Serie TV > Pretty Little Liars
Ricorda la storia  |      
Autore: Blurryfaced    04/11/2015    1 recensioni
|EMISON future|
'How about forever?'
Il loro è un amore sbagliato, complicato, indeciso, non affrontato, contrastato in qualsiasi modo possibile. Ma vero come nient'altro al mondo.
Emily Fields e Alison Dilaurentis, due persone così diverse e indispensabili l'una per l'altra.
Forse dopo l'ennesimo allontanamento il loro amore troverà pace? In fondo se lo meritano.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alison DiLaurentis, Emily Fields
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Cosa ci fai tu qui?"
Non poteva che essere quella la reazione di Emily quando vide Alison, davanti a casa sua, con il viso apparentemente stanco e occhi lucidi. Quegli occhi, che tanto l'avevano fatta innamorare 10 anni prima; decisi, intensi, il contrario di lei. 
Forse Emily trovava in Alison quello che lei stessa avrebbe voluto essere, ma andiamo, Ali é Ali e nessun altro é come lei, e non si può avere molta scelta; una come lei o la ami o la odi.
Emily ci aveva messo anni per cercare di togliersi dalla testa il giorno in cui si erano viste l'ultima volta, e adesso? Eccola lì, disperata, davanti alla porta di casa sua. A Milano. Come diavolo l'aveva trovata?
 
 | Era una sera di settembre e dopo aver assistito all'ennesima litigata dei suoi genitori Ali aveva deciso di passare da Emily. Il loro rapporto ci aveva messo del tempo per ritornare quello di una volta; di mezzo c'erano stati avvenimenti devastanti e qualche bacio di troppo, ma nessuna delle due aveva potuto resistere da sola.       
Emily da poco aveva affittato un appartamento di poco valore, e viveva per conto suo perché pensava di averne bisogno, bisogno di tempo per se stessa e per pensare. 
Alison era distrutta e lei lo aveva capito subito, inutile dire che lei la conosceva meglio di chiunque altro, e  per quanto tentasse di nasconderlo con Emily non riusciva. A quest'ultima bastava leggerle gli occhi, le veniva naturale, non era mai riuscita a fare a meno di guardarli, le sembravano così belli. Quel blu intenso nella parte esterna e l'azzurro chiaro in prossimità della pupilla; la affascinavano, e la riportavano alla personalità dell'amica, fuori d'acciaio, e nel profondo troppo sensibile, ma in pochi sapevano scavare e cogliere questo suo aspetto. Emily era una  di quelli.
Si sedettero sul divano di casa Fields e iniziarono a parlare; dopo poco tempo Ali, come sempre, era scoppiata a piangere, nessuno glielo permetteva, e lei stessa non permetteva a nessuno di vederla così, ecco perché Emily era così speciale.   "Con te sono la persona che vorrei essere Em, hai sempre visto la parte migliore di me". Quelle parole Emily non se le era mai scordate, vagavano nella sua mente dal lontano giorno in cui uscirono dalla bocca Ali. 
Quando Ali si calmò e smise di piangere Emily la avvicinò e iniziò a rassicurarla, voleva tranquillizzarla ad ogni costo, non sopportava di vederla così, e la bionda trovò conforto tra le sue braccia, lasciandosi andare sul suo petto. Rimasero così per qualche minuto senza dire una parola. Non serviva. 
Alison era come i bambini, le bastava sentire il petto di Emily gonfiarsi e riabbassarsi per calmarsi, e quest'ultima aveva imparato a rimanere immobile e in silenzio, godendoci il momento, fino a quando non sentiva il suo respiro tornare regolare. 
"Va un po' meglio Ali?" 
Un sospiro. "Non so dove sarei senza di te Em".
Dio Emily si sentiva così bene, e dopo l'ennesima volta in cui si sentiva schiacciare dalla voglia di urlare al mondo quanto la amasse, proprio quella sera tutto il coraggio e l'amore presero il sopravvento su qualsiasi cosa. Fece alzare l'amica e con voce tremante iniziò, o meglio, provò a parlare.  "Ali i-io dovrei..., vorrei ..., ascoltami i-io". 
Le parole non uscivano, la sua testa le mandava segnali estremamente confusi, e dopo qualche secondo di attesa tutto quello che Emily riuscì a dire fu un semplice ma liberatorio "Ti amo Alison". E un macigno si sollevò dal suo cuore come un palloncino sale nel cielo quando un bambino molla la presa. Finalmente.
Alison aveva sempre temuto che quel momento potesse arrivare: Emily aveva nascosto agli altri il fatto che fosse innamorata della sua migliore amica, ma lei lo aveva nascosto a se stessa. 
Fu presa dal panico, erano successe troppe cose in una sola sera, si sentì la testa esplodere e niente poté trattenere le lacrime dall'agitazione. Si alzò e corse fuori dalla porta senza voltarsi e senza dire una parola. 
'Fanculo Emily" penso tra sé e sé, e anche lei non poté trattenere il pianto.
Quel macigno che si era sollevato ricadde su di lei non lasciandola respirare. Come era potuto accadere? Lo sapeva, lo sapeva che non avrebbe dovuto dire niente, Alison non è  innamorata di me, non lo è mai stata, continuava a ripetersi da quando la conosceva.
Era successo, per la seconda volta. Alison se n'era andata dopo che Emily le aveva dimostrato tutti i suoi sentimenti. Di nuovo.
 
