsi le scarpe mentre Annabeth si finiva di aggiustare i lunghi capelli biondi, guardò l'orologio e vide che erano in leggero ritardo -- Sei pronta? Dovremmo andare. -- la semidea annuì e i due si diressero verso l'auto di Percy, accese il motore e partirono diretti alla festa indetta da alcuni vecchi amici del campo mezzosangue e altri conosciuti a Nuova Roma, erano arrivati all'ultimo anno di università a Nuova Roma e Percy se la stava cavando piuttosto bene nella facoltà di biologia marina mentre Annabeth studiava architettura. Ogni tanto il semidio sentiva la mancanza dei vecchi tempi, gli mancava l'avventura, il pericolo, combattere mostri mitologici e vedere Annabeth che calpestava escrementi di mucca piazzati da Era l'insopportabile moglie di Zeus, ok forse quest'ultima cosa era meglio non dirla ad Annabeth. Ogni tanto si allenavano per tenersi in forma, in particolare nel uso delle armi con cui non avevano molta dimestichezza, Percy con l'arco e Annabeth con la spada, quest'ultima aveva fatto dei progressi ma Percy e l'arco erano completamente incompatibili. Superò l'uscita da Nuova Roma ed entrò nel traffico che stranamente era molto meno del solito quel 31 Ottobre ma non ci pensò più di tanto, una volta arrivati il semidio parcheggiò e si diressero verso l'appartamento dove avevano deciso di organizzare la festa, camminarono sul pavimento selciato, stranamente non si sentiva alcun suono di musica o altro e a Percy non piacque affatto -- Non mi convince, a quest'ora dovrebbero aver già cominciato da un pezzo ma non si sente nulla. -- strinse nella mano la penna pronta a diventare da un momento all'altro Vortice, la micidiale spada che lo accompagnava da anni mentre Annabeth mise una mano nella cintura nascosta dove teneva un pugnale che si portava ovunque per sicurezza dato che quando si è semidei si hanno contro centinaia di mostri con il solo obiettivo di farti fuori. -- Anche secondo me, c'è qualcosa che non va. Tieniti pronto. -- la semidea spalancò la porta con un calcio e i due si misero di lato in attesa di qualche mostro ma non successe nulla, Percy si affacciò all'entrata e vide solamente Jason che se ne stava immobile a guardare dalla finestra, -- Ehy Jason, dove sono gli altri? -- Il semidio si voltò e fece spallucce -- Non ne ho idea dovevano essere già qui da molto ma non c'è ancora nessuno. -- Percy si guardò intorno ed infatti notò che il posto era terribilmente vuoto e silenzioso -- Deve essere successo qualcosa di strano, dovevamo essere almeno una trentina di persone ma siamo solo noi tre. -- Jason annuì -- Lo credo anch'io, non si è presentata nemmeno Piper. -- In effetti era strano che Piper non si presentasse ad una festa, soprattutto senza avvisare -- Direi di andarli a cercare. -- Il figlio di Giove tornò a guardare fuori dalla finestra -- Già ma da dove cominciamo? Potrebbero essere ovunque. -- Percy prese il cellulare e rischiò una chiamata, anche se il segnale attirava mostri non gli importava, quella situazione non gli piaceva affatto, provò a chiamare più volte Grover ma niente, il satiro non rispondeva, provò anche con Piper ma nemmeno lei rispose. -- Proviamo ad andare al campo? -- Jason scosse la testa -- No sarebbe inutile non è lì. -- Annabeth si fece avanti -- Come fai a saperlo scusa? -- Il figlio di Giove si voltò verso di lei -- Ho già contattato Chirone e me lo ha confermato. -- Percy fissò l'uscita -- Allora cosa proponi di fare? -- Jason rifletté qualche secondo -- Proviamo ad andare a casa di Piper. -- Percy concordò e i tre uscirono dall'appartamento, Annabeth tirò velocemente Percy a se, sembrava che gli stesse per dare un bacio ma si bloccò a pochi millimetri dalle labbra del ragazzo -- Percy, non mi convince, oltre al fatto che non sembra minimamente preoccupato per Piper non sembra in se, hai notato lo strano scintillio rosso che compare ogni tanto nei suoi occhi? -- Percy aggrottò la fronte -- A dire il vero a me sembra preoccupato e non ho notato nessuno scintillio, forse sarà stato il riflesso della luce. -- Annabeth sembrava seriamente preoccupata e per nulla convinta -- Va bene ma tieni Vortice sempre pronta e cerca di comportarti normalmente. -- Percy annuì e la baciò, si infilarono tutti e tre in macchina e si diressero verso la casa di Piper, la strada questa volta era incredibilmente vuota, non c'era nemmeno un automobile in giro ne qualche pedone, com'era possibile una cosa del genere? In genere le strade erano sempre affollate, persino quando c'erano tempeste in giro eppure stasera non c'era un'anima viva, svoltò nella stradina che conduceva alla casa di Piper e parcheggiò, scesero dall'auto con Jason tra i due semidei in modo da accerchiarlo in caso Annabeth avesse ragione, Percy suonò al campanello e attese alcuni secondi ma niente, riprovò altre due volte inutilmente, Jason sfondò la porta a calci e i tre