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Autore: lyla96    04/11/2015    1 recensioni
Cosa ne sanno gli altri della rivoluzione quando non l'hanno provata dentro di sé?
Genere: Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Li sento agitarsi fuori.
Il loro confuso e irrequieto fracasso.
Non capisco cosa dicono, suoni confusi escono dalle loro bocche, neanche loro sanno per cosa stanno combattendo, non hanno la minima idea di quello che stanno facendo. Come può una folla capire anche solo in minima parte cosa significa la parola “rivoluzione”? Non fanno che seguire ideali detti e ridetti, profetizzati da persone di cui a stento ricordano il volto. Loro sanno solo che hanno fame, conoscono solo la loro esasperazione, hanno resistito per troppo tempo, e la cintura non può stringersi più di così. Come possono comprendere cose troppo grandi per loro?
Solo io capisco cosa voglia dire la parola “rivoluzione”, solo io la capisco e la provo dentro il mio animo, perché la vera rivoluzione può esserci solo nello spirito, nella mente, nel cuore. La vera rivoluzione è quella che si opera contro se stessi, contro ciò in cui abbiamo sempre creduto, quando il mondo inizia a crollarci addosso e non vediamo altra via d’uscita se non combattere. È quello che ho sempre fatto, per tutta la mia vita, ho sempre combattuto, sia fuori che dentro di me. Ed è indescrivibile la fatica che si prova a dover sempre costantemente dimostrare di essere ciò che non si è, dimostrare a se stessi che ciò che si vede è la realtà, che non c’è niente da nascondere sotto i vestiti, che sono davvero un uomo sotto la divisa. È terribile doversi guardare ogni giorno allo specchio e non riconoscersi con la propria immagine di sé.
Ma ora devo combattere, non posso più pensare a me stessa ormai, non me lo posso più permettere, ed è ora di combattere un’altra battaglia, più grande di me.
La seconda rivoluzione della mia vita l’ho affrontata ieri, quando tutte le mie aspettative si sono frantumate in mille pezzi. Sono andata a trovare la regina, non ero attesa, ma lei sapeva che sarei andata, mi aspettava, forse inconsciamente. È terribile doversi rendere conto che la persona su cui avevi riposto tutte le tue speranze e le tue aspettative non è come tu pensavi che fosse, non è all’altezza dei suoi doveri. Non cambierò mai idea sulla sua persona, è sicuramente la donna migliore che possa esistere sulla terra e il suo animo il più nobile, quando penso a me e a lei, penso a come sarebbe potuta cambiare la mia vita se fossi stata io al suo posto. Non avrei mai dovuto nascondermi: è per servire lei che ho dovuto reprimere la mia stessa natura di donna, è per causa sua se non ho potuto avere una vita normale, per causa sua se non ho potuto mai amare nessuno come donna, e se sono stata rifiutata dall’unico uomo che mi ero concessa di amare. È stato tutto per causa sua.
Ciononostante non sono mai riuscita a volerle male, ma non riesco più a chiudere gli occhi e voltarmi dall’altra parte quando vedo che non compie i suoi doveri. Come io ho dovuto sacrificare la mia vita, anche lei deve sacrificare la sua, siamo legate a filo doppio, simili nel sacrificio. Eppure non ha voluto sacrificare un briciolo della sua libertà per compiere ciò che era giusto fare per il suo popolo. Quello stesso popolo che non ha potuto amarla come ho fatto io, perché non hanno mai potuto vedere che persona splendida fosse. Ma cosa ne sa il popolo? Cosa ne sa di come si vive a corte? Davvero pensa che vivendo come noi sarebbe più felice? Non c’è felicità nell’annientamento di se stessi, non c’è felicità nel doversi nascondere perché il peso dei propri doveri ci schiaccia. Questo stesso popolo, però, è la Francia, e la Francia ha fame, perché la sua regina non riesce a crescere e a capire cosa deve fare per salvarla.
Ho vissuto tutta la mia vita con tutto il peso dei doveri sulle spalle, senza mai deporlo, adesso basta.
Adesso voglio anche io seguire il mio cuore, e la mia vera natura.
Quella vera natura che soltanto André è riuscito a vedere chiaramente nascosta dentro di me, quando persino io non riuscivo a vederla. Solo André potrà aiutarmi a capire chi sono, lui, che l’ha sempre saputo, e dentro di sé non ha mai smesso di amarmi e di restarmi accanto. Persino quella sera quando si è spinto fin troppo oltre il limite del mio orgoglio e mi ha strappato di dosso la camicia, persino allora non sono riuscita a odiarlo, anzi quella sera stessa sentii per la prima volta bruciare dentro di me un fuoco, che mai avevo provato prima, neanche per il conte Fersen. Ma ero troppo cieca e orgogliosa per capire di cosa si trattasse. Non ho mai capito che lo amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, che non posso fare a meno di lui e che non ho mai potuto rendermi conto di quanto la sua presenza sia importante per me, perché lui per me c’è sempre stato, in qualsiasi momento.
Solo lui può aiutarmi nella mia rivoluzione, solo lui potrà restarmi accanto e permettermi di mostrarmi così come sono, senza più uniformi né spade. Combatterò questa guerra al fianco del mio popolo, perché è la cosa giusta, e la combatterò al fianco di André, perché è a lui che affido il mio cuore.
   
 
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