---Quando Ali tornò a casa, poco prima di Natale, dopo essersi nascosta da A per mesi, invito Emily a passare la notte con lei dicendo di non sentirsi sicura da sola, così le due decisero di stare insieme finché non sarebbe arrivato il padre di Ali. 
"Ho sempre voluto farti credere che i tuoi sentimenti per me non erano ricambiati. Non era così. Quei baci non erano solo per pratica". Avete presente cosa vuol dire perdere di colpo la forza nelle gambe, cedere, ecco questo fu quello che provò la mora davanti a quelle parole. Era stata una giornata pesante così quasi subito si misero a letto, Emily non fece altro che pensare a quella frase,
Ma veramente Alison ha quasi ammesso di essere innamorata di me? Era quello che avrebbe sempre voluto, ma era successo così velocemente, e non ne svevano più parlato, così non potette resistere, anche perché Emily aveva cercato in ogni modo di deviare il discorso.
"Ali stai dormendo?", l'amica era sdraiata rivolta verso la finestra, dandole le spalle, e attendendo una risposta Emily non fece altro che guardare i suoi bellissimi capelli color miele ricadere dolcemente sulla schiena appena coperta da una canottiera rosa di pizzo. 
Alison si girò nel giro di mezzo secondo, e i loro sguardi si incrociarono. Nessuna delle due aveva mai provato una sensazione più bella; da quanto tempo non si guardavano negli occhi? 
Un sorrisino si abbozzò sul volto della bionda, il cuore di Emily esplose, dovette trattenersi dall'urlare a squarcia gola per buttare fuori tutte quelle emozioni confuse che provava, e finalmente succese. 
Da quel momento in poi fu un susseguirsi di baci e carezze, di quei baci intensi, che raccontano una storia; per Emily fu una vittoria incredibile e per Alison una liberazione da tutto quello che la sua razionalità le aveva sempre imposto, le importava solo di lei adesso, di sentire le sue mani fredde sul suo corpo bollente, così sottile, meraviglioso. E così fu per tutta la notte.
Alison si svegliò per prima, come sempre, aveva il sonno leggero, si trovò abbracciata a Emily, e Stette una buona mezz'ora a guardarla dormire, e le parve di vederla sorridere nel sonno. 
Pensieri contrastanti prendevano posto nella sua testa, ma tutto l'amore provato quella notte li mise immediatamente a tacere, non aveva niente da perdere, e si sa, Emily è sempre stata una delle cose belle della sua vita, e si odiava per averle fatto pensare per tutto questo tempo che non le importasse niente.
Quando finalmente la ragazza si svegliò non poté far altro che salutarla con l'ennesimo bacio, scostandole i capelli dal viso; era stata fin troppo tempo a osservarla, era ora di un po' di azione no? 
La mora si lasciò sfuggire una risatina ebete, così anche Ali non poté fare a meno di sfoggiare uno dei suoi sorrisi più splendidi.
"Bene" iniziò ridendo ancora, "ho appena passato la notte con Alison Dilurentis, complimenti Ems, ce l'hai fatta!"
"Sei una bellissima testa di cazzo, Emily Fields"
Emily si arrabbiò scherzosamente e per mettere a tacere la bionda finì sdraiata su di lei. Quanto avrebbero voluto fermare il tempo e rendere interminabile quel momento. 
Non credo che quelle due avessero mai sorriso tanto.
Si alzarono dal letto solo un paio d'ore dopo.
Purtroppo nel giro di pochi giorni scoppio l'ennesima lite; Alison nascondeva qualcosa e Emily non le credeva. Sempre. La solita. Storia. E non si parlarono più per molto tempo, come sempre.
E come sempre, non riuscendo a sostenere la situazione, riuscirono a tornare in un rapporto relativamente di amicizia. ---
 
Cosa le rimaneva da fare? Provare a chiamare Spencer? Aria? Nemmeno Hanna, la migliore in queste situazioni, avrebbe potuto sistemare niente. No.
Non poteva sopportare l'idea di incontrare ancora una volta in città il giorno dopo l'amore della sua vita a cui si era appena di chiarata come se niente fosse accaduto, non un'altra volta. Così decise che sarebbe partita, senza una meta precisa, solo partita.
 
