Titolo: You got mail!
Personaggi: Ichigo/Kisshu
Prompt ©Klaudia Liu Barbera. Ichigo maledisse il giorno in cui
aveva regalato a Kisshu un cellulare
Generi: Fluff, Romantico, Slice of life
Note: Nonsense (?), What if?
“Koneko” è un termine
vezzeggiativo giapponese che sta per “micina”, “gattina”.
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You got m@il!
Il suo telefono stava squillando ininterrottamente
da quella mattina presto. La velocità con cui le arrivavano gli SMS stupiva
persino lei – che, in quanto adolescente, aveva un pollice discretamente rapido
– dato che il povero cellulare non faceva in tempo a finire di bippare che già ne stavano arrivando
altri.
Ichigo gemette, seppellendo il viso tra le braccia
conserte sulla scrivania e considerando l’idea di gettare l’odioso aggeggio
rosa fuori dalla finestra. Di questo passo non sarebbe mai riuscita a finire di
studiare per il compito di matematica del giorno seguente!
Più per inerzia che per curiosità – sapeva chi era
il fastidioso mittente, e dubitava che si trattasse di qualcosa di tanto
urgente da richiedere una risposta rapida – la giovane allungò una mano verso
il telefono, sbloccando lo schermo e controllando la casella di posta.
Un altro gemito sofferente lasciò le sue labbra
imbronciate. 56 messaggi. Cinquantasei.
Ed erano passati solo cinque minuti da quando aveva guardato il telefono
l’ultima volta. Cinque minuti.
Roteando gli occhi e prendendo un profondo
sospiro, Ichigo cliccò sul nome dell’alieno e scorse rapidamente fino a
raggiungere i più recenti.
16:51
Ichigoooooooo
Ichigo-chaaaaaaaaan
Non mi st-
Diamine
Non mi stai rispondendooo
Koneko-chan, non infogarmi-
Ignorarmi, non ignorarmi
Perché questo feletono inventa parole
Telefono, non feletono
Konekooooooo
Suo malgrado, Ichigo si ritrovò a mordersi le
labbra per non scoppiare a ridere.
16:52
Koneko GUARDA
POSSO VANTARTI FOTO
Mandarti
Mandarti foto
G U A R D A
Con enorme sgomento della Mew Mew, seguivano una
quindicina di fotografie – più o meno sfuocate, a seconda di dove veniva
puntata la fotocamera del cellulare e dalla mira dell’alieno – che variavano da
primi piani di Kisshu a sconcertanti angoli della base nemica che non aveva mai
visto. Schermi di computer, strani laboratori contenenti recipienti di quelli
che dovevano essere chimeri, zone che sembravano appartenere a una dimensione
parallela che non apparteneva per nulla al mondo che conosceva lei – sembrava
che Kisshu si fosse smaterializzato rapidamente in più stanze possibile di
quella che pareva essere la loro nave aliena, scattando foto alla rinfusa come
un bambino eccitato la mattina di Natale.
Ichigo trattenne il fiato, sgranando gli occhi, e
si avvicinò il telefono al viso per meglio osservare quelle ultime foto. Non
osava immaginare che reazione avrebbe avuto Ryan se avesse saputo che lei era
entrata in possesso di quelle foto! E se lo avesse scoperto Pai?...
Oh, mio Dio.
È un idiota.
16:57
Kisshu, come pensi che reagirebbe Pai
se scoprisse che hai appena mandato delle foto della vostra base a una Mew Mew?
Trascorsero sei lunghissimi minuti prima che
Ichigo ricevesse una risposta – la fotografia di un primissimo piano di Kisshu
e delle sue labbra teneramente imbronciate, insieme a una piccola didascalia.
17:03
Koneko-chan, ti prego, non tradirmi.
Ichigo sospirò per l’ennesima volta. Oh, Ryan
avrebbe voluto la sua testa se l’avesse scoperto…
17:05
Solo se mi lasci studiare e smetti di
far squillare il mio telefono ogni tre secondi.
17:05
VA BENE KONEKO
SCUSa non volevo usare le lettere
grandi
Ma se non mi rispondi quando finisci
verrò nella tua bella cameretta rosa!
Va bene?
Eh, Koneko?
Koneko?
NON IGNORARMI KONEKO
Facendo esattamente quello, Ichigo gettò sul letto
il proprio telefono per riprendere a studiare – non prima di averne cambiato lo
sfondo con l’ultima foto ricevuta dall’alieno. Con un sorrisetto soddisfatto,
la ragazza tornò alle sue equazioni.
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Drabble: 558 parole.