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Autore: Ibber    02/11/2015    15 recensioni
Sasuke era la linea retta di un orizzonte piatto, sorgente di una calma senza pretese.
Naruto la mezzaluna coi vertici all'insù, ambiziosi del sole.
Insieme erano la catarifrangenza.

[SasuNaru]
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Si erano conosciuti un giorno d'autunno, sotto un ciliegio quasi del tutto spoglio, a gocciolare di quella pioggia fredda che li aveva toccati un istante prima. Sasuke era sempre stato un tipo socialmente pigro, annoiato dalle chiacchiere, dal brusio scomodo all'orecchio di una voce alta e insistente. Naruto invece era la tipologia d'individuo attiva, fremente, rumorosa e allegra. Sasuke era la linea retta di un orizzonte piatto, sorgente di una calma senza pretese; Naruto la mezzaluna coi vertici all'insù, ambiziosi del sole. 
Insieme erano la catarifrangenza. Fin quando il cielo aveva toccato la terra ed essa ne aveva accolto i raggi.
C'era stata Sakura, quel giorno, che pur dicendo di sì aveva messo in pratica un secco no. Naruto l'aveva attesa per ore, sotto un albero su cui avrebbe inciso il loro nome insieme, se lei fosse arrivata. Quel martedì di un cielo piangente, invece, agli occhi disillusi e accesi di Naruto, si era presentato Sasuke. 
Non aveva un ombrello e il fiato era corto. Naruto se lo ricorda così ancora oggi, ansimante e fradicio.
«Ti ho visto dalla finestra» gli aveva detto, indicando la vetrata del palazzo difronte; la parete, di un mandarino spento, era incorniciata da un nero che una ripassata di vernice non era stata in grado di cancellare. Il biondo aveva riconosciuto la strada solo in quel momento, notando un'ustione sul volto del ragazzo di cui prima non si era accorto, e per qualche motivo si era sentito più pesante e leggero insieme. Poi gli aveva chiesto perché fosse uscito di casa tanto in fretta da scordare di coprirsi.
«Avevi l'aria di un cane abbandonato e non ho mai provato simpatia per i padroni stronzi» aveva risposto Sasuke, mortalmente serio. Naruto lo aveva guardato con tanto d'occhi, scoppiando poi a ridere. Rise forte e a cuore aperto, e anche se quel giorno gli era toccata una crepa, aveva trovato l'intonaco per nasconderla. 
 
 
 
 
«Mi chiedo perché il ragazzo più misantropo della città si fosse preso un raffreddore coi fiocchi per venirmi a trascinare dentro casa.»
Sasuke fa finta di non sentirlo, tirandosi il piumone più addosso e sfregando i piedi contro i suoi per scaldarli; Naruto allora li fa intrecciare, facendogli notare che se mettesse le calze anche lui sentirebbero meno freddo. Quello borbotta un dissenso, pizzicandogli indispettito un fianco quando l'altro lo prende in giro. Poi accoglie Naruto fra le braccia, incastrandosi l'un l'altro per trovare sollievo all'irrigidimento autunnale.
Quando è certo che si sia appisolato, sussurra.
«Perché ignorarti sarebbe stato come voltare le spalle a me stesso.»





 
Questa è una cosa diversa dal solito e strana. Fondamentalmente non ha una base solida su cui poggiarsi, è fine a se stessa.
Naruto spera sempre in qualcosa con Sakura, ma lei gli dà buca (libera interpretazione sul perché); resta sotto la pioggia ad attenderla fin quando non vede arrivare Sasuke, giunto da lui perché in qualche modo ci si è rivisto (come dice alla fine in un modo un po' emblematico). Per quanto riguarda il palazzo e la cicatrice: ho voluto supporre che Sasuke avesse subito una disgrazia di qualche sorta. Per qualche motivo contorto ho pensato ad amaterasu, ed è venuto fuori un incidente domestico con incendio annesso; Naruto lo riconosce perché è stato un evento recente e di cui si è discusso. Facciamo che è stato Itachi ad appiccare l'incendio. BD Comunque, Sasuke ha visto in Naruto l'abbandono, quindi si può pensare che abbia perso qualcuno e per questo lo abbia capito. Sì, lo so, è molto vaga, ma volevo pubblicarla per il significato di fondo; non hanno nulla a che spartire, se considerati singolarmente, addirittura si respingono. Ma insieme è un'altra cosa. C'è corrispondenza. Il titolo sta proprio per catarifrangente.
Per quanto riguarda il cambio temporale, è voluto. L'inizio è come un ricordo rivangato da Naruto, che qualche anno dopo, convivendo con Sasuke, nel medesimo periodo ci pensa. 
Non ho messo OOC perché praticamente non succede nulla, ma se lo fossero fatemi sapere.
Mmm nulla, avevo solo voglia di scrivere cose un po' giù perché ottobre lascia sempre cose spiacevoli e c'è tanto studio e lavoro e robe pesanti varie, e allora ho provato a buttar giù qualcosina eeeeeeeeee ho bozze solo angst, che volete farci? 
Adesso mi eclisso perché ho sonno e ho un coinquilino stupido che ha teorie strane e quindi mette a soqquadro la casa che mi tocca sistemare alle 23:00 di sera, ggggià. Comunque mi sa sbuco in giornata con un'altra SN verde, ma più sul comico. L'ho trovata nella cartella Complete (ne vanta solo 5; mentre Incomplete sono 319 LOL) e quindi ho solo da rivederla e pubblicarla. Boh. (^o^)/
Un baciossssss~

 
 
   
 
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