Ali non riusciva a perdonarsi, erano passate poche ore e non poteva rendersi conto di quello che aveva appena fatto. Aveva frantumato il cuore a Emily, la sua Emily, l'unica persona a non averla mai abbandonata. Erano le 5:37, la bionda era tornata a casa, e stava sul suo letto a torturarsi. Così decise: la mattina presto sarebbe tornata da Lei, non sapeva cosa le avrebbe detto, solo che sarebbe tornata, in qualche modo. Lei l'avrebbe perdonata, come sempre.
Non chiuse occhio e verso le 8:50 penso che Emily fosse sveglia, si preparò e andò verso il quartiere della mora. Busso non poche volte ma nessuno rispose, finché il coinquilino strampalato della ragazza non uscì e le disse di averla vista andarsene con due valige la mattina presto, disse anche che le sembrava molto scossa. 
Ci fu un momentaneo black-out nella mente di Alison, non sapeva se piangere, correre a cercarla, e finì accasciata in terra, davanti alla porta d'ingresso.
Emily se n'era andata. Per colpa sua. Chiamò subito le altre ma presto scoprirono che non c'era modo di contattarla. 
'Che cazzo hai combinato Alison? Che cazzo hai combinato.' Furono le uniche parole che si ripeté la bionda per il resto della giornata. 
Per settimane provò a cercarla, ma dopo un po' perse la speranza e convisse se stessa che forse un giorno sarebbe tornata, che forse l'avrebbe perdonata. |
 
3 anni dopo
Alison non ne poteva più, così Toby, l'unico a sapere i piani di Emily, vedendola chiaramente distrutta, le aveva detto tutto. 
Era partita per l'Italia, Ali sapeva che aveva sempre sognato di poterci andare, -Perché non ci ho pensato prima?- amava la pizza e i paesaggi di quel bellissimo paese a lei del tutto sconosciuto, e ora abitava a Milano, in periferia; aveva trovato un lavoro come aiuto manager di una linea di abbigliamento e da quello che l'amico le aveva raccontato viveva una vita equilibrata e felice. 
Tutto era cambiato per lei, adesso poteva permettersi una bella casa, vestiti firmati. 
Dopo averlo saputo Alison non esitò; prese la sua valigia rosa e la riempì di fretta, cerco tra i suoi pochi soldi risparmiati e via, sapeva quello che doveva fare, dei suoi genitori non le importava un tubo, voleva solo andare da lei il più presto possibile.
Dire che aveva avuto tempo per riflettere é riduttivo; ogni suo pensiero ricadeva su Emily. Alison sapeva che Emily è sempre stata speciale, 'Sei sempre stata la mia preferita Em' , 'Sei stata la cosa più difficile da lasciarmi alle spalle',  era ancora una ragazzina spensierata a quei tempi ma sapeva quello che stava dicendo; ora come non mai ogni giorno che passava se ne accorse sempre di più. Le ci volle tempo per realizzare quello che succedeva nel suo cuore quando stava con Emily, ed ora era pronta a tirare fuori tutto il coraggio che aveva in corpo e lottare per l'amore della sua vita. 
 
Dopo un paio di giorni di viaggio, ore di camminate, di metro e taxi, aveva trovato l'indirizzo giusto, e fu così che quella sera si trovò davanti alla bella villetta di Emily.
Per tutto il tragitto cerco le parole giuste da dire, e si immagino le possibili sue reazioni, a arrivata si dimenticò tutto, non riusciva più a ragionare.
Le ci volle altrettanto più di un ora per bussare alla porta, era così nervosa; aveva passato il tempo seduta su un muretto dall'altra parte della strada alternando una sigaretta al convincersi di entrare. Finalmente quando anche le sue preziose e maledette Camel finirono, non ebbe altra scelta. 
 
