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Autore: CicciAmbrose    02/11/2015    0 recensioni
Alice Dixon deve fare i conti con il passato.
Ritorna dopo 10 anni nella sua città natale e decide di frequentare la Dalton Hight School dove ritrova tutti i suoi vecchi amici,anche qualcuno che non si aspetta..
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Non sono mai stata una ragazza attraente. Ero più quella intelligente,cauta è molto nerd. Si. NERD. All'età di 7 anni, quando lasciai la mia città natale,ero una piccola nerd.

Sono passati 10 anni. In un lampo. Ma il mio lato nerd non è cambiato anzi forse è peggiorato.

Ritornare a Boston era come ricevere 1000 coltellate nel petto. Ero felice solo per una cosa... Avrei rivisto Eva,la mia migliore amica.

Il viaggio sembrava non finire mai. Mio padre si fermò in una stazione per fare benzina,colsi l'occasione e scesi dalla macchina per entrare nel negozietto posto alla sinistra dell'area di sosta.

C'era un odore di cibo mischiato a quello dei libri. Mi soffermai su alcuni romanzi e iniziai a leggere i vari titoli.

-Ti serve aiuto?- sussultai e mi girai

Rimasi a bocca aperta. Caspiterina!! Un ragazzo alto,atletico e con un sorriso da far invidia mi si presentò davanti.

-S-sto solo dando un'occhiata..- balbettai e subito dopo mi resi conto che avevo fatto la mia prima figura da idiota. Sorrise e diventai di fuoco

-Alice!- alzai le sopracciglia e guardai verso la porta,mio padre mi stava fissando -Hai finito?- feci cenno di sì

Mi incamminai e dimenticai quel viso angelico che mi aveva catturata poco prima -Ci vediamo,Alice!- sussultai e mi girai. Sorrideva.

Corsi fuori e mi intrufolai in macchina,misi la cintura e chiusi gli occhi appoggiando la testa allo schienale. Mio padre partì senza fare alcuna domanda.

Da quando lui e la mamma avevano divorziato,non si intrometteva tanto nelle mie faccende. Era il suo solito toccarmi la testa quando mi vedeva giù di morale,forse lo considerava un modo per farmi capire che mi era vicino e che mi avrebbe consolata se solo l'avessi chiesto.

La nostra casa era in uno di quelle strade poco affollate,piene di alberi e bambini che correvano o giocavano in strada. Appena la macchina si fermò scesi e respirai l'aria fresca, il vento era aumentato e sentii dei brividi lungo la schiena.

Chissà come sta Eva! -Perché non vai da Eva?- guardai mio padre e allargai la bocca in un enorme sorriso -Non la vedi da tanto e mi sembra il caso di farle sapere che sei tornata,non credi?-

-Hai ragione! Allora io vado!- dissi e mi salutò con un cenno di mano.

Mi incamminai in quelle strade, ricordavo la strada a memoria, come se non fossi mai andata via da lì. La casa di Eva era distante 2 isolati,era la solita piccola casetta di campagna,solo che non eravamo in campagna.

Bussai il campanello e attesi quei pochi minuti,mi girai intorno e guardai attraverso le tende. Una figura si avvicinò e vidi due occhi azzurri che mi fissavano,era il padre di Eva.

Aprì la porta e con un sorriso mi accolse in un caloroso abbraccio -Che bello rivederti,Alice!- disse e mi strinse

-E' un piacere anche per me,signor Grave. Eva è in casa?- domandai e lui si allontanò

-Sta per tornare,ma... accomodati!- disse e si fece da parte per farmi passare

Mi accomodai in salotto e mi sedetti su una poltroncina posta di fronte alla finestra. Guardai le mura piene di quadri di famiglia,vidi il piccolo Lucas -Lucas è cresciuto!- dissi indicando uno dei quadri più recenti

-Eh sì,Lucas ormai ha 13 anni.. Un piccolo ometto!- disse sorridendo -Vuoi da bere?-

-No,non si preoccupi!- risposi e lui sospirò

-Allora.. Cosa mi dici? Quando siete tornati?- domandò e lo guardai

-Proprio oggi.. Mio padre ha deciso di tornare qui. Forse un'altra opportunità di lavoro,credo..- dissi e lui annuì

-Tua madre? Come sta?- disse sorridendo

-Loro.. Sono separati da un po'.. Ma una cosa consenziente.. Io sono pienamente d'accordo con loro,perché se dovevano vivere insieme e litigare..- abbassai lo sguardo

