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Autore: An13Uta    03/11/2015    0 recensioni
Due figure,braccia incrociate al petto,osservavano in silenzio lo schermo luminoso nel buio della stanza.
Completi neri,eccetto camicie,guanti e piccole borchie.
Una mascherina,contrassegnata da una X,copriva a entrambi la bocca.
[...]Si guardarono,decisamente esterrefatti.
-Ora è morto.-.
-Più che morto.-.
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Song-fic sull'omonima canzone del Team Pet Shop
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Utaite Vari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SECRET POLICE
(Himitsu Keisatsu)










-...E ora le ultime notizie:un misterioso criminale si fa beffe della polizia,attuando furti quasi impossibili di preziosi sotto stretta sorveglianza. Come e quando agisca l'inafferrabile ladro è tuttora un mistero,ma è certo che tutte le autorità si stanno dando da fare per catturarlo.-.
Il telegiornalista continuò a parlare concitato dei bersagli puntati dal criminale. Gioielli,contanti,pezzi d'antiquariato rarissimi,d'alto valore commerciale e facilmente vendibili.
Due figure,braccia incrociate al petto,osservavano in silenzio lo schermo luminoso nel buio della stanza.
Completi neri,eccetto camicie,guanti e piccole borchie.
Una mascherina,contrassegnata da una X,copriva a entrambi la bocca.
-La copertura creata è perfetta.-.
-Possiamo fare il nostro lavoro.-.














-Ti ricordi il piano o devo rispiegartelo tutto da capo?-.
Il ragazzo indugiò un attimo,quel tanto che bastava per far infastidire la compagna.
Dopo aver ricevuto uno scappellotto che somigliava più a un schiaffo sulla guancia (i problemi di altezza si facevano sentire non poco),si decise ad annuire.
-Rispiegamelo tutto e non avrò il rimorso di averti dato fiducia invece di un altro scappellotto.-fece la ragazza,la voce roca soffocata dalla mascherina.
Il collega fece un gran sospiro:-Ci appostiamo qui per spiare il soggetto e appena riusciamo ci mettiamo a cercarlo per sbatterlo dove deve stare...-.
A giudicare da come le si erano mosse le guance,ora la sua partner sorrideva. La conosceva fin troppo bene.
-Non sono così stupido,sei tu che sei cattiva con me.-.
All'improvviso sentirono un rumore. Veloci,si acquattarono contro il muro,invisibili nella notte,e finalmente lo videro.
Il ladro aveva una maschera sugli occhi,candida come il farfallino e la camicia. La giacca,i pantaloni,il retro del mantello rosso e il suo cilindro erano invece neri.
Si addentrò nel vicolo ridendo,sicuramente alle spalle dei due che aveva beffato prima,e così come era apparso sparì da qualche parte.
La ricerca aveva inizio.
I due agenti si spostarono dal muro e rovistarono dappertutto:nei cassonetti dell'immondizia,negli angoli più bui,setacciarono persino i muri nel caso ci fossero dei passaggi segreti che lo avessero fatto fuggire.
-Ehi!-li richiamò una voce scherzosa,-Cercate qualcuno?-.
Il ladro zompò via da un bidone continuando a ridere,subito inseguito dagli altri due.
La più giovane,vedendo che il misterioso individuo li stava seminando,con uno slancio saltò sulle spalle del collega e spiccò un balzo degno del re dei canguri,sguainando la sua fida katana bianca.
Atterrò abbassando l'arma fulminea,ma mancò per un pelo il bersaglio,che dal canto suo,oltre ad essere veloce,se la rideva di gusto per lo sbaglio.
L'inseguimento continuava,così lungo che sembrava non finire mai. Finché,con l'abilità di un prestigiatore,il dannato criminale sparì dalla vista.
Il ragazzo si schiantò a terra stremato dalla corsa e col fiato davvero corto.
-Ci è scappato di nuovo...-ansimò l'altra,rabbiosa.
-Aiuto...-.
-Perché devi essere sempre così lento?-lo rimproverò lei.
-Aiuto...-.
La giovane agente sbuffò,tirandolo su:-Torniamo alla base, che è meglio.-.
-Ok...-mormorò il suo collega.