entrarono con le armi in pugno, ma niente, la casa era completamente vuota, dentro non c'era nessuno. Perlustrarono la casa nella possibilità di trovare qualcosa, anche un minimo indizio sulla scomparsa di Piper, Percy andò in cucina a rovistare tra i vari mobili, senza trovare nulla, uscì dalla stanza e si diresse nel corridoio, la luce si spense di colpo, un tuono rimbombò e Annabeth urlò, il semidio sguainò Vortice e si diresse dalla ragazza, nel frattempo era arrivato anche Jason, entrati nella camera da letto trovarono Annabeth terrorizzata e un teschio piazzato sul muro con una freccia conficcata nel cranio con un foglio in bocca. Percy prese il foglio e lesse -- R.I.P 00:00 -- il figlio di Poseidone rifletté qualche secondo ma non riuscì a dedurre nulla, ci pensò Annabeth -- Credo sia un invito al cimitero, a mezzanotte. -- Percy annuì, come aveva fatto a non pensarci? -- Sono le 21:00, dobbiamo avviarci ora. -- I due concordarono, uscirono di corsa dalla casa ed entrarono in auto, Percy accese il motore e accelerarono, superarono la gelateria dove era solito andare con Annabeth, svoltarono e si diressero verso l'uscita dalla città. Entrarono nel boschetto che dava il benvenuto nella città e il semidio diede un'occhiata di lato, vide un'ombra muoversi furtiva tra gli alberi e fermò di colpo l'auto -- Lo avete visto anche voi?? -- Annabeth guardò nella direzione che indicava Percy ma scosse la testa -- Non vedo nulla di strano. -- Anche Jason disse di non aver visto nulla così ripresero il viaggio, passarono altri minuti in silenzio, la nebbia aumentava sempre di più e il temporale infuriava, un rumore sul tetto dell'auto fece sobbalzare Percy -- Non sta grandinando, cosa potrebbe essere stato? -- Se ne sentì un altro forte come quello precedente e il semidio fermò di colpo, sguainò Vortice e uscì dall'auto. Fu un errore enorme, tre folletti gli si gettarono sopra, erano alti fino al ginocchio, pelle verde petrolio e armati di pugnale, Percy ne trapassò uno al petto mentre Jason e Annabeth scesero ad aiutarlo, un folletto lo ferì alla gamba aprendogli un piccolo squarcio, Annabeth lo pugnalò alle spalle mentre Jason trafisse l'ultimo con il suo gladio. -- Cosa diamine erano?? Non ho fatto in tempo a uscire dall'auto che mi sono balzati addosso in un secondo! -- Annabeth si guardò intorno -- Dobbiamo stare attenti, cosa ci facevano dei folletti qui? Jason quando è stata l'ultima volta che hai visto Piper? -- Passarono alcuni secondi ma non arrivò nessuna risposta -- Jason? -- Percy si voltò e vide che Jason non era più lì, era scomparso. -- Jason dove sei?? -- lo chiamarono a gran voce per svariati minuti ma non arrivò alcuna risposta -- Percy prendi la torcia che si trova in auto. -- Percy obbedì, aprì la portiera e prese la torcia, l'accese e si addentrarono nel sottobosco, continuarono a cercare e a chiamarlo per svariati minuti ma niente, era sparito nel nulla. -- Percy dobbiamo tornare all'auto, qualunque cosa sia successa la scopriremo al cimitero, ci siamo addentrati troppo nel bosco. -- cominciarono a tornare indietro quando Percy si bloccò di colpo -- E questo cosa sarebbe? -- indicò uno strano foglio appeso ad un albero, "HELP ME" cosa poteva significare? Lo raccolse e lo girò ma dietro era vuoto -- Potrebbe averlo lasciato Jason? O Piper? -- Annabeth scosse la testa -- No, non è opera loro. -- Percy continuò a fissare il foglio -- Come fai a dirlo? -- La semidea si guardò intorno -- Non è la loro grafia, inoltre perché mai avrebbero dovuto lasciare un foglio appeso ad un albero nel bel mezzo di un bosco? -- il semidio non seppe cosa rispondere, mise il foglio in tasca e continuarono a tornare indietro, la torcia si spense per una frazione di secondo cosa abbastanza strana dato che era carica, il bosco era incredibilmente silenzioso, si sentiva solo il rumore dei loro passi e la tempesta che continuava ad aumentare, superarono un tronco abbattuto e questa volta fu Annabeth a fermarlo -- Ne ho trovata un'altra. -- "LEAVE ME ALONE" Percy aggrottò la fronte confuso -- Prima ci dice di aiutarlo e poi ci dice di lasciarlo da solo? Che senso ha? -- Annabeth abbassò il capo frustrata -- Non lo so, non ne ho idea. Vorrei piuttosto sapere chi li ha lasciati. -- Continuarono a proseguire sempre più velocemente per tornare all'auto, la torcia si spegneva sempre più volte e il cellulare non dava alcun segnale, faticava persino ad accendersi, aumentarono il passo fino ad arrivare addirittura a correre, credettero di essere arrivati sulla strada ma si accorsero di aver sbagliato completamente direzione, Percy inciampò e trovò appesa ad una roccia un'altra pagina, la raccolse e lesse "CAN'T RUN" Ovviamente il semidio si mise a correre come un pazzo, la faccenda delle pagine stava cominciando a terrorizzarlo sul serio, il cellulare si era spento e non ne voleva sapere di accendersi, per