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Autore: OneWhiteRogue    01/11/2015    3 recensioni
Poi mi hai scritto "Spero che le tue canzoni ti portino lontano"
E invece io volevo starti vicino.
In cui Harry Styles lavora in un piccolo locale e Louis Tomlinson è in tour nei bar con la sua band.
Genere: Erotico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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ANIDRIDE CARBONICA
Capitolo 1


Febbraio era il mese preferito di Harry. Principalmente perché era il suo compleanno - ma c'era molto più di questo. Amava il freddo, San Valentino, le cioccolate calde e il brutto tempo, e nonostante per il suo amico Liam erano cose "da ragazzina alternativa", lui non poteva proprio farci niente: era fatto così e gli andava bene.
Certo, Harry amava anche la primavera, i fiori, il sole e veder crescere le piantine che teneva sul balcone del suo piccolo appartamento fuori Holmes Chapel, ma mai come amava festeggiare il passare degli anni. Ne aveva finalmente compiuti 18 e aveva organizzato una grande festa nella tavola calda in cui lavorava. Simon, il proprietario, gli aveva gentilmente concesso di usare l'intero locale e avevano organizzato una festa davvero indimenticabile. Harry aveva ricevuto dei bellissimi regali: soldi, vestiti, un bellissimo orologio nero, un quadro da appendere nel suo appartamento e un profumo che desiderava tantissimo.
"Con questo ti verranno dietro tutte le ragazze!" Gli aveva detto un suo vecchio amico, e Harry non se l'era sentita di dirgli che delle ragazze non gli importava poi molto. 
Era un po' timido, Harry, e non se la sentiva di fare coming out. Solo sua sorella Gemma e i suoi due migliori amici Niall e Liam lo sapevano, e il riccio un po' si era pentito di averglielo detto, perché ogni volta che un bel ragazzo entrava al Rocket Diner i suoi amici - nonché colleghi - non facevano altro che metterlo in imbarazzo con commenti che lui reputava inopportuni. Però erano i suoi migliori amici ed era contento che l'avessero accettato, alcuni non l'avrebbero fatto.
Ma torniamo all'inizio della storia. Era il 3 febbraio e faceva un freddo cane per le strade di Holmes Chapel, una piccola cittadina situata nel Cheshire. Harry si stringeva nel suo cappotto blu mentre raggiungeva il Rocket Diner, la tavola calda in cui lavorava.
"Buongiorno!" Esclamò pulendosi le scarpe sul tappeto, prima di entrare. 
"Hey Harry, come mai così in ritardo?" Chiese Niall, da dietro al bancone.
Il riccio si chiuse la porta alle spalle e "Non mi ha suonato la sveglia e ho perso l'autobus. Questa giornata è cominciata malissimo" si lamentò, mentre si sfilava il cappotto.
Lo appoggiò sull'appendiabiti e cominciò a sistemare il macello che avevano lasciato al suo compleanno. Avrebbero potuto pulire il giorno prima, ma era il loro giorno libero e avevano preferito passarlo a giocare ai video games a casa di Liam.
Ad Harry piaceva il suo lavoro, era come se fosse pagato per passare del tempo con i suoi amici - e inoltre era molto bravo a socializzare con i clienti. Aveva sempre qualche battuta pronta e sapeva sempre consigliare i piatti migliori.
A Liam invece non piaceva affatto quel lavoro, ma aveva bisogno di soldi e non era riuscito a entrare alla Caserma dei vigili del fuoco, quindi si era accontento. Per lui il Rocket Diner era troppo vecchio e aveva bisogno di essere modernizzato per attirare clienti più giovani. Ad Harry piaceva definirlo 'vintage', invece.
Un paio di ore dopo il locale quasi brillava. Era possibile specchiarsi sul pavimento a scacchi bianchi e neri, e tutto quello che era rimasto della festa era stato buttato nei secchioni dall'altra parte della strada.
Verso mezzogiorno il locale cominciò a riempirsi ed Harry non aspettava altro che sfoderare il suo sorriso migliore mentre aspettava le ordinazioni dei clienti. A Harry piaceva anche ricevere complimenti da quest'ultimi. Sapeva di essere un bel ragazzo, ma sentirselo dire più e più volte non poteva che fargli piacere.
Quasi 20 ordini dopo il locale rimase vuoto. Harry decise di aiutare Liam che stava ripulendo i tavoli. 
"Sembra che qui abbia mangiato una famiglia di porci, che schifo" Si lamentò Liam, lanciando un'occhiataccia all'ultima famiglia rimasta che stava uscendo.
Harry scoppiò a ridere guardando l'espressione schifata del suo amico.
"E non è tutto, a cena sarà ancora peggio!" Continuò Liam, disperato.
"Come sei lagnoso" constatò il riccio " Vuoi che ti porti un caffè?"
Liam annuì ed il riccio sparì dietro il bancone, per poi tornare un minuto dopo con un caffè fumante per il suo amico. 
"Grazie" Sorrise prendendo il piccolo bicchiere attento a non scottarsi, senza accorgersi che Harry era già tornato dietro il bancone, sicuramente per bere il suo.
"Ragazzi, c'è un pulmino parcheggiato proprio qui dietro" Disse Niall, che fino a quel momento era a pulire la cucina.
A lui piaceva il suo incarico. Era sempre stato bravo a cucinare e finito il liceo avrebbe voluto continuare gli studi per diventare chef. Inutile dire che aveva lasciato il college perché non aveva voglia di studiare. Secondo lui per diventare uno chef importante non serviva studiare, ma esercitarsi. Harry non riusciva proprio a dargli torto.
"Un pulmino? Ma che stai dicendo? Sono le tre e mezza, è troppo tardi per pranzare" Gli fece notare Liam, sistemando la scopa al suo posto.
"E troppo presto per cenare" Continuò Harry, sorseggiando il suo caffè con i capelli legati in una cipolla poco virile, come osava definirla Liam.
"Ma c'è davvero un pulmino, venite a controllare se non ci credete!" 
Harry sbuffò seguendo il biondino in cucina. L'odore di fritto delle patatine cotte precedentemente gli fece storcere il naso, e si diresse verso la finestra dove, effettivamente era parcheggiato un piccolo pulmino.
"Visto che avevo ragione!" 
Harry annuì senza dargli soddisfazione e una volta tornato dietro al suo bancone, non fece in tempo ad avvertire Liam di quello che aveva visto, perchè un paio di ragazzi stavano facendo il loro ingresso nel locale. 
Ad Harry quasi andò di traverso il caffè quando uno di loro, con un ciuffo castano e un paio di occhi azzurri chiese se fosse possibile mangiare.
"C-certo" Borbottò, colto alla sprovvista "V-voi sedetevi io arrivo subito"

