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Autore: emmax5    01/11/2015    0 recensioni
Mi giro dalla parte opposta, guardo la sveglia: 4:45.
Il Baby monitor è spento.
Sofia ci ha fatto fare spesso le ore piccole ultimamente, ha solo tre mesi e già manifesta chiaramente un caratterino bello acceso, esigente.
Non ci metto molto a capire che probabilmente troverò mia moglie nella stanza di Sofia.
Una piccola ff che racconta la vita famigliare di Callie e Arizona poco dopo l'arrivo di Sofia. Spero vi piaccia. buona lettura!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Sofia Robbins Sloan Torres
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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TUTTO QUELLO CHE MI SERVE
 
 
Callie
 
Spazio, quanto spazio…freddo, c’è qualcosa che manca, qualcosa che non va.
Allungo il braccio nel letto, faccio scorrere la mano sul lenzuolo che ha ormai perso il calore del corpo che lo occupava.
Arizona non c’è.
Socchiudo gli occhi, il letto è vuoto.
Mi giro dalla parte opposta, guardo la sveglia: 4:45.
Il Baby monitor è spento.
Sofia ci ha fatto fare spesso le ore piccole ultimamente, ha solo tre mesi e già manifesta chiaramente un caratterino bello acceso, esigente.
Non ci metto molto a capire che probabilmente troverò mia moglie nella stanza di Sofia.
E’ l’unica tra noi tre che riesce a farla riaddormentare quando si sveglia la notte.
Per un momento la voglia di tornare a dormire rischia di avere la meglio, poi la curiosità vince anche il sonno.
Voglio proprio sapere come cavolo riesce a farla riaddormentare.
Mi alzo trascinando i piedi, cercando di non fare rumore, mi dirigo verso la stanza di Sofia.
La porta è socchiusa, la luce della lampada a forma di gatto crea un’aria confortevole.
Poggio la spalla allo stipite della porta costringendo i miei occhi assonnati a rimanere aperti e sbircio all’interno della stanza.
Arizona è seduta sulla sedia a dondolo e tiene Sofia tra le braccia.
La guarda in adorazione, completamente assorta da quegli occhioni neri, dalle guance paffutelle.
Sento un sorriso allargarsi sulle mie labbra.
 
 
 
Arizona
 
Sofia, la mia capricciosa bambina.
Passo il dito sul tuo viso, percorro la fronte, il naso, la bocca cosi piccola, perfetta.
Perfetta.
Mi guardi, stai pian piano cedendo al sonno, sbatti gli occhioni sempre più lentamente e in quei pochi secondi in cui li tieni aperti tra un battito e l’altro io vedo tu madre.
Tu sei la seconda Calliope della mia vita.
Sarai l’ultima donna che amerò dopo tua madre.
Non credevo, non avrei mai potuto credere che ti avrei amato così tanto.
Sei una parte di me, del mio cuore, proprio come Callie.
Non so più distinguere l’io dal noi.
Non mi serve più farlo.
Ho tutto quello che mi serve.
Ti stringo ancora di più a me, ho capito quello che ti serve per riaddormentarti, vuoi il calore, la presenza, sentire il battito di un cuore che batte per te, hai preso molto di più di quello che pensano da tua madre.
Il tuo respiro si fa più pesante, stai scivolando tra le braccia di Morfeo.
Nascondo il mio viso nella piega tra il collo e la tua testolina e respiro il tuo profumo.
Profumo di bambino, sono una pediatra, dovrei esserci abituata, ma il tuo è il più buono del mondo.
Profumi di vita nuova, di futuro, di speranze, gioia e amore.
Se l’amore avesse un profumo sarebbe questo.
Sei ufficialmente entrata in dormiveglia, ti agiti un po’, mi cerchi, stringi le piccole dita grassottelle alla mia maglia e poi sorridi.
Un sorriso gigante, bellissimo, un sorriso che si perde in chissà quale sogno e che deve evidentemente far parte del codice genetico della famiglia di mia moglie, anche lei sorride quando dorme e ogni volta che succede il mio cuore perde un battito, l’ho perso anche adesso.
Alzo gli occhi per guardare l’orologio, la coda del gatto segna il quinto uccellino, la lancetta a forma di ramo con un passerotto sopra è puntata sul sei, sono le 5:30.
Tra poco più di mezz’ora la sveglia suonerà e tua madre proprio come te cercherà il calore del mio corpo e farà i capricci per alzarsi.
Mi ricordate costantemente che mi amate, che avete bisogno di me come io ho un vitale bisogno di voi.
Di mia moglie e di mia figlia.
Mi alzo lentamente, non voglio svegliarti, quando inizio la discesa verso il lettino sento la tua mano stringere più forte la maglia del pigiama, non vuoi che ti lasci.
-Dormi Sofia, dormi amore. Sarò sempre accanto a te. Non dovrai mai voltarti indietro per accertarti che io ci sia, ne avrai la certezza. Dormi amore, fai sogni d’oro.-
La mia voce ti tranquillizza, allenti la presa e riesco a stenderti nel lettino.
Ti copro e spendo ancora qualche secondo per guardarti dormire, per godermi la pace e l’assoluta innocenza che emani.
Ogni volta devo sforzarmi per lasciarti andare, anche solo per poche ore, ma saremo ancora insieme domani, staremo insieme per sempre.
 
 

Callie
 
 
Ora pensare a tutte le paure che mi hanno tormentato negli ultimi mesi mi fa sentire stupida.
Temevo che Arizona non volesse davvero questa bambina.
Che si sarebbe sforzata di sopportarla perché quel visino così dolce avrebbe in qualche modo rappresentato un tradimento.
Temevo che avere sempre Mark intorno l’avrebbe fatta impazzire.
Quella donna ogni mattina si sveglia e mi trova nella sua cucina, con sua figlia tra le braccia.
Non so davvero se io sarei stata capace di sopportare una tale tortura, ma tu Arizona sei diversa, tu sei l’amore, il perdono, la vittoria contro ogni probabilità, tu sei la madre di mia figlia.
 
Sorrido, sorrido eppure ho le guance bagnate.
Mi passo una mano sul volto e mi affretto a tornare a letto, tra poco mi raggiungerai.
Mi infilo sotto le coperte, chiudo gli occhi e ti aspetto.
Entri piano per non svegliarmi, riaccendi il baby monitor e finalmente torni ad occupare il tuo posto nel nostro letto.
Aspetto che tu ti metta sotto le coperte poi mi volto verso di te, allungo una mano e finalmente ti trovo.
Apri le braccia e mi accogli, posiziono la testa all’altezza del tuo cuore.
Calore, la certezza di un tempo, di un battito costante, sempre presente.
Chiudo gli occhi e ti stringo forte.
Mentre scivolo di nuovo nel sonno non posso fare a meno di sorridere.
Sento il tuo cuore fare una specie di singhiozzo, sarà il caso di fare un controllo dal cardiologo prima o poi.
Non sono riuscita a scoprire in che modo riesci a far riaddormentare nostra figlia ma non importa,
ho tutto quello che mi serve.

  
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