un momento perse Annabeth di vista e il cuore gli mancò di un battito -- Annabeth! Annabeth dove sei?? -- La semidea uscì da dietro un albero e mostrò a Percy la quarta pagina "FOLLOWS" con il disegno di un uomo, c'era qualcuno che li seguiva? -- Dopo aver preso la pagina ho avuto la sensazione di aver visto qualcuno muoversi tra gli alberi ma non ne sono sicura, è stato tutto molto veloce. Potrebbe avere a che fare con la sparizione di Jason e degli altri. -- Un altro fulmine squarciò il cielo e quella notte diventò ancora più buia e tenebrosa. Una freccia andò a conficcarsi su un tronco a pochi centimetri dal volto del semidio, Percy si voltò nella direzione da dove era arrivata la freccia e vide uno scheletro senza testa incoccarne un'altra, a quella distanza Vortice non gli sarebbe servita a nulla e nemmeno il pugnale di Annabeth dato che era uno scheletro, questo mirò ma un secondo prima di scoccarla dei tentacoli lo circondarono e lo scheletro fu trascinato indietro sparendo nel nulla. Il cuore di Percy cominciò a battere all'impazzata, non sapeva cosa fosse quella cosa e non voleva scoprirlo e anche Annabeth sembrava concordare, fuggirono dalla parte opposta trovando un'altra pagina, Percy la raccolse "DON'T LOOK...OR IT TAKES YOU" e in basso c'era sempre lo stesso disegno e Percy notò che nemmeno in quel disegno c'erano particolari sul volto, era vuoto. La torcia si spense e per un lungo minuto i due semidei rimasero con le armi in pugno e gli occhi che cambiavano continuamente direzione per captare ogni minima minaccia, la torcia si riaccese e per una frazione di secondo Percy vide un uomo alto oltre due metri, in smoking e con il volto vuoto, senza ne occhi ne bocca ne altro, la visione scomparve e lasciò il semidio terrorizzato, si girò verso Annabeth e dalla sua espressione capì che anche lei lo aveva visto. Scesero dalla collinetta e finirono in un cumulo di foglie secche, il semidio si rialzò e su una foglia trovò un altro foglio "ALWAYS WATCHES NO EYES" La torcia si spense e si riaccese due volte di seguito, era un segnale? La mano di Annabeth lo riportò alla realtà, -- Percy, credo di aver ritrovato la strada per tornare all'auto. Dobbiamo muoverci, non so cosa stia succedendo ne chi sia quell'essere ma sento che ci resta poco tempo. -- Il figlio di Poseidone annuì e la seguì, corsero per una cinquantina di metri quando Annabeth si fermò per osservare la zona -- Di qui! -- Superarono un ruscello e anche Percy cominciò a ricordarsi della zona, avanzò di qualche altro metro finché trovò un osso che molto probabilmente apparteneva allo scheletro che li aveva attaccati, sul osso c'era attaccata la settima pagina, disegnata al centro c'era la figura dell'uomo senza volto mentre intorno era pieno di scritte, sei NO a destra e a sinistra dell'uomo, Percy questa volta capì subito cosa significava si girò e veloce come un fulmine colpì l'uomo che però scomparve pochi istanti prima di entrare in contatto con la spada, vide spuntare da lontano due uomini ma quando si avvicinarono abbastanza vide che erano zombi, Annabeth con una mira degna di un cecchino lanciò il pugnale colpendo il primo alla testa mentre Percy trapassò l'altro al cuore. Si abbassò giusto in tempo per schivare una freccia, si girò e vide un altro scheletro, si mise a correre a tutta velocità e colpì con l'elsa della spada il cranio del nemico che si spaccò per la forza del colpo, sentì delle mani afferrarlo, assestò una gomitata al volto dello zombie che lo stava afferrando, il nemico però non si scompose e lo colpì con un pugno talmente forte da farlo cadere per terra. Percy provò a rialzarsi ma un altro zombie lo colpì con un calcio alla schiena mentre un terzo gli afferrò la gola e il semidio cominciò a vedere dei puntini annebbiargli la vista, mise la testa indietro e colpì con una testata la faccia dello zombie che mollò la presa per un solo secondo che però a Percy bastò, investì il mento del nemico con un pugno e affettò con Vortice il secondo mentre il terzo provò a colpirlo con un calcio ma Percy fu rapido, schivò, gli afferrò la testa e gliela sbatté contro un albero. Sentì dei rumori di battaglia e capì che anche Annabeth era stata attaccata, si voltò nella direzione da dove arrivavano i rumori e vide la semidea parare un pugno di uno zombie e colpirlo con un calcio nell'addome, un altro provò a colpirla alle spalle ma si girò rapida e lo pugnalò alla gola, uno scheletro armato di ascia che lo stava per raggiungere lo riportò a se, parò il colpo con il forte della spada e gli mollò un calcio agli stinchi facendogli perdere l'equilibrio per poi decapitarlo con un colpo secco diretto al collo scheletrico. -- Dobbiamo andarcene velocemente, ne arriveranno sicuramente altri e non possiamo di certo respingerli all'infinito. -- Percy non ebbe nulla da obiettare ma proprio mentre stava per