Koge aprì la botola che lo portava a casa ridendo di gusto.
Oh Dio,certo che quei due erano proprio ingenui,a pensare che non fosse abbastanza veloce da seminarli!
Si stravaccò sul divano prendendosi una birra e un bel cosciotto dal frigo e accese il televisore.
Si parlava di nuovo di quel ladro portentoso e malefico.
-Speriamo che lo prendano prima che venga a casa mia...-borbottò,sentendo le palpebre farsi decisamente più pesanti di quanto avrebbero dovuto essere.
Fece appena in tempo a dare un morso alla carne che si era già addormentato.
Certo che però aveva davvero poca fede nelle capacità dei due agenti.
Perché era vero che non riuscivano a raggiungerlo nella corsa,ma in compenso avevano avuto la bella idea di mettere una telecamera in casa sua tramite un suo amico che era venuto a visitarlo,ovviamente in combutta con loro.
Avevano a spiarlo i suoi parenti,colleghi,amici,conoscenti e persino un paio di vucumprà.
Proprio in quel momento avevano acceso la telecamera nascosta. Rimasero sorpresi nel vedere che la luce,a differenza del solito,era accesa. Ma rimasero ancora più sorpresi nel vedere che la figura che avevano inseguito e usava aggirarsi nella penombra non era altro che Koge,in quel momento spalmato sul divano a russare con un rivolo di bava alla bocca.
Si guardarono,decisamente esterrefatti.
-Ora è morto.-.
-Più che morto.-.













Si stavano inseguendo di nuovo,come ogni santa notte.
Koge si divertiva un mondo,agitando il suo cosciotto e ridendo spudoratamente mentre fuggiva dai due che lo rincorrevano sempre più furiosi.
Peccato che ridendo non si accorse di una buccia di banana...il classico stereotipo di oggetto scivoloso.
Infatti scivolò sulla banana e cadde.
Il primo agente si fermò troppo tardi e cadde addosso a lui.
Il secondo cadde sul collega-il quale trasportò il peso e la forza dell'impatto su Koge,riducendolo ad una sottiletta.
Fu l'ultima cosa che ricordò prima del buio.








Appena riaprì gli occhi,capì subito di essere nei pasticci.
Innanzitutto,non aveva la più pallida idea di dove in quel momento si trovasse.
Poi,era legato come un salame ad una sedia.
E,cosa più importante,era in mutande.
-OOOOOOOOOOOH cribbio.-guaì,-Qui si mette male.-.
-Più male di quanto credi.-una voce lo fece saltare in aria dallo spavento.
Dall'ombra emersero due sagome:una,con un che di femminile,lo squadrava accigliata;la seconda,più alta,si limitava ad osservarlo con l'aria vagamente soddisfatta e le mani incrociate dietro la schiena.
-Aehm...-Koge provò a pensare ad un modo per sfuggire da quella situazione scomoda,-Non ho nessun precedente penale,in ogni caso.-.
-Nessuno,sì,certo,come no.-esordì la prima figura,con un sarcasmo ben conosciuto.
-Aspe...Kuro?-.
La bionda annuì senza cambiare espressione.
-E qui...Tenchou?-chiese il prigioniero al secondo agente.
Il ventinovenne agitò la mano per salutare:-Ciao.-.
I tre rimasero a fissarsi per un paio di minuti. Poi Koge si decise a domandare:-Che ci fate conciati così?-.
-È l'uniforme da lavoro.-spiegò Kuro.
Le orecchie dell'ibrido legato scivolarono verso il basso, terrorizzato. Adesso si spiegava perché gli sembrava di aver già visto quegli agenti da qualche parte.
-Già. Facciamo parte della polizia segreta.-annuì Tenchou, -E tu sei sotto arresto per compimento di azioni disdicevoli contro la popolazione giapponese quali eliminazione della tapioca dalla bevanda omonima e sottrazione delle bloomers per scambiarle con perizomi.-.
-Io non ho fatto niente del genere!-mentì Koge,provando a sminuire la menzogna con una specie di verità:-Al massimo ci ho pensato,ma come cavolo avrei fatto a fare tutto senza scatenare un casino del diavolo?-.
-Il soggetto non collabora.-sospirò il rosso.
-Allora decidi,stupido cane:tortura,siero della verità o...-cominciò ad elencare Kuro,prima che Koge la fermasse con un:-Ma sul serio credete che sia stato io??-.
-Sì.-fu la secca risposta dalla ragazza-gatta,-E ora scegli tra le due prima e vedere io e Tenchou che ci mangiamo il tuo cosciotto.-.
-Non oserai!-sobbalzò l'altro,sentendo il nome del suo alimento preferito subito dopo “ci mangiamo il tuo”.
-Sì invece.-e la bionda fece cadere dal soffitto una corda a cui era legato un succulento pezzo di carne.
Koge era pronto a morire a questo punto. Passi venire malmenato e rischiare di rivelare la sua colpevolezza, ma il cosciotto no! Non avrebbe sopportato vedere il suo amato cosciotto crudelmente mangiato da qualcuno.
Il volto di Tenchou,anche se coperto dalla mascherina,si illuminò:-Nee Kuro-chan! Mi è venuta un'idea!-.
Kuro si voltò verso di lui:-Spara.-.
-Prima proviamo a farlo confessare con la tortura,se non funziona usiamo il siero della verità e poi ci mangiamo la carne così impara!-spiegò il rosso,allegro,e speranzoso aggiunse:-È una bella idea,vero?-.
-È una MAGNIFICA idea!-ammise la collega.
-Aspe,aspe,ma perché anche il cosciotto?-si lamentò Koge, tentando disperato di divincolarsi dalla sedia a cui era legato,-Mi malmenerete e infilerete un ago in corpo,non basta? Perché mi dovete mangiare anche il cosciotto?-.
-Karma!-replicò Kuro,afferrando una frusta,-Tu sapevi che a me piace la tapioca e a Tenchou le bloomers e ci hai fatto un dispetto! Adesso ne paghi le conseguenze!-e lo colpì.