-Beh,hanno fatto ciò che- sentii sbattere la porta

-Papà sono tornata..- guardai la porta e la vidi

Era bellissima. L'unica persona con cui volevo parlare da tempo,era lì. Eva. Lei sgranò gli occhi e si mise le mani davanti alla bocca

-Ciao..- dissi lievemente e corse ad abbracciarmi -Mi dispiace per-

-Oddio,Alice. Ero preoccupata,lo sai?- disse guardandomi,aveva le lacrime agli occhi -Perché non ti sei fatta sentire?-

-Mi dispiace.. Ho avuto molti problemi, tra cui perdere il telefono e non avere più i vecchi numeri..- dissi e lei mi asciugò una lacrima che mi era appena scesa sul volto

-Quando sei tornata?-

-Oggi!- risposi e lei sorrise

-Quindi.. Studierai qui?- feci cenno di sì

-Alla Dalton Hight School..- dissi e lei sgranò gli occhi

-Oddio..-esclamò e corrugai la fronte -Anche io vado lì..- disse e sorrisi

-Davvero?- domandai e lei fece cenno di sì -Oddio!- esclamai e scoppiò a ridere

-Ci vedremo lì.. Ritorneremo come i vecchi tempi?- domandò e feci un lieve sorriso

-Certo che sì.. Prima di lunedì possiamo vederci e.. Raccontarci tutto,scommetto che tu hai più argomenti interessanti..- dissi e la vidi saltellare

-Ma certo! Magari facciamo shopping!-saltellò mentre io alzai gli occhi al cielo

-Farai shopping!- dissi e lei scosse il capo -Eva!-

-Alice!- incrociò le braccia e mi guardò con un sopracciglio alzato -Faremo shopping,okay?-

-Okay!- dissi sospirando -Ora dovrei..- indicai la porta

-Di già?- chiese lei e feci cenno di sì

-Mio padre mi prenderà per dispersa ma.. Ecco!- presi il telefono che aveva in mano e le scrissi il mio numero -Ci sentiamo per whatsapp!- fece cenno di sì e mi accompagnò alla porta

-Sono felice che tu sia tornata..- disse abbracciandomi

-Sei la prima a cui ho fatto visita!- dissi, lei sorrise e mi guardò in modo strano

-Pensavo se..- corrugai la fronte -Sei andata da Mike?- chiese e rabbrividii

Mike. Avevo rimosso quel nome dalla mia mente. L'unica persona che non volevo vedere in quel momento.

-Neanche per sogno!- dissi e lei scoppiò a ridere

-Sei ancora arrabbiata con lui?- chiese e sbuffai -E una storia vecchia,neanche se la ricorderà!- disse e alzai gli occhi al cielo

-Io non l'ho dimenticata..- guardai fuori -Ci sono rimasta malissimo..- inghiottii e scossi il capo -Ci sentiamo,allora!- la salutai e andai via

Mike era stato davvero un grande stronzo..

10 anni prima

-Ehi,nerd!- guardai Mike che sorrideva -Perché non ci dici come ti senti?-

Alzai lo sguardo -Tirami fuori di qui!- dissi cercando di muovermi,ero incastrata nel bidone dei rifiuti nel cortile della scuola -Mio padre te la farà pagare!-

-Mio padre te la farà pagare!- mi fece il verso è andò via

Non avevo dei bei ricordi con lui.. Cosa che mi innervosiva davvero.

Sospirai e aprii la porta di casa -Sono tornata!- dissi e sentii un rumore proveniente dalla cucina -Papà?-

-Tesoro..- lo vidi sbucare dalla cucina -Come sta Eva?- chiese e alzai lo sguardo

-E la solita.. Non è cambiata!- dissi ed entrai in cucina -Hai cucinato tu?- chiesi e sentii un mugolio

-Spero ti piaccia!- disse mostrandomi il piatto -Spaghetti alla carbonara!- sorrisi.

-Dall'aspetto sembrano buoni..- dissi e mi sedetti a tavola,assaggiai e guardai mio padre

-Non sono buoni?- chiese e feci cenno di no

-Sono buonissimi!- risposi e lui sorrise

Dopo aver cenato sistemai i piatti e salii in camera. Vidi i scatoloni e sbuffai. Controllai il telefono e non avendo nessun messaggio decisi di sistemare almeno i vestiti nel mio armadio.

Sentii un trillo e notai una notifica sul telefono "Domani indossa scarpe comode,ci aspettano ore di cammino! Eva. Sorrisi e mi appoggiai sul letto,chiusi gli occhi e mi persi nel vuoto del silenzio.

  
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