muoversi vide davanti a se su una pietra l'ottavo foglio, lo raccolse ma non c'era scritto nulla, c'era disegnato il solito uomo che si trovava in mezzo a degli alberi, passò qualche secondo quando di colpo Percy lo vide di fronte a se, provò a colpirlo ma si sentiva incredibilmente debole, avvertì la presenza dell'essere nella sua mente, provò a difendersi e a scacciarlo ma in un solo secondo quello riuscì ad abbattere ogni sua possibile resistenza, la mente si offuscò, non riusciva più a vedere nulla se non migliaia di minuscoli puntini bianchi, poi tutto divenne scuro. Quando si risvegliò si ritrovò tra le braccia di Annabeth che lo stava trascinando a fatica, aveva la fronte insanguinata e un taglio piuttosto profondo che partiva dalla spalla fino a raggiungere quasi il polso, si guardò intorno e vide che con loro c'era anche Nico di Angelo, il semidio aveva giusto un taglietto alla guancia ma per il resto sembrava stare bene, Percy provò ad alzarsi ma si riscoprì ancora intontito e indebolito -- Cos'è successo? Non ricordo quasi nulla. -- Nico aiutò Annabeth a trascinarlo fuori dal bosco, lo posarono in auto e Annabeth si mise al volante -- L'essere che ci ha attaccati è chiamato Slenderman, non so come ma è riuscito a entrarti nella mente confondendoti, indebolendoti e allo stesso tempo ipnotizzandoti con i suoi tentacoli, una volta che sei svenuto ti ha afferrato, stava per sparire portandoti via quando gli ho scagliato contro il pugnale, ti ha lasciato andare e mi ha assalita. Se non fosse per Nico che lo ha attaccato alle spalle tagliandogli i tentacoli a quest'ora saremmo morti entrambi. -- Percy ringraziò con un cenno del capo Nico che gli sorrise -- Vi ho trovati per caso, stavo seguendo le tracce dei morti scappati dal regno di mio padre. Questa notte sta succedendo qualcosa di strano. -- La mente del semidio cominciò a schiarirsi -- Come mai proprio questa notte? -- Nico fissò fuori dal finestrino -- Perchè questa notte è la notte dove il mondo dei vivi si avvicina a quello dei morti più degli altri giorni, non riesco però ancora a capire come possano essere scappati così tanti e dove siano finiti gli abitanti della città. -- L'auto sbandò leggermente a causa dell'eccessiva acqua che stava invadendo la strada, uno scheletro con un'ascia in mano si mise davanti all'auto, sollevò l'arma ma Annabeth accelerò togliendogli la possibilità di calare l'arma, lo scheletro finì travolto e fatto in mille pezzi. Svoltarono un paio di volte, senza più nessuno che provasse a fermarli arrivarono all'entrata del cimitero, i fulmini aumentarono di colpo mentre si sentivano i lamenti degli zombi che marciavano ovunque, Percy guardò l'orologio e vide che erano le 22:30, erano riusciti ad arrivare in tempo ma come avrebbero fermato l'invasione zombi? Annabeth si calò e raccolse da terra un pezzo di felpa che mostrò ai due semidei, il figlio di Poseidone ovviamente non capì e la semidea sospirò ormai abituata a dovergli spiegare sempre tutto -- È un pezzo della felpa che indossava Jason stasera, significa che è qui o che è stato qui. Ci sono anche delle impronte, seguiamole e vediamo dove conducono. -- Cominciarono a seguire le impronte ma più andavano avanti e più Annabeth sembrava nervosa -- Possibile che abbia fatto delle impronte così marcate? Sembra siano fatte apposta per farcele vedere. -- Il semidio sorrise, Annabeth in tutti quegli anni non era cambiata di una virgola -- Sei sempre così negativa, secondo me non le ha fatte volontariamente, e anche se avesse voluto? A quale fine? -- Annabeth scosse la testa sconsolata, detestava non sapere qualcosa -- Non lo so ma quando ci abbiamo parlato mi era sembrato piuttosto strano, inoltre il fatto della sua scomparsa nel bosco, questo pezzo della maglia e le orme così evidenti non mi convincono per niente. Sembra tutta una sceneggiata per attirarci in qualche specie di trappola. -- I tre continuarono a camminare acquattati nascondendosi da ogni decesso che faceva da guardia al cimitero, continuarono a seguire le orme, dopo qualche minuto di camminata nel fango entrarono in vista di una capanna semi demolita, le tracce andavano proprio lì. -- Entriamo e tenete gli occhi aperti. -- Percy fu il primo ad entrare, Vortice stretta in pugno, si guardò intorno, le pareti erano ammuffite e il tavolo al centro della stanza si reggeva a malapena in piedi, il soffitto gocciolava e un ratto girava per tutta la casa. Era buio dentro e per questo non si vedeva molto bene, camminavano spalla a spalla per evitare agguati o sorprese poco gradite, Percy si stacco un secondo dal gruppo per raccogliere un altro pezzo di stoffa, dello stesso colore di quello trovato al cimitero, cosa significava? Prima che potesse fare qualche minimo ragionamento vide Annabeth fare un espressione terrorizzata mentre guardava alle sue spalle, Percy non fece in tempo a girarsi