"Cosa vuol dire che devo riaccendere il forno e la friggitrice?" Chiese Niall in preda alla rabbia.
"Vuol dire quello che ti ho detto" 
"Harry, non potevi semplicemente dire che siamo chiusi?" 
"Mi hanno preso alla sprovvista! Non è colpa mia. Ti decidi o no ad accendere quella maledetta friggitrice?" Harry era ormai disperato, mentre supplicava Niall sbirciando quei ragazzi dal vetro. 
Ma che fine aveva fatto quell'imbecille di Liam? 
Alla fine Niall si arrese e Harry tornò soddisfatto in sala, con un taccuino in una mano e una penna nell'altra.
"Io un panino con prosciutto e formaggio, e una coca cola, grazie" Ordinò un ragazzo con i capelli scuri e i lineamenti asiatici, mostrandomi un sorriso gentile.
"Lo stesso anche per me" disse un ragazzo con i capelli rosa. 
Harry lo trovò abbastanza inusuale, ma non si azzardò a fare commenti mentre trascriveva tutto sul suo taccuino.
"E per te?" Chiese al ragazzo con gli occhi azzurri. Harry lo trovò molto carino, nonostante lo strano taglio di capelli.
"Io un hamburger con patatine fritte. E una birra" 
"Piccola, media o grande?" Chiese il riccio.
"Grande"
Dieci minuti dopo Harry stava portando la birra - che aveva scordato - a quello strano ragazzo. Gli sarebbe piaciuto rivederlo, pensò mentre appoggiava il boccale sul tavolo.
Subito arrossì e la situazione non migliorò quando proprio lui gli disse "bell'acconciatura comunque!". Harry pensava che i suoi capelli fossero apposto, ma probabilmente aveva dimenticato di aver racchiuso tutti i suoi bellissimi ricci in un'orrenda crocchia. Quando se ne accorse fu ormai troppo tardi e si maledisse per portare i capelli così lunghi - per essere un ragazzo.
Quando tornò al tavolo per portare via i piatti vuoti si accorse che era rimasto solo il ragazzo dagli occhi azzurri, con i gomiti appoggiati sul tavolo, la birra finita e l'hamburger mangiato solo per metà.
"Mh non ti è piaciuto il cibo?" Chiese Harry mentre prendeva gli altri piatti.
"Non avevo molta fame ad essere sincero. Posso chiederti un informazione?"
Harry annuì e "Organizzate qualcosa il venerdì sera? Tipo concerti o cose del genere" Chiese passandosi una mano tra i capelli castani.
"Mh no, non è mai successo, perché?" Rispose Harry cercando di sembrare il più spigliato possibile.
"Io e i miei amici abbiamo un gruppo e sarebbe bello poterci esibire qui" Propose sfoggiando un sorriso sghembo.
"Non lo so, non mi occupo io di questo. Però potrei parlarne con il capo" Harry capì subito di essersi ficcato in un grande guaio, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro.
"Sono sicuro che riuscirai ad essere molto convincente. Io sono Louis, tu sei?" 
Harry fu felice che finalmente quel ragazzo così bello avesse un nome. 
"Harry" 
"Bene, Harry, ti lascio il mio numero. Resteremo qui fino a lunedì prossimo, appena hai modo di parlarne con il tuo capo mandami un sms, ok?" Louis scrisse il suo numero di telefono su un tovagliolo e rivolse un sorriso sghembo al riccio prima di andarsene.
Harry era così preso da quel ragazzo con gli occhi azzurri di nome Louis da non essersi neanche accorto che né lui né i suoi amici avevano pagato per quello che avevano consumato.
Sicuramente si sono dimenticati, pensò.

