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Autore: Arisu01    03/11/2015    1 recensioni
Questa non è una storia. È un racconto di quel che potrebbe essere successo o meno,sta a voi constatarlo. Sinceramente,non vedo perché possa essere una falsità,ma state tranquilli sono quasi sicura che qualcosa del genere a voi non capiterà mai. O almeno...spero. Buona ed inquietante lettura... They see you...
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spengo la luce. Tutto è oscurato,non vedo neanche la mano che sventolo davanti al mio viso,sperando che uno spiraglio di luce lunare entri dalla finestra. Ho la pelle d'oca per via degli spifferi provenienti dalla porta, ormai mezza rotta di camera mia. Il freddo,però,è l'ultimo dei miei problemi. Giro la testa per guardare mia madre,per quanto riesco a scorgere in mezzo a questo buio: dorme. Come fa a dormire così tranquillamente in una situazione del genere? Sembra di stare in un film horror in cui la protagonista,cioè io,sta per avere un contatto diretto con il paranormale uscendone non proprio illesa. Ho sonno,ma non riesco a chiudere occhio dato che,ogni volta che provo a farlo, un rumore mi fa uscire il cuore dal petto. Proprio non capisco: per qualsiasi altro essere umano della mia età dovrebbe essere facile addormentarsi alle...02:34,io però sono una specie a parte,a quanto pare. Insomma,ho 14 anni e ho paura di qualche rumorino qua e là come una bambina di 5. Contraggo il viso in un'espressione di auto-disgusto,ma vengo interrotta da una folata di vento improvvisa che mi fa venire i brividi. Strano...la porta è chiusa,la finestra anche. Con un pò di coraggio,anche se non ce ne vuole molto,mi metto seduta e,per non svegliare mia madre che dorme ancora beatamente prendendo gran parte del letto,mi giro verso la porta cercando di capire se è chiusa. Potrei benissimo accendere la luce ma non ho voglia di sorbirmi le sclerate di mia madre del tipo:- Stavo dormendo,cavolo! Vai a dormire in bagno la prossima volta,brutta scema!-. Mi rimetto sdraiata,cercando di prendere sonno. Questa volta nessun rumore mi disturba e riesco a chiudere gli occhi. Questa pace,però,dura solo 5 minuti. Gli spifferi si fanno più forti,la coperta non riesce a farmi sentire il bel calduccio che serve per farmi addormentare. Solo ora realizzo: la porta è aperta! Ricordo bene di averla chiusa prima di essere andata a dormire,e allora chi l'aveva aperta? O meglio,cosa? Questo pensiero mi fece raggomitolare sotto le coperte. Mi sento al sicuro ma sto soffocando,ho bisogno di aria. Pian piano mi tolgo la coperta dal viso,facendo attenzione a non muoverla troppo per non svegliare l'altro essere vivente accanto a me (ebbene sì,chiamo mia madre "l'altro essere vivente"). Come spesso mi capita di immaginare,ho seriamente paura che appena i miei occhi si liberino di quel pezzo di stoffa,una faccia mi si piazzi davanti,sorridendo maliziosamente e facendomi paralizzare. Per fortuna non accade. Pff,come sono patetica. Pensavo davvero che sarebbe successa una cosa tanto anormale? Sorrido. Il silenzio riempie la stanza e sinceramente mi da fastidio,fa troppo rumore. Aguzzo l'udito: un sussurro si fa strada fino alle mie orecchie. Sembra provenire da sotto il letto...la classica provenienza di mostri,fantasmi e quant'altro. Sbarro gli occhi,comincio a sudare freddo e il sangue mi si gela nelle vene. Sto immaginando tutto,non può essere altrimenti (?). Il sussurro si fa più debole ma ancora udibile,sembra pronunciare lentamente il mio nome. "Ignoralo." penso,ma come si fa ad ignorare un sussurro che ti chiama come a volerti avvertire di qualcosa che sta per avvenire di lì a poco? Forse sono malata,una malata mentale. Sì,non c'è altra spiegazione. All'improvviso,una leggera musichetta mi fa saltare il cuore in gola. Bene,non solo c'è un sussurro alquanto fastidioso e piuttosto ripetitivo,ma ora ci si mette anche una musichetta inquietante da carillon!! Non è possibile,la mia fantasia non ha limiti! O è tutto vero? Nah,sarà la mia fantasia. I pensieri e i dubbi si aggirano nella mia mente. Mi scoppia la testa,ho davvero sonno. Lentamente i mei occhi si chiudono,quasi come cullati da quel sussurro e da quella melodia,e nel mio sonno esse si trasformano in una dolce ninna nanna... I miei occhi si aprono,ancora assonnati. Me li strofino con una lentezza calcolata e mi metto seduta,sbadigliando. Guardo la finestra davanti a me,con un inspiegabile sorriso stampato sul volto. Probabilmente quello di stanotte è stato solo un sogno,uno stranissimo ed inquietante sogno. Il mio sorriso comincia a trasformarsi in un'espressione confusa e,a dir poco,sorpresa. L'orologio mostra le 9:56 del mattino,allora perché fuori è ancora tutto buio? "Va beh,forse il cielo è nuvoloso." penso giustificando quel buio alquanto strano. Faccio spalluccie mentre sbadiglio ancora. Mamma,stranamente,non è nel letto e,come di solito fa,non ha risistemato la sua parte. Ok,ora sto cominciando ad innervosirmi. Stavo continuando il fantomatico sogno di stanotte o cosa? MIA MADRE