che qualcuno gli piombò addosso da dietro, rovinarono entrambi a terra, l'altro gli assestò un pugno sulla mascella, il semidio rotolò di lato e si rimise in piedi squadrando il suo avversario, sembrava un diciassettenne ma aveva il volto corrotto dall'acido, occhi neri, non aveva le labbra ma aveva un ghigno spaventoso capace di mettere in fuga il peggior delinquente. Indossava una felpa con cappuccio, completamente bianca con scritto in rosso J.T.K, l'assalitore estrasse un macete dalla tasca e fissò Percy -- Go to sleep. -- Il semidio non capì ma il nemico gli saltò addosso ma proprio mentre stava per affondare la lama nella gola del figlio di Poseidone, Annabeth gli sferrò un calcio talmente forte da sbalzarlo di un metro, intervenì anche Nico che si piazzò accanto alla figlia d'Atena, erano tre contro uno ma il ragazzo non sembrava affatto preoccuparsene tanto che rise, la sua risata fece accapponare la pelle del semidio, Nico attaccò, il killer evitò la lama e lo colpì con una ginocchiata nello stomaco talmente forte da farlo piegare in due, Percy e Annabeth lo attaccarono dai lati, il colpo di Annabeth fu parato con il macete ma l'affondo di Percy andò a segno e trafisse il fianco del nemico che però sembrava non essersene neanche accorto. Colpì il semidio con una gomitata al volto che lo stordì per qualche secondo, fece appena in tempo a schivare il primo colpo del nemico ma il secondo lo raggiunse al braccio destro, la lama entrò nella carne causandogli un dolore atroce, Nico nel frattempo si era ripreso e sguainata Hellborn attaccò colpendo con il pomo della spada la testa dell'avversario che rispose con un calcio agli stinchi del nemico mentre Annabeth però lo trafisse alla gamba. Il killer arretrò, era un guerriero fuori dal comune, con un macete riusciva a tenere testa a tutti e tre i semidei ma alla fine la pressione numerica cominciò a fare la differenza, Percy lo colpì con un calcio al volto mentre Nico riuscì a colpirlo di striscio ad un braccio, provò a respingere i colpi di Percy ma finì per perdere il macete, il semidio stava per dargli il colpo di grazia quando di colpo questo fece uscire un pugnale dalla manica e con un urlo spaventoso attaccò Percy, il semidio riuscì a trapassarlo al petto ma il nemico aveva calcolato tutto perchè anche lui conficcò il pugnale nel petto di Percy. Caddero entrambi per terra con le lame conficcate nel petto, il semidio respirava a fatica, Annabeth e Nico lo raggiunsero ma il killer non aveva ancora finito, si trascinò a fatica e poggiò le mani sul pugnale conficcato nel petto del semidio, lo spinse ancora più a fondo prima di finire trafitto alla gola da Nico. Percy non riusciva nemmeno a urlare di dolore, Annabeth prese del nettare e glielo fece mangiare a fatica, il dolore calò leggermente, Nico gli tolse il pugnale e Percy sentì il fiato mancargli -- D-Datemi un altro po' di nettare. -- I due semidei si guardarono e Nico annuì, prese un pezzo e glielo diede alleviandogli il dolore e chiudendo leggermente lo squarcio. Si rimise in piedi a fatica aiutato da Annabeth e Nico, era vero che l'azione in quegli anni gli era mancata ma quella notte ne stava vivendo troppa, per non parlare dei temibili nemici che fino ad ora avevano affrontato, se non fosse stato per Annabeth e Nico sarebbe morto da un pezzo nella foresta ucciso dallo Slenderman. Uscirono dalla capanna e all'uscita trovarono Jason che sembrava stupito di vederli -- Come diamine avete fatto a sopravvivere allo Slenderman e a Jeff the Killer? È assurdo! -- Percy lo squadrò dai piedi alla testa -- Non sembri molto contento di vederci. -- Jason sorrise e questa volta anche Percy vide il luccichio rosso nei suoi occhi -- Hai ragione, non lo sono affatto. Avevo intenzione di portarvi da Morgana, colei che sta donando ai morti una nuova possibilità e che mi ha dato un potere maggiore rispetto a quello che possedevo precedentemente! Quando ho visto che vi siete fermati nel bosco sapevo della presenza dello Slenderman, è per questo che sono scappato, sono rimasto sorpreso quando vi ho visti arrivare con l'auto qui e così ho deciso di lasciare delle impronte ben visibili così da condurvi da Jeff. Eppure siete sopravvissuti anche a lui...Ma non importa, con te in queste condizioni ed io mio nuovo potere sarà un giochetto da ragazzi sbarazzarsi di voi tre per poi puntare al campo mezzosangue a capo di un esercito zombie e distruggerlo, dopo del campo occuperemo l'intero pianeta! -- Percy rimase sorpreso, per l'ennesima volta Annabeth aveva avuto ragione ma aveva ancora un dubbio da chiarire -- Che fine hai fatto fare a Piper e a tutti gli abitanti della città? -- Il figlio di Giove sorrise crudelmente -- Nulla, Morgana sta provvedendo a farli schierare al suo fianco, così saranno partecipi del declino dell'umanità! -- Percy scosse la testa -- Sei pazzo, ti hanno fatto il