Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: lilly0806    02/11/2015    1 recensioni
Questa storia è una os con come protagonisti due personaggi che prendono parte alla mia storia interattiva: "La canzone del Sole".
Ho cercato di trovare un modo divertente per raccontare il loro disastroso primo appuntamento e spero di esserci riuscita.
A mio parere può essere benissimo letta senza leggere la storia principale (anche perchè loro due non sono ancora comparsi :P)
Questo è l'inizio:
"C'era una volta una damigella (molto poco femminile) che accettò di incontrarsi con uno dei più bei cavalieri dell'universo (addirittura dell'universo, ma fammi il favore!) il bel cavaliere decise di organizzare per la principessa l'appuntamento perfetto così organizzò tutto nei minimi dettagli. Non considerò però gli inevitabili imprevisti che sarebbero sorti, complice anche la sua agitazione, che li portarono a perdersi lungo il sentiero che li avrebbe dovuti far giungere al luogo prescelto! Il cavalier fece quindi vagar senza meta la sua damigella..." [...]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lacy, Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Storie di ragazzi non molto comuni'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Revan-Shane: Il cavaliere imbranato e la damigella "cosa diavolo stai combinando?"

Narratrice-Lacy (figlia di Afrodite, personaggio ideato da Rick Riordan)
Damigella-Shane (figlio di Iris, personaggio ideato da _Macchan_)
Cavaliere-Revan (figlio di Nemesi, personaggio ideato da _Macchan_)

Narratrice
"C'era una volta una damigella (molto poco femminile) che accettò di incontrarsi con uno dei più bei cavalieri dell'universo (addirittura dell'universo, ma fammi il favore!) il bel cavaliere decise di organizzare per la principessa l'appuntamento perfetto così organizzò tutto nei minimi dettagli. Non considerò però gli inevitabili imprevisti che sarebbero sorti, complice anche la sua agitazione, che li portarono a perdersi lungo il sentiero che li avrebbe dovuti far giungere al luogo prescelto! Il cavalier fece quindi vagar senza meta la sua damigella..."

Damigella
"Revan, sei sicuro che siamo nel posto giusto?"chiedo al ragazzo, che cammina al mio fianco, con le mani in tasca, guardandolo attentamente in viso. Quando mi ha chiesto di uscire con lui ero al settimo cielo, insomma a chi non piacerebbe andare ad un appuntamento con Revan Fair, ma anche molto sorpreso. Ho sempre avuto un debole per lui ma mi è sempre parso che non gli importasse molto di me: si è sempre limitato a parlarmi quando eravamo in compagnia, ma non è successo poi così tante volte, e ho notato i suoi occhi che si posavano su di me spesso senza fermarsi però per più di qualche secondo.
"Sì, ne sono sicuro. Non avrei chiesto ad Argo di lasciarci qui altrimenti." risponde, continuando a guardare fisso di fronte a sè. Non riesco proprio a capire cosa gli prende: lui mi ha chiesto questo appuntamento ma si comporta come se lo stessero costringendo a stare qui con me.
"Questo paesino sembra estendersi all'infinito! Dove stiamo andando esattamente?" inizio a lamentarmi e a domandargli delle informazioni in più, pensando a quanto abbiamo già camminato da quando siamo arrivati qui. Abbiamo zigzagato fra le casette di questo posto per un'eternità senza arrivare alla destinazione prescelta, di cui non so niente per la cronaca. Senza dubbio è un paesino adorabile, molto all'antica e 'romantico', ma non può continuare a mantenere il segreto per sempre.
"Lo vedrai al momento giusto, sei troppo curioso." ribatte sospirando lui, continuando a mantenere lo sguardo avanti. Da quando ci siamo incontrati ha sorriso solo una volta e non mi ha guardato neanche mezza, inizio a pensare davvero che sia qui contro la sua volontà.
"Ma si può sapere che problema hai? Ora mi sono proprio stancato del tuo atteggiamento!" sbotto, dopo altri dieci minuti del trattamento di 'Mister Freddezza', afferrandolo per un braccio e facendolo finalmente voltare verso di me. Sono stanco di tutto questo ed è ora che la smetta di prendermi in giro.

Narratrice
"E fu così che la damigella, trattata freddamente, morse (mordere è una parola grossa, solo per un paio di lamentele?) il cavaliere per protesta. D'altro canto, il cavaliere non poteva certo aspettarsi che la damigella fosse solo dolce e tranquilla, doveva per forza nascondere un lato più passionale (passionale? Io lo definirei più un prepotente! Bossy!)!
Comunque la damigella, con la magia ereditata da sua madre, riuscì nell'impresa e..."

