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Autore: Viviana EFP_1996    04/11/2015    4 recensioni
Monologo di Elsa alla fine del suo viaggio a Storybrooke. Dopo una profonda riflessione, decide per un finale che congela il sangue nelle vene.
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Ingrid/Regina, delle, Nevi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Siamo alla fine.

Quest'avventura a Storybrooke è finalmente terminata. E devo dire che mi ha cambiata.

Ho conosciuto personalità così diverse, dall'audacia di Emma al carisma di Hook, dalla dolcezza di Biancaneve al coraggio del Principe.

Questo viaggio nel “nuovo mondo” per ritrovare Anna mi ha anche fatto riscoprire l'identità di una zia che, in fondo, non è mai stata così malvagia; era alla ricerca di qualcosa che tutti noi spesso diamo per scontato, la famiglia, un legame indissolubile che alle volte si rivela più fragile di quel che si crede. Io per prima capisco ciò che in passato ha provato a contenere, quell'enorme potere, così difficile da controllare, tanto splendido quanto pericoloso.

In fondo non era stata lei a volerlo, vi era nata con quel potere e tutto era andato per il verso giusto grazie alla vicinanza di quel nido familiare tanto amato, in particolar modo quella complicità con le due sorelle. Fino a quando un giorno...

Quel maledetto giorno, per un imprevisto, uno sbaglio terribile le aveva portato via la prima sorella, a causa del suo potere incontrollabile. E poi immagino perfettamente come si sia sentita quando mia madre l'aveva sorpresa, fraintendendo ovviamente la dinamica degli avvenimenti.

Da allora il nulla. La solitudine.

E ora che questa storia sta volgendo al termine mi rendo conto di aver fatto tutto questo per Anna. Pensandoci bene, però, ho fatto tutto questo per qualcuno che non capisce minimamente come ci si possa sentire.

Lei è sempre così goffa, così spontanea e allegra, quasi non conoscesse l'angoscia che subentra e opprime quando si presentano dei problemi. Sono rimasta chiusa nella mia stanza per anni, per salvaguardare la sua salute, il suo benessere. Hanno sempre creduto che io fossi “fredda”, senza mai rendersi conto che il ghiaccio si sarebbe potuto sciogliere con il potere dell'amore, della famiglia.

Chiusa lì dentro. Per tanti anni.

E il mio isolamento si è trasformato in una vita spensierata e leggera per la mia sorellina, che è scappata via per conoscere la verità sui miei genitori, anche loro alla ricerca di qualcosa che facesse sparire il mio potere perchè per loro magari ero troppo pericolosa, a loro non andavo bene così.

Ora è lì nel corridoio che si specchia, perfeziona gli ultimi preparativi prima di dirigersi ad una festa in compagnia del suo maritino venditore di ghiaccio.

Ho deciso. Le darò ciò che ho sempre voluto darle.

I ricordi si affollano, e non riesco a spiegarmi perchè riemergano solo quelli più brutti, vedo tutto il male che mi è stato fatto... Comincio a sentire il freddo che avvolge le mie mani.

Un secondo.

Davvero, è bastato un secondo per vedere Anna diventare ghiaccio, lo stesso ghiaccio che vende il suo maritino in compagnia di quella stupida renna.

Il suo sguardo è in parte stupito, ma nelle pupille le si legge la paura, la stessa che ho provato io per tutti questi anni.

Scusa sorellina.

   
 
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