"Buonasera Fields, da quanto tempo." Rispose molto ironicamente. "Cosa ci faccio qui... Cosa ci faccio qui, vediamo" 
Emily era attonita. Cosa stava succedendo? Panico totale. La prima reazione fu quella di sbatterle la porta in faccia.
"Ho fatto 14 ore di viaggio e 6 di taxi e camminate, potresti degnarmi di uno sguardo" disse con un tono abbastanza aggressivo, parlando a sproposito non riuscendo a controllarsi, cosa avrebbe dovuto dire la povera Emily?! Ma in fondo era solo nervosa, in fondo era solo Alison Dilaurentis.
Emily stava per impazzire, letteralmente, e Alison non sapeva più cosa inventarsi.
"Sei bellissima Em" disse infinte mentre un lieve rossore per lo sfogo e per la frustrazione si presentò sulle sue guance, abbassò lo sguardo, precedentemente fisso in quella profondità degli occhi di Emily.
Dall'abbigliamento sembrava che questa dovesse giusto uscire, era Bellissima, veramente qualcosa di stupendo. Un make up strepitoso, -'però ha imparato qualcosa da quando se n'é andata'- penso la bionda, un rossetto scuro tendente al bordeaux, il sue debole. Aveva un vestito nero che la copriva appena e che non faceva altro che risaltare il corpo mozzafiato, ancora ben scolpito nonostante avesse smesso di nuotare.
Non appena pronunciata quella frase il telefono della mora squillò, è tutto quello che face fu farfugliare: "Scusa tesoro, per questa sera dobbiamo rimandare", senza distogliere nemmeno per un secondo lo sguardo da Ali, aveva gli occhi fissi nei suoi. Dio quanto le era mancato guardarli, quegli occhi, freddi come il ghiaccio, tanto freddi da essere bollenti quanto incrociavano i suoi. Dopodiché il suo sguardo si spostò sulle labbra della bionda, che si tramutarono in quel sorrisetto accattivante tipico di Alison. Emily iniziò a non vederci più.
Fu Ali a cedere, non ce la faceva più, l'ansia era diventata insostenibile, la temperatura del suo corpo era salita a mille gradi. 
Entrò decisa in casa, Emily la afferrò istintivamente e finirono contro il tavolo di vetro della cucina, e poi Alison rispose ancora spingendola dolcemente contro il muro gelido davanti a lei, avvicinandosi e sfiorando con le labbra il collo della mora, poco sotto le orecchie; lo sapeva come far cedere Emily, e sussurrò, tenendo le mani sui quei fianchi dei quali quel vestito nero metteva in mostra l'estrema perfezione, 
"Non ho la minima intenzione di stare un altro secondo senza di te. Sono qui. E questa volta é per sempre "
Ci fu un momento in cui a Emily gelò il sangue nelle vene, cosa avrebbe dovuto fare adesso? Le venne dato poco spazio per i suoi pensieri in quanto Ali, ancora una volta, come sempre prese il controllo e rafforzò la presa sulla ragazza. 
Emily cedette completamente. Cedette al suo orgoglio, al suo cuore, e a tutte le promesse con se stessa che le avevano impedivano di pensare ad Alison. Semplicemente cedette. Così come aveva sempre fatto; si trattava di Alison, e nulla poteva resistere per sempre contro di lei, era quasi una legge della natura.
E finalmente caddero in balia del loro amore, un amore difficile che sembrava essere stato ostacolato ancora prima di sbocciare. 
Le loro labbra si sfiorarono e qualcosa dentro di loro esplose; Alison sentì per la prima volta di stare facendo quello che avrebbe dovuto fare tempo fa, e la mente di Emily torno a quando era ancora una ragazzina e si ricordò di come era stato il suo primo bacio con lei. La sensazione era uguale.
E così si lasciarono trasportare; il contatto tra le loro labbra si fece sempre più forte  e intenso, Ali si avvicinò di più ad Emily, dei brividi inarrestabili le percorsero tutto il corpo, e si lasciò sfuggire un gemito quando le unghie della mora fecero pressione sulla sua schiena. 
Poi le abbasso la spallina destra di quel vestito, che le sembrava  fatto apposta per essere strappato via da quella bellissima ragazza, e diede inizio a una serie di baci costringendo Emily ad abbandonarsi sul suo divano. Le gambe non reggevano più.
 
Poi stop, le due si fermarono, e quei due occhi blu si posarono sullo sguardo dolce e terribilmente sexy che avevano davanti. 
Il tempo si fermò. 
Presero fiato.
"Me lo prometti?" 
"Lo sai Em, sei sempre stata la mia debolezza" 
Emily accennò un sorrisino, e poi ... "Ti amo."
"Mi dispiace, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare, il problema era solo questo Emily, io ti amo persino prima di quel bacio in biblioteca, o negli spogliatoi della piscina, prima del kissing rock e prima di averti tirata fuori dal capanno." Disse infine Alison tutto a d'un fiato, con voce tremante. La sua aggressività iniziale si lasciò travolgere dalla fragilità più profonda.
 
E Emily la perdonò. Per tutto quello che aveva fatto e per tutto quello che farà. Non le importava, adesso la sua Ali era lì con lei ed era l'unica cosa che aveva sempre voluto.
Era l'inizio della loro nuova storia.
 
------------------ Vi è piaciuta? É la prima volta che pubblico quindi accetto qualsiasi tipo di recensione=)
 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Pretty Little Liars / Vai alla pagina dell'autore: Blurryfaced