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Autore: Strawberry_96    02/11/2015    2 recensioni
Si avvicina una delle feste più importanti e i cuori di Fairy Tail iniziano a scaldarsi nonostante il freddo dell'inverno.
Anche se siamo solo a inizio novembre il mio cervellino pensa già a Natale *-*
Buona lettura!
coppie: GreyxJuvia - NastuxLucy - GajeelxLevy
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Gray Fullbuster, Levy McGarden, Lluvia, Natsu/Lucy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-STO GELANDOOOO!!!- la voce del Dragon Slayer di Fuoco risuonò per tutta la sala mentre, con grandi falcate e sbattendosi la porta alle spalle, entrava rifugiandosi al caldo diretto al camino già accesso della Gilda.
Era imbabuccato dalla testa ai piedi, o meglio, sembrava un pupazzo di neve troppo vestito: portava i suoi soliti sandali nonostante il gelo, un paio di pantaloni lunghi della tuta felpati, un giubbotto rosso, sciarpa e cappello nero dai quali spuntavano i ciuffi rosa ciliegio. Sotto al giubbotto si poteva intravedere un maglione verde e, per chi lo conosceva bene, si poteva anche immaginare che sotto di esso avesse almeno altre 3 maglie a maniche lunghe. Anche Heppy era imbaccuccato per bene; con sciarpa e cappellino bianchi  era tenerissimo con quei suoi occhioni spalancati e il musetto congelato.
-Non urlare mentecatto!- rispose il mago del ghiaccio, Grey, che se ne stava beatamente seduto al tavolo davanti al camino indossando solo i jeans scuri.
-Taci ghiacciolo! Sto brinando!- rispose Nastu sedendosi dal capo opposto del tavolo ma restando lo stesso vicino al camino e iniziando a  togliersi i primi strati: sciarpa, cappello e giubbotto ma continuando comunque e tremolare.
Erano l'uno di fronte all'altro, con solo il tavolo a separarli e con il calore del fuoco ad alzare la temperatura mentre loro si lanciavano occhiate fulminanti di sfida.
-Come fai ad aver freddo se hai praticamente il fuoco che ti scorre nelle vene? Ed è l'unica cosa che hai.- chiese il blu guardandolo storto e con un sorrisetto divertito.
-Io sono fatto per il caldo, l'estate, la primavera al massimo! L'autunno e l'inverno proprio non li tollero! Come non tollero te!- rispose, con un sorrisetto il rosato.
Grey si alzò in piedi, pronto a cominciare un rissa con il suo migliore amico, nonché rompi scatole numero, uno quando una ragazza dai lunghi capelli blu e mossi, lo travolse e per poco non lo fece cadere a terra.
-Buongiorno Grey-sama!- sorrise raggiante Juvia guardando, con occhi a cuoricino, il suo mago e restando appesa al suo collo.
-Ciao- rispose il blu nel suo classico modo freddo e distaccato, ma quando toccò le mani della maga della pioggia per staccarle le braccia e liberarsi della sua presa, sentì quanto fosse fredda. La osservò e si accorse che indossava la classica gonna lunga blu ma che non portava la solita mantella, abbinata e pesante, usata per ripararsi dal freddo: -Dov'è la tua mantella?- le chiese guardandola male, quasi preoccupato.
Juvia si staccò e cominciò a ridacchiare: -Juvia non vedeva l'ora di vedere anche oggi Grey-sama e si è scordata della mantella.- il suo volto bianco come la neve era leggermente arrossato sugli zigomi e sul naso.
Il moro la prese per un braccio, alzandosi dalla sedia e tirando la maga verso se, quasi ad abbracciarla, si girò e poi lentamente, quasi a non volersi staccare da lei, fece sedere Juvia al suo posto, spingendo la sedia il più vicina possibile al fuoco. Le mise sulle spalle la sua giacca in pelle grigia, l'unico indumento che il mago indossava d'inverno quando era fuori delle mura calde della gilda: -Ti ammalerai. Stai più attenta.- disse voltandosi dall'altro lato mentre recuperava una sedia per sedersi accanto alla maga della pioggia, consapevole che le sue orecchie diventando rosse per l'imbarazzo.
Proprio non ci riusciva a fare il duro con lei… si scioglieva come neve al sole e la cosa era molto, ma molto, imbarazzante per uno come lui.
Juvia ovviamente era al settimo cielo; era raro vedere il suo Grey-sama che si preoccupava per lei su queste piccole cose. Apprezzava tutto di lui, sapeva che era un ragazza dal cuore d’oro chiuso dietro una corazza di ghiaccio e quelle piccole carinerie la facevano impazzire! Come si poteva non amarlo?

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Nastu stava sghignazzando divertito, già pronto con una delle sue solite stupide battute: non poteva farsi sfuggire un’occasione simile dopo aver visto quella scena, a dir poco sdolcinata, fatta dal suo amico. Doveva cogliere l’occasione al volo ma quando sentì la voce dolce e accesa del maga degli Spiriti Stellari si fermò immediatamente dimenticando il suo piano malefico a discapito di Gray.