che non sistema il letto? MIA madre?! Sono davvero una malata mentale, allora. Finalmente mi decido a scendere dal letto e,facendo piccoli e lentissimi passi,mi dirigo verso il bagno. Scoperta delle scoperte: l'acqua del rubinetto è aperta. Rimango per qualche secondo a guardare quell'evento ancora ingiustificato che mi si è piazzato davanti a mo' di "e questo chi se lo aspettava?". Non ho voglia di stare lì ad impaurirmi o a cercare di spiegare tutte le cose che mi sono successe nelle ultime 6 ore,mi fiondo in bagno, faccio quel che devo fare ed esco,non prima di aver chiuso il rubinetto. Rientro in camera mia. L'atmosfera sembra cambiata da " evviva la vita :D" in "la paura fatta camera". Sono ancora abbastanza assonnata,perciò,dato che è Sabato e che mamma non c'è,mi metto a letto,spegnendo la luce. Faccio un sospiro di sollievo,ma proprio quando sono sul punto di addormentarmi,sbarro gli occhi: la melodia di stanotte,quella maledetta ed inquietante melodia a cui non posso rivolgere molti insulti,dato che non mi ha tenuta sveglia,anzi,mi ha fatto addormentare, comincia a farsi sentire. Le stesse emozioni di stanotte nascono dentro di me, facendomi sudare freddo e battere il cuore a mille. "Calmati,Ali. È un sogno...solo un sogno." penso,auto-convincendomi. Qualcosa non va,però. Ho provato a farmi male dandomi un pizzicotto sulla mia tenera e paffutella (modestamente) guancia. Ha funzionato eccome. Questo dolore,purtroppo,non mi fa dimenticare la melodia che mi sta facendo saltare i nervi,oltre che il cuore. Mi giro,così lentamente che persino io fatico a capire se mi sto muovendo oppure sto rimanendo ferma nella stessa posizione. D'improvviso sento un rumore,come qualcosa che si chiude e cigola e,immediatamente la melodia si ferma bruscamente. Ed ecco,quando penso che sia tutto finito,il solito sussurro riecheggia nella stanza. Ripete il mio nome. Fin'ora avevo tenuto gli occhi chiusi, quindi ora li apro facendo attenzione a dirmi di non spaventarmi troppo quando vedrò quel che devo vedere. Nel buio riesco a intravedere una sagoma rettangolare sul mio comodino: un carillon...? Un carillon. Ah,allora era ovvio che sentissi quella melodia! Mi viene quasi da ridere. Ma...aspettate un secondo...io non ho mai avuto un carillon! Senza neanche realizzare per bene l'ultima frase che avevo pensato,sento le gocce del rubinetto infrangersi sul lavandino. Io ho chiuso il rubinetto...certo che l'ho chiuso. La paura dentro di me cresce,il carillon si apre di nuovo facendo risuonare quella ancor più inquietante melodia. È la solita ninna nanna che mi cantava mamma quado avevo 5 anni, "Twinkle twinkle little star", ma è più contorta e con degli strani rumori di sottofondo. Il sussurro si fa più ripetitivo. Sento il freddo penentrarmi nelle ossa. Continua a ripetere il mio nome ossessivamente,quasi a mettermi allerta,proprio come questa notte. Quesa domanda dovevo farmela già da un pezzo ma non importa. "Cosa diavolo sta succedendo?!" penso,ormai paralizzata dalla paura. Dei passi. Sento chiaramente dei passi accanto a me. Qualcuno si sta avvicinando. Non riesco più a respirare normalmente,chiudo gli occhi,sperando che sia solo un brutto incubo e di svegliarmi la mattina con mia madre che mi tira un cuscino,gridandomi di andare a scuola. I passi continuano, imperterriti, finché non si fermano a qualche centimetro dal mio comodino. La melodia si arresta. Una mano mi tocca la schiena. -Ali,sei sveglia?- Faccio un enorme sospiro di sollievo: è mio fratello. -Ora sì,che vuoi?- rispondo acida,come al solito,a mio fratello Leo. -E cavolo,Ali. Se mamma scopre che hai preso il carillon della nonna senza permesso ci fucila,ad entrambi. E mi ha pure svegliato.- risponde Leo,mentre mi guarda scocciato ed assonnato. È più grande di me ma devo dire che la più responsabile sono io. Poi,un lampo di lucidità mi rischiara la mente,grazie anche alle parole di mio fratello. Ho "preso in prestito" il carillon della nonna dallo sgabuzzino qualche giorno fa,e l'ho depositato sul mio comodino. Solo ora capisco tutto: il rubinetto l'avrà lasciato aperto mio fratello,uno dei suoi brutti vizi. Il carillon l'ho preso io,ed esso è sempre stato famoso per la sua apertura "automatica". Per quanto riguarda mamma,oggi è andata a lavoro e sappiamo benissimo che,quando ci va,non ha mai il tempo di fare altre cose che non siano prepararsi. Per il buio nella stanza anche se è mattina...beh,le persiane erano semplicemente abbassate. -Che hai Ali? Sei pallida...stai male?- mi chiede gentilmente mio fratello. Io scuoto la testa in segno di negazione. Sono state le ore più brutte di tutta la mia vita. Quando Leo fa per andarsene,io lo trattengo per una manica. -Leo...puoi rimanere qui?- lo guardo ancora spaventata,seppur sollevata. Nel dubbio,però,almeno avrò lui accanto. Leo,dopo qualche secondo di esitazione,si mette sul letto vicino a me. Io sospiro ancora. Tutto è finito,per fortuna. Solo una cosa: il carillon della nonna non sa il mio nome...
   
 
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