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Autore: Ciceronix    01/11/2015    1 recensioni
[Creepypasta]
"-Come ti chiami?-" Il bambino provò una strana emozione vedendo che quel sorriso bianco era rivolto a lui "-Isaac..-" "-Bel nome, io sono Morgan, ti va di fare amicizia?-" "-Io ho già un amico....-"
Genere: Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: OC, The Grossman
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era da poco passato Natale nella gelida Londra del 1800, gli animali si risvegliarono dal lungo sonno del letargo, macchie di colori floreali ridiedero vivacità a quel tappeto bianco, che mutava lentamente in acqua limpida e lasciava spazio all'erba verde. Gli uomini tornarono ai loro rispettivi lavori, le donne smisero di preparare zuppe e porridge per fare lunghe passeggiate e i figli giocavano senza sosta per non avere rimpianti il giorno del rientro a scuola. Ovviamente, il privilegio dell'educazione non era concesso a tutti i bambini, specialmente se non erano di una famiglia appartenente al medio rango; Tuttavia a loro non importava, essi vivevano di sogni, regni incantati, avventure, giochi...e all'aria aperta potevano correre, recitare, immaginare! Uno  in particolare amava inventare storie su montagne di terra da lui costruite o simulare battaglie di soldatini insieme al suo amico speciale. Quel giorno, avevano montato la messa in scena dell'assedio al palazzo reale "-Non riuscirete a mettere le vostre luride mani sulla regale persona di sua maestà, plebei!-" "-Vedremo, parrucconi incipriati!-" Fischiava per riprodurre il suono degli spari e spintonava gli avversari al suolo "- Oh, misericordia!-" "-Ho vinto! La corona è salva!-" "-Lunga vita alla regina!-" Esclamò una voce flebile e un po' acuta.Colto di sorpresa, si girò per vedere l'aspetto dell'estraneo: poteva avere  avuto sette anni e mezzo, la sua stessa età, se non più piccolo, magrolino e dal colorito pallido, alcune ciocche dei selvaggi e spettinati capelli rosso scuro gli coprivano quasi gli occhi marrone nocciola che spiccavano dal viso lentigginoso, pronunciato da quel nasino all'insù. Vestiva di abiti abbastanza mantenuti, anche se il cappottino gli arrivava fino alle caviglie; la cosa che non faceva distogliere lo sguardo del piccolo, umile e sporco bambino, era probabilmente il suo sorriso: aveva un qualcosa di incantatore,ipnotizzante, splendido, quei denti bianchi e poco storti affascinarono gli occhi azzurri e curiosi dell'altro. "-....Ti disturbo?-" Scosse la testa in risposta, i capelli a caschetto biondi svolazzavano in aria. "-Scusa se ho interrotto il tuo momento di gloria, il fatto è che mi sembrava di essere veramente su quel campo di battaglia, tra le guardie e i ribelli! Secondo te cosa usano i panettieri per combattere? Te lo dico io: gli sfilatini, di grano duro, in grado di spaccare lame! E i pescatori i pesci spada, perché sanno che non si arrugginiscono!-" Quelle battute piacquero molto al coetaneo che cominciò a ridacchiare di gusto, poi timidamente indicò la staccionata bianca che li dividevano "-Devi fare il giro per trovare il cancello-" "-Tsk, no grazie, prenderò la strada breve!-" Prima che potesse chiedergli cosa intendesse, il bambino poggiò le mani sulle punte della staccionata e fece leva sulle braccia, alzando le gambe in una spaccata laterale. Restò a bocca aperta; terminò il numero con una capriola all indietro e si inchinò a lui come un signore, l'altro batté le manine esili fortissimo, si fece quasi male. "-Grazie, molto gentile! Direttamente dal Magic World Circus, gente!-" "-Tu lavori al circo?-" "-Si, stai parlando nientemeno con l'acrobata professionista della compagnia, modestia a parte!-" Era uno spettacolo da vedere un ragazzino così particolare e bizzarro, gli ricordava vagamente Jack, chissà se avrebbero potuto fare amicizia. "-.....Come ti chiami?-" "-Isaac....-" "-Isaac....bel nome, eh si, ha proprio un bel suono!-" Gli prese la mano e la strinse saldamente con la sua "-Io sono Morgan, ti va di fare amicizia?-" Isaac non seppe come reagire a quella richiesta "-Ho già un amico......