lavaggio del cervello, per questo dici questo. Tu non vuoi tutto questo, tu non vuoi far del male a Piper. -- Jason strinse i denti infuriato -- So io quello che voglio! In guardia semidio! -- sguainò il gladio e attaccò, Percy parò il colpo e contrattaccò mirando al torace, il colpo fu parato con una velocità disumana, anche Annabeth e Nico attaccarono il figlio di Giove che riuscì a parare tutti gli affondi tentati dai nemici, Percy evocò dal nulla un geyser che spuntò sotto i piedi di Jason facendolo sobbalzare dalla sorpresa, il figlio di Poseidone ne approfittò per colpirlo con un pugno al volto mentre Annabeth riuscì a ferirlo al polso. -- Niente male, ma vediamo come ve la cavate con questo! -- Puntò il gladio verso il cielo e tre fulmini piombarono dall'alto, Annabeth e Nico riuscirono ad evitarli ma Percy che era ancora indolenzito per lo scontro contro Jeff non fu tanto rapido e finì fulminato. Fu un dolore assurdo mentre sentiva le forze prosciugarsi, Jason rise -- Che c'è Jackson, ti senti elettrizzato? -- tornò a ridere più forte di prima -- Sono io il semidio più potente di tutti e ora ti ridurrò in cenere! -- aprì la mano e gli si creò un fulmine sul palmo, chiuse la mano in un pugno e mirò a Percy, proprio mentre stava per scagliarlo gli arrivò un mattone in testa -- Ma cosa diavolo...-- un secondo dopo Clarisse lo colpì con un calcio ben mirato al volto facendolo cadere per terra. -- Voi tre che diamine avete da guardare? Sbrigatevi a trovare Morgana e a fermarla o sarà la fine! A lui ci pensò io! -- Annabeth scosse la testa -- Non puoi farcela da sola, è molto più forte di prima! -- Clarisse sbuffò -- Vi volete sbrigare si o no?? -- I tre ebbero un attimo di esitazione ma poi capirono che non c'era alternativa e così si diressero di nuovo verso il cimitero, Morgana sicuramente si trovava lì ed erano le 23:00. Avevano soltanto un'ora di tempo, poi il risveglio si sarebbe completato e milioni di zombi avrebbero invaso il pianeta. Abbatterono uno scheletro che inutilmente aveva provato a fermarli, si misero a correre inseguiti da un gruppetto di zombi e in un paio di minuti raggiunsero l'entrata del cimitero. Nico li bloccò -- Voi due dovete andare avanti, io distrarrò i mostri così da potervi far entrare in tranquillità. -- Percy fece per protestare ma fu inutile, alla fine loro due entrarono mentre Nico si preparò a fermare i nemici in arrivo, il cimitero era pieno di pipistrelli ma questi si limitavano a volargli vicino o restarsene per i fatti propri. Superarono le prime tombe e si inoltrarono verso il centro del cimitero, due scheletri li attaccarono, Percy schivò la lancia del primo e lo decapitò mentre Annabeth prese la lancia dello scheletro morto e la usò per spaccare il cranio al secondo. -- Da che parte? -- chiese il semidio confuso -- Destra. -- Girarono ovunque e dopo una decina di minuti quando stavano per demoralizzarsi finalmente arrivarono al centro del cimitero. Su una lastra intorno a delle lapidi c'era una donna, volto pallido, capelli lunghi e viola, occhi rossi come il sangue e una lunga tunica nera, si girò verso di loro e sorrise -- Quindi alla fine siete riusciti ad arrivare sino a me, chi lo avrebbe mai detto che sareste riusciti a sfuggire dalle grinfie dello Slenderman e persino sconfiggere Jeff the Killer. A quanto pare Jason aveva ragione a definirvi ossi duri, ma mi dispiace deludervi avete fatto tanta fatica per niente, non riuscirete ad impedirmi di creare il mio esercito di morti viventi e conquistare il mondo. -- Alzò le mani verso il cielo e dalle lapidi uscirono delle ossa, andarono ad unirsi in un enorme tornado fatto di ossa e quello che ne uscì fuori fu spaventoso, un enorme golem fatto di ossa umane. Alto circa tre metri, largo due e dall' aspetto imponente, sconfiggere quel colosso sarebbe stato tutto fuorché semplice soprattutto nelle condizioni di Percy, il golem li fissò in attesa di un ordine da parte della sua creatrice che non tardò ad arrivare -- Skeleton Golem, elimina questi inutili vermi! -- Il golem passò all'attacco, si mise a correre verso Percy che si scansò all'ultimo secondo per evitare di essere travolto, colpì con Vortice la gamba del nemico ma era incredibilmente resistente e si fece solo un graffietto, il golem si infuriò e colpì Percy con un pugno facendolo volare. Il pugno fu devastante e lo fece volare per una decina di metri, andò a sbattere contro un cumulo di scatole finendoci seppellito. Il golem rivolse la sua attenzione ad Annabeth che evitò i due pugni del mostro e lo pugnalò ad una scapola, l'osso resistette e la semidea fu costretta ad allontanarsi di corsa prima che un terzo pugno la raggiungesse, Percy si rialzò stordito e dolorante, un pugno di quel mostro era capace di stendere qualsiasi umano. Il semidio attaccò, si abbassò in tempo per evitare un pugno diretto al volto e colpì il nemico