Cavaliere
"Siamo arrivati! Te l'ho detto che dovevi fidarti di me, io trovo sempre la strada per tutto..." afferma ridacchiano il moro al mio fianco. Mentre parla muove nervosamente le dita della mano destra, aprendole, e dei piccoli arcobaleni compaiono nelle intersezioni per poi sparire subito dopo quando chiude la mano a pugno. Senza rispondergli mi avvicino al maitre e dopo un momento di sconcerto, probabilmente dovuto al nostro aspetto un po' trasandato e al nostro ritardo pauroso o al fatto che siamo due ragazzi, ci accompagna al tavolo che avevo prenotato per due ore fa.
"Accomodatevi, arriverà subito Faith per prendere le vostre ordinazioni." afferma l'uomo, allontanandosi per tornare al suo posto ed accogliere altri clienti con un sorriso radioso. Sospiro e apro il menù, cercando di nascondere un po' l'imbarazzo, giusto in tempo per ricevere uno sguardo dalla cameriera che si è avvicinata a noi. Non posso credere a quello che vedo: sembra la versione femminile di Shane! Rimango per un momento a fissarla quasi a bocca aperta, mentre lei parla, ma mi riscuoto dallo stupore quando sento una sedia che si sposta rumorosamente davanti a me. Riporto immediatamente la mia attenzione sul ragazzo, un tempo seduto di fronte a me, che si è alzato in piedi sbattendo le mani sul tavolo e che sembra a dir poco infuriato.
"Adesso basta! Mi sono stancato di te e del tuo stupido appuntamento! Se non volevi uscire con me bastava che non mi invitassi neanche!" grida, voltandosi poi e dirigendosi a grandi passi verso l'uscita che da sulla spiaggia. Cerco di raggiungerlo, passando di fianco a Faith la cameriera e al vecchio bigotto che ci ha guardato male all'ingresso, senza guardarmi indietro.
"Shane!" lo chiamo, mentre lui si appresta a evocare i suoi poteri per tornare al campo, e lui si volta solo per un attimo riportando subito l'attenzione a quello che stava facendo. Lo rggiungo velocemente e lo placco, impedendogli di fare qualunque cosa, bloccandolo a terra con le mani ai lati della testa.
"Cosa diavolo stai combinando? Lasciami andare!" grida cercando di divincolarsi, senza fare alcun progresso: "Lasciami andare, idiota! Mi hai trascinato in giro per questo stupido paesino tutta la sera, mi hai guardato mezza volta in tutto il tempo che abbiamo passato insieme mentre ti sei perfino messo a sbavare su quella stupida cameriera come se fosse bellissima. Mi sono stancato di te e..." non lo lascio concludere la frase, lo zittisco con un bacio, senza pensarci. Un bacio tutt'altro che leggero, nonostante sia il nostro primo bacio, ma lui mi ricambia perciò continuo finchè non mi morde forte un labbro, costringendomi a staccarmi. Ci guardiamo negli occhi cercando di riprendere fiato e solo adesso mi rendo conto di dove siamo finiti, sollevando lo sguardo verso le luci del luna park in fondo alla spiaggia.
"Ricominciamo da capo, ti va? Andiamo al luna park." sorrido al ragazzo sotto di me e mi sollevo trascinandolo in piedi con me. Lo bacio ancora e Shane mi guarda sconvolto e spettinato mostrandomi un'espressione, a dir poco adorabile, di sconcerto. Non lo lascio riprendere totalmente: lo trascino, tenendolo per mano, verso le luci delle giostre sperando di poter recuperare questo disastroso primo appuntamento.

Narratrice
"Alla fine, fra un dolcetto e l'altro (non ne abbiamo mangiati così tanti!) (e comunque li abbiamo smaltiti tutti, te lo assicuro), si chiarirono finalmente e vissero per sempre felici e contenti." concludo il mio racconto e sorrido ai bambini che mi mostrano tutti la medesima espressione di meraviglia. Mi volto verso i due ragazzi che si sorridono, innocentemente, a vicenda come se non avessero passato tutta l'ultima mezz'ora ad interrompermi e ad intervenire durante la mia storia.
"Voi! Se vi prendo siete morti!" li minaccio iniziando ad avvicinarmi. Stavo raccontando una storia liberamente ispirata a loro, è vero, ma questo non gli da il diritto di immischiarsi. Devo punirli in modo esemplare.


Ciao!
Ho un ritardo di una settimana ma va bene... perdonami Macchan!
Basta, è finita e mi sono divertita un mondo a scriverla ma ammetto che è stata un tentativo: chi mi conosce da un po' sa che mi piace provare cose nuove e questa storia è una cosa inusuale per me, non sono pratica di os.
Non ho molto da dire, in realtà, ho deciso di scrivere questa storia per tirare sù un'amica triste e anche se è arrivata un po' tardi spero che serva allo scopo anche magari per le/gli altri/e visto che è nata per essere divertente e leggera.
Molte idee sono uscite dai miei discorsi con Emanuela/Macchan perciò il merito è anche suo (anche il titolo è farina del suo sacco, anche se lei lo intendeva come scherzo) u.u
Bene, a presto con il prossimo capitolo,
Lilly :*
Ps. spero non ci siano troppi errori visto che non è betata -.-''

Questa è Faith la cameriera:

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: lilly0806