-" "-....E non te ne servono altri?-" Isaac rifletté un attimo "- Gli ho promesso che soltanto lui sarebbe stato mio amico...-" "-Oh,una promessa.....ok, facciamo così allora...che ne dici di conoscenti?-" "-Conoscenti?-" "-Amici, ma non troppo!-" Isaac si voltò verso il clown dietro la casa, gli fece il segno che andava più che bene "-Fantastico! Bene, conoscente Isaac, ora devo andare: se tardo, mia madre mi farà infilare quello stupido tutù che mi ha comperato...-" "-Ti compra i tutù?-" Morgan sorrise alla sua faccia scioccata "-Per me è abbastanza normale...dopotutto...-" Fece l'occhiolino "-Appartengo al gentil sesso!-" E scappò via. Uscito dal suo nascondiglio, il colorato Jack sventolò i suoi artigli blu davanti alla mascella spalancata di un Isaac incredulo. Nelle giornate seguenti, i due bambini si incontrarono più spesso, a volte Lui andava a vedere le sue prove al circo, lei andava a giocare con lui e Jack ai pirati "-Ehi Is-" "-Mo?-" "-Perché Jack non si fa mai vedere?-" "-Si fa vedere! È qui, vicino a te!-" Morgan si alzò in piedi nella direzione indicatole e si presentò all'invisibile clown "-Signor Laughing Jack, è un piacere fare la vostra conoscenza, spero di non avervi turbato diventando la conoscente del vostro pupillo Isaac, se lei consente, potrei stringergli calorosamente la mano e cambiare la nostra relazione in colleghi?-" Jack annuì e afferrò le  sue piccole dita, lei sentì un brivido freddo su esse. Ci ritrovò una piccola sfera rossa: una caramella "-Per tutta la frutta! È alla fragola! È il mio gusto preferito!-" Isaac ricevette una all'uva "-È dolcissima, non è vero?-" "-È....eccezionale! Grazie L.J.!-" Gli piacque il suo nuovo soprannome. Giunta la primavera, i tre amici non poterono vedersi per molto tempo a causa delle prove per lo show imminente di Morgan, così per distrarsi dalla loro malinconia, bambino e clown giocarono ai pirati, fino a quando il gatto dei vicini non entrò nel loro giardino................; "-Ma sentilo: sei troppo poco femminile...blablabla....ricordati che sei una lady, obbligata la riverenza.....blablabla....pettinati quel cespuglio rosso per una volta....giuro che un giorno di questi gli faccio arrivare il naso in fronte con un pugno!-" Si fermò davanti alla malandata porta della famiglia Lee, bussò con cautela e la madre venne ad aprire, sembrava esausta e disperata "-Ciao....saresti...?-" "-Un amica di suo figlio, madame. È in casa?-" La donna fu molto sorpresa nel sapere che suo figlio non giocava solo con personaggi inesistenti "-È di sopra.....sta preparando la valigia-" "-Valigia?! Sta andando in vacanza?-" "-No,cara....sta andando in collegio-" Per poco non cadde in ginocchio "-Perché.....lo mandate.....là?-" "-Ha ucciso un gatto domestico, deve imparare la buona educazione....mi dispiace tesoro-" Le posò una mano sulla spalla "-Vuoi andare a dirgli ciao?-" "-Isaac!-" "-Morgan....-" I suoi occhi azzurri erano pieni di lacrime "-Non potremo...giocare più....-" "-Is.....hai davvero ucciso un gatto?-" "-No....è stato Jack.....-" il clown si stropicciò i capelli vermiglio nervoso "-Mi dispiace....compare...-" "-Tranquillo Jackie, non l'hai fatto apposta....ma non potrai venire con me...-" "-COSA? E cosa farò?! Rimarrò chiuso in quella scatola, tutto solo?!-" "-Ti prometto che tornerò e giocheremo tutti insieme di nuovo-" "-Così ti voglio!-" Morgan fece uno dei suoi migliori sorrisi "-In questa stanza abbiamo promesso solennemente di rivederci, croce sul cuore!-" "-Croce sul cuore!-" Isaac li abbracciò entrambi e se ne andò, lasciando il silenzio tra l'amico immaginario e una specie di amica dal sorriso svanito. Per anni, Morgan si chiese come stesse Jack: non ebbe più il permesso di andare a visitare la povera madre, picchiata a sangue dal marito ubriacone,di conseguenza non poté andare a consolare un povero, sbiadito clown sigillato nella sua prigione di legno. Il tredicesimo anno, si annunziò la morte dei genitori di Isaac, il testamento reclamò il patrimonio a egli, finalmente tornò a casa. La ventenne Morgan Syle, dai capelli lunghi e lisci e vestita come un gentiluomo si ritrovò davanti quella faccia conosciuta, mutata però da un'espressione torva e seria: ventenne anch'esso, Isaac era diventato un tappezziere talentuoso, i suoi lavori erano cercati in lungo e in largo da quasi tutta la Gran Bretagna.I denti bianchi di lei formarono un ampio arco "-Ciao Is-" La sua voce era più acuta e calda,come un raggio di sole "-Mi riconosci? Sono Morgan, la tua conoscente, ricordi?