Dopo cinque minuti che la gatta torturava il cane,Tenchou si sentì in dovere di dire:-Kuro-chan,guarda che non è così che si usa la frusta.-.
-Non dirmi come torturarlo!-lo riprese lei,mentre sbatteva il manico dell'arma contro la capoccia di Koge,e sbraitò contro quest'ultimo:-Muoviti a confessare che mi si sta stancando il braccio!-.
-Per l'ultima volta,io non ho fatto un bel niente!-gridò l'ibrido mentre sentiva crescergli un bel bernoccolo.
Kuro sbuffò,mettendo via la frusta e lasciando campo libero a Tenchou. Il collega afferrò una siringa piena di un liquido dal colore indefinibile e ne aggiustò l'ago,pulendolo.
Quindi si avvicinò a Koge,puntando la sua spalla.
-Tranquillo,l'ago è sterilizzato e non ti farà molto male.-lo rassicurò,afferrandogli la spalla. Indugiò un attimo.
-Mi sento male a dirti una bugia,brucerà da matti.-rivelò.
-COSA?-strillò l'altro,ma ormai il danno era fatto.
Koge urlò con tutta la voce che aveva quando un dolore acutissimo gli si espanse su tutto il braccio:-PORCO GIUDAAAAAAAAAAAAAAHHHH! TENCHOU TI PREGO LEVALO! LEVALOLEVALOLEVALOLEVALOLEVALO!!!-.
-Un attimo...-replicò il rosso calmissimo,spingendo tutto il liquido nella siringa. Solo quando non ve ne fu più una singola goccia tolse l'ago dalla spalla del castano.
-Ok,facciamo velocemente,eh? Sei stato tu a rubare la tapioca e le bloomers?-chiese Tenchou.
Il ragazzo-cane sentì,da dentro,qualcosa premergli contro le labbra come se dovesse vomitare. Aprì la bocca e ne uscì un -Sì.- convinto.
Alzò poi lo sguardo verso i due,un po' supplicante,mentre le orecchie scendevano così in basso che sembrava gli sparissero sotto i capelli.
-Karma.-fu l'unica cosa che Kuro gli disse,agguantando il delizioso trancio di carne.










Koge aprì gli occhi.
Era stato solo un incubo. Sospirò,rassicurato,vedendo di fianco a sé Kuro e Tenchou che dormivano sereni.
-Meno male che non l'ho mai fatto...-sorrise,mentre il sonno gli tornava e un odorino di carne gli arrivava alle narici.

















































Già. Sono tornata.
SONGFIICSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS
Ho scopiazzato la maggior parte delle cose dal video originale di questa bellisSSSSSSSSSSsima canzone perché altrimenti non potevo fare questa fic ma GIOITE o tagliatemi le vene perché è uscita sta roba qua!!!
Bene.
Ananas SEGRETTISSSIMI
                An13Uta :3
   
 
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