-Buongiorno- cominciò Lucy, arrivando saltellando al tavolo dove erano seduti i suoi compagni.
Indossava la sua solita gonna corta ma di lana blu, un maglione a collo alto bianco, un paio di stivali bianchi con il pelo e un cappotto rosso, portato al braccio, con appoggiati sopra cappellino, guanti e sciarpa blu. Si era avvicinata al rosato per sedersi accanto a lui, vicino al fuoco; appoggiò con cura il cappotto e tutto il resto sul schienale della sedia e si girò a guardare il ragazzo sorridendo gli: -Cos'è? Ora non si saluta più?- disse accennando ad una risata.
Nastu ricambiò lo sguardo facendo incatenare i suoi occhi smeraldo con quelli cioccolato della maga: -B-b-buongiorno Lucy!- balbettò sbattendo i denti ma sorridendo. La ragazza aveva portato una folata di aria fredda e più il mago la guardava, vestita di bianco e blu, con i capelli d'oro perfettamente legati in una cosa bassa, più gli sembrava di rivedere il lei un piccolo angioletto portatore di aria fredda.
Lucy rise sentendo il ragazzo balbettare ma subito dopo si intenerì nel notare che il rosato tremava nonostante fosse tremendamente vicino al camino. Si strofinò le mani e poi, dando le spalle a Nastu, allungò leggermente le braccia verso le fiamme per scaldarsi le dita; nonostante tutto capiva il mago, faceva freddissimo quel giorno.
Il Dragon Slayer di Fuoco vedendo la bionda in piedi davanti a lui, che si scaldava al fuoco, non riuscì a trattenersi dall’afferrarla per la vita stretta e attirarla a sé, con un movimento veloce ma delicato, facendola sedere sulle sue gambe e stringendola il più che poteva ma evitando di farle male. “Non è poi così freddo questo angioletto” si disse poggiando il capo nell'incavo tra il collo e la spalla della ragazza.
-N-Nastu! C-che fai?!- esclamò la bionda diventando rossa come un pomodoro maturo e prendendo il rosato per le spalle, spingendolo un poco per staccarsi dalla sua presa.
-Stai ferma Lucy! Ho freddo e tu sei così calda…- bisbigliò il rosato mentre stringeva la presa sulla vita della ragazza facendo poi un respiro profondo, gustandosi il profumo dolce, come di miele, della bionda.
Nastu chiuse gli occhi sfoggiano un sorrisino dolce sul volto e Lucy rimase a fissarlo per qualche secondo a bocca aperta e con il viso in fiamme. Si lasciò andare alla tenerezza di quel ragazzo e mise un braccio intorno alle spalle del mago e cominciò ad accarezzargli i ciuffi rosa che gli ricadevano sul viso. Si accorse che il ragazzo non tremava più e che ora era decisamente molto più caldo di lei ma piuttosto che lasciare quelle braccia così comode e rassicuranti, che tanto amava, decise di restare in silenzio facendosi scaldare e scaldando il mago.
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Quando la piccola maga del Solid Script entrò nella gilda non si stupì affatto di trovare le sue amiche e i suoi amici in quelle due situazioni così dolci ed imbarazzanti allo stesso tempo; continuò a camminare diretta al suo tavolo, vicino alla finestra dalla quale poteva vedere i grandi fiocchi di neve cadere leggeri e imbiancare ogni cosa. Non voleva disturbare le sue amiche in quei momenti così "intimi" visto che era una rarità poter vedere quei due ragazzi così ben disposti a coccolare le loro ragazze.
-Questa neve sta facendo sciogliere proprio tutti..- si disse mentre appoggiava allo schienale della sua sedia il cappotto azzurro, snodava la sciarpa gialla e sfilava i guanti coordinati; si sedette al suo tavolo, lisciandosi il vestito di lana arancio con il colletto alto abbinato ad un paio di calze pesanti bianche ed un paio di stivaletti neri coordinati perfettamente alla cintura che aveva in vita e ai motivi zig zig della sua fascetta arancio. Prese subito in mano il suo nuovo libro da 2000 pagine, che si era compra il giorno precedente aprendolo già a metà, diede uno sguardo veloce nuovamente alle sue amiche, salutò Erza e Mira al bancone e passò velocemente in rassegna tutta la sala a vedere i presenti ma non trovando nessuna chioma corvina nei paraggi. Passò la mattinata a leggere fino a quando non sentì dei borbottii e dei ringhi a lei familiari e alzando il capo vide il Dragon Slayer di Ferro minacciare, per qualcosa a lei sconosciuta, il suo exceed Lily mentre questo cercava di star serio e di non scoppiare a ridere. Erano immobili a pochi metri da lei e mentre Gajeel le dava le spalle, le sembrò di notare che il piccolo micio volante continuasse a guardarla, ridendo sotto i baffi, per poi tornare a parlare con il ragazzo.