Il giorno dopo Harry arrivò a lavoro un'ora in anticipo, con il suo solito cappotto blu, per parlare con Simon.
Il loro capo era simpatico e disponibile con loro, quindi il riccio era sicuro che avrebbe preso in considerazione l'idea di far cantare il gruppo di Louis. Harry sperava davvero che accettasse, perché si era svegliato molto presto per poter arrivare durante l'apertura, ovvero l'unico momento in cui Simon era presente al Rocket.
"Hey Harry, sei in anticipo!" Esclamò lui, non molto dispiaciuto comunque.
"Si ehm devo parlarti di una cosa" borbottò come suo solito quando si trovava in difficoltà.
"Allora entra"
Harry non se lo fece ripetere due volte, un po' per il freddo un po' perchè aveva le gambe che tremavano e voleva assolutamente sedersi. Avrebbe voluto rivedere Louis così tanto!
Harry si sedette su una sedia e "Ho un'idea grandiosa per attirare più gente" disse serio.
"Oh no, non anche tu! Senti Harry, non ho intenzione di rendere questo locale più moderno, maledetto Liam e le sue idee!" Rispose annoiato Simon, passandosi una mano sul viso stanco.
"Non si tratta di questo, a me piace com'è qui.. Prenderesti in considerazione l'idea di organizzare un piccolo concerto venerdì sera?" Chiese tutto d'un fiato Harry.
Simon sembrò pensarci un secondo e...


SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti! Non uso efp dal 2013 quando ho scritto la mia prima ff larry Chat Line. Da allora ho sempre usato wattpad ma ho deciso di provare a postare questa mia nuova storia prima qui, e poi magari anche su wattpad. Spero che vi piaccia, fatemelo sapere con un commento da più di 10 parole!
Se avete una storia e vi farebbe piacere che io passassi a leggerla basta mandarmi un messaggio privato e sarò ben felice di farlo.
-Sere. 

 
  
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