20 anni Prima-Palazzo dell’Oracolo


”…non per questo smetterò mai di amarti, Tesoro mio, sarò sempre con te, nel tuo cuore, per sempre. E che i Kami ti proteggano, in nome della mia vita. Ti Vorrò Sempre Bene.”
Una striscia di fuoco illumina per un istante la stanza, passando vicino la finestra e andandosi a schiantare contro le mura del palazzo, facendo cedere forse una torre.
Fuori la battaglia infuria, si odono le grida di guerra dei Cavalieri che contrastano le forze nemiche, come possono. Sono pochi ma coraggiosi, gli uomini che si battono, per un ideale, per uno scopo.
La donna sorride, cercando di tranquillizzare la bambina nella cullina di vimini, che spaventata dai rumori della battaglia, piange senza sosta.
Le accarezza il capo, cullandola, il viso vicino al suo, a sfiorarle il naso con il proprio, fissando i propri occhi ambrati in quelli di un verde stupefacente della piccola, che continua a piangere, agitando i pugnetti all’aria.
<< Shh, mio piccolo Fiore, non piangere… senti? Questi sono i nostri Cavalieri che combattono per la nostra vita, dovresti esserne fiera, sai? Sono coraggiosi sopra ogni cosa… ma tu non piangere amore mio, non c’è ne bisogno, non ti accadrà nulla… >>
La rassicura, con la sua voce dolce e antica, fin quando la piccola smette di agitarsi, rilassandosi e guardandola con aria curiosa.
La donna sorride ancora, rinviando i lunghi capelli biondi dal viso, alzandosi in piedi al rumore della porta che si apre.
Si volta verso l’uomo che la guarda con aria dispiaciuta, gli occhi neri fissi su di lei e la piccola, i capelli del medesimo colore scompigliati, le vesti rovinate.
<< Sommo Oracolo, è ora… >>
Parla, cercando di darsi contegno.
La donna annuisce, con un breve sospiro, piegando la lettera che ha appena finito di scrivere, poggiandola fra le copertine della bimba che ora la guarda, in procinto di rimettersi a piangere.
Si avvicina, poggiandole un bacio delicato sulla fronte, prima di coprire la cullina con un panno, e prenderla fra le braccia, con delicatezza, per poi consegnarla all’uomo sulla porta.
Rimane ferma a guardarlo negli occhi, seria, minacciosa forse, non lascia che la prenda completamente, piegando le labbra in una linea sottile.
<< L’affido a te, Yamato. Lei è l’unica speranza che abbiamo… confido in te… ora addio… >>
L’uomo apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude immediatamente, annuendo e stringendo la cullina al petto. L’Oracolo li guarda sparire, nel corridoio, una lacrima che scende lungo il viso. Rimane così, per un tempo immemore, chiudendo poi gli occhi e intrecciando le mani al petto, prendendo a mormorare una cantilena antica, senza tempo.
Si sente un botto, diverse urla. Il Palazzo crolla su se stesso, avvolto dalle fiamme, e della grandezza dell’Oracolo non rimangono che le macerie e i corpi senza vita dei suoi Cavalieri.

[…]

-Inoyo, il Villaggio degli Spiriti-

<< Hinatachaaaaan!Hinatachaaaaan! >>
La ragazza china sulla fonte, serra gli occhi di perla, un espressione basita sul bel volto. Conta fino a dieci, gli occhi chiusi, per poi voltarsi rapidamente, facendo ondeggiare i lunghi capelli neri, come le ali di un corvo, le mani ai fianchi, il bel viso colorato leggermente di rosso.
Come previsto un ragazzo ruzzola a terra, inciampando nei suoi stessi piedi, e finendo a terra, davanti alla giovane.
Ondeggia il capo biondo, confuso, gli occhi azzurri persi, un bernoccolo in espansione fra i fili dorati.
<< Ahioooo!!! >>
Piagnucola il biondino, passandosi le mani fra i capelli, lo sguardo da cane bastonato. La ragazza scuote il capo, sospirando bonariamente, e chinandosi su di lui, un bel sorriso sul viso di porcellana.
Certo che quel baka non cambierà mai…
Alza una mano su di lui, posandola sul suo capo con aria materna.
<< Narutokun, s-sei proprio un d-disastro… >>
Lo ammonisce bonariamente, aiutandolo a rialzarsi, spolverandosi il lungo abito blu scuro.
Il ragazzo le rivolge un sorriso splendente, rimettendosi in piedi, le braccia dietro il capo. Si capisce che si conoscono da parecchio tempo, da come si parlano, da come si sorridono.
Il ragazzo rimane a fissarla per qualche istante, inebetito. La giovane ne approfitta per ri-chinarsi sulla fonte e estrarre il secchio che le era caduto quando quello l’aveva chiamata.
Il rumore dell’acqua che si sposta fa risvegliare il giovane, che batte una mano sul palmo, lo sguardo blu accesso, richiamando l’attenzione della corvina
<< Hinatachan! Sono venuto a chiamarti perché c’è una cosa che devi vedere assolutamente! >>



§IL Mondo Delle Favole =^O^=

Eh eh..questa è il prologo della prima ff che scrivo… beh non saprei che dire.. mi è venuta in mente riguardando le puntate di Merlin u-u, e ho deciso di metterla su cart…emm.. su computer ^O^! Le coppie principali saranno Hinata/Naruto, Sakura/Sai …poi non saprei davvero. Fatemi sapere che ne pensate!Baci.