al cranio, il colpo fu potente eppure il golem resistette ancora una volta, Percy finì a terra e il nemico lo afferrò sollevandolo in aria, Annabeth corse verso di lui ma il colosso le scagliò il semidio addosso facendoli volare. Finirono sul cemento bagnato dalla pioggia, ormai era finita, quel mostro era invulnerabile, il figlio di Poseidone si rialzò a fatica, probabilmente aveva una spalla rotta, il golem si avvicinava sempre di più ma lui non gli avrebbe permesso di fargli fare del male ad Annabeth, mentre il colosso stava per attaccare successe l'impensabile, la signora O'Leary spuntò dal nulla e attaccò il golem, i due rotolarono uno addosso all'altro e cominciarono a lottare, il golem scacciò l'enorme segugio infernale ma questo in un secondo gli risaltò contro facendolo cadere, era uno scontro tra giganti, la terra tremava sotto i loro colpi, la signora O'Leary azzannò un osso del golem staccandoglielo mentre questo le assestò un pugno sul muso -- Percy dobbiamo fermare Morgana ora, O'Leary potrebbe anche non farcela! -- Percy annuì -- D'accordo. Mettiamo fine a questa follia. -- I due semidei si avviarono verso il centro del cimitero, -- Annabeth puoi darmi il tuo pugnale? Sento che mi servirà. -- La semidea estrasse il pugnale e lo porse al ragazzo, poi raccolse una spada da terra e la infilò nel fodero, rimpianse di non avere Lefkó con se, la spada d'osso donatagli dal gigante era straordinaria. Cinque zombi gli andarono contro, il primo finì trapassato alla testa fa Annabeth, il secondo fu abbattuto da Percy con un colpo alla gola, gli altri tre andarono tutti contro io semidio, parò abilmente i fendenti dei nemici e mozzò un braccio ad un nemico, gli altri due provano a colpirlo alla testa, Percy si calò in tempo e trapassò uno dei due all'addome, l'altro finì trafitto da Annabeth al collo. Un rumore improvviso richiamò l'attenzione dei due semidei, il golem aveva cominciato a lanciare le pesanti lapidi contro l'enorme segugio infernale, -- Dobbiamo sbrigarci, non resisterà a lungo! -- Accelerarono il passo, scavalcarono un decesso e avvistarono Morgana, la strega stava pronunciando un incantesimo in greco antico, Percy prese una lancia da terra, mirò e la scagliò a tutta velocità, Morgana però se ne accorse in tempo e si scansò in tempo. -- Adesso mi avete stancato, mi occuperò di voi personalmente! -- Aprì la mano e le comparve uno scettro a forma di lancia, batté a terra la base dello scettro e comparve davanti a Percy, il semidio però non si fece trovare impreparato e parò la lama diretta alla gola, ruotò il polso e ferì la strega al braccio, gli occhi rossi divennero ancora più incandescenti, puntò la mano verso il semidio e gli scagliò contro una scarica di vento talmente forte da farlo arretrare di svariati metri. Annabeth approfittò della distrazione del nemico e la colpì con la spada alla schiena, per qualche strana ragione la spada non la trapassò ma la sua energia calò di parecchio, infatti il colpo successivo fu meno potente e spostò la semidea solo di un paio di metri, puntò lo scettro verso la semidea e scagliò una palla di fuoco, Annabeth fu rapida e la evitò, alzò una mano verso il cielo facendo sbucare dal terreno tre scheletri, due armati di spada e uno con un arco composito, l'arciere mirò a Percy che fu trafitto alla spalla già rotta, scagliò in un disperato tentativo Vortice che però colpì uno degli scheletri armati di spada, Annabeth abbatté l'altro ma l'arciere incoccò un'altra freccia, non avrebbe sbagliato mira una seconda volta. Improvvisamente dal cielo volò una lapide che schiacciò lo scheletro riducendolo a polvere, Morgana andò su tutte le furie, strinse la mano in un pugno e cominciò a scagliare decine di palle infuocate, Percy si riparò dietro i resti della lapide mentre Annabeth schivò le prime due e colpì con un calcio al volto la strega. -- Maledetti vi schiaccerò come formiche! Ritenetevi onorati, siete i primi ad assistere alla mia forma più potente! -- Percy aggrottò la fronte -- Forma più potente? -- Morgana sorrise -- Credevi che questo fosse il mio vero potere? Come credi che riesca a piegare al mio volere milioni di decessi? Nella mia vera forma la mia forza si moltiplica per dieci! Dite le vostre ultime preghiere perchè questa notte lascerete per sempre questo mondo! -- Strinse i pugni, aprì la bocca e inghiottì lo scettro in un sol boccone. Per qualche secondo non successe nulla ma poi il petto cominciò a gonfiarsi, successivamente anche le braccia, il muso si allungò sino a diventare simile a quello di un alligatore, il corpo prima umano divenne talmente grosso e robusto da diventare simile ad un gorilla, la pelle si colorò di bianco e sulla schiena spuntarono sei enormi spuntoni neri accompagnati da un enorme coda che terminava con una punta nera affilatissima, era diventata una vera e propria macchina da