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Autore: kotiropotato    01/11/2015    4 recensioni
Ennesimo litigio tra Heiji e Kazuha, ennesima gelosia, ennesima testardaggine.
Le cose si sistemeranno anche stavolta?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOLO I CILIEGI SANNO...

È sempre un bellissimo spettacolo guardare i ciliegi appena fioriti lungo le strade di Osaka, questo Kazuha lo sapeva, ma quel giorno era pronta a scommettere che quegli alberi fossero più belli del solito. Distesa sulla coperta di flanella sentiva la presenza di Heiji seduto accanto a lei; ammirava le bellissime sfumature rosee sopra di lei, che risaltavano sull'azzurro intenso del cielo. Mentre la fresca brezza primaverile le accarezzava il viso, pensava che non era mai esistito un momento più magico di quello.

Tutto finché il ragazzo non parlò. Era impressionante come ogni volta che apriva la bocca fosse capace di rovinare tutto.

«Lo sai che sei proprio impossibile certe volte?» affermò il ragazzo seduto accanto a lei, girandosi a guardarla.

Kazuha si girò seccata. «Cos'è che avrei fatto stavolta?»

«Ho visto come hai guardato Takumi Sato ieri».

«Chi?»

«Takumi Sato, il ragazzo della nostra scuola, quello dietro cui correte tutte voi ragazze»

«Cosa centra Sato in questo momento? E non l'ho guardato in nessun modo»

«Non sono cieco. Vi scambiate continuamente sguardi e... e...»

Okay, adesso la ragazza stava iniziando ad irritarsi sul serio. «Io e Sato non ci siamo scambiati proprio niente e anche se fosse, non sono fatti tuoi»

«Certo che lo sono!» esclamò il ragazzo alzando la voce. «In... in qualità di... tuo amico» aggiunse con un tono più basso. Girò all'indietro la visiera del berretto, si alzò in piedi e se ne andò.

La ragazza si alzò e tirò un calcio contro un albero. Lacrime di rabbia e di frustrazione le rigavano le guance. Erano di nuovo punto a capo: ogni volta che tra loro le cose sembravano andare per il verso giusto, uno dei due si metteva a comportarsi in modo assurdo, come se avessero paura che il loro rapporto superasse un limite che il loro inconscio aveva imposto.

Ma stavolta non l'avrebbe data vinta a quel pallone gonfiato, l'avrebbe fatto smettere con quelle sue inutili questioni.

Il giorno seguente a scuola, Kazuha cercò di parlare il più possibile con Sato. La sorte, con sua grande sorpresa sembrava essere a suo favore: il professore assegnò loro un progetto da svolgere per la settimana seguente e nominò come compagno di progetto della ragazza niente di meno di Takumi Sato. Così dovette passare ogni pomeriggio con il ragazzo. Scoprì che al contrario delle sue aspettative, era molto simpatico. Ma nessuna soddisfazione, nemmeno quella di prendere il massimo dei voti, era più grande che vedere Heiji in preda alla gelosia. Non si erano più parlati dal pomeriggio della litigata, ma dagli sguardi che le rivolgeva si capiva che c'era qualcosa che lo consumava dentro come una fiamma lasciata incustodita, che pian pianino brucia tutto ciò con cui viene a contatto. Perchè era così che il ragazzo appariva: bruciato. Non parlava quasi mai con nessuno e spesso nemmeno si presentava a scuola, tutto per evitarla. A tutti era ormai evidente che il ragazzo non provava una semplice amicizia per lei, ma la ragazza, com'è giustamente immaginabile, non se ne accorse; anzi, pensava che avesse semplicemente iniziato ad odiarla. Dal canto suo, Kazuha sapeva di averla combinata grossa questa volta, ma era più che decisa a fare finta di niente: era stato lui a cominciare e a lui toccava scusarsi. Anche se doveva ammetterlo, con la sua testardaggine, sarebbe passato veramente tanto tempo prima che il ragazzo capisse di avere torto e andasse da lei a scusarsi.

Dopo un lungo mese passato ad ignorarsi e a scambiarsi sguardi freddi, la tensione tra i due divenne troppo pesante per poter essere sopportata. Così pesante che fece crollare tutte le promesse che Heiji si era fatto di non parlare con la ragazza finchè non fosse venuta lei a scusarsi.

Si recò al parco vicino al fiume, nel posto in cui Kazuha si recava sempre quando voleva sfuggire ai problemi e che con gli anni era diventato il loro posto. E come immaginava la trovò lì, sotto il tetto formato dai rami intrecciati dei tre maestosi ciliegi che spiccavano in mezzo all'immenso prato verde. Era seduta per terra, con la schiena appoggiata ad uno dei tronchi nodosi, la testa abbandonata all'indietro e gli occhi chiusi.

Non appena la ragazza sentì il rumore dei passi in avvicinamento, aprì gli occhi e restò scioccata. Non avrebbe mai immaginato che il ragazzo avrebbe ceduto per primo. Ma al contrario delle sue aspettative, il ragazzo era lì davanti a lui, con le mani nelle tasche della felpa e il berretto con la visiera all'indietro. La guardò per qualche secondo prima di parlare: «Come va con Sato?» disse più freddamente di quanto volesse.

«Non c'è mai stato niente tra noi due, mi sono comportata così per ripicca, per le tue accuse infantili e senza senso» disse lei fissandolo dritto negli occhi. Verde e blu si scontrarono, in un silenzioso combattimento fatto di sguardi. Alla fine negli occhi blu qualcosa cambiò. La voce di Heiji divenne decisa, quasi sollevata. « Sei un'idiota, Kazuha Toyama»

La risposta seccata della ragazza fu interrotta dalle labbra del ragazzo che velocemente si avvicinarono alle sue. Prima ancora che il cervello della ragazza elaborasse ciò che stava succedendo, le labbra si toccarono in un bacio leggero, che lentamente divenne più deciso e passionale. Un bacio di cui solo i ciliegi furono testimoni.

 

  
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