-" "-Si....giocavamo insieme,quando eravamo bambini.....-" "-Ci sei mancato moltissimo, Jack ti sta aspettando!-" "-Jack?-" "-Si......il tuo migliore amico..-" "-Mo...-" Sospirò "- Laughing Jack era solo il frutto della mia fantasia, uno stupido sogno di un bambino miserabile....adesso sono cresciuto e.....non credo più in queste storielle sciocche-" Volle replicargli ma non trovò le parole adatte, fece solo un cenno del capo e si congedò "-È cambiato troppo.....che gli sarà successo lì dentro?-" Preoccupandosi di L.J., Morgan continuò  gli allenamenti di equilibrio e continuò a subire le lamentele dell'anziano domatore di belve per i vestiti e il suo modo di approcciarsi con gli uomini, la voleva più 'disponibile'. Tornando la sera dall'esibizione, si nascose dietro un lampione e gli crollò il mondo addosso quando si rese conto che quella ragazza dai capelli biondo platino e dagli occhi celesti angelici stesse appollaiata contro di lui, un Isaac ubriaco. 'Cosa vuoi fare con lei?' Sapeva in cuor suo qual era l'intenzione del giovane che condusse la sua nuova amichetta nella sua umile dimora. 'Is......ti sei innamorato....sono contenta per te.....davvero..' Cominciò a piangere 'È una bella ragazza, ti renderà felice.....' Corse via, non sapendo cosa accadde in seguito tra la coppia. La mattinata successiva ci fu una notizia da scandalo sui giornali: diciannovenne scomparsa da una settimana, genitori disperati. Appena lesse la descrizione fisica, Morgan fece cadere il sacco contenente la calzamaglia blu: bionda, occhi celesti come il cielo e con un sorriso che avrebbe potuto sciogliere il cuore di qualsiasi uomo. "-Isaac......che sia con lui?-" Le cronache nere non si interruppero: un bambino di cinque o sei anni, una signora anziana e una bambina sparirono senza lasciare tracce, l'ultimo loro avvistamento fu  vicino ad un quartiere nebbioso, quello di Isaac. "-No....no!-" Alle sei di sera, una ragazza di vent'anni correva a perdifiato senza il cappotto e cappello per le strade scure di Londra, bussando all'abitazione restaurata, attendendo di essere accolta. La porta era già aperta, senza esitazione entrò nel nuovo salotto: il lume della candela era l'unica fonte di luce, mobili di colore bianco dall'aspetto raffinato addobbavano la stanza dal quel colore nero, cupo. Avvicinandosi ad una sedia, tastò il materiale e ci fu la rilevazione: capelli biondi intrecciati.....un teschio come finitura.....'Ah.....sch.....schifo....' Le venne da rimettere, il legno era ossa, il cuoio era pelle, le gambe arti interi, una carneficina nascosta nel l'apparenza. Corse nella vecchia camera da letto, o meglio dire, camera di tortura: la base del letto era usata come tavolo, contezioni di cinghie per immobilizzare gli sfortunati, una fila di aggeggi mortali su un carrello. 'Devo andarmene di qui.....' Indietreggiò e sbatté contro la figura dietro di lei "-Che ci fai qui, Mo?-" Isaac indossava una maschera strana, con un naso lunghissimo e un mantello nero "-Is....che significa tutto questo?!-" "-Non ti piace, il mio lavoro? Potresti mostrare più ammirazione nei miei confronti, è stato un lungo processo la costruzione di ogni singolo oggetto che vedi in giro!-" "-Ma......perché?-" "-Perché? PERCHÉ?-" Scoppiò a ridere istericamente "-Perché è divertente, ecco perché!-" Morgan sudò freddo, strinse la presa su una stecca appuntita, raccolta minuti fa. "-La ragazza bionda.....l'hai..?-" "-Ah, quella puttana! È stata la mia prima vittima, che ricordi!-" "-I bambini.....quella nonnina gentile....-" "-Morti.....MORTI TUTTI! AHAHAHHAHAHAAHAHAH-" 'Lui non è Isaac.....