guerra. -- Tranquilli, cercherò di finirvi presto. Non ho tempo da perdere con le nullità come voi. -- In mano le comparve uno spadone nero, lo impugnò e passò all'attacco, non era molto veloce e questo poteva essere un vantaggio, attaccò Percy e il semidio parò il colpo ma tra i due c'era una differenza di forza immensa, i colpi del nemico erano infinitamente più potenti di quelli del semidio e ben presto Percy si ritrovò con le spalle al muro, Annabeth intervenì, stava per calare la lama sulla testa del mostro ma i sei spuntoni si allungarono di colpo ed emanarono una scossa elettrica talmente forte da mandarla a terra stordita. Percy ne approfittò per allontanarsi e prepararsi al secondo assalto, già la forza di Morgana era nettamente superiore alla sua, poi la spalla rotta non lo aiutava di certo. Impugnò Vortice a due mani e si scagliò contro il nemico che però non si fece prendere dall'effetto sorpresa, parò il colpo e lo colpì con un pugno in piena faccia, fu come ricevere un blocco di cemento armato, volò per svariati metri prima di atterrare stordito per terra, provò a rialzarsi ma il dolore alla spalla aumentò e ogni minimo movimento gli costava dolore, persino tenere la spada in mano era diventata una fatica. Annabeth riuscì a schivare la lama del nemico ma fu colpita dalla coda, finì a terra e rotolò di lato evitando d'un soffio di finire incenerita dalle fiamme uscite dalle fauci de mostro, si avvicinò velocemente e riuscì a ferirla al petto ma quella nemmeno se ne accorse, l'afferrò con la coda e cominciò a stritolarla, la semidea urlò di dolore, si dimenò ma fu tutto inutile, non sarebbe durata a lungo e Percy lo aveva capito, sentì una nuova energia scorrergli nelle vene, nessuno poteva permettersi di fare del male ad Annabeth. Strinse Vortice talmente tanto che le nocche sbiancarono, -- Lasciala andare! -- urlò talmente forte che probabilmente lo avevano sentito in tutto il cimitero ma non gliene importava, impugnò la lama a due mani e si lanciò come un fulmine contro Morgana, il nemico rimase sorpreso per un secondo e quel secondo gli fu fatale, Percy affettò la coda con un colpo e la trapassò all'addome facendole uscire la spada dalla schiena. Il mostro sputò sangue bollente, il semidio estrasse la spada facendole sputare altro sangue -- T-Tu come hai osato! La pagherai cara per questo! -- Con uno scatto afferrò il semidio con le possenti mani e cominciò a stritolarlo, il dolore fu atroce, la spalla ormai il semidio non riusciva più a sentirla ma sentiva le ossa delle braccia frantumarsi, stava per perdere i sensi quando si ricordò del suo scontro con Jeff, credeva di aver vinto ma il killer aveva conservato un asso nella manica...Ma certo la manica! Come aveva fatto a non pensarci prima? Con uno sforzo sovrumano fece scivolare il pugnale dalla manica alla mano, Morgana probabilmente non se ne accorse dato che non se ne preoccupò -- Puoi divincolarti quanto vuoi ma non ti libererai dalla mia stretta, finirai schiacciato come una lattina e dopo di te toccherà alla tua ragazza! Nessuno può resistere al mio pieno potere! -- Percy strinse il pugnale nella mano e con l'ultima goccia di energia rimasta sorrise -- Mai sottovalutare un leone ferito perchè resta comunque un leone! -- Riuscì a dirigere la mano con il pugnale verso il collo del mostro e affondò la lama. Finì scaraventato a terra mentre Morgana con uno sguardo stupito si disintegrava sotto lo sguardo del semidio, Percy fissò il cielo e sperò che Jason fosse tornato alla normalità altrimenti sarebbe stata la fine, ormai non usciva nemmeno più a muoversi, vide lo Skeleton Golem scagliare via la signora O'Leary e dirigersi verso lui e Annabeth che era priva di sensi accanto a lui, le strinse la mano e ormai certo della fine svenne privo di forze e con più ossa rotte che sane. Quando si risvegliò vide Piper accanto a lui -- C-Cosa è successo? -- la semidea sorrise -- Con la morte di Morgana Jason è tornato alla normalità, insieme a Clarisse sono riusciti ad abbattere il Golem e ci hanno liberati. Ci aveva imprigionati per farci il lavaggio del cervello successivamente ma per fortuna siete riusciti ad eliminarla. -- Si voltò verso Annabeth e vide che aveva il braccio fasciato e stava parlando con Nico, anche lui con qualche fasciatura, Clarisse aveva i capelli sparati, molto probabilmente a causa dello scontro con Jason, mentre quest'ultimo aveva una fascia alla testa per via del mattone che gli aveva scagliato la figlia di Ares. -- Ma zombi e scheletri? Che fine hanno fatto? -- Piper sorrise -- Disintegrati o eliminati dai ragazzi del campo mezzosangue. -- Percy guardò l'ora e sorrise, era mezzanotte precisa e tutto era andato per il meglio ma aveva il presentimento che le cose non sarebbero andate bene ancora per molto, stava per arrivare un'altra minaccia?
   
 
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