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Autore: kiera    02/11/2015    3 recensioni
Un pensiero rivolto a una persona cara, un pensiero che viene ascoltato troppo tardi
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frigga, Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Figlio mio,
sono nei miei alloggi a scrivere parole che forse non ti giungeranno mai. Parole che non posso farti arrivare senza scatenare l'ira di tuo padre Odino. Da quando Thor ti ha ricondotto ad Asgard è stato tutto un processo contro di te. Ma ora che sei in prigione, nessuno pensa più a te. Sei stato un pericolo per i midgardiani, in ben due occasioni hai messo in pericolo la vita di tuo fratello, eppure non posso odiarti, come madre mi è impossibile. Sebbene non sia la tua madre biologica tu mi sei caro, sei mio figlio. Non ti ho generato è vero, ma ti amo come se ti avessi partorito io. Da quando Odino mi ti ha affidato io ho amato tutto di te. La tua curiosità, la tua intelligenza e la tua predisposizione alla magia. Mi rammarica sapere che non riusciamo più a creare quel contatto che avevamo. Quando eri piccolo non vedevi l'ora di apprendere tutto sull'arte dell'illusione e io ero piena di gioia nel darti i giusti consigli. Ma ora ho il cuore a pezzi, mi hai rinnegato come con tuo padre e tuo fratello. Non so che fare per alleviare le tue pene, se non rendere più confortevole il tuo tempo in prigione. Non crederai mai alle mie parole, ma ti voglio bene. Sei sempre nel mio cuore, e sarai sempre il mio piccolo Loki.



Tua madre Frigga-

Questa è l'ultima lettera scritta da mia madre prima che morisse. Maledico ancora di più Thor per non averla protetta e maledico me stesso per non averla potuta proteggere. Maledico Odino che neanche nel giorno dei suoi funerali mi permette di starle accanto. Sono nella mia cella e mi è stato consegnato un baule pieno di lettere, e sono tutte iniziate da quando ho messo piede ad Asgard come prigioniero. Creo un illusione della stanza con un me stesso che non si scompone. Così posso piangere senza essere visto, così posso onorare la tua memoria. Stringo quell'ultima lettera come fosse la mia anima. Le mie labbra si muovono in maniera impercettibile ma ti chiamano -madre- le lacrime rigano il mio volto e ormai la stanza viene puntualmente messa sotto sopra, ogni volta che ti chiamo. Ogni volta che leggo la lettera, ogni volta che ne prendo una. Ormai sono rimasto solo, non ho nessun alleato, tu eri la sola che mi dava calore e amore. Ora è rimasto solo il guscio di Loki. Ora che sono in catene non posso fare altro che piangere per te. E rimpiangere che non ti ho mai detto che ti voglio bene, che eri mia madre e lo sarai sempre. Queste lettere sono il tuo cuore, un cuore di mamma che custodirò per ricordarti e per ricordare a me stesso che madre dolce sei stata per me. Ma adesso le devo nascondere, a quanto pare stà arrivando Thor, non voglio che me le strappi via in un impeto di rabbia. Ora devo tornare ad essere il Dio dell'inganno, ora devo tornare a essere Loki.
   
 
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