è un pazzo omicida.....metti una fine a tutto questo Mo......' In uno scatto gli infilzò il ginocchio con la stecca, lui agonizzò dal dolore e  cercò di estrarla velocemente, lei fu più lesta e lo sdraiò al terreno, riempiendogli la faccia di pugni.'Guancia destra, guancia sinistra, destra, sinistra, destra, sinistra, destra......-" Perse il conto dei colpi assestati, dei lividi viola coprirono  le membra del giovane folle che con un'improvvisa potenza ribaltò le posizioni, ripagandola con la stessa medicina. Cercò di stenderla sul banco ma lei si dimenò, colpendolo ai genitali, lui lasciò la presa e si accasciò, lei afferrò un coltello e si fiondò al piano terra, scappando nei vicoli. Sentì dei passi al suo seguito, la stava seguendo,era deciso a farla tacere, per sempre...........Arrivarono al porto, uno di fronte all'altra: pistola sul cranio e coltello sulla gola. Erano così attenti a loro stessi che non si ricordarono dei lavori in corso per la riparazione di una nave distrutta da una tempesta; nessuno doveva stare sotto quelle travi penzolanti, maggiormente se le funi che le sostenevano erano usurate dal tempo. "-Cosa farai ora Mo? Mi denuncerai? Mi manderai in galera? Mi condannerai a morte? MI VUOI VEDERE PENZOLARE DA UNA CAZZO DI FUNE PROPRIO COME MIO PADRE?!-" "-.............No.......non farò niente.......io non farò nulla di tutto ciò.....-" Isaac si calmò un momento e la guardò, curioso come un tempo "-Perché non lo farai, Mo?-" "-..............-" "-Rispondimi!-" "-.............-" "-Ti ho fatto una domanda, RISPONDI!-" La colpì sul naso mandandola al suolo "-PERCHÉ NON LO FARAI, PERCHÉ?!!-" "-PERCHÉ IO TI AMO!-" Isaac fermò il cazzotto a mezz'aria "-Come?-" "-IO.....TI.....AMO....-" Pianse di frustazione  "-SI,IO TI AMO!  QUANDO HAI PORTATO QUELLA RAGAZZA CON TE, PROVAVO GELOSIA, AVEVO PAURA CHE L'AVRESTI FATTA TUA, CHE L'AVRESTI ADORATA, VENERATA, DIMENTICADOTI DI ME!-" Il sangue le colava dalle narici fino alla camicia bianca, striandola. "-Ma......tu non mi ami, non è vero, Isaac? Certo che no: sono solo una tua conoscente,niente più!-" Isaac non rispose, per tutto quel tempo aveva provato qualcosa per lui, lo amava così tanto che non gli avrebbe mai fatto un torto, anche se era uno dei peggiori assassini in circolazione. "-Morgan....io.....-" "-Stai lontano da me, Is-" si tappò il naso e si incamminò velocemente "-Mo,ascoltami!-" Le venne dietro e in quel preciso istante la fune cedette: Morgan si lanciò contro il coetaneo, spingendolo, prima che il pezzo metallico le trafisse la schiena. Era a terra, Rivoli di sangue fuoriuscivano dalle labbra ferite, annaspava cercando di rimettersi in piedi, ma le vertebre erano a pezzi. Isaac strisciò vicino a lei e la girò delicatamente, tenendola per le spalle "-Mi hai salvato......perché lo hai fatto?-" "-Te l'ho appena detto: io ti amo......-" Isaac le spostò una ciocca dalla fronte bagnata "-Stupida.....-" "-Is.....mi dai un bacio, per favore?-" Isaac non non avrebbe mai potuto negarle una simile supplica. Le prese le guance lesionate e posò le proprie labbra su quelle rosse e fredde di lei, un contatto semplice romantico, magari, in un altro contesto. "-Eheh, ho ricevuto un bacio da te, finalmente-" Fece per l'ultima volta quel meraviglioso sorriso, lo stesso della prima volta che si erano incontrati "-Prima......abbiamo mantenuto la nostra promessa....ci siamo riuniti...tutti e tre.....ancora una volta....sono felice...Is...ac-" Spirò. "-Mo.......-" La scosse, una seconda volta, una terza, una quarta....."-MORGANNN!-" Affondò il viso tra la sua chioma rossa "-Anch'io ti amo......mi dispiace......resta con me......-" Dopo mezz'ora la riportò nella sua stanza, prese un lenzuolo e l'avvolse, portandola nel giardino, la sotterrò lì, posandoci delle rose gialle. Come la storia continuò, Isaac liberò il clown monocromatico e lui fu felice di stare con il suo vecchio amico : ci avrebbe giocato una ultima volta. Nei suoi ultimi istanti di vita, riempito di insetti, La mente di Isaac scoppiò di ricordi, in uno di questi una bambina allegra e dai denti bianchi e stortini gli chiedeva di essere sua amica "-Mo...n-" Poi raggiunse l'aldilà.
  
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