Non ci fece più di tanto caso e tornò a leggere anche se la cosa la stava incuriosendo e non poco. Poco dopo aver ripreso la lettura sentì la voce forte e burbera del corvino, accompagnata dal solito ghigno: -Buongiorno Ebi.-
Levy alzò gli occhi dal libro e con espressione seccata ma in parte contenta, rispose: -Buongiorno a te, Baka- tornando poi alla sua lettura. Era palese a tutti che la turchese fosse innamorata persa del corvino, e l’unico che ancora non ci era arrivato era lui, così la ragazza cercava di sembrare sempre il più naturale e tranquilla possibile in modo da non dare sospetti al drago su i suoi sentimenti.
Gajeel si sedette accanto alla fata e cominciò a tamburellare le dita sul tavolo, a guardarsi attorno mentre continuava a far salterellare una gamba; l'azzurra lo guardò di sottocchio e vide quanto sembrava nervoso. Indossava un paio di jeans neri stetti, gli anfibi neri, un maglione rosso con la scollatura a V dalla quale si intravedeva la maglia bianca e la giacca in pelle, con le maniche chiodate, nero e argento scuro. Era bellissimo e Levy costò non poca fatica per staccargli gli occhi di dosso prima che lui la scoprisse.
La cosa che continuò a rimbombare nella testolina della maga era che Gajeel era nervoso e il suo comportamento la insospettiva. Il drago continua a muoversi irrequieto aumentando il sospetto nella turchese e anche un leggero fastidio visto che non riusciva a leggere in santa pace.
Levy si voltò di scatto a guardare il corvino e cercando di avere un tono calmo gli chiese -Cos'hai? Tutto apposto?-
Il drago deglutì a fatica e la guardò con gli occhi rossi spalancati: -Si! Tutto bene!- e si sforzò di mostrare un solito ghigno ma gli uscì una smorfia sforzata. Iniziava a capire che il suo comportamento aveva del strano ma non poteva farci nulla.. era troppo agitato e non sapeva da che parte iniziare! 
“Come cazzo ci sono finito in questa situazione?!” si chiese lanciando un sguardo assassino al suo amico exceed, sapendo benissimo che la colpa era tutta sua e della sua stupida idea: “Ti uccido, lo giuro. Maledetto il giorno in cui ti ho chiesto aiuto!”
Levy sentì delle risatine e si voltò verso la sala dove vide Happy, Lily e Carla sghignazzare e, quando i mici si accorsero della maga, smisero di colpo fingendo di litigare tra di loro. -Che succede?- chiese nuovamente guardando ancora il corvino. La situazione era decisamente strana.
-Nulla!- ringhiò lui incrociando le braccia al petto e voltandosi dall'altro lato. Aveva i nervi a fior di pelle, doveva farsi una calmata o rischiava di mandare a puttane tutto ancora prima di riuscire a dire una frase di senso compiuto. “Stai calmo. Respira. Maledetto gatto!”
L'azzurra non insistette e tornò alla sua lettura "Cavoli suoi!" pensò' leggermente offesa da tutto quel mistero e dal comportamento di Gajeel. Se la mattinata era iniziata così non osava immaginare il resto della giornata!
-Quand'è Natale?- sentì da un borbottio e capì al volto che era il corvino che le parlava restando voltato dall'altro lato.
-Tra due giorni- rispose secca Levy senza staccare gli occhi dal libro.
Il Drago sospirò e si voltò a guardare la fata che fingeva indifferenza; probabilmente stava per fare una cazzata epica, deglutì a fatica e facendo un respiro profondo chiese: -Hai impegni?- scandendo bene le parole e pregando di non fare una figura di merda epica.
A Levy si fermò il cuore per mezzo secondo, tossì per cercare di mascherare l'imbarazzo e voltandosi a guardarlo con gli occhi castano -dorati calamitati subito in quelli rossi rubino, chiese: -Perché?-
Gajeel arrossì quel che bastava per far apparire un luminoso sorriso sul volto di Levy che lui non notò subito preso dall'imbarazzo e balbettò un: -Perché volevo chiederti di uscire... uscire con me, si intende-
L'azzurra mollò il libro che teneva stretto tra le manine e si lanciò al collo del Drago che, preso alla sprovvista, ci mise un po' a capire cosa stava succedendo ma poi l'abbracciò delicatamente stringendosela a se: -Certo che ci esco con te!- rispose in un gridolino Levy con un tono pieno di gioia mentre si godeva quell'attimo tremendamente perfetto tra le braccia del ragazzo. 
Gajeel sentì tutto il corpo rilassarsi mentre stringeva la turchese a se; misteriosamente era riuscito ad avere un appuntamento con Levy ma la cosa più bella era che nessuno dei due voleva staccarsi dall'altro e sicuramente, lui, non si sarebbe staccato per primo dopo tutta la fatica che aveva fatto per averla!
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"Questa neve sta facendo scogliere tutti i cuori! Speriamo che nevichi per tutto l'inverno e anche dopo!" si disse il Primo mentre osservava, sorridendo, quelle scene dolcissime, dalla sua postazione sul bordo della ringhiera in legno del secondo piano di Fairy Tail, pensando a come sarebbe stato bello aver avuto anche lei un'occasione per passare quelle feste con l’unico ragazzo che aveva amato.
  
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