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Autore: daphne 92    05/11/2015    1 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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i make the good girls go bad -Fratellone dove siete finiti?- disse Draco mentalmente ad Alex la mattina dopo.
-Draco?- grugnì Alexander confuso, era ancora mezzo addormentato e gli sembrava che suo fratello gli stesse urlando nella testa.
-No, la tua coscienza, ovvio che sono Draco, dove siete?- ripetè Draco nella mente del fratello.
-Non lo so, c'è una bionda a letto con me- pensò Alexander guardando chi aveva accanto, aveva qualcosa di strano, i capelli erano di un biondo scuro, non gli sembravano quelli di Daphne.
-Perfetto sei con Daphne, chiedi a lei dove siete- disse Draco telepaticamente al fratello.
-Non è Daphne- pensò Alexander, gli scoppiava la testa e la voce del fratello non aiutava, per Merlino Draco aveva una voce insopportabile di prima mattina.
-Quanto cavolo hai bevuto ieri Alex? Pensa, ricordati chi è- disse Draco nella mente del fratello abbassando la voce.
-Mmm, mi ricordo solo di avergli chiesto se lei era nel menù.- pensò stanco Alex e sempre più nel panico.
-Ti sei fatto una spogliarellista? O magari una squillo!- urlò Draco nella mente di Alexander, non potè far a meno di nascondere il suo divertimento.
-Noo, credo che sia una cameriera, vedo una specie di divisa- pensò Alex guardandosi intorno, sul pavimento vicino al letto vi erano una camicia bianca e una gonna a tubino nera, sulla camicia vi era scritto il nome di un locale.
-Magari è una stripper e avete fatto qualche gioco di ruolo- disse Draco nella mente del gemello ridendo.
-Mmm buongiorno- disse la ragazza svegliandosi voltandosi verso Alex.
-Sei una stripper?- chiese Alexander alla ragazza, senza fermarsi un attimo a pensare.
-No! Sono una cameriera!- disse la ragazza arrabbiata vestendosi e andandosene infuriata.
-è una cameriera Draco!- pensò Alex sollevato, mentre sentiva ridere il fratello.
-Resta dove sei, vengo a prenderti- sussurrò Draco nella mente del fratello.
-Che diavolo hai fatto?- disse Draco un secondo dopo essersi materializzato.
-Ho fatto un casino Draco! Non mi ricordo nulla, l'ultima cosa che ricordo è di aver litigato con Daphne e di aver ordinato del vino al bar, credi che mi abbiano fatto un incantesimo? O magari una pozione?- disse Alexander quando vide il fratello.
-No, ne dubito Alex, sei semplicemente sotto l'incantesimo di una cosa chiamata sbronza. Andiamo, hai lezione tra un ora- disse Draco smaterializzandosi con il fratello.
-Magari è meglio che le evito le lezioni di oggi- disse Alexander tuffandosi sul letto, la smaterializzazione aveva fatto peggiorare la sua nausea.
-Magari si, hai un aspetto schifoso, ci vediamo a pranzo- disse Draco mettendo una bottiglia d'acqua accanto al letto di Alex insieme ad una pozione per il mal di testa.
-Grazie Draco- disse sincero Alexander.
-Dovere, sei mio fratello- disse Draco scrollando le spalle prima di uscire dalla stanza.
Quattro ore dopo Alex uscì dal dormitorio dei serpeverde e si diresse verso la sala grande, la testa sembrava ancora sul punto di esplodergli e la luce gli dava noia agli occhi, aveva preso proprio una prima sbronza con i fiocchi.
-è vivo! è vivo!- disse ridendo Draco quando vide il fratello raggiungerlo al tavolo di Serpeverde.
-Taci- mugugnò Alex sedendosi accanto al fratello e nascondendo il volto tra le mani.
-Dai ti è andata bene, le ragazze non sanno nulla puoi ancora scusarti con Daphne, neanche i nostri genitori hanno scoperto la tua notte folle, il tuo piccolo segreto è al sicuro con me party boy- disse Draco prendendolo in giro quando all'improvviso un gufo lasciò una rivista di gossip davanti a lui.
-è di Pansy, Witch Magazine, il suo giornale preferito- disse Draco aprendolo, in copertina vi era Alexander completamente ubriaco abbracciato ad una ragazza mentre ballava in un club di Londra.
-Ehm..Alex- disse Draco cercando di non ridere.
-Merlino no! Brucialo brucialo!- disse Alexander cercando di strappare il giornale di mano al fratello appena posò lo sguardo sulla rivista, non vi era solo la foto di copertina, ma anche un dettagliato articolo che riportava tutte le fasi della sua notte brava, con tanto di foto.
-è il cercatore della nazionale inglese quello con cui stai bevendo shottini?- disse Draco ridendo mentre osservava le foto.
-Brucialo- disse Alexander scandendo ogni sillaba.
-Al massimo posso strappare le pagine in cui ci sei tu, se lo brucio Pansy da fuoco a me- disse Draco mettendo una mano sulla fronte del fratello per tenerlo lontano.
-Ok, strappale- disse Alexander annuendo, gli andava bene tutto, era un uomo disperato.
-Fatto- disse Draco strappando le pagine e porgendole ad Alex che le bruciò giusto in tempo, le ragazze stavano arrivando.
-Buongiorno Draco- disse Daphne sedendosi senza degnare di uno sguardo Alex mentre Pansy dava il bacio del buongiorno a Draco.
-Giorno Daphne- disse Draco sorridendo.
-Alexander? Mi puoi fare un autografo qui?- disse timidamente una ragazzina del primo anno di serpeverde porgendo un'altra copia di Witch Magazine ad Alexander.
-Scusa posso vedere?- disse Daphne strappando di mano la rivista alla ragazzina, che per l'imbarazzo era diventata rossa come un pomodoro.
-Ti sei divertito anche quando me ne sono andata vedo- disse Daphne osservando le foto.
-Daphne posso spiegare..non mi ricordo nulla di tutto ciò..avevo bevuto- disse Alexander provando a giustificarsi.
-Ehi, non mi devi spiegazioni, firma il giornale alla tua piccola fan, noi ci siamo lasciati puoi fare quel che vuoi- disse Daphne glaciale, era tornata la regina di ghiaccio.
-Altri guai in arrivo- disse Draco quando vide un gufo reale portare una strillettera.
-Oh no- disse Alex sbiancando, quel gufo era Guglielmo, il gufo personale di sua madre.
-Witch Magazine è anche il giornale preferito della mamma- disse Draco ghignando.
-Alexander Malfoy! Come hai osato passare la notte a Londra da solo! Ubriaco per giunta! HAI SOLO SEDICI ANNI! Non ti permetteremo più di uscire da Hogwarts, non uscirai di casa neanche per le vacanze, sei in punizione per sempre!- urlò la voce di Narcissa tramite la strillettera.
-Draco, aiutami, io non volevo far arrabbiare la mamma..- disse Alex con mani tremanti e il volto pallido, per un momento gli tornarono alla mente i momenti in cui aveva fatto arrabbiare Vernon e le cose che succedevano dopo, velocemente chiuse la sua mente a Draco.
-Tranquillo, gli passerà, mamma ti vuole bene, esattamente come papà- disse Draco cercando di tranquillizzare Alex che gli sembrava profondamente turbato.
-Aiutami- mormorò Alex sottovoce.
-Non hai fatto nulla di terribile Al- disse Draco cercando di rassicurare il fratello, in quel momento Pansy sbuffò stizzita e si alzò dal tavolo insieme a Daphne.


-Non riesco a capire come puoi giustificare tuo fratello, come puoi difenderlo, quello che ha fatto a Daphne è imperdonabile- disse Pansy arrabbiata quando fu sola con Draco nelle stanze di Serpeverde.
-Perchè è mio fratello, lo difenderò sempre e non credo che sia così imperdonabile, si sta ancora abituando a questa vita, nel giro di un mese si è ritrovato con un altro cognome, una famiglia e infine una ragazza, magari è stato troppo e a distanza di mesi ne ha subito le conseguenze, lasciatelo respirare non ha ucciso nessuno- disse Draco difendendo come sempre il gemello.
-Pensi che tradire la propria ragazza sia nulla? Faresti questo a me?- disse Pansy offesa, Draco stava cambiando sotto i suoi occhi e lei non voleva che questo accadesse.
-Pan, stiamo insieme da 2 anni, ci conosciamo da una vita, sai benissimo che non ti ho tradito in passato e non lo farò in futuro, mi conosci- disse Draco calmo cercando di rassicurare la ragazza.
-Conoscevo il Draco prima del ritorno di Alexander, questo che ho di fronte non sono sicura di conoscerlo- disse Pansy scuotendo la testa e lasciando la stanza.
Draco fece appena in tempo a sedersi sul divano di pelle nera quando il volto di suo padre apparve nel camino.
-Com'è lì la situazione? Ho visto foto interessanti- disse Lucius con voce calma, sembrava quasi divertito, lui da giovane aveva fatto cose ben peggiori, il tatuaggio nel suo avambraccio ne era il ricordo indelebile.
-Papà sono preoccupato per Alex, credo che gli farebbe bene passare del tempo a casa, puoi venirlo a prendere? Parlare con Silente? Magari zio Sev può metterci una buona parola. Lo vedo perso papà, ha bisogno di sentirsi parte della famiglia, ha bisogno di conoscervi come vi conosco io e sapere che non importa quello che farà voi non lo abbandonerete, lui non lo sa, tutte le persone importanti nella sua vita lo hanno lasciato- disse Draco parlando tramite il camino con Lucius.
-Verremo ad Hogwarts domani mattina e vedremo cosa si può fare- disse Lucius annuendo preoccupato.
Dopo aver finito di parlare con Lucius, Draco si diresse nella stanza che condivideva con il gemello, Alex era sdraiato sul letto, stava fissando il soffito con lo sguardo perso e distante.
-Mi dispiace averti fatto litigare con Pansy- disse Alexander quando vide il gemello rientrare.
-Come..?- chiese Draco confuso, non si erano parlati mentalmente.
-Ero nella tua testa, sembra un posto migliore della mia in questo momento- disse Alexander stanco.
-Non importa, se dovessi scegliere sceglierei sempre te, sei il mio gemello,ti difenderò sempre, chiederai scusa a Daphne?- chiese Draco osservando Alexander che era sdraiato a letto con i capelli scompigliati e i vestiti sgualciti.
-No, non credo di voler tornare con lei in questo momento, hai ragione, ho fatto tutto troppo velocemente, volevo adattarmi per te e per mamma e papà, non volevo perdervi di nuovo, ho provato ad assomigliare a te e credo di non esserci riuscito bene- disse Alexander sottovoce.
-Devi essere te stesso, tutti noi ti vorremo per sempre bene, non importa quanti sbagli farai noi ci saremo sempre per te, è questo che fa la famiglia- disse Draco sedendosi sul letto accanto al fratello mentre si allentava la cravatta.
-Grazie- disse Alex per poi addormentarsi pochi minuti dopo.


-Padre è successo qualcosa? Che ci fai qui?- chiese Alexander confuso quando vide suo padre ad Hogwarts la mattina dopo.
-Non è successo nulla di grave figliolo, sono qui per portarti a casa- disse Lucius rassicurando il figlio.
-Sei venuto a prenderci? Me e Draco? è successo qualcosa riguardo a..- disse Alexander riferendosi a Voldemort.
-Niente novità dal quel punto di vista, sono venuto a prenderti perchè io e tu madre abbiamo bisogno di te a casa, come tu hai bisogno di noi, per un pò verrai istruito lì, magari potrai tornare ad Hogwarts dopo le vacanze di pasqua- disse Lucius calmo al figlio.
-E Draco? Viene con noi?- chiese Alexander allarmato, non voleva separarsi dal fratello, il suo unico punto fermo in quel momento.
-Io resto qui- disse Draco avvicinandosi al gemello, mettendogli una mano sulla spalla.
-Perchè? Perchè dobbiamo separarci?- chiese confuso Alexander, si sentiva tradito dal fratello, sapeva che era stato lui a chiamare Lucius.
-Separarci? Non è una vera separazione questa Alex. Sei sempre nella mia mente ricordi? Abbiamo un filo diretto l'uno con l'altro che non si può spezzare- disse Draco tranquillizzando il gemello e abbracciandolo.
-Ci vediamo presto ok?- disse Alex insicuro.
-Prestissimo- disse Draco per poi osservare suo fratello e suo padre scomparire.
-Come faremo con le lezioni e tutto il resto?- chiese Alex a suo padre mentre osservava un elfo sparire con il suo baule.
-Verrai istruito a casa!- disse Lucius compiaciuto, era convinto che la sua fosse un'idea geniale.
-A casa? Sarò istruito a casa?- disse Alexander lasciando cadere il suo zaino sul pavimento di marmo del salotto di Malfoy Manor.
-Non farne un dramma, è una cosa temporanea, potrai passare del tempo con me e tua madre, inoltre potrai fare incantesimi per tutto Malfoy Manor, giardini compresi- disse Lucius sorridendo al figlio e salutando con un bacio Narcissa che corse ad abbracciare il figlio.
-Ciao mamma..chi studia a casa al giorno d'oggi? Gli sfigati troppo brutti o deformati per farsi vedere in giro!- disse Alexander sedendosi sul divano con le braccia incrociate, sembrava proprio un bambino capriccioso.
-Molti purosangue studiano a casa- disse Lucius con nonchalance.
-Ah si? Fammi un esempio di qualcuno che non rischi di essere diseredato e studia a casa- disse Alexander sollevando le sopracciglia mentre aspettava la risposta di suo padre.
-La più piccola delle Greengrass, Astoria! Lei studia a casa- disse Narcissa con un ghigno vincente.
-Perchè è troppo snob per mischiarsi alla massa?- chiese Alexander annoiato.
-Perchè non gli hanno fatto saltare l'anno nonostante sia molto brava, magari potreste organizzare qualche lezione insieme- disse Narcissa con calma.
-Mamma...gl'insegneranno le maledizioni senza perdono su manichini fatti a mia immagine e somiglianza- disse Alex scuotendo la testa.
-Non essere sciocco Alex, non s'insegnano maledizioni senza perdono ad una minorenne, vado subito a contattarle!- disse Narcissa canticchiando.
-Mentre parlate annullate tutti quei piani segreti che avete fatto per il fidanzamento ufficiale tra me e Daphne- disse Alex ridendo, Narcissa arrossì, si era fatta scoprire da suo figlio.
Qualche minuto dopo Narcissa tornò soddisfatta in salotto.
-Ho appena mandato un patronus ad Elizabeth Greengrass per chiederli se erano interessate a fare lezione con noi domani, e indovina? Hanno detto di si! Farai la tua prima lezione con Astoria domani, vengono loro qui perchè..- disse Narcissa prima di essere interrotta d'Alexander.
-Non pensano sia il caso che io vada a casa loro considerando che ho tradito la loro figlia maggiore ed il mio tradimento è finito sui giornali?- disse Alexander sarcastico.
-Esattamente- disse Narcissa continuando a sorridere.


-Dai Alex vieni a dare il benvenuto ai nostri ospiti!- disse la mattina dopo Narcissa chiamando per la centesima volta Alexander.
-Arrivo- disse Alex scendendo svogliatamente le scale del salotto per raggiungere la madre all'ingresso, indossava un piano di jeans chiari ed una camicia a quadri, i suoi capelli erano scompigliati ed aveva un'aria terribilmente assonata.
-Perchè gli occhiali da sole? è nuvoloso fuori- disse Narcissa confusa guardando Alexander che indossava un paio di occhiali da sole.
-Sono le sei mamma! Le sei! Ad Hogwarts avrei avuto ancora un paio di ore di sonno, sembro un panda e non uno di quelli carini e coccolosi- disse Alexander passandosi una mano tra i capelli.
-Eccole, comportati bene- disse Narcissa sorridendo alle loro ospiti.
-Io sono il gemello buono ricordi?- disse Alex sorridendo alle sue ospiti.
-Alexander non so se vi siete mai conosciuti personalmente ma lei è Astoria Greengrass- disse Narcissa sorridendo alla piccola Greengrass.
-Ci siamo incrociati un paio di volte..a casa sua..- disse Alexander imbarazzato, la signora Greengrass stava sorridendo ma i suoi sguardi non mentivano, voleva ucciderlo.
-Perchè non vi conoscete un pò mentre io ed Elizabeth organizziamo la lezione?- disse Narcissa lasciando da soli i due adolescenti.
-Quindi..tu sei il famoso Alexander le cui foto occupano tutte le pareti della camera di mia sorella, finalmente ti vedo da vicino- disse Astoria sorridendo.
-Si sono io, anche se credo che ormai le mie foto vengano usate con bersaglio per i crucio- disse Alexander ridendo.
-Da un paio di membri della mia famiglia si..posso chiederti una cosa?- disse Astoria ghignando.
-Era una cameriera, non una squillo- disse Alexander rispondendo alla domanda che tutti gli facevano.
-Oh, non quello, era veramente il cercatore della nazionale quello con cui ti sei sbronzato?- disse Astoria ridendo.
-Credo di si, ti piace il quidditch?- chiese Alexander cercando di far conversazione.
-Amo il quidditch, sono una cercatrice fenomenale- disse Astoria compiaciuta.
-Lo vedremo! Scommetto che il nostro programma prevede un ora di ginnastica- disse Alexander ghignando.
-Io te e il boccino, preparati a perdere- disse Astoria sorridendo arrogante.
-Non piangere quando ti umilierò- disse Alexander con altrettanta arroganza e un ghigno made in Malfoy.
-Perchè hai tradito mia sorella? Lei ti ama molto sai- disse Astoria dopo qualche minuto di silenzio.
-Non c'è un perchè, ero arrabbiato e sono ancora confuso, pensavo di amarla, credo di amarla, non lo so sinceramente, non mi rendevo conto neanche di quello che facevo, volevo sentirmi libero per una notte credo- disse Alexander pensieroso.
-Posso capirti- disse Astoria sincera.
-Perchè hai scelto di studiare a casa?- chiese Alexander ad Astoria.
-Scelto? Non l'ho scelto io, i miei me l'hanno imposto, credono che io sia una specie di ragazza prodigio, Silente non aveva la stessa opinione e i miei genitori hanno deciso che ero troppo speciale per una scuola come Hogwarts, perciò eccomi qui- disse Astoria scrollando le spalle imbarazzata.
-Almeno tu non sei qui perchè sei finita sbronza in prima pagina- disse Alexander ridendo.
-Partitina mentre le mamme decidono a quale tortura sottoporci?- disse Astoria divertita.
-Ti faccio strada- disse Alex incamminandosi verso il campo di quidditch.
-Quanto resterai in esilio? O lo chiamiamo rehab visto il motivo per cui sei dovuto andare?- chiese Draco contattando mentalmente il fratello.
-Preferisco chiamarlo carcere, resterò qui fino alle vacanze di pasqua- pensò Alexander.
-Mi dispiace, è stata una mia idea, avevo pensato più ad un week end io, non un mese- pensò Draco dispiaciuto.
-Lo so, mi manchi- pensò Alexander.
-Ti annoierai a morte lì da solo..- pensò Draco immaginandosi il fratello chiuso in camera.
-A dire il vero..potrei avere una compagna di prigionia..- pensò Alexander osservando Astoria che si preparava per giocare a Quidditch.
-La piccola Greengrass? Ti prego dimmi che non stai fissando la piccola Greengrass- pensò Draco dopo aver usato la vista del fratello.
-Hai lezione Draco, a dopo- pensò Alexander alzando le barriere della sua mente e chiudendo il contatto con Draco.


-Sei un vero fenomeno!- disse Alexander ad Astoria quando afferrò il boccino.
-3 a 2, non mi faccio sconfiggere tanto facilmente da te- disse Astoria facendogli la linguaccia.
-Finalmente qualcuno che riesce a tenermi testa, mio fratello ci prova ma non tiene il passo- disse Alexander ghignando.
-TI HO SENTITO- urlò Draco offeso nella mente di Alex.
-Che succede? Qualcosa che non va?- chiese Astoria volando vicino ad Alexander.
-Mal di testa- disse semplicemente Alexander.
-Forse dovremmo rientrare- disse Astoria preoccupata.
-Che ne dici se invece saltiamo le lezioni del pomeriggio?- disse Alexander sfidando Astoria.
-Io..non so..- disse incerta Astoria.
-Vivi un pò piccola Greengrass- disse Alexander punzecchiandola.
-Ok- disse Astoria scendendo in picchiata.
-Dove stiamo andando?- chiese Astoria seguendo Alexander per i giardini di Malfoy Manor.
-In garage- disse Alexander ghignando.
-Perchè?- chiese confusa Astoria.
-Perchè è dove si trova il mio nuovo giocattolino- disse Alexander mostrando ad Astoria una Porsche rossa appena uscita dal concessionario.
-Quindi fammi capire, tu fai casini e ti regalano una Porsche? Se io faccio casini mi regalano sei ore in più di allenamento- disse Astoria osservando la Porsche in adorazione.
-è bello essere un Malfoy- disse Alexander ghignando e appoggiandosi alla macchina.
-Puoi almeno guidare quest'auto Malfoy?- disse Astoria scettica.
-C'è un incantesimo che lo fa per me, io devo stare solo seduto e decidere quanto voglio andar veloce- disse Alexander ghignando.
-Fammi volare allora- disse Astoria salendo in macchina.
-Ho sempre saputo che sei una cattiva ragazza